Palazzo Vecchio: “Fiorentini promuovono a pieni i voti riqualificazione di Campo di Marte e sviluppo della rete tranviaria”

Firenze, “I fiorentini promuovono a pieni i voti la riqualificazione dell’area di Campo di Marte e lo sviluppo della rete tranviaria”, è quanto emerge dalle due indagini, su un campione di 2.400 residenti, realizzate dal da Palazzo Vecchio per conoscere il gradimento sul progetto di ristrutturazione dello stadio Franchi e la riqualificazione dell’area di Campo di Marte e l’opinione dei cittadini sulle nuove linee della tramvia.

I sondaggi sono stati presentati a Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella, dall’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, dal direttore generale Giacomo Parenti e dal responsabile dell’Ufficio Statistica e Toponomastica del Comune Gianni Dugheri. Presente anche l’assessore ai Lavori Pubblici Elisabetta Meucci.

“I sondaggi ci danno risposte molto incoraggianti – ha detto il sindaco Dario Nardella -. In sintesi, oltre l’85% dei fiorentini giudica positivamente la tramvia e l’ampliamento delle reti tranviarie. Questo giudizio sale se viene dato dai residenti dei quartieri dove le tramvie ci sono: questo significa che chi ha provato il tram, lo usa abitualmente e lo ha vicino casa dà un giudizio molto positivo. Questi dati ci consentono di procedere con fiducia per la realizzazione delle nuove linee”. “Sullo stadio l’85% dei fiorentini giudica l’opera importante – ha continuato il sindaco -. Lo scetticismo da parte dei residenti 2 c’è, è nell’ordine del 20%, e noi lo leghiamo alla preoccupazione per i cantieri e forse anche al fatto che il nuovo stadio porterà un flusso di persone maggiore. Comunque saranno realizzati più parcheggi e una linea del tram che sarà molto utile per abbattere il traffico”.

“Vedendo questi dati emerge chiaramente l’importanza di andare avanti nell’ampliamento e completamento del sistema tranviario – ha detto l’assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti -. Anche le risposte degli intervistati dei quartieri dove ancora la tramvia non è stata realizzata, evidenziano la richiesta della infrastruttura che garantisce un trasporto pubblico efficiente e puntuale. Altro dato di grande rilievo è quello del gradimento molto alto nei quartieri già serviti dalla tramvia. In particolare, nei quartieri 4 e 5 emerge che a un grande utilizzo del tram si accompagna un importante uso della bicicletta, a testimonianza di una diffusione dell’intermodalità”.

Il Rapporto di Palazzo Vecchio

Ristrutturazione Stadio Artemio Franchi e riqualificazione area Campo di Marte

 Oltre il 40% dei fiorentini quotidianamente passa dal Campo di Marte, sia perché ci vive, sia perché è collocato lì il luogo il luogo di studio o di lavoro sia perché comunque quotidianamente ci transita. L’84,6% dei fiorentini sono d’accordo che la ristrutturazione dello stadio sia molto importante per tutta la città, il 68,4% sono quelli più entusiasti. Coloro che invece pensano che questo progetto non sia importante per la città sono circa il 15%. Differenziando i dati per quartiere, quelli più favorevoli sono il quartiere 1 con 88,4% e il 4 con 87,9%. Il quartiere 2, dove sono concentrati i lavori, è quello con il minore numero di persone che giudicano importante il progetto di ristrutturazione dello stadio ma con una percentuale, comunque, di oltre il 77%.

Oltre l’84% dei fiorentini pensa che la ristrutturazione dello stadio migliorerà la capacità attrattiva dell’area di Campo di Marte e sono oltre il 78% coloro che pensano che migliorerà la capacità attrattiva dell’intera città. Oltre il 72% ritiene che ci saranno positive ricadute sulla viabilità dell’area del Campo di Marte mentre circa il 69% pensa che gli effetti sulla viabilità saranno positivi sull’intera città. L’83% pensa ritiene che questi lavori avranno effetti positivi sui collegamenti dei mezzi pubblici da e verso Campo di Marte mentre il 77% pensa che ci saranno effetti positivi sulla rete dei trasporti pubblici per l’intera città.

Circa il 77% ritiene che il progetto comporterà un miglioramento della disponibilità dei parcheggi nella zona coinvolta dai lavori e il 69% pensa che una maggiore disponibilità di parcheggi avrà effetti positivi anche per tutta la città. La riqualificazione dell’area di Campo di Marte porterà anche alla realizzazione di un museo per spazi espositivi e di un auditorium; per questo il 76% dei residenti è d’accordo questa iniziativa avrà influenza sullo sviluppo culturale dell’area e il 73% dei residenti pensa che gli effetti positivi sullo sviluppo culturale ci saranno su tutta la città.

