Riaperture, Sacchi: “Si agisca subito su capienze”

“Benissimo l’impegno del Ministro Dario Franceschini che ha messo al centro questo tema – sottolinea Sacchi – e benissimo la prospettiva delle capienze all’80% annunciata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Se non agiamo subito alcuni teatri potrebbero morire”. Renzi lancia una petizione.

“Il tema delle riaperture dei luoghi di cultura è fondamentale per la ripresa economica e sociale del Paese e l’aumento delle capienze per cinema e teatri non è più rinviabile”. Lo afferma Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze e presidente della Fondazione Teatro della Toscana.

“Benissimo l’impegno del Ministro Dario Franceschini che ha messo al centro questo tema – sottolinea Sacchi – e benissimo la prospettiva delle capienze all’80% annunciata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Se non agiamo subito alcuni teatri potrebbero morire. Da presidente del Teatro della Toscana mi metto nei panni dei direttori, degli operatori, dei registi: abbiamo una stagione internazionale pronta e non sappiamo se e come apriremo. Per questo chiediamo con forza al Governo impegno e risposte non più rinviabili. Il mondo della cultura è stato tra i più penalizzati e ha dimostrato grande senso di responsabilità. Adesso è il momento della svolta”.

Sul tema delle riapetrure è intervenuto anche Matteo Renzi nella sua e-news settimanale

“E’ assudo  non allargare la capienza di cinema, teatri, stadi. Nel momento in cui metti il Green Pass – e io sono uno scatenato sostenitore del Green Pass, a differenza di Salvini, Meloni, Landini e altri filosofi contemporanei – poi devi essere conseguente: continuare a limitare i luoghi di cultura ritenendoli non prioritari è una tragedia educativa” scrive Renzi. Che aggiunge “I cinema, i teatri, i musei, gli stadi devono riaprire al 100%: solo con il Green Pass ovviamente. Ma far passare il messaggio che la cultura non sia questione prioritaria è un errore profondo”.

“Chi ha letto “CONTROCORRENTE” fino alla fine sa che il capitolo più importante è l’ultimo: quello in cui spiego come – per me – la cultura sia l’elemento chiave del nostro futuro. Riprenderemo questo argomento prestissimo. Intanto, chi vuole può firmare questa petizione e farla girare: tra associazioni, artisti, professori, educatori, cittadini. “Col Green Pass la cultura deve riaprire al 100%” questo il titolo della petizione, vi prego di farla girare”. termina  l’ex rottamatore

 

Franceschini: “Il turismo tornerà in fretta”

Firenze, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, parlando con i giornalisti, a margine della partenza del viaggio inaugurale del treno storico tra Firenze e Ravenna dedicato a Dante Alighieri, ha fatto alcune dichiarazioni sulla situazione del turismo e della cultura alla luce dell’attenuazione dei contagi da Coronavirus.

“Per quanto riguarda l’obbligo di quarantena per i turisti provenienti da paesi extra Europa, come gli americani, stiamo rivedendo le regole – ha detto Franceschini – Ci sono regole che valgono dentro l’Ue e regole che vorremmo comuni con i paesi fuori dall’Unione europea, ma il turismo tornerà in fretta”.

“In questa giornata stanno insieme tante cose importanti e simboliche. È un altro passo per la ripartenza del Paese che ha voglia di tornare alla normalità dopo aver attraversato un periodo difficile in cui le persone, le comunità, le istituzioni hanno combattuto e alla fine si comincia a vedere una stagione positiva davanti a noi per cui ancora dovremo impegnarci”.

“La cultura ha attraversato, come tutto il Paese, momenti terribili, un deserto vero e proprio. Adesso sta ripartendo. C’è una grande voglia in Italia di cultura, di vivere il Paese. Tutti abbiamo capito cos’è l’Italia con cinema, teatri chiusi e senza i concerti nelle strade e nelle piazze. Adesso torneranno”.

“C’è un’Italia straordinaria fatta di giovani del conservatorio, di talenti, di teatri come questo, di comunità locali e questo bellissimo teatro restaurato è la prova che si può fare grande cultura e grande musica dappertutto. – ha detto poi il ministro Franceschini al termine del concerto inaugurale, diretto dal maestro Riccardo Muti, del teatro degli animosi di Marradi – Il nostro dovere è aiutare a crescere i giovani talenti. Ringrazio il maestro Muti per il messaggio che in questi anni ha dato con l’orchestra Cherubini. Abbiamo attraversato un periodo molto difficile e abbiamo visto cosa voglia dire il deserto culturale, adesso abbiamo un grande bisogno di ripartire e oggi è la giornata della ripartenza”.

Treno storico Firenze-Ravenna, dedicato a Dante Alighieri

Firenze, domenica mattina è partito dalla stazione fiorentina di Santa Maria Novella, con a bordo tra le varie personalità locali, anche il ministro della Cultura Dario Franceschini, il viaggio inaugurale del treno storico dedicato a Dante Alighieri, nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte.

Il treno storico, trainato da una motrice a vapore, ha percorso la storica tratta ferroviaria faentina con valico appenninico, collegando la città che diede i natali al Sommo Poeta con quella che ne ospita i resti mortali.

Il treno ha effettuato una sosta straordinaria a Marradi, in provincia di Firenze, dove i passeggeri hanno assistito al concerto dell’Orchestra ‘Luigi Cherubini’ diretta dal Maestro Riccardo Muti, in occasione della riapertura dello storico teatro accademico degli Animosi, realizzato tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.

Poi il convoglio è ripartito alla volta di Ravenna. A bordo anche il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Presenti oggi anche le autorità cittadine e il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.

“Questo è il primo momento pubblico di presentazione in presenza dell’anno di Dante – ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini – Per una volta l’Italia è partita per tempo, approvando nel 2017 una legge per i centenari di Leonardo, Raffaello e Dante, che ha permesso di avere comitati di alto livello capaci di lavorare con il tempo necessario. Sono centinaia gli eventi che ricorderanno Dante nel 2021, sia in Italia che all’estero. Moltissime sono le iniziative spontanee che si stanno affiancando a quelle promosse dal Comitato, a testimonianza di cosa significhi Dante per il Paese”.

“Il fascino, la storia e tutta la poesia di Dante in un unico viaggio che trasporta indietro di sette secoli e permette di rivivere i borghi e i paesaggi ancora così pieni della presenza del Sommo Poeta. Un progetto sperimentale di cultura e bellezza naturalistica che abbiamo fortemente voluto soprattutto in questo momento così importante per la ripartenza turistica – Così Andrea Corsini, assessore emiliano-romagnolo al Turismo dal Treno storico di Dante – Dal 3 luglio questo itinerario lungo la linea Faentina sarà aperto a tutti i visitatori del mondo per offrire un’esperienza unica di turismo lento, anche con la possibilità di soggiornare lungo le località più significative presenti sulla tratta. Un sistema di mobilità di grande qualità che permette anche di valorizzare l’economia dei gioielli del nostro Appennino”.

“Grazie a Dario Franceschini perché con la giornata di oggi ha creato una grande occasione alla Toscana e all’Emilia Romagna perché la via di Dante è il luogo che gli ha consentito di avere quell’accoglienza per tutta la sua vita. Il viaggio di questo treno è un viaggio verso i luoghi che videro protagonista Dante. La presenza del ministro è qualcosa di importantissimo per noi perché ci aiuta a percorrere uno dei percorsi e delle iniziative che sono legate proprio al settecentesimo anniversario di Dante – ha detto invece il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – La presenza del Maestro Muti al teatro di Marradi, che oggi dirigerà lì un concerto, sarà un qualcosa di storico, e rimarrà nei nostri libri di storia. Con il sindaco Nardella noi abbiamo anche un sogno – ha sottolineato Giani – quello di realizzare la prima ferrovia con una motrice ad idrogeno, il turismo che si connetta all’ambiente”.

“Era un viaggio programmato prima della pandemia che non si poté svolgere per motivi sanitari. Adesso inauguriamo questa tratta speciale dedicata al Poeta in un momento di maggiore sicurezza e speranza di ripartenza. Mi auguro che sia davvero il treno dell’ottimismo – ha affermato il sindaco di Firenze Dario Nardella – ha intuito il senso dell’Italia secoli prima della sua nascita politica e il treno a lui dedicato ci condurrà a una destinazione simbolica di rinascita, un nuovo umanesimo fatto di cultura, bellezza dei territori, identità”.

Presenti, tra gli altri sul treno storico, l’assessore alla cultura di Palazzo Vecchio Tommaso Sacchi, la consigliera metropolitana alla cultura Letizia Perini e altre autorità.

🎧 Incontro Franceschini/assessori cultura: nascerà tavolo permanente di confronto

L’assessore alla Cultura di Firenze, Tommaso Sacchi intervistato da R. Palumbo

Dopo un anno di dialogo, mai interrotto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, e di confronto con ANCI e il Ministero, il Coordinamento dei dodici assessori alla Cultura ha presentato oggi al Ministro della cultura Dario Franceschini alcune proposte condivise per la ripresa graduale e sicura di tutto il comparto Cultura.

Il Ministro Franceschini ha confermato le destinazioni degli interventi con il fondo emergenze 2021 (già adottati nel 2020) e ha accolto la proposta degli assessori, anche in vista di simili iniziative con le Regioni, di istituire un Tavolo permanente di consultazione con il Coordinamento presso il Ministero, in modo da dare continuità al dialogo, al confronto e alla collaborazione con le amministrazioni comunali delle grandi città, che costituiscono il primo livello di raccordo con gli operatori e gestiscono la maggioranza delle realtà culturali del territorio, con l’obiettivo di superare l’attuale crisi sistemica della cultura e di progettarne la ripresa.
Durante l’incontro sono state anche confermate le misure di sostegno al reddito per i lavoratori del comparto ed è stato domandato ai Comuni un approfondimento per l’individuazione delle eventuali categorie dei settori della Cultura che potrebbero non essere state ancora ricomprese nei meccanismi dei ristori.
Condividendo la preoccupazione per la chiusura obbligata dei luoghi d’arte e cultura e la necessità di favorire la ripresa delle attività di spettacolo live in sicurezza, il Ministero si è reso disponibile a approfondire le buone pratiche poste in essere dalle Amministrazioni Comunali anche in vista di prossime interlocuzioni con  il CTS.
È infine stata presentata al Ministro la proposta di creare un Fondo triennale per la tutela degli ecosistemi culturali urbani: fondi vincolati gestiti direttamente e autonomamente dalle Amministrazioni Comunali, da erogare tramite procedura di evidenza pubblica per soccorrere e accompagnare alla ripresa quei soggetti che, per la loro natura ibrida, non sono compresi nelle forme di sostegno ordinarie previste dal Ministero.
Il coordinamento degli assessori alla Cultura delle città capoluogo di Regione è formato da: Filippo Del Corno (Milano), Lorenza Fruci (Roma), Barbara Grosso (Genova), Francesca Leon (Torino), Matteo Lepore (Bologna), Paola Mar (Venezia), Paolo Marasca (Ancona), Annamaria Palmieri (Napoli), Ines Pierucci (Bari), Paola Piroddi (Cagliari), Tommaso Sacchi (Firenze), Mario Zito (Palermo).

Franceschini: al Franchi fondi dal Recovery plan

Il ministro della cultura si dice favorevole che la ristrutturazione del Franchi sia finanziata anche con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Il restyling dello stadio Franchi potrebbe essere finanziato anche dai fondi del  Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19. Lo ha detto il ministro delal cultura Dario Franceschini.

“Valutiamo la possibilità di far rientrare lo stadio Franchi di Firenze, progettato da Nervi, nel
novero dei grandi attrattori culturali ” da riqualificare con i fondi del PnRR, Quella dei grandi attrattori “è ancora una ipotesi su cui lavorare, se dal Parlamento mi viene questa indicazione per un’opera architettonica di grande valore come lo stadio Franchi di Nervi, questa è una integrazione che si può fare ovviamente , che sono favorevole a fare”  ha detto  Franceschini, rispondendo ai tanti parlamentari che nel dibattito seguito alla presentazione delle linee programmatiche del suo mandato gli chiedevano di intervenire per salvare lo stadio.

“Siete in tanti a chiedermelo, ho ricevuto su questo anche una lettera del sindaco di Firenze Nardella. Si tratta di un’opera di grande valore, non c’è più l’ipotesi di un intervento di un privato, quindi essendo lo stadio di proprietà del comune si chiede di immaginare un intervento con risorse pubbliche su un bene che resta pubblico. Più o meno gli interventi sui grandi attrattori culturali sono finalizzati a questo” conclude il ministro citando a volo d’uccello altri progetti della lista dall’Arsenale di Venezia al parco del Po a Torino, dal sistema dei porti genovesi al progetto due volte Uffizi a Firenze, il porto vecchio di Trieste, la via Appia a Roma

Biblioteca di Lucca, “Perché per tenerla aperta devono peggiorare i diritti dei lavoratori?”

Grazie all’impiego di personale esternalizzato la biblioteca di Lucca non chiuderà. Una soluzione contestata dagli attivisti e attiviste di Mi Riconosci che chiedono il riconoscimento dei diritti lavorativi

Il senatore Andrea Marcucci annuncia che la Biblioteca Statale di Lucca non chiuderà, grazie all’impiego di personale Ales. Ma la prospettiva viene contestata dagli attivisti di Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali.

In questi giorni la notizia dell’imminente chiusura della Biblioteca Statale di Lucca, a partire dal 1 aprile, per mancanza di personale. Arriva ora la rassicurazione del senatore Andrea Marcucci che ha annunciato all’istituto e al sindaco lucchese, Andrea Tambellini, la risoluzione del problema: il Ministro Dario Franceschini, infatti, gli ha informalmente assicurato che il servizio da aprile sarà garantito dal personale di Ales Spa, società in-house del MiBACT.

“Il 20 gennaio, intervenendo al question time della Camera, Dario Franceschini ha sottolineato l’importanza di assumere giovani nella Pubblica Amministrazione: senza un serio reclutamento e un rinnovamento generazionale, infatti, il suo Ministero rischia il collasso, viste le gravissime carenze di personale e l’età media molto alta, quasi 55 anni”, spiegano gli attivisti di Mi Riconosci. “Eppure, nelle stesse ore, si è preferito affrontare un problema come quello della Biblioteca Statale di Lucca, ricorrendo per l’ennesima volta a un palliativo: ricordiamo infatti che Ales Spa, che nasce nel 1999 per supportare il MiBACT nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale, è diventata negli anni lo strumento usato dal Ministero per reperire forza lavoro a minor costo e con contratti precari, evitando assunzioni dirette nella Pubblica Amministrazione.”

 

Ales riceve finanziamenti pubblici per garantire la fruizione di molti siti culturali, in Toscana come in tutta Italia, ma nel farlo alimenta spesso la situazione paradossale per cui nello stesso istituto operano persone con compiti identici ma diverso stipendio e contratto. La società fa inoltre uso abituale di lavoratori a tempo determinato (e determinatissimo, finanche pochi giorni) e recentemente si è distinta per aver lasciato a casa, alla vigilia di Natale, tutti i 90 dipendenti che avevano il contratto in scadenza il 31 dicembre 2020. Il ricorso ad Ales deve essere temporaneo e limitato: biblioteche, archivi e musei necessitano di personale assunto in modo più stabile, tramite concorso; di personale che abbia la possibilità di formarsi e operare in maniera continuativa nell’istituto in cui presta servizio.

“Perché, per tenere aperta la biblioteca ci deve essere un peggioramento dei diritti dei lavoratori lì impiegati? Il senatore Marcucci e l’amministrazione cittadina non ritengono che questo sia un problema?” si chiedono gli attivisti.

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