Elly Schlein a Firenze, “Scelta di Sara Funaro candidata sindaca è garanzia di tenere insieme la coalizione”

Il segretario del Pd Elly Schlein ha raggiunto Firenze e si è recata al cantiere di via Mariti dove morirono cinque muratori nel crollo del 16 febbraio scorso e altri tre rimasero gravemente feriti. Schlein è andata al cantiere prima di dedicarsi alle iniziative previste oggi, di sostegno alla candidata a sindaco Sara Funaro impegnata nella campagna elettorale per le prossime Comunali.

Elly Schlein si è trattenuta all’esterno del cantiere, che è sotto sequestro, accompagnata dal sindaco Dario Nardella, dal presidente della Regione Eugenio Giani e dalla candidata a sindaco di Firenze Sara Funaro oltre all’ex ministro Dario Franceschini, anche lui oggi nel capoluogo toscano. Ciascuno ha depositato un fiore bianco accanto agli altri omaggi lasciati dalle persone che nel mese dal crollo si sono recate sul posto e hanno voluto ricordare le vittime. “Un mese dopo la tragedia di Via Mariti, un momento per ricordare gli operai che hanno perso la vita insieme alla segretaria. Non dimentichiamo, non dimenticheremo”, scrive Funaro su twitter. “Ci batteremo, come abbiamo detto in queste settimane, per far valere anche negli appalti privati le tutele previste nel codice degli appalti per gli appalti pubblici”. Così Schlein che prosegue: “La sicurezza sul lavoro per noi è una priorità assoluta, ciò vuol dire che bisogna insistere per mettere più risorse, fare assunzioni, per permettere controlli più adeguati, investire sulla formazione, sulla responsabilizzazione delle aziende”. “Il Pd lavora in tutti i territori per allargare, sempre, una coalizione sulla base di una coerenza programmatica, e sulla scelta delle candidature che sono più rappresentative di questo progetto di cambiamento. Quindi così come abbiamo fatto qua, e speriamo di allargare ancora, naturalmente lo faremo anche in tutti gli altri territori”. “Siamo pronti a continuare con il buongoverno della città – ha proseguito la segretaria del Pd – puntando sull’innovazione, soprattutto sul terreno su cui Sara più si è spesa, che è quello della riduzione delle diseguaglianze, perché anche a Firenze le diseguaglianze sono aumentate in questi anni”. “Il rilancio della città, e un buono sviluppo, dipende esattamente da quanto prendiamo per mano quella parte di fiorentini che fanno più fatica oggi”, ha proseguito Schlein, secondo cui “la scelta di Sara a Firenze viene naturale: il suo impegno, la sua competenza, il suo attaccamento a questa città ha fatto sì che fosse naturale per noi sostenere questa candidatura, sostenere Sara, e io credo che sia anche la garanzia della sua capacità di tenere insieme questa coalizione, che è già una coalizione ampia e coerente, e che lavoriamo per allargare ulteriormente, perché noi abbiamo questa tensione unitaria, sempre”. Poi, a proposito dell’imminente delibera, annunciata da Funaro, per applicare il salario minimo in tutti gli appalti del Comune, dice: “Avete dimostrato che le amministrazioni possono fare un passo avanti per dire che in Italia serve un salario minimo. E’ una legge di civiltà, perché sotto i 9 euro non è lavoro, è sfruttamento, è un’altra cosa”. “Ti ringrazio di quello che state facendo – ha aggiunto rivolgendosi a Funaro – di quello che porterete con una delibera la settimana prossima in giunta: è una dimostrazione che noi quando diciamo una cosa, la crediamo vera e realizzabile, la facciamo in concreto, non la lasciamo lì in astratto, la concretizziamo dove governiamo.

