🎧 “Inequilibrio”: dal 21 giugno al 4 luglio la 25a edizione del festival

Tra Castello Pasquini, Castiglioncello e Rosignano il festival di teatro danza e arti performative festeggia con tanti ritorni: 14 prime nazionali e 32 compagnie ospiti      

Inequilibrio Festival di teatro, danza e arti performative,(direzione artistica Angela Fumarola e Fabio Masi) tra Castiglioncello e Rosignano (LI) dal 21 giugno a 4 luglio, compie 25 anni e guarda al passato con uno sguardo sul futuro. 14 Prime nazionali, 32 compagnie con ospiti italiani e internazionali.

Nato a Castello Pasquini di Castiglioncello, negli ultimi anni ha allargato i suoi confini utilizzando spazi diversi, nei teatri e nei territori di Rosignano dove nel borgo medievale di Rosignano Marittimo ha spostato la sede delle sue residenze, con un’ attrezzata foresteria all’interno del Castello, dove le compagnie possono lavorare e creare, come accadeva già al Castello Pasquini.

Oggi Armunia, che organizza il Festival Inequilibrio, opera tutto l’anno con un’intensa programmazione, dispone di due teatri, una sala auditorium, un anfiteatro all’aperto, sale all’interno del castello e numerosi spazi all’aperto nel parco e nel borgo in collina. Il festival è cresciuto insieme con i suoi artisti, molti dei quali hanno iniziato il loro percorso proprio con Armunia e a Inequilibrio.

I 25 anni saranno quindi anche l’occasione per celebrare con loro questo importante compleanno. E così torneranno al festival gli artisti che hanno condiviso con Armunia questi anni e che qui hanno creato in residenza, come accade da molti anni, i loro lavori che presenteranno a Inequilibrio: da Roberto Abbiati, a Leonardo Capuano, Alessandra Cristiani, Davide Enia, Silvia Gribaudi, Roberto Latini, Elisa Pol, i Sotterraneo, Rita Frongia e Stefano Vercelli, Filippo Porro e Simone Zambelli, ad artisti che da sempre sono vicini ad Armunia come Marco Baliani (che fu protagonista della prima edizione di Inequilibrio), Oscar De Summa, Frosini/Timpano, Manfredi Perego, Sacchi di sabbia, Ambra Senatore, Paola Tintinelli e Rosanna Gay. Con loro disegneranno nuove traiettorie Jerome Bel/Laura Pante, Claudia Castellucci, Carmen Giordano, Lorenzo Covello, Camilla Monga, Sara Sguotti, Lorenzo Morandini (Serata nell’ambito di Anticorpi eXpLo – tracce di giovane danza d’autore), Charlie Prince (unica data italiana), Andrea Hackl e Federica Porello, magnifica interprete e danzatrice della compagnia catalana Mal Pelo che sarà a Inequilibrio con la prima nazionale di BACH di Maria Muñoz.

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“Sono veramente felice – ha detto il presidente Eugenio Giani –  di poter annunciare una 25esima edizione del Festival Inequilibrio che, dopo aver superato brillantemente il difficilissimo periodo pandemico, torna più ricca e originale che mai. Con la sua versione diffusa interpreta al meglio le nuove esigenze e i nuovi orizzonti del pubblico, che chiede originalità, mobilità, intelligenza e rete. E soprattutto uno sguardo al futuro, quello che il Festival con le sue 14 prime nazionali e le sue 32 compagnie anche in questa raffinata edizione 2022 riesce a restituire”.

Daniele Donati sindaco di Rosignano M.mo: “Il Festival Inequilibrio compie venticinque anni. Un traguardo importante raggiunto in un momento storico che ridefinisce priorità e costringe a pensare nuovi modi di vivere la dimensione collettiva. Anno dopo anno Inequilibrio ha contribuito a fare di Castiglioncello, e in particolare del Castello Pasquini un luogo di cultura e di sperimentazione per il teatro, la danza e le arti performative, affermato e conosciuto a livello nazionale. Ultimamente gli spettacoli hanno abbracciato tutto il territorio del Comune di Rosignano Marittimo, facendo conoscere ed apprezzare ad artisti e spettatori location diverse e insolite, talvolta immerse nel paesaggio naturale. Nonostante una formula collaudata e consolidata nel tempo, nuove sfide attendono questo festival, che per sua natura vive di movimento, alla ricerca di un equilibrio sempre più difficile da trovare. Nella complessità del contemporaneo la cultura e il teatro sono chiamati ad assumere un ruolo di primo piano nel ridisegnare un’appartenenza, nel ridefinire i modi dell’incontro e confronto tra gli uomini e i popoli. Ecco perché continuare a credere e sostenere Inequilibrio, partecipando ai numerosi appuntamenti in programma per l’estate 2022!”

