4 nuovi arresti per la morte di Duccio Dini

Firenze, sono stati arrestate altre quattro persone coinvolte nell’investimento del 10 giugno scorso di via Canova in cui morì il 29enne Duccio Dini.

“Dalle prime ore dell’alba infatti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze – si legge in un comunicato dell’Arma – stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di altri indagati di etnia rom, emessa dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano”.

I provvedimenti scaturiscono dagli approfondimenti investigativi svolti a seguito dell’omicidio di Duccio Dini, il giovane fiorentino che purtroppo è deceduto l’11 giugno scorso, dopo essere stato investito il giorno prima mentre si trovava fermo a bordo del proprio scooter ad un semaforo nel quartiere Isolotto, al culmine di un inseguimento tra più autoveicoli.

Inseguimento Firenze: gip conferma accusa procura, arrestati sapevano poter uccidere

I due arrestati per la morte di Duccio Dini, il 29enne travolto da auto in corsa il 10 giugno nel corso di un inseguimento in via Canova, a Firenze, erano consapevoli che potevano uccidere qualcuno percorrendo a tutta velocità le strade urbane. E’ quanto argomentato dal gip nell’ordinanza che dispone nei loro confronti la misura della custodia cautelare in carcere, confermando l’accusa di omicidio volontario per dolo eventuale avanzata dalla procura.

Per il gip Angelo Pezzuti i due nomadi impegnati nell”inseguimento hanno accettato il rischio di travolgere qualcuno, come poi è successo, dando prova di essere senza scrupoli e disposti a tutto pur di raggiungere il loro familiare in fuga, che avrebbero voluto punire nell’ambito di un regolamento di conti interno alla loro comunità. Lo dimostra il fatto che prima dell’incidente, costato la vita a Duccio Dini, avevano già urtato altre vetture, tra cui una in sosta; ignorato un semaforo rosso percorrendo un incrocio a tutta velocità; costretto uno scooterista a scansarsi di un soffio per evitare di essere travolto.

Da qui, per evitare che potessero commettere altri reati, la decisione di sottoporli alla misura della custodia cautelare in carcere. Il giudice Pezzuti, inoltre, attribuisce ai due arrestati un forte spessore criminale unito a una sistematica inosservanza delle più elementari regole del vivere civile.

Firenze: saracinesche abbassate e minuto di silenzio per Duccio

Per il lutto cittadino, oggi a Firenze, nel giorno dei funerali di Duccio Dini, il 29enne travolto e ucciso domenica scorsa durante un inseguimento tra due auto guidate da residenti di un campo nomadi.

Bandiere a mezz’asta su Palazzo Vecchio, così come a Palazzo Medici Riccardi, sede della Città metropolitana di Firenze, e sugli edifici della Regione (dove i vessilli sono listati a lutto da ieri).
Come indicava l’ordinanza stabilita da Palazzo Vecchio, alle 10, ora di inizio delle esequie del giovane nella chiesa di Santa Maria a Cintoia, è stato osservato un minuto di silenzio negli istituti scolastici aperti e nei luoghi di lavoro. Inoltre molti negozi hanno abbassato le saracinesche.
Nei punti di Unicoop Firenze è stato osservato un minuto di silenzio, sono state abbassate le luci ed è stata interrotta la programmazione musicale radiofonica interna, mentre un annuncio ha informato soci e clienti sulle motivazioni del lutto cittadino.
“Firenze è unita più che mai nell’abbracciare la famiglia e gli amici di Duccio. Questo è il giorno del cordoglio. Ciao Duccio”, ha scritto su facebook il sindaco Dario Nardella.
Per il Sindaco Nardella “di fronte a un tale dolore l’unica cosa da fare e’ il cordoglio e il silenzio. Poi, c’e’ tutto il tempo e lo spazio per discutere dei problemi, cosa che a cui non mi sono mai sottratto”.
Pero’, continua, “mentre ero a Careggi e questo ragazzo lottava tra la vita e la morte, vi erano gia’ comunicati di alcuni esponenti politici pronti ad usare questa vicenda per fare polemica. Mi e’ dispiaciuto: io non l’avrei mai fatto, ma comunque ognuno risponde di quello che dice e di quello che fa”.

Funerali Duccio, sacerdote: “Verrà tempo della giustizia non della vendetta”

“Adesso è il tempo del silenzio. Poi verrà il tempo della giustizia, ma non della vendetta”. Lo ha detto don Massimiliano Gabbricci, parroco della chiesa di Santa Maria a Cintoia a Firenze, nel corso dell’omelia durante la santa messa per il funerale di Duccio Dini, il 29enne morto lunedì scorso per le ferite riportate in un incidente stradale causato, il giorno precedente, dalle auto di alcuni rom che si stavano inseguendo per un regolamento di conti.

“Ciao Duccio ci rivedremo in Paradiso, con la maglia giallo-rossa e quella viola, il massimo possibile”. Si e’ chiusa con queste parole l’omelia di don Massimiliano Gabbricci, seguita da un lunghissimo applauso. Il secondo applauso, il primo e’ scattato all’arrivo del feretro di Duccio Dini, il ragazzo travolto e ucciso da una delle auto coinvolte domenica scorsa nel folle inseguimento di via Canova. Il parroco, cappellano della Fiorentina, ha parlato davanti ai genitori, Beatrice e Luca, alla sorella Arianna, e a alle circa duemila persone accorse per l’ultimo saluto del 29enne.