Sul fronte dei diritti, Schlein dice che il governo della destra “parla solo di una famiglia tradizionale, quando noi parliamo di tutte le famiglie che già esistono in questo paese, ed è una vergogna che questa destra continui ad attaccare i diritti delle figlie e dei figli delle coppie omogenitoriali, che hanno anche loro diritti come tutti gli altri bambini e tutte le altre bambine”. “E’ una vergogna – ha aggiunto – che ancora si neghi la cittadinanza a chi è nato e cresciuto in Italia, perché è casa loro. Alla cultura di divisione che ci mette gli uni contro gli altri, la sinistra risponde che la società più sicura è quella più inclusiva, che non marginalizza e non precarizza il destino di nessuno”. Altro tema su cui la segretaria del Pd fa sentire la sua voce è la sanità: “Siamo qui a difendere la sanità pubblica dei tagli del governo di Giorgia Meloni: non accettiamo e non accetteremo la privatizzazione strisciante del Servizio Sanitario Nazionale, fondato da donne straordinarie come Tina Anselmi, che lo immaginavano proprio per curare soprattutto chi da solo non ce la fa”. “La destra – accusa – vuole una sanità in cui chi ha il portafoglio gonfio può saltare le liste d’attesa andando dal privato, ma chi non ce l’ha, sta rinunciando a curarsi, e noi da sinistra questo non lo accettiamo, perché una comunità della cura deve avere imparato, dopo la pandemia e le fratture che ha creato, le sofferenze, la solitudine che è aumentata anche in una città come Firenze, che la strada è quella di investire più risorse nella sanità pubblica, più risorse nella sanità territoriale, più risorse nella salute mentale delle persone, che non può essere un tabù”.

E concludendo, sulla parità di genere: “E’ il tempo delle donne, e delle donne femministe: non ce ne facciamo niente di leader donne che non si battono per i diritti di tutte le altre donne di questo paese e di questa città. Quindi avanti con le battaglie per il congedo paritario, sul diritto alla casa, sul diritto alla educazione dell’infanzia. Perché è un’ossessione per noi quella dei nidi? Perché riduci le diseguaglianze nei primi anni di vita, rendi quei percorsi educativi più solidi, contrasti la povertà educativa che è un problema, e al contempo aiuti le famiglie, non con il bla bla di retorica vuota di questo governo della destra”.

 

 

🎧 Il voto sardo e le alleanze per Firenze

Il voto sardo e le alleanze per Firenze. Quali ripercussioni potrà avere la vittoria della candidata del M5s e del Pd in Sardegna su altre realtà come quella fiorentina.

Il servizio di Raffaele Palumbo.
 Basterà la vittoria della ex sottosegretaria Todde in Sardegna a spostare equilibri nazionali o locali? Quanto peserà il fatto che la candidatura sia stata proposta dal M5s e fatta digerire da Elly Schlein al suo partito, il Pd? Di sicuro, come si dice da più parti, le dinamiche locali sono appunto locali. Però. C’è un però. La lezione sarda ci dice che con la candidata e l’alleanza giusta la Meloni si può battere. Certo il M5s festeggia. Riesce per la prima volta ad avere una propria Presidente di regione e non era accaduto neanche ai tempi del 33%.  Ma, mentre Franceschini si intesta il merito del successo, dopo questa mossa della Segretaria del Pd, alcuni giudicano “imprescindibile” l’alleanza con il M5s. Ma proviamo a calare questo scenario a Firenze. Fino a ieri il M5s stava al 99% con Montanari e la Del Re. Movimento che ha sempre dichiarato: “mai con Renzi”. Mentre la Del Re ha sempre dichiarato “mai col PD”. Pd che nel frattempo stava lavorando ad una alleanza con Italia Viva. Alleanza mal vista da Sinistra Italiana, alleata con i Verdi del Pd. Uno scenario sardo rimescolerebbe dunque un mazzo di carte già parecchio complesse. Il Pd fiorentino dovrebbe dire addio all’accordo con Renzi, mentre l’associazione “11 agosto” perderebbe un pezzo. E Italia Viva andrebbe avanti per la sua strada con la candidata Stefania Saccardi. Dunque il centro sinistra e la sinistra – non dimentichiamo Dimitrij Palagi – avrebbero almeno quattro candidati e il ballottaggio diventerebbe matematico, oltre a gettare comunque un’ombra anche sul secondo turno. Troppo presto dunque per capire le possibili ripercussioni sarde su Firenze. In ogni caso oggi il Pd festeggia, anche perché esattamente un anno fa, il 27 febbraio del 2023, Elly Schlein vinceva le primarie.