Licia Montagnani, vicesindaca e assessora alla cultura, turismo e promozione del territorio del Comune di Rosignano Marittimo: “Presentare un Festival che compie 25 anni e che da sempre è sostenuto con forza dall’Amministrazione Comunale di Rosignano Marittimo, può sembrare facile se si intende cadere nella retorica delle autocelebrazioni o dei compiacimenti istituzionali. Non è questa la mia intenzione. Il Festival Inequilibrio onora questo anniversario ricordando le sue origini per continuare a proiettarsi nel futuro. In questi anni si è evoluto, si è permeato di nuove emozioni, mantenendo come unica costante, la forza dell’espressione artistica, del Teatro, della Danza e della Musica, che continueranno ad essere protagonisti degli spettacoli, sapientemente scelti dai direttori artistici e che renderanno grande e unico questo momento dell’anno.  La grande bellezza di questo Festival è racchiusa nel suo titolo, nel fatto di essere “in equilibrio” tra le diverse espressioni artistiche. Rivedremo quest’anno molti di quelli che sono stati gli storici protagonisti dell’inizio di questo viaggio, torneranno insieme ai nuovi, che da qui inizieranno il loro cammino. Il pensiero artistico su cui si fonda Armunia sarà forse più facilmente comprensibile, così come il riconoscimento del grande contributo culturale che questa realtà, in 25 anni ha saputo costruire per la nostra comunità. In questi anni le difficoltà non sono mancate ma si sono trasformate in esperienza e in radici e con sapienti cure le radici salgono sempre più in alto a cercare il cielo. Vi aspetto, quindi, per vivere insieme a voi le grandi emozioni che ancora saprà regalarci questo 25esimo Festival Inequilibrio.”

La direzione artistica Angela Fumarola – Fabio Masi“Era primavera, quando 25 anni fa il suo fondatore, Massimo Paganelli scelse di chiamare il Festival: Inequilibrio. Da allora è rimasta un’officina di pubblica utilità, testimonianza viva di un pensiero interdisciplinare, che ha contribuito a cambiare il rapporto tra cultura, territorio e luoghi per la creazione. Il trascorrere del tempo, ha portato Inequilibrio a disegnare nuovi percorsi, diventando un festival diffuso tra Rosignano Marittimo e Castiglioncello, senza perdere la sua natura che lo vede casa, prima che festival. Ed è la pratica dell’abitare, nata tra le mura di Castello Pasquini, che ha creato la narrazione intorno a Inequilibrio, al suo mondo fatto di incontri, azioni quotidiane e di cura, agite in uno “spazio apolide” che accoglie il rischio dell’errore e dell’errare. Quest’attitudine ha generato spettacoli unici, grazie a incontri inediti e a un’idea di tempo che esce dall’urgenza produttiva. L’ edizione del 2022 nel suo formato speciale, ospiterà una parte degli artisti e delle artiste, che circa vent’ anni fa approdarono al festival come nuovi autori della scena contemporanea. Inequilibrio donerà al suo pubblico e alle nuove generazioni, la possibilità di vedere alcuni dei loro lavori, ripresi con gli stessi interpreti per questa occasione. Ma l’intenzione di Armunia non è tanto celebrare il passato, quanto sfiorarlo appena per guardare al futuro insieme alla sua straordinaria comunità, che in un tempo così danneggiato crede ancora nelle utopie.”

Tram: “Crossing Doors, distanza e prossimità contemporanea”

Dal 4 novembre al 16 dicembre al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino andrà in scena “Crossing Doors, distanza e prossimità contemporanea”

Questa prima parte di stagione del Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino si aprirà con “Crossing Doors, distanza e prossimità contemporanea”, e intende stimolare una riflessione su quanto ci accade ogni giorno che, prevedibile o a volte meno, ci sottopone a una realtà che assume spesso la forza di un destino umanamente ineluttabile e cinico.

Il programma presenta spettacoli che inseguono le tracce di esperienze umane, artistiche e
culturali. Lavori teatrali e coreografici che indicano la “soglia”, ciò che ci separa e/o ci accomuna – nella immediatezza del quotidiano e della sua narrazione – dalla percezione della realtà.

