Alluvione Carrara 2004, condannato progettista argine

La corte dei conti di Firenze ha condannato Franco Del Mancino al pagamento di oltre un milione di euro alla Regione. Enrico Rossi: “Siamo soddisfatti che il lavoro della magistratura ci consenta oggi di recuperare risorse pubbliche che saranno utili a portare avanti i lavori di messa in sicurezza del Carrione”.

La vicenda del crollo dell’argine del fiume Carrione, avvenuto il 5 novembre 2004 in località Avenza vicino a Carrara, è stata archiavata dalla corte dei conti di Firenze, la quale ha emesso una sentenza per il risarcimento dell’alluvione di 1.226.174,73 euro nei confronti del progettista dell’argine, Franco del Mancino. Si tratta, come si legge nella sentenza emessa dalla corte dei conti, del costo sostenuto dalla Regione per la demolizione del muro crollato, la messa in sicurezza del tratto di Carrione (oltre cento metri) e la ricostruzione dell’argine.

Il presidente della regione Toscana Enrico Rossi ha ribadito il pensiero espresso ai tempi dell’alluvione: “Ho ripetuto più volte che l’adeguamento idraulico di tutta questa zona ha bisogno di costanza e continuità, in modo da consentirci di cambiare il volto idraulico di questi territori nel prossimo decennio. Le cause dell’inondazione sono da attribuire principalmente alla tipologia di opere sia per come sono state progettate, già di per sé erroneamente, sia per come sono state realizzate, ossia in totale difformità rispetto alle indicazioni progettuali, peggiorandone ulteriormente le condizioni di stabilità”.

Rossi: entro settembre 64mln per alluvione Livorno

Nel frattempo la Regione ha provveduto a liquidare richieste di fondi per circa 18 mln di euro e ha concesso contributi a 40 imprese.

Stamani a Livorno il commissario post alluvione Enrico Rossi, stilando nei suoi uffici al genio civile un bilancio sintetico dei primi 4 mesi di commissariamento, ha dichiarato: “Stiamo tenendo un buon ritmo. Contiamo di investire i 64 mln di euro che abbiamo a disposizione entro la conclusione del mio mandato, cioè entro il settembre 2018”.

“Ad oggi – ha aggiunto Rossi – la Regione ci ha messo 48,5 mln di euro e 15 sono venuti dallo Stato. Di tutti questi, 11 li abbiamo già spesi e 28 li abbiamo impegnati in opere che concluderemo entro il marzo prossimo”.

“Il mio obiettivo – ha precisato ancora il commissario – è sempre stato quello di terminare il mio mandato dando un maggior livello di sicurezza a quest’area. E conto di riuscirci. Chiediamo che nella finanziaria il Governo inserisca fondi per dare ristoro a famiglie ed imprese”

Per quanto riguarda le imprese richiedenti di fondi, a partire dal 15 gennaio prossimo le imprese agricole e della pesca potranno anch’esse presentare domanda per ottenere contributi fino a 20.000 euro. In merito invece alla questione Eni, Rossi ha detto di aver dedicato due incontri per chiedere di fare in modo che ciò che è accaduto in termini di sversamenti non si verifichi nuovamente

Oggi infine sarà inviata dal Governatore al responsabile della protezione civile nazionale Angelo Borrelli una lettera per chiedere l’autorizzazione a pagare gli straordinari di tutto il personale di tutti gli enti impegnati nel post alluvione: “Se otterremo il via libera – ha concluso il commissario – siamo pronti a pagarli interamente”.

Rossi (LeU): “Ai delusi del Pd dico costruiamo nuova casa sinistra”

Il presidente della regione Toscana, in un post su Fb: “costruire un movimento forte per riuscire a riaprire dialogo con Pd”

“Ai tanti delusi del Pd, io dico che noi, Liberi e Uguali, li aspettiamo per costruire insieme la nuova casa della sinistra”. Lo dice su Fb il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, esponente di LeU.

“Il Pd sta prendendo colpi ferali sulla vicenda Banca Etruria. Mi chiedo – prosegue Rossi – se dentro quel partito, tra i fondatori e i compagni, ci sia chi trova la forza di reagire, di riaprire una dialettica interna e, fuori, con noi di Liberi e Uguali, e con le forze sociali, sindacati e movimenti, che vogliono un cambiamento profondo. Noi, più diventeremo forti più potremo aiutare chi dentro il Pd proverà a fare questo tentativo. Ai tanti elettori Pd, amici e compagni delusi, noi diciamo di esserci e di attenderli, pronti a festeggiare il loro arrivo per costruire insieme la nuova casa della sinistra”.

Inchiesta sul traffico rifiuti, la Regione si costituirà parte civile

Lo ha detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi, all’indomani dell’inchiesta che ha portato all’arresto di sei persone per traffico di rifiuti, associazione per delinquere e truffa aggravata ai danni della Regione Toscana e al sequestro di due aziende livornesi.