Un progetto di questa portata non può non avere effetti anche sull’economia di zona e più complessivamente cittadina e infatti l’84% dei rispondenti ritiene che ci saranno positive ricadute sullo sviluppo delle attività economiche dell’area mentre il 78% ritiene che si saranno positive ricadute sullo sviluppo economico di tutta la città.

Nel progetto complessivo di riqualificazione del Campo di Marte è prevista anche la realizzazione di un parco urbano intorno allo stadio. Per questo l’86% è d’accordo che il progetto migliorerà la disponibilità di verde pubblico per l’area e il 78% ritiene che i benefici ci saranno per tutta la città.

 Una considerazione finale: ci siamo chiesti se la valutazione dell’influenza del progetto sui vari aspetti per l’area di Campo di Marte potesse essere diversa per i residenti del quartiere 2; per tutti gli aspetti affrontati le valutazioni molto positive sono sempre prevalenti anche se un po’ sotto la media degli altri quartieri e anche le valutazioni più negative sono sempre minoritarie ma un po’ sopra la media cittadina. Nell’indagine non sono emersi aspetti che preoccupano particolarmente gli abitanti della zona tra quelli esaminati.

Il gradimento dell’estensione della rete tranviaria

Sono state inizialmente rivolte alcune domande circa l’utilizzo delle attuali linee della tranvia: il 76,4% dei rispondenti ha dichiarato di aver utilizzato almeno una volta la tranvia, questa percentuale sale all’83,4% se si considerano i giovani tra i 18 e i 30 anni. Oltre il 43% dei rispondenti usano la tranvia almeno una volta al mese e il 7,9% tutti i giorni. Considerando i giovani queste percentuali salgono a 57% e 16%. I residenti del quartiere 4 sono quelli che utilizzano più frequentemente la tranvia, il 54% la usa almeno una volta al mese; i residenti del quartiere 3 sono invece quelli che la usano di meno: solo il 18% la usa almeno una volta al mese.

Che tipo di viaggi si fanno con la tramvia? La tramvia viene usata prevalentemente per il tempo libero, 53,3%, il 32,6% per fare la spesa/commissioni/attività sportive, il 17,7% per recarsi al lavoro, il 12,3% per andare a Careggi.

Se non ci fosse stata la tranvia che mezzo si avrebbe usato? Il 41,3% l’auto, il 40,5% l’autobus, il 18,5% a piedi, il 12,3% moto/ciclomotore e il 9,0% la biciletta (il totale supera 100% perché erano possibili più scelte).

Il 54,6% dei rispondenti si è dichiarato molto soddisfatto del servizio tranvia e comunque i soddisfatti nel complesso sono il 95,5% dei fiorentini. Il voto medio è 4,3/5. Tra gli aspetti migliorabili, il 21,3% dei rispondenti ha dichiarato la sicurezza e il 13,2% la pulizia. Il 54,3% dei rispondenti sostiene che non ci sono aspetti migliorabili. 

Tra coloro che non utilizzano la tranvia, per il 46,1% il motivo principale è che non copre il percorso di interesse, il 28,7% perché non hanno avuto bisogno e il 24,8% preferiscono muoversi con altri messi.

L’85,3% dei fiorentini è d’accordo con la realizzazione del sistema tranviario nel suo complesso, tra questi il 60,2% sono quelli che hanno espresso il giudizio più elevato sulla realizzazione del sistema tranviario. I fiorentini contrari sono il 14,7% e tra questi il 7,6% sono completamente in disaccordo con la realizzazione della tranvia nel suo complesso. I motivi principali per i quali si è d’accordo con la realizzazione del sistema tranviario sono “perché migliora la viabilità della città” per il 46,7% dei casi, perché riduce le tempistiche degli spostamenti” e “perché consente di coprire meglio tutte le zone della città” con il 43,4% per entrambe le opzioni (si supera il 100% perché sono possibili più scelte). Tra coloro che sono contrari alla tranvia, il 49,0% lo sono perché ritengono non risolva il problema della viabilità e il 42,1% lo sono per il disagio creato dai lavori.