“Attraversando porte” nei due sensi possibili, per entrare e chiuderci dentro, cercando di isolare un esterno che non vogliamo più interpretare o sopportare, o forse per uscire, chiudendo dietro di noi quella porta che ci teneva lontani dal mondo. Uscire con una piccola valigia per continuare a fare quel viaggio di conoscenza che ci rende umani, come l’immagine che accompagna il nostro programma di spettacoli.

La volontà di contenere (o evadere) le fratture e le molte interruzioni del piano di senso quali la violenza, l’apatia, la rabbia, è una esigenza di mediazione che muove anche la Ricerca artistica a nuove soluzioni, a trovare nuovi comportamenti e alternative nel tentativo di raccontare il frastagliato pluralismo di un “oggi” caratterizzato da micro visioni soggettive che restituiscono e amplificano le disgregazioni di una società eternamente al presente. Il teatro è una porta che invita a fermarsi nel momento in cui si apre (o si chiude). Un invito a sostare e a guardare di nuovo, ad ascoltare il presente e confrontarlo con il passato, affinché “quel passo” da fare sia un gesto consapevole e compiuto.

DOMENICA 4 NOVEMBRE ore 17.00
Compagnia Pilar Ternera – Nuovo Teatro Delle Commedie
SCENE DI LIBERTÀ
di Jan Friedrich – traduzione Serena Grazzini e Francesca Leotta
con Giulia Gallone, Glora Carovana, Giacomo Masoni, Marco Fiorentini, Saverio Ottino
regia Francesco Cortoni
produzione: Compagnia Pilar Ternera – Nuovo Teatro delle Commedie
Cinque giovani berlinesi, protagonisti del dramma, hanno piena libertà sia nel muoversi che nel fare esperienze anche sessualmente estreme, ma non riescono ad amare e ad amarsi. Senza retorica, l’autore, ci restituisce una generazione di ventenni con un profondo bisogno di affetti e che si incantano dinanzi alla possibilità di prendere uno Shuttle e abbandonarci su questa terra. Scene di libertà è un pugno nello stomaco. Stordisce da quanto è lucido e diretto.

SABATO 10 NOVEMBRE ore 21.00
Aiep – Ariella Vidach
MINORITIES REPORT
idea e regia Claudio Prati e Ariella Vidach
coreografia Ariella Vidach
interpreti 5 danzatori / comp. AiEP
produzione 2017/ AiEP con il sostegno di Next – Regione Lombardia, MIBAC Roma, Comune di Milano.
Che cosa significa nell’era delle nuove cittadinanze e della globalizzazione la coreografia contemporanea? È possibile concepirla senza prendere atto delle differenze dei corpi, della contaminazione tra i linguaggi, dei nuovi scenari estetici? Il lavoro indaga il corpo e la danza come sistema di relazioni, esplorando le frontiere del linguaggio e le tradizioni, come elementi permeabili di trasmissione e incontro tra culture.

a seguire
FRAMES / residenza artistica
di e con Nicola Simone Cisternino, Maria Vittoria Feltre, Luca Zanni
Residenza artistica nell’ambito del progetto “ARTISTI NEI TERRITORI • Art.43 D.M. Luglio 2014 con il sostegno di
MiBAC, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze
Il progetto nasce dall’incontro di tre danzatori che hanno come obiettivo la condivisione del proprio modo di intendere ed esperire il movimento corporeo: una flat collaboration dove ognuno mette a disposizione esperienze, idee, punti di vista e frammenti di conoscenza.

SABATO 17 NOVEMBRE 2018 ore 21.00
Errante Teatro Danza
BEFORE I WAS BORN
concept Silvia Morandi
regia Silvia Morandi, in collaborazione con il gruppo di interpreti Iosu Lezameta, Silvia Morandi, Vlastimil Viktoria, Miriam Zarbo.
Sul tavolo le foto di nonna. Tiene la mamma per mano, ancora una bambina. Il viso di mamma è leggermente imbronciato. Di questa foto non so nulla. Nelle rare occasioni in cui l’ho vista mi ha sempre colpita la tinta scura dei vestiti, un color seppia che sa di antico. Quella foto mi ha sempre rimandato un senso di distanza, di estraneità ad un tempo in cui non ero ancora nata e la mamma e la nonna, che avevo conosciuto da adulte, vivevano la propria infanzia e giovinezza.