Accordo (a Roma) tra Pd e Iv per la corsa fiorentina

🎧 Renzi: “Se Schlein perde Firenze rischia di perdere il Nazareno”

Ancora un Renzi che spara a zero su Nardella e alza la posta del possibile dialogo col Pd in vista delle amministrative. A Firenze “non vedo nessun riavvicinamento. Se Elly Schlein perde Firenze, rischia di perdere il Nazareno. Fossi in loro un pensierino ce lo farei. In più aggiungo che ci sono degli errori che sta compiendo Palazzo Vecchio”. Lo ha detto il senatore e leader di Italia Viva, parlando alla Giunti Odeon in occasione della presentazione di un libro nell’ambito di Pitti. E poi il multificio, il ‘rabbercio’ dello stadio, un sindaco in scadenza che guarda a Bruxelles e “si occuperà di altro” ed a proposito del libro di Vannacci al Poggio Imperiale anche in quel caso Renzi non manca di tirare una frecciata a Nardella. (ASCOLTA AUDIO)

A Firenze tra Pd e Iv “non vedo nessun riavvicinamento. Mi sembra che stia emergendo chiara la valutazione del fatto che se Elly Schlein perde Firenze, rischia di perdere il Nazareno. Fossi in loro un pensierino ce lo farei. In più aggiungo che ci sono degli errori che sta compiendo Palazzo Vecchio”. Lo ha detto il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, parlando con i giornalisti a Firenze a margine della presentazione del libro “Le avventure di un innovatore” di Federico Marchetti.
“La cosa delle multe in città è inguardabile – ha sostenuto Renzi – Nel 2008-2009 con il sindaco Domenici eravamo tra i 48 e i 49 milioni di euro, poi arrivammo a un certo punto a 50 milioni di euro, e tutti i giornali parlarono di record di multe con Renzi. L’anno scorso sono stati 113 milioni, e quest’anno ho visto che in bilancio ne hanno messi 130. Così non va. Non puoi fare cassa con quelli che vanno a 51 all’ora sui viali, e soprattutto allora i soldi li devi mettere sulla sicurezza stradale”.
“La stessa cosa – ha aggiunto Renzi – vale dal punto di vista amministrativo sui rilievi che abbiamo fatto più volte ad esempio sullo stadio. Di questi temi vorrei che si parlasse perché altrimenti il rischio è quello di perdere Firenze. Non credo che Elly Schlein voglia perdere Firenze. Le auguro di non commettere questo errore”.
E a proposito di stadio ha aggiunto: “E’ un rabbercio che non sta in piedi, credo che dentro il suo cuore lo sappia anche Nardella. Comunque ormai e’ andata, fra 5 mesi Nardella sara’ a Bruxelles, il problema e’ risolto. Si occupera’ di altro lui e credo alla fine il problema non e’ se la Fiorentina gioca lontano da Firenze, il problema e’ che Nardella quando avra’ finito sara’ lontano da Firenze e ci sara’ un altro sindaco, o sindaca che sara’, e si occupera’ di questa vicenda. Non e’ un tema di Nardella”.
“Sono curioso – sottolinea Renzi – da cittadino di capire come si possano buttare i soldi senza avere la copertura dell’intero importo del progetto. Non si e’ mai visto un progetto che si fa senza avere i soldi. Se voi dovete rimettere apposto casa non e’ che dite che intanto portate i muratori dentro e poi si stara’ a vedere, ma avete un budget di insieme. Qui manca meta’ del budget, non si riesce a capire dove prenderanno i soldi”.
A domanda sulla polemica relativa alla presentazione del libro del generale Vannacci al Poggio Imperiale Renzi sostiene le parole del “consigliere di Firenze democratica Massimiliano Piccioli quando ha detto che non vanno presentati i libri politici all’Educandato della Santissima Annunziata a Firenze. Io sono d’accordo con lui. La stessa cosa forse bisognava ricordarla quando l’ha presentato Dario Nardella il libro”.  “Comunque – conclude Renzi – che Vannacci presenti il libro, quel libro, dentro una scuola, nel momento in cui si sta per candidare con la Lega, mi sembra che abbia una contraddizione. Non si portano i libri dei candidati dentro le scuole. Io non l’ho mai fatto”.