“La Regione si costituirà parte civile a difesa della comunità toscana per il gravissimo danno subito con la truffa aggravata legata al traffico illecito di rifiuti. Voglio complimentarmi con la Direzione distrettuale antimafia di Firenze e i carabinieri del Comando per la tutela forestale in servizio in Toscana e nella province di Chieti, Cuneo, Bologna e La Spezia per aver condotto con successo questa operazione dai risvolti sconcertanti”.

“La Toscana non è terra di mafia, ma le mafie ci sono – ha proseguito Rossi – E l’operazione che ha portato agli ultimi sei arresti è una nuova e chiara dimostrazione. Saremo al fianco della magistratura perché faccia in ogni modo chiarezza su una vicenda che fa suonare un netto campanello d’allarme. Non ci sono soltanto le mafie “silenti” – continua – che investono e fanno affari. Sono presenti anche forme più diffuse, invasive e forse anche più pericolose di associazioni criminali, quelle che sfruttano i più vulnerabili, o deturpano irrimediabilmente l’ambiente e la salute pubblica. Bisogna prenderne coscienza, stigmatizzarlo e combatterlo, ognuno con i mezzi che ha a disposizione. Perché, ce lo insegna la storia italiana, la corruzione e la criminalità ambientale hanno già mietuto tante, troppe vittime”.

Si associa a Rossi l’assessore all’ambiente Federica Fratoni: “I nostri uffici sono a lavoro – ha detto Fratoni – per assumere tutte le iniziative conseguenti alle misure adottate dall’autorità giudiziaria, compreso il recupero dell’ecotassa che apprendiamo essere stato quantificato in oltre 4 milioni di euro. Saremo rigorosi e attenti nell’esaminare tutti gli aspetti, come fatto negli iter procedurali relativi agli impianti e a disposizione della magistratura con ogni modalità di collaborazione possibile”.

Onde gravitazionali: Regione conferisce il Pegaso al toscano Virgo

L’orgoglio e la gratitudine della Toscana per “un lavoro di ricerca che ha come fine la conoscenza dell’Universo”, si sono concretizzati nel conferimento del Pegaso d’Oro all’Eurpean Gravitational Observatory di Cascina (Pisa), che ospita e gestisce Virgo, un’infrastruttura per lo studio delle onde gravitazionali. A consegnare il premio ai ricercatori che, proprio nei giorni scorsi, hanno perso, con Adalberto Giazotto, uno dei padri fondatori, è stato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, oggi nel corso di una cerimonia organizzata dalla Regione in Sala Pegaso a Firenze. Qualche mese fa il conferimento del Nobel per la fisica a tre scienziati statunitensi per il loro ruolo nella scoperta delle onde gravitazionali, aveva riportato alla ribalta anche l’interferometro Virgo e il suo contributo a distanza di un secolo dalle previsioni di Albert Einstein con la teoria della relatività generale. 

Sentiamo un passaggio della consegna da parte del presidente Enrico Rossi e l’intervista di Chiara Brilli al direttore di Ego  Federico Ferrini

L’orgoglio e la gratitudine della Toscana per “un lavoro di ricerca scientifica senza confini geografici e temporali, che ha come fine la conoscenza dell’Universo”, si sono
concretizzati nel conferimento del Pegaso d’Oro all’Eurpean Gravitational Observatory di Cascina (Pisa), che ospita e gestisce Virgo, un’infrastruttura per lo studio delle onde gravitazionali.

A consegnare il premio ai ricercatori che, proprio nei giorni scorsi, hanno perso, con Adalberto Giazotto, uno dei padri fondatori, è stato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, oggi nel corso di una cerimonia organizzata dalla Regione in Sala Pegaso a Firenze.
Qualche mese fa il conferimento del Nobel per la fisica a tre scienziati statunitensi per il loro ruolo nella scoperta delle onde gravitazionali, aveva riportato alla ribalta anche l’interferometro Virgo e il suo contributo alle scoperte realizzate dai tre riceratori premiati, a distanza di un secolo dalle previsioni di Albert Einstein con la teoria della relatività generale.

La ricerca toscana è da tempo in prima linea nella scoperta e rilevazione delle onde gravitazionali e questo avviene grazie alla presenza, nella nostra regione, di una comunità scientifica di qualità e che ha saputo operare in un contesto internazionale e di eccellenti infrastrutture di frontiera per la ricerca.

A questo proposito il presidente della Regione Enrico Rossi ha ricordato come la presenza di questa struttura a Cascina si debba anche e soprattutto alla tenacia e lungimiranza degli amministratori dell’epoca, in particolare dell’allora presidente della Provincia di Pisa Gino Nunes e dell’allora sindaco Carlo Cacciamano. Virgo nasce da un’idea del ricercatore scomparso pochi giorni fa Adalberto Giazotto e del francese Alain Brillet e ha rappresentato un grande passo avanti nella tecnologia degli interferometri, aprendo la strada proprio all’americano Advanced Ligo.

Il captatore di onde gravitazionali Virgo ha sede all’interno dell’European Gravitational
Observatory di Cascina, fondato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) italiano e dal Centre National de la Recherche Scientifique (Cnrs) francese.