a seguire
VEGETALE A CHI? / residenza artistica
ideazione e creazione di Carolina Amoretti, Cristina D’Alberto, Martina Francone, Sara Campinoti
Residenza artistica nell’ambito del progetto “ARTISTI NEI TERRITORI • Art.43 D.M. Luglio 2014 con il sostegno di MiBAC, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze.
“Vegetale a chi?”: fase embrionale di un percorso d’indagine che si ispira all’intelligenza vegetale, alla capacità di adattamento e trasformazione delle piante, al loro silenzioso accordo per condividere uno stesso spazio. L’obiettivo è reinterpretare le azioni umane prendendo in prestito quelle del mondo vegetale

SABATO 24 ore 21.00 e DOMENICA 25 NOVEMBRE ore 17.00                                  Attodue
BLOODY MARY prima nazionale
di Francesco Mancini
adattamento Massimo Conti, Francesco Mancini
regia, scene, luci, costumi Massimo Conti
con Francesco Mancini
produzione Attodue
Una donna dichiara di essere stata ammazzata e di essere nata. La donna sta in casa. Come una Ferrari chiusa in garage. E’ soffocata dalle tendine delle finestre, guarda la
televisione fatta di facce sorridenti che la fanno sentire ancora più sola. Se ne va in giro per le strade con il suo squarcio dalla gola all’inguine che sfoggia senza ritegno, anzi con orgoglio, dando scandalo e mostrando a tutti l’orrenda ferita dalla quale provengono e verso la quale torneranno. Per poi volare via, attraverso i sette cieli, come un angelo finalmente libero.

SABATO 1 DICEMBRE ore 21.00
I GIARDINI DI KENSIGTON / residenza artistica
uno spettacolo di e con Elisa Pol e Valerio Sirna
elaborazione del suono Flavio Innocenti e Valerio Sirna
Residenza artistica nell’ambito del progetto “ARTISTI NEI TERRITORI • Art.43 D.M. Luglio 2014 con il sostegno di MiBAC, Regione Toscana
L’opera trae le sue origini da una sorta di fenomenologia della casa, dei luoghi in cui si crea presenza e che possono essere abitati da una coppia, i luoghi della relazione e della coabitazione. Cosa vuol dire essere intimi ed essere accanto? Cosa significa vivere insieme?
Come sono le nostre case e come ci viviamo?
Progetto finalista premio Scenario 2017

DOMENICA 2 DICEMBRE ore 17.00
Capotrave / Kilowatt – Infinito
LA LOTTA AL TERRORE
ideazione e drammaturgia Lucia Franchi e Luca Ricci
con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà, Gioia Salvatori
regia Luca Ricci
produzione Capotrave|Kilowatt – Infinito
La lotta al terrore è la storia drammatica e al contempo comica di un attacco terroristico a un supermercato visto dall’esterno, dalla prospettiva di una sala riunioni comunale, dove all’improvviso giunge la terribile notizia. Un’ora concitata, una totale unità di tempo e spazio, in cui un impiegato, il segretario comunale e il vicesindaco elaborano numerose e a tratti improbabili strategie per rendersi utili.

GIOVEDI’ 6 e VENERDI’ 7 DICEMBRE 2018 ore 21.00
Company Blu
SEA RANT  Declamare il mare (primo studio) attraversamento, relazione, piacere
ideazione, testualità e coreografie Charlotte Zerbey
in collaborazione con Alessandro Certini
interpreti Giulia Gilera, Isabella Giustina, Pietro Pireddu, Arabella Scalisi
sound design Spartaco Cortesi
testo rant, voce Charlotte Zerbey, Alessandro Certini
luci Vincenzo Alterini
organizzazione Matteo SIracusano
Alla base del progetto coreografico è il valore della ribellione, capace di unire gli animi (e i corpi) ed accompagnarli attraverso lo spazio del rischio della bellezza e dell’immaginazione. Ispirato alla poesia Rant e alla Beat generation, il lavoro immagina collettivamente una indispensabile rivoluzione del sé.

SABATO 15 ore 21.00 e DOMENICA 16 DICEMBRE ore 17.00
Attodue / Compagnie La Rumeur                                                                                  UN FIGLIO DEL NOSTRO TEMPO
Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Odon von Horvarth
Regia Patrice Bigel
Con: Filippo Baglioni, Gabriele Bonafoni, Giacomo Lorenzoni, Niccolò Pacini, Isabella Quaia
produzione: Attodue\Compagnie La Rumeur
Un figlio del nostro tempo, scritto dall’autore in prima persona, racconta il percorso iniziatico di un giovane disoccupato che, vivendo in difficili condizioni in un paese in piena crisi economica dove non intravede alcuna prospettiva, spera di trovare una vita migliore arruolandosi nell’esercito.

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