 

Primarie: si profila un asse Saccardi/Del Re

Dalle colonne della Nazione la vicepresidente della Regione Toscana lancia l’idea di primarie ‘alternative’ e dice; ce perdo do una mano a lei. Del Re risponde: ‘la proposta di Saccardi ricrea uno spazio di partecipazione nel centrosinistra’

Ricordate la foto che le ritraeva insieme di spalle con la maglia della Fiorentina? Beh, forse dietro quella foto c’era una strategia di medio lungo termine. almeno così sembra a leggere oggi le dichiarazioni di Cecilia del Re dopo che dalle colonne della Nazione (e, noi maligni, immaginiamo non senza averne prima parlato…) Saccardi lancia una assist alla voglia di primarie dell’ex assessora: ” a me piacerebbe che fosse raccolto il suo appello a fare comunque le primarie” afferma Saccardi. Che aggiunge “prendiamo il regolamento del 2009 e portiamo la gente a votare. Cecilia è un’amica e la sua vicenda rappresenta più di mille parole quello che è accaduto a Firenze. A lei dico: facciamole noi le primarie, creiamo noi un’alternativa riformista. Recuperiamo valori e programmi che portarono al cambiamento di Firenze”.

Alla domanda se Del Re accetterebbe,  Saccardi chiosa “lo spero. Io sono pronta a correre. Ma se facciamo le primarie e perdo do una mano a lei. Questo Pd ha perso la sua anima. Facciamo noi quello che il Pd ha sempre fatto e che questa classe dirigente fiorentina così pavida ha paura di fare”.

“Ringrazio Stefania Saccardi non solo per le sue parole nei miei confronti, ma anche perché ha ascoltato il desiderio di partecipazione che c’è in città, in vista delle elezioni di giugno 2024. Un desiderio che le primarie hanno sempre raccolto e catalizzato e che il Partito democratico locale ha preferito non ascoltare” risponde oggi con un comunicato Ceilia Del Re. Che ancora si definisce “esponente del Partito democratico di Firenze”.

“Il PD ha forzato la mano su tempi e modalità della discussione interna per arrivare ad una candidatura forzatamente unitaria, che presupponeva un programma e una coalizione chiari. E invece non c’è ancora chiarezza su nessuno dei 2 punti.I socialisti hanno poi detto di non aver ancora sottoscritto nulla. Volt nel suo comunicato si è dichiarata in realtà a favore delle primarie, mentre Sinistra Italiana e Azione hanno posizioni contrapposte su temi cruciali come la multiutility e l’aeroporto. Questioni su cui il PD non ha ancora una posizione definita. Mi pare, insomma, ci sia grande confusione nel centro sinistra e questo è rischioso. Nel recente passato, anche in Toscana, dove non c’è stata chiarezza sui temi ed è mancato l’ascolto, il centrodestra ha vinto” aggiunge ancora Del Re, riprendendo critiche espresse da Saccardi nell’intervista.

Poi Del re conclude “la proposta di Saccardi ricrea uno spazio di partecipazione nel centrosinistra. La ringrazio per il coraggio e la voglia di confrontarsi con i cittadini e con me su temi della città che ci vedono anche su posizioni non allineate tra noi. Mi sarebbe piaciuto vedere questa disponibilità anche da chi poi è stata investita dal PD, ma ne ricordiamo il silenzio assordante in attesa che l’accordo tra i dirigenti del PD portasse i suoi frutti. Ciò detto, valuteremo in questi giorni i prossimi passi”.

