Ceccarelli a Toninelli: “Avviare i lavori sulla Tiberina 3Bis”

La riapertura dell’ex strada statale Tiberina 3Bis, attualmente in cattive condizioni, permetterebbe di ovviare al problema derivato dalla chiusura del Viadotto del Puleto sull’E45.

L’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha scritto al Ministro Toninelli per sollecitare l’avvio dei lavori sulla Ex statale Tiberina 3Bis. “In considerazione della grave situazione generata dalla chiusura del viadotto del Puleto sulla E45, successivamente riaperto ma solo al traffico pesante, ho voluto sollecitare il Ministero affinchè siano compiuti con la massima urgenza tutti gli atti necessari a consentire con la massima urgenza l’avvio dei lavori necessari alla riapertura al traffico della Ex statale Tiberina 3Bis, come da accordi raggiunti nell’incontro svoltosi al Ministero lo scorso 22 gennaio al quale erano presenti anche i sindaci del territorio.”

“Questa necessità è resa ancor più stringente – continua Ceccarelli – dalle notizie sul posticipo della riapertura della strada al traffico pesante. Infine ho voluto sollecitare l’avvio del percorso necessario per riportare la Tiberina 3Bis alla competenza di Anas, come abbiamo già richiesto congiuntamente con il collega Donini da Regione Emilia Romagna.”

Porto Livorno: ammiraglio Pietro Verna è nuovo commissario Autorità Portuale

Lo ha indicato Danilo Toninelli, ministro delle infrastrutture e dei trasporti, dopo che Enrico Rossi, governatore della Toscana, lo aveva sollecitato.

“Ho conferito all’ammiraglio Pietro Verna il ruolo di nuovo commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale di Livorno. Ringrazio il governatore Rossi per averci sollecitati oggi – prosegue Toninelli -, ma avevamo già provveduto, come doveroso fare, a individuare la personalità migliore per proseguire l’attività del porto di Livorno dopo l’interdizione dai pubblici uffici di presidente e segretario dell’autorità portuale”.

“Sono certo – conclude il ministro – che Verna, con la sua lunga esperienza e le sue molteplici competenze, saprà portare avanti egregiamente il lavoro necessario per assicurare allo scalo livornese il ritorno alla normalità”.

Enrico Rossi, governatore della Regione Toscana, stamani aveva denunciato il ritardo nella nomina di un nuovo commissario per l’Autorità Portuale livornese. “Da mercoledì – ha scritto su Facebook Rossi – il presidente e il segretario dell’Autorità portuale di Livorno sono stati interdetti dai pubblici uffici. Non si può lasciare un’amministrazione pubblica così importante allo sbando da giorni, senza nessuno che firmi. Mi rivolgo al Governo e al ministro Toninelli: vi prego di nominare un commissario adeguato e volenteroso. Il porto e la città di Livorno e la Toscana non possono essere abbandonate a loro stesse”.

“Il Governo e il ministro dei Trasporti – ha continuato Rossi – intervengano a nominare quanto prima un commissario adeguato per l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale”, che a Livorno “non venga solo a fare l’ordinaria amministrazione ma a mandare avanti anche quegli atti che sono politicamente maturi: l’Accosto 14, i lavori dello scavalco ferroviario, la stipula dell’accordo di Porto 2000 e risposte precise sulla Darsena Europa. Sono preoccupato che si areni tutto. Il porto è la più importante azienda di servizi che esiste nella città di Livorno, nonché il suo motore economico principale, ed è ancora senza una guida. Con l’interdizione del presidente dell’Authority Corsini e del segretario generale, gli unici atti che si possono firmare sono limitati a 12mila euro”. Per il governatore, “con questa cifra non si sostituisce neppure una bitta del porto”.

Dopo la nomina del nuovo commissario, Rossi ha aggiunto: “Confidavo, dopo il mio fermo e rispettoso sollecito, che dopo poche ore sarebbe arrivata la nomina del Commissario. Adesso al lavoro”.

Sulla nomina si è espresso anche il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin. “Con questa nomina rapida e di qualità – ha scritto Nogarin su Twitter – il governo dimostra di avere a cuore la funzionalità del porto di Livorno. Rimaniamo in attesa del pronunciamento del Riesame” sull’interdizione dai pubblici uffici del presidente e del segretario dell’Autorità portuale “ma intanto auguro buon lavoro al neo commissario, l’ammiraglio Verna”.