Tra le nuove linee, quella che incontra il maggiore favore da parte dei fiorentini è la linea la Linea 2.2, che rappresenta la continuazione della Linea 2, dall’Aeroporto Vespucci, sino alla Stazione di Castello, al centro abitato di Sesto Fiorentino e al Polo universitario attualmente in progettazione. Sono favorevoli a questa nuova linea l’88,5% dei fiorentini. Segue la Linea 3.2.1 da Piazza della Libertà a Bagno a Ripoli; in fase di contrattualizzazione con inizio lavori secondo semestre 2023. L’85,7% dei fiorentini sono favorevoli a questa linea.

La Linea 4.2 Piagge-Campi Bisenzio, che rappresenta il collegamento con l’area metropolitana di San Donnino/Campi Bisenzio, attualmente non servita da alcun trasporto su ferro attualmente in gara viene vista positivamente dall’83,9% dei fiorentini.

La Linea 4.1 Leopolda-Piagge, che rappresenta il collegamento fra la Linea T1 nell’area di Porta al Prato-Leopolda e la zona delle Piagge, di Via Pistoiese e di Brozzi e Peretola, attualmente in gara è approvata dall’82,8% dei rispondenti.

La Linea 3.2.2 da Piazza della Libertà a Rovezzano, attualmente in fase di redazione progetto definitivo è approvata dall’82,4% dei fiorentini.

Il completamento della Linea 2, tramite la realizzazione della “Variante Alternativa al Centro Storico”, che consentirà di raggiungere piazza della Libertà e piazza San Marco, attualmente in corso di realizzazione che comunque è vista favorevolmente dal 74,2% dei fiorentini.

Accoglienza: 225 profughi ucraini ospitati in alberghi a Firenze

Sono 225 i profughi ucraini ospitati in tre alberghi di Firenze. Per quanto riguarda l’accoglienza scolastica risultano iscritti nelle scuole comunali 77 bambini e ragazzi ucraini, 45 al servizio mensa a 24 ai corsi di alfabetizzazione.

Questi sono i numeri diffusi stamani da Palazzo Vecchio sullo stato dell’accoglienza dei profughi in Toscana. Per coordinare le attività di ricezione è stato attivato il Centro operativo comunale, responsabile delle attività a livello locale di protezione civile. Alla prima riunione dell’unità di crisi hanno partecipato l’assessore alla protezione civile Elisabetta Meucci e l’assessore al welfare Sara Funaro.

“Il Coc attiverà le associazioni e i volontari di protezione civile per le attività necessarie – ha spiegato Meucci -. Al momento la situazione è sotto controllo ma non dobbiamo farci trovare impreparati.”

“L’attivazione del Coc ci consentirà di rafforzare il lavoro di squadra – con cui stiamo facendo fronte all’emergenza umanitaria ucraina ha dichiarato l’assessore Sara Funaro -. Attraverso questo organismo la collaborazione tra i vari soggetti competenti a gestire l’accoglienza sul territorio degli ucraini che scappano dalla guerra sarà ancora più stretta”.

Il Governatore toscano Giani ha aggiornato i numeri totali dell’accoglienza nella nostra regione. I profughi arrivati finora dall’Ucraina in Toscana “sono 8.180 ad oggi, sono profughi che stanno molto bene, inseriti nelle case per il 70%, negli alberghi messi a disposizione dalla Regione, nei Cas, nei centri che guidano prefetti e Comuni”.

“La cosa più importante oggi a Firenze è il treno Pegaso, io lo chiamo così, in modo molto informale”, ha sottolineato Giani, ricordando che oggi per la partenza del convoglio dall’Interporto di Prato, “oggi arriva Curcio in qualche modo a dare il sigillo di un treno che forse è il più importante intervento umanitario che viviamo, perché saranno 14 vagoni interamente presi con ciò che hanno dato le Misericordie, le Pubbliche Assistenze, il volontariato, la Coop e tutta un’altra serie di soggetti”.

Giani ha infine osservato che “saranno tutti vagoni pieni che andranno a destinazione in Polonia nei centri di smistamento, che andranno ad alleggerire il disagio di quella povera popolazione che è colpita in modo così criminale dal dittatore Putin come ci stanno proponendo le immagini dei giornali”.