“Ora- ha detto don Massimiliano- e’ il tempo del ricordo della memoria che diventa vita, incontro, possibilita’ di crescita. E’ il tempo della vicinanza alla famiglia” e “soprattutto del silenzio”. Poi certo, ha aggiunto, “verra’ anche il tempo della giustizia, della richiesta di giustizia, come e’ giusto che sia. Ma non della vendetta o dell’odio”, sentimenti “che non portano e non servono a nulla. La giustizia verra’, ma ora viene quel silenzio di cui la famiglia sta dando una testimonianza meravigliosa, che ringrazio dal profondo del cuore”. Quel silenzio che ha bisogno del cuore, e qui don Massimiliano ha citato il ‘Piccolo principe’ di Antoine de Saint-Exupe’ry, perche’ “l’essenziale e’ invisibile agli occhi”. Quell’essenziale che sanno vedere i giovani, i bambini. “Come ieri- ha ricordatoquando con i giovanissimi del San Michele abbiamo vinto la finale regionale. L’abbiamo dedicata a Duccio. Uno di loro e’ venuto da me con la coppa e mi ha detto, ‘Domma, ma anche questo ragazzo ha indossato la maglia giallorossa?’ Gli ho detto si’ e lui, ‘ecco allora sara’ contento in cielo’. I ragazzi sono sempre belli, ci insegnano sempre”.

Al rito funebre, in forma strettamente privata, hanno preso parte anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore alla Sicurezza Federico Gianassi, all’Integrazione, Sara Funaro. Presenti anche esponenti delle forze dell’ordine e il questore Alberto Intini. Poco prima del funerale, anche il ministro delle Giustizia Alfonso Bonafede ha raggiunto la chiesa dove si e’ intrattenuto per circa 40 minuti con i genitori di Duccio.

La canzone preferita del 29enne, Viva la vida dei Coldplay, ha chiuso la cerimonia funebre, in una chiesa gremita e con centinaia di persone rimaste fuori.

Ultimo saluto a Duccio, oggi lutto cittadino a Firenze per i funerali

In tutti gli uffici regionali verrà osservato oggi un minuto di silenzio e raccoglimento per partecipare al lutto cittadino per la morte di Duccio Dini. Alle 10, l’ora in cui si svolgeranno in forma privata i funerali, tutti i dipendenti e gli amministratori interromperanno le attività per ricordare il giovane morto a seguito del tragico incidente di domenica scorsa a Firenze, in viale Canova.

Gli amici e la famiglia di Duccio Dini hanno deciso di annullare la fiaccolata in ricordo del 29enne tragicamente scomparso. Per rispettare il dolore e dare il giusto risalto e la giusta importanza solo ai funerali, in programma questa mattina alle 10 nella chiesa di Santa Maria a Cintoia a Firenze, la famiglia e gli amici più stretti di Duccio Dini hanno deciso “di non tenere la fiaccolata inizialmente programmata sempre per oggi alle ore 21” che loro stessi avevano deciso di svolgere partendo dalla sede del quartiere 4 fino a casa di Duccio. E’ quanto dicono all’ANSA i familiari e gli amici del 29enne travolto domenica scorsa da un’auto in via Canova. “La famiglia e gli amici più stretti di Duccio Dini, in questo momento di dolore, stanno pensando solo a ricordarlo e a commemorarlo. Per questo si dissociano da qualsiasi tipo di iniziativa (fiaccolata, pagine Facebook o manifestazioni) non indetta dagli stessi”, concludono.

Per il Sindaco Nardella “di fronte a un tale dolore l’unica cosa da fare e’ il cordoglio e il silenzio. Poi, c’e’ tutto il tempo e lo spazio per discutere dei problemi, cosa che a cui non mi sono mai sottratto”. Pero’, continua, “mentre ero a Careggi e questo ragazzo lottava tra la vita e la morte, vi erano gia’ comunicati di alcuni esponenti politici pronti ad usare questa vicenda per fare polemica. Mi e’ dispiaciuto: io non l’avrei mai fatto, ma comunque ognuno risponde di quello che dice e di quello che fa”.I

l sindaco  ha indetto il lutto cittadino. Secondo quanto previsto nell’ordinanza sugli edifici pubblici la bandiera della città di Firenze sarà abbrunata o a mezz’asta, e ci saranno segni di lutto sui mezzi di trasporto pubblico e sui veicoli di servizio pubblico. Il sindaco invita poi a osservare, nei luoghi di lavoro, un minuto di silenzio e raccoglimento alle ore 10.00  e nelle scuole ancora aperte un minuto di silenzio e raccoglimento. Inoltre, invita gli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche per 10 minuti, dalle 10.00 alle 10.10, e a osservare nei luoghi dove si terranno eventi pubblici di spettacolo o intrattenimento un minuto di silenzio e di riflessione su quanto accaduto in via Canova.

 

Inseguimento Firenze: amici Duccio annullano fiaccolata 

Per rispettare il dolore e dare il giusto risalto e la giusta importanza solo ai funerali, in programma domani mattina alle 10 nella chiesa di Santa Maria a Cintoia a Firenze.

La famiglia e gli amici più stretti di Duccio Dini hanno deciso “di non tenere la fiaccolata inizialmente programmata sempre per domani alle ore 21” che loro stessi avevano deciso di svolgere partendo dalla sede del quartiere 4 fino a casa di Duccio. E’ quanto dicono i familiari e gli amici del 29enne travolto domenica scorsa da un’auto in via Canova a Firenze.
“La famiglia e gli amici più stretti di Duccio Dini, in questo momento di dolore, stanno pensando solo a ricordarlo e a commemorarlo. Per questo si dissociano da qualsiasi tipo di iniziativa (fiaccolata, pagine Facebook o manifestazioni) non indetta dagli stessi”, concludono.
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