Firenze, polemiche per 97mila euro da Palazzo Vecchio a agenzia comunicazione che curò Schlein

‘97.600 euro per 7 video di fine mandato’, ‘preventivo unico’ , l’accusa di FdI. che rivela: “ad ad agenzia che curò Schlein la comunicazione di fine mandato del  sindaco”.

“Trovo scandaloso che non sia stato chiesto nessun altro preventivo ed è stato dato per 97.600 euro, Iva inclusa, un lavoro di sette video e 210 foto, cioè 30 foto per ogni video. È una cifra spropositata che si aggiunge al fatto che era stata affidata, ad un’altra agenzia di comunicazione, Avventura Urbana srl, la comunicazione di metà e fine mandato per un importo di 60mila euro”. È quanto denuncia, in conferenza stampa, il capogruppo di FdI a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi rivelando che “l’ufficio di comunicazione del sindaco Nardella”, al Comune di Firenze, “ha affidato per un importo di 97.600 euro la comunicazione di fine mandato 2019-2024 alla stessa agenzia di comunicazione che ha curato le primarie del Pd di Elly Schlein, la Future Vox di Genova.

Nel dettaglio, ha spiegato Draghi, “nel 2019, primo mandato di Nardella, è stato dato con affidamento diretto il mandato per comunicare la comunicazione di fine consiliatura ad una Ati, per un importo di circa 50mila euro. Poi in questa consiliatura, nel 2021, sono stati dati 60mila euro ad Avventura Urbana, società di Torino: anche quello fu un affidamento diretto. Arriviamo al 16 novembre di quest’anno, dove scopriamo che viene dato un affidamento diretto alla Future Vox di Genova, per la comunicazione e i progetti di fine mandato della consiliatura 2019-2024. L’importo è di 97.600 euro per sette video e l’eventuale uso del drone. Tale società ha curato le primarie di Schlein, lavora per il gruppo Pd in Toscana e per il Pd in Liguria. Con i soldi del Comune di Firenze si fa un affidamento diretto per sette video, è scandaloso sia per motivi di opportunità che di cifra”.

Diverse le reazioni a Palazzo Vecchio sulla questione. I consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu (capogruppo) e Dmitrij Palagi affermano in una nota che “accentrare tutto nelle mani dell’esecutivo e spendere così questi soldi non è opportuno. Lo sappiamo, ormai è prassi, per chi governa ed è a fine mandato, usare la posizione di forza uscente per favorire una vittoria elettorale al momento successivo. Ci chiediamo, in questi progetti che saranno realizzati, quanto spazio sarà riservato alle diverse deleghe? Sarebbe curioso che il giudizio fosse particolarmente positivo per chi sceglierà di candidarsi nel 2024”. “Credo che, in una fase storica dove Nardella minacciava di spengere le luci dei lampioni per mancanza di fondi, sia inaccettabile apprendere che gli stessi soldi pubblici vengano destinati a campagne di comunicazione sul fine mandato del sindaco – afferma il capogruppo della Lega, Federico Bussolin -. Trovo che sia grave impegnare in questo modo le risorse dei cittadini, per questo chiediamo a Nardella di riferire in Consiglio Comunale quanto emerso dalla denuncia di Fratelli d’Italia. Non possiamo tollerare l’idea che le risorse pubbliche vengano utilizzate in chiave di campagna elettorale. Qualora Nardella confermasse, crediamo sia opportuno che comunichi pubblicamente che non si candiderà alle elezioni europee, altrimenti sarebbe facile pensar male”.

Secondo il capogruppo del M5s Roberto De Blasi “Firenze è trasformata radicalmente in una vetrina di plastica invasa da masse di turisti che affollano la mangiatoia del centro storico e non solo; studentati di lusso, lavoratori precari e sottopagati, traffico veicolare impazzito a tutte le ore, opere pubbliche incompiute, insicurezza, violenza, spaccate di vetrine, tutto ripreso forse da un drone costato 100.000 euro farà sembrare Firenze una città diversa? Siamo sicuri sia sufficiente sviare l’attenzione degli elettori? Io credo proprio di no”.

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