Emergenze: FS e Comune di Firenze insieme per gestirle

Presentata a Palazzo Vecchio l’intesa  quinquennale tra Ferrovie e Comune di Firenze per la collaborazione che prevede flussi comunicativi, formazione al volontariato, assistenza e informazione alla popolazione e modello di intervento

In caso di eventi emergenziali il Gruppo FS collaborerà con la Protezione Civile di Firenze individuando eventuali aree o locali per allestire sedi logistiche provvisorie. Inoltre offrirà supporto per attività di prevenzione come esercitazioni o campagne di pubblica utilità.
Per garantire l’efficacia e la tempestività degli interventi il Gruppo FS sarà presente con i propri funzionari presso la sala operativa della Protezione Civile comunale, attivata per l’emergenza.

È questo l’obiettivo dell’accordo quinquennale presentato, questa mattina a Palazzo Vecchio, dall’assessore alla Protezione Civile comunale Elisabetta Meucci e Paolo Borghini della struttura Security & Risk-Protezione Aziendale-Rapporti con Protezione Civile e Antimafia del Gruppo FS Italiane.

L’accordo si inserisce nel quadro della convenzione fra FS Italiane e il Dipartimento Nazionale della Protezione civile, firmata nel 2008 e rinnovata nel 2013 e nel 2018.
La Protezione Civile del Comune di Firenze collaborerà con le Società del Gruppo FS in caso di episodi critici con disagio ai viaggiatori dovuti a eventi naturali particolarmente intensi, eventi a rilevante impatto locale ed emergenze dovute ad anormalità di circolazione rilevanti.”Una sinergia – ha sottolineato l’assessore Meucci – per gestire in maniera rapida ed efficiente le emergenze a 360°, sia che dipendano da problemi all’infrastruttura, sia da calamità naturali o dalle più svariate cause di forza maggiore. Condivideremo informazioni, programmeremo interventi e ci prepareremo ad affrontare insieme e tempestivamente eventuali criticità sulla rete ferroviaria o emergenze dovute ad eventi inattesi o calamitosi».

“L’intesa – ha spiegato Paolo Borghini – definisce le procedure per lo scambio di informazioni, per l’assistenza alla popolazione colpita da calamità naturali e per gli interventi in caso di emergenze ricadenti in area ferroviaria, nonché le attività di esercitazione congiunta, la formazione, la collaborazione reciproca nella comunicazione ai viaggiatori e alla popolazione in casi di criticità e la diffusione della cultura di prevenzione del rischio, compreso quello sanitario”.
“Le sinergie tra Protezione Civile del Comune di Firenze e Gruppo FS – ha aggiunto – si sono sempre più rafforzate negli ultimi anni e hanno creato un’efficace collaborazione nella gestione delle criticità che ha portato a conseguire risultati positivi in occasione di importanti eventi territoriali”.

Fortezza da Basso, approvato il progetto del nuovo padiglione Bellavista

Firenze, una sala congressuale da oltre 2500 posti, una sala espositiva, un sistema di percorsi esterni, giardini pensili, terrazze e aree verdi di copertura per massimizzare funzionalità e recupero monumentale.

È il nuovo padiglione Bellavista che sarà costruito alla Fortezza da Basso con un investimento di 19,8 milioni di euro nell’ambito degli interventi di recupero e valorizzazione previsti per il complesso dall’accordo del 2019 tra gli enti proprietari, che vede il Comune di Firenze nel ruolo di soggetto attuatore.

Il progetto definitivo tecnico ha avuto oggi il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta del sindaco Dario Nardella e dell’assessore ai Lavori pubblici Elisabetta Meucci.

Il nuovo padiglione Bellavista sarà costruito nell’area compresa tra l‘Opificio delle Pietre Dure, l’ex liceo Machiavelli e il padiglione Arsenale, area attualmente occupata dall’ex magazzino del tribunale e dal padiglione temporaneo Rastriglia, che saranno demoliti.

Il progetto prevede la realizzazione di un piano terra interamente dedicato ad attività congressuali e fieristiche; di un piano interrato prevalentemente destinato alla ristorazione, allo stoccaggio e ai servizi igienici e di un primo piano per gli impianti e l’accesso alla copertura composta da giardini, terrazze e percorsi esterni.

Nel dettaglio, l’organizzazione dell’edificio, su una superficie complessiva di 4463 mq, prevede: un piano interrato con caffetteria (327 mq), locale magazzino (351 mq), servizi igienici (220 mq), locali tecnici (173 mq), spazi di servizio e connettivo (218 mq); un piano terra con sala espositiva (suddivisibile in due sale con pareti manovrabili) da 2381 mq, locali tecnici (421 mq), servizi igienici (69 mq); un piano primo con spazi scoperti per gli impianti tecnologici e accesso alla copertura (303 mq). Si aggiungono i sistemi dei percorsi esterni, dei giardini pensili, terrazze e aree verdi di copertura. L’organizzazione funzionale dell’edificio prevede una sala congressuale plenaria da 2528 posti, sala A da 1112 posti e sala B da 701 posti; sala espositiva.