Richard Ginori, firmato protocollo d’intesa per il futuro dello stabilimento di Sesto Fiorentino

La firma dell’accordo ieri a Roma tra il ministro dello sviluppo Calenda, il Sindaco di Sesto Falchi, il Governatore della Toscana Rossi e rappresentanti di Richard Ginori srl e Ginori real estate spa

E’ stato firmato questo pomeriggio a Roma il Protocollo d’intesa per la Richard Ginori, l’atto che garantisce un futuro allo storico stabilimento nella sua sede naturale di Sesto Fiorentino. Cinque i soggetti firmatari: ministero dello Sviluppo Economico nella cui sede è avvenuta la firma, Regione Toscana, Comune di Sesto fiorentino, Richard Ginori srl e Ginori real estate spa.

L’accordo, spiega una nota della Regione, prevede che entro due giorni dalla firma Richard Ginori spa si impegni a proporre a Ginori real estate un’offerta irrevocabile di acquisto per la compravendita dei terreni in cui insiste lo stabilimento e delle superfici connesse, garantendo in questo modo la permanenza dell’insediamento produttivo a Sesto Fiorentino. Da parte sua la Ginori real estate entro due ulteriori giorni si impegna ad accettarla. Il prezzo fissato è di 5,5 milioni di euro e il termine ultimo previsto per il perfezionamento dell’operazione è venerdì 29 dicembre 2017.

Nel protocollo il ministero si impegna a supportare il potenziamento e il consolidamento delle attività produttive, anche attraverso uno specifico Accordo di programma con la Regione Toscana. Sempre il ministero, in accordo con Regione e Comune, si impegna a monitorare l’attuazione dell’accordo attraverso periodici incontri del tavolo di confronto tra le parti. Anche la Regione Toscana si impegna a supportare il percorso amministrativo così da garantire il bilanciamento tra il mantenimento dei livelli occupazionali e la tutela del paesaggio, anche attraverso scelte urbanistiche e progettuali di valorizzazione del contesto in cui ha sede lo stabilimento. Il Comune, non appena verrà perfezionata la vendita dei terreni, si impegna ad avviare il percorso che porterà alle necessarie modifiche degli strumenti urbanistici del Comune relativamente alle aree non interessate dallo stabilimento, nel rispetto del contesto urbano preesistente e dell’interesse pubblico generale.

“La firma di oggi sul Protocollo di intesa per la Richard Ginori è la migliore dimostrazione che se si persegue un obiettivo con unità di intenti da parte di tutti i soggetti in campo e se le istituzioni fanno sistema, tutti insieme si vince”. Lo dice il presidente della Toscana Enrico Rossi salutando con entusiasmo la firma del Protocollo. “Sono davvero contento per essere riusciti a dare un futuro di piena occupazione a tanti lavoratori, salvaguardando al tempo stesso un patrimonio inestimabile di professionalità e cultura, un vanto per Sesto Fiorentino e per l’intera Toscana. Voglio sottolineare in questa occasione il senso di responsabilità è di attaccamento alla loro azienda dimostrato dai lavoratori che in questi mesi hanno lottato per arrivare a questo risultato accettando anche sacrifici nell’accordo firmato con la Ginori”, aggiunge il governatore.

“Alla stesso tempo – prosegue – credo che debba essere ringraziata la Società ed il gruppo Kering per aver voluto fortemente arrivare all’acquisto dello stabilimento, fatto che permette di poter dispiegare un progetto di investimenti per il rilancio della Richard Ginori”. “Continueremo – ha concluso Rossi – a seguire l’evoluzione della questione, a partire dall’imminente acquisto da parte di Unicoop Firenze dei terreni adiacenti”.

Per il Sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, “Dopo mesi di incertezza e preoccupazione, finalmente possiamo voltare pagina: l’impegno preso questo pomeriggio mette al sicuro i posti di lavoro e crea le condizioni per attuare il piano industriale”.

“Si tratta di un risultato straordinario, frutto della collaborazione tra istituzioni, sindacati, azienda che si affianca a quello altrettanto importante del salvataggio del museo – aggiunge Falchi -. Si apre un nuovo capitolo della meravigliosa storia della Richard-Ginori a Sesto Fiorentino, un patrimonio industriale, culturale e artistico che incarna le nostre radici, la nostra storia, la nostra identità”.

Mentre in una nota del ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda si legge: “Richard Ginori fa parte integrante del patrimonio artistico, culturale ed industriale italiano. Grazie al lavoro caparbio di tutte le Istituzioni coinvolte siamo riusciti a salvare una delle più prestigiose manifatture di porcellana del mondo, che potrà continuare a rappresentare un vanto per il Made in Italy e continuare ad operare dall’Italia nella sua sede storica di Sesto Fiorentino”.

Con la firma del protocollo – si legge in una nota del Mise – il Ministero, la Regione, il Comune di Sesto Fiorentino e l’Azienda, hanno concretamente definito modalità e tempi per garantire delle prospettive certe allo stabilimento che produce ceramica artistica famosa in tutto il mondo. Ora la proprietà di Richard Ginori potrà dare il via ad un importante piano di investimenti che, tra l’altro, potrà beneficiare degli strumenti di sostegno previsti nell’ambito del Piano Industria 4.0.

 

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