Viadotto E45, sindacati: sostegno al reddito ad imprese e lavoratori

“Parziale riapertura al traffico leggero non risolve i pesantissimi disagi economici e sociali che stanno colpendo le imprese, i lavoratori ed i cittadini dei territori interessati”. Lo dicono i sindacati Cgil, Cisl e Uil a proposito del viadotto Puleto sulla E45, nella zona di Valsavignone, nell’Aretino.

“Dopo quasi un mese di blocco totale della E45, la parziale riapertura al traffico leggero” del viadotto “affievolisce, ma non rimuove i pesantissimi disagi economici e sociali che stanno colpendo le imprese, i lavoratori ed i cittadini dei territori interessati”. È quanto dichiarano i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Tania Scacchetti, Luigi Sbarra e Ivana Veronese, in una nota, sottolineando la “forte diminuzione delle attività” a discapito delle imprese e delle comunità locali e che gran parte dei lavoratori “non ha accesso agli ordinari strumenti di sostegno al reddito e rischiano seriamente di perdere il proprio posto”.

Per questo, proseguono Scacchetti, Sbarra e Veronese, “chiediamo al ministro Di Maio l’apertura di un tavolo di confronto che coinvolga i rappresentanti delle regioni con l’obiettivo di mettere in campo specifiche misure di sostegno al reddito che permettano alle imprese e ai lavoratori di poter affrontare i tempi necessari al completo ripristino della circolazione salvaguardando l’occupazione e i salari”.

Nello specifico, concludono, “chiediamo una misura ad hoc, simile a quella che è stata trovata per i lavoratori colpiti dalla tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova, che ha istituito un’indennità in grado di garantire a tutti i lavoratori dei territori interessati un sostegno al reddito”.

Oggi il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli, era in visita al viadotto Puleto ed ha affermato: “Il viadotto Puleto è stato riaperto l’altro ieri, ed è una buona notizia anche se è stato riaperto parzialmente, e l’obiettivo è riaprilo anche ai mezzi pesanti. Le notizie sembrano essere buone, il cantiere di Anas sta andando avanti e, mi dicono, entro trenta giorni si potrà presentare alla procura un’altra perizia sulla tenuta del viadotto e probabilmente, dipende dalla procura, in poche settimane si potrà riaprire anche ai mezzi pesanti per tornare finalmente alla normalità”.

Toninelli a Renzi: mi vuole querelare? Vuol dire che lavoro bene

“Se Renzi mi vuole querelare è una buona notizia perché vuol dire che sto facendo bene il mio mestiere. Io ho semplicemente detto che i soldi” per gli aeroporti di Firenze e Pisa, “devono rimanere in Toscana, devono essere utilizzati bene, e che ci sono delle stranezze nello stanziamento dei soldi”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Danilo Toninelli a margine di una visita al viadotto Puleto sulla E45, nella zona di Valsavignone.

“Nonostante le stranezze – spiega il ministro – quelle risorse le voglio tenere lì ma nel rispetto della legge che dice che Pisa e Firenze sono un popolo unico aeroportuale strategico. Non vedo il perché dalla sera alla mattina Renzi abbia fatto un altro contratto di programma, in attesa che il giorno dopo venisse pubblicata, in Gazzetta ufficiale la legge che diceva che Pisa e Firenze sono un polo unico, per destinare solo a Firenze i soldi. Io li voglio destinare a tutta la Toscana, come peraltro prevede la stessa legge voluta da Renzi.”

Sul Tav Toninelli ha aggiunto che “c’è un dibattito all’interno del governo che si potrà finalmente aprire perché sappiamo finalmente che cos’è il Tav. Oggi una commissione indipendente ha fatto un’analisi costi benefici che ci dice che il Tav costa tra i 7 e gli 8 miliardi in più rispetto ai benefici che produce, e da lì partiamo. Sto facendo molti sopralluoghi in giro per l’Italia e vedo tanti ponti, viadotti, gallerie e strade ammalorate che isolano comunità. In tutta sincerità dico che quegli 8,1 miliardi di soldi italiani, e nessuno mi può contestare questa cifra, io li spenderei meglio in migliaia di piccole e capillari opere di manutenzione diffuse su tutto il territorio nazionale. E’ meglio usare questi 8 miliardi per fare un buco in una montagna di cui vedremo probabilmente la fine tra 20 anni e i benefici tra 50, o metterli immediatamente per opere” di manutenzione?”.

“Il governo può decidere di fare dei cambi nelle voci di bilancio – ha osservato ancora il ministro -. Sono soldi già stanziati dai contribuenti italiani che possono essere destinati ad altro. Questo Governo appena arrivato ha visto una tragedia come quella di Genova, che vede le procure chiudere i ponti, e Province che non hanno un centesimo in cassa per la manutenzione delle strade, io penso che si debba pensare due volte a come utilizzare questi soldi”.

“Chi dice che siamo contro le infrastrutture dice una falsità totale – ha detto Toninelli -. Ieri ho incontrato i vertici di Ance, l’associazione dei costruttori edili, che sono ben felici di aver sentito da me che nelle prossime settimane faremo un decreto sblocca cantieri che semplifica le norme del codice degli appalti fatte dal precedente governo, un disastro che ha bloccato i cantieri. Anche semplificare le procedure degli appalti è una grande opera. Il decreto anticiperà la legge delega che riformerà l’intero codice degli appalti perché vogliamo rilanciare l’economia. Questo è un governo che è a favore delle grandi opere necessarie e utili”.

“Con la Lega c’è un’interlocuzione costantemente coerente ed efficace. Abbiamo sempre trovato la sintesi e la troveremo anche in questo. Probabilmente dal dossier da cui partiamo, partiamo da punti di vista molto distanti ma siccome non abbiamo pregiudizi, e sono convinto non li abbia neanche la Lega, quando parleremo gli dirò di impiegare questi 8 miliardi per permettere alla gente di spostarsi e evitare che intere comunità vengano isolate e conseguentemente si spopolino. Per me questa è la scelta migliore dell’utilizzo dei fondi pubblici”.

Viadotto Puleto E45, nuovi autovelox. Max 40km/h

Posizionati lungo il viadotto Puleto dell’E45 gli autovelox che faranno mantenere la velocità entro i 40 km/h. Domani la visita sopralluogo del ministro Toninelli.

Sono stati posizionati lungo il viadotto Puleto dell’E45 gli autovelox che serviranno a controllare la velocità, che secondo le ultime disposizioni, dovrà mantenersi entro i 40 km/h. Sul viadotto, tra le province di Arezzo e Forlì Cesena, il traffico riaperto alle 16 di ieri, è scorso senza particolari difficoltà. Intanto per domani è attesa la visita di Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il ministro effettuerà un sopralluogo anche al Ponte Buriano di Arezzo prima di andare al viadotto Puleto. Qui è in programma un incontro con la delegazione Anas composta dall’ad Massimo Simonini, e dagli ingegneri Raffaele Celia, Antonio Scalamandrè, Claudio De Lorenzo, Mario Liberatore e Domenico Cimino. Subito dopo percorrerà un breve tratto della E45 fino a raggiungere la zona sottostante il viadotto. Ed è qui che lo riceveranno i sindaci di 6 realtà particolarmente coinvolte dall’interruzione: Città di Castello e San Giustino (Umbria), Sansepolcro e Pieve Santo Stefano (Toscana), Verghereto e Bagno di Romagna (Emilia Romagna).

Al centro dell’incontro lo stato delle opere, con particolare riguardo alle misure attuative delle prescrizioni impartite dalla procura di Arezzo per la riapertura al traffico, lo stato degli appalti di manutenzione straordinaria dei viadotti ‘Puleto’ e ‘Tevere IV’, il piano straordinario di manutenzione dell’intera E45.

Viadotto E45: pm ha firmato provvedimento, riapre

Il procuratore di Arezzo Roberto Rossi ha firmato il provvedimento di riapertura della E45 chiusa dal 16 gennaio per un paventato rischio di collasso del viadotto Puleto, tra le province di Arezzo e Forlì Cesena.

La firma dopo la relazione dei consulenti del pm in relazione al sopralluogo svolto ieri dopo i lavori eseguiti da Anas su richiesta della stessa procura. Il provvedimento di Rossi permette l’immediata riapertura che è parziale comunque: solo per mezzi sotto le 3,5 tonnellate, esclusivamente su due corsie, a 50 km/h.
La riapertura parziale del viadotto, che rimane comunque sotto sequestro, è subordinata a una serie di prescrizioni imposte dalla procura ad Anas. Tra queste l’installazione di sensori per monitorare la situazione e quindi bloccare il traffico in caso di necessità. Ieri appunto il sopralluogo dei consulenti della procura, Antonio Turco e Fabio Cane, per controllare i lavori richiesti dalla procura ed effettuati da Anas nell’ultima settimana.