L’Accademia di Belle Arti trova casa alle ex Leopoldine

L’Accademia di Belle arti era alla ricerca di nuovi spazi per le proprie attività formative – ha spiegato l’assessore Meucci -: ho proposto l’ultimo piano dell’edificio ex Leopoldine di piazza Tasso, che mi è sembrato adatto alle esigenze dell’Accademia. Un’idea confermata dal sopralluogo con il direttore Claudio Rocca e il presidente Carlo Sisi. Un edificio settecentesco di prestigio che necessita di alcuni interventi di restauro di cui si farà carico la stessa Accademia sulla base della convenzione che ha avuto oggi il via libera della giunta su mia proposta. L’Accademia – ha proseguito l’assessora Meucci – arriverà così in Oltrarno allargando il proprio raggio d’azione e contribuendo al recupero del patrimonio comunale e alla rivitalizzazione del rione grazie ai giovani studenti. Un nuovo tassello di una città a forte vocazione universitaria e di alta formazione”.

L’Accademia di Belle arti di Firenze svolge attività di alta formazione, specializzazione e ricerca nel campo artistico e destinerà l’immobile di proprietà comunale alle proprie attività per un periodo transitorio, di almeno un anno rinnovabile. L’Accademia si farà carico dei lavori di adeguamento funzionale dell’immobile, necessari per destinarlo all’utilizzo didattico e di produzione artistica, oltre delle spese di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria. L’Accademia, oltre a rafforzare l’offerta formativa di carattere locale e nazionale, parteciperà alla vita del quartiere con iniziative da programmare. (sc)

Brozzi: cimitero, sopralluogo al cantiere per recupero e messa in sicurezza

Brozzi: proseguono i lavori di riqualificazione al Cimitero comunale. Ieri mattina gli assessori ai lavori pubblici Elisabetta Meucci e al patrimonio Alessandro Martini e il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli hanno effettuato un sopralluogo al cantiere per verificare l’andamento dell’intervento.

Il cimitero è oggetto di un’importante serie di lavori articolati in due appalti. Si tratta del consolidamento del muro esterno del cimitero storico, inizialmente previsto solo in un tratto ma poi durante i lavori è emersa la necessità di ampliare l’intervento a tutto il perimetro dell’area vecchia e quindi a tutto il fronte su via di San Martino. A questo si è aggiunto il consolidamento delle coperture, attualmente in corso e che si concluderà nella seconda metà di ottobre. Dopo una sospensione del cantiere in occasione delle festività dei defunti, l’intervento si concluderà con le opere di rifinitura.

“Un intervento complessivo da 240mila euro molto atteso dai cittadini del quartiere – ha detto l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci -, che porterà finalmente al recupero e consolidamento del cimitero, in particolare della parte storica adiacente al sagrato della chiesa di San Martino a Brozzi. Le strutture murarie lesionate e lo stato delle coperture rendevano necessario un insieme di lavori strutturali e architettonici che consentiranno di dare risposta alle esigenze più volte manifestate dai cittadini”.

“É un intervento importante, oserei quasi dire storico, perché va a recuperare la parte ‘vecchia’ del cimitero di Brozzi – ha sottolineato l’assessore Martini -. Un recupero sostanziale che non solo mette in sicurezza il cimitero ma rinnova anche gli aspetti strutturali ed estetici che erano necessario. La grande collaborazione tra uffici tecnici dei Lavori Pubblici, quelli dei servizi cimiteriali e il quartiere è stata determinante per eseguire i lavori e ulteriori opere aggiuntive nei tempi previsti in modo da poter riaprire completamente per le prossime festività dei santi e dei defunti. Un ottimo lavoro che abbiamo potuto toccare con mano durante il sopralluogo”.

“È con soddisfazione che vedo in via di completamento un intervento fortemente richiesto dal quartiere  – aggiunge il presidente Balli – e che è stato realizzato anche in forma più importante rispetto a quanto inizialmente prevista. Avremo così la messa in sicurezza statica tutto il fronte del cimitero storico lato via di San Martino e la sistemazione delle coperture, problemi che erano annosi e impedivano la visita ai defunti di molti cittadini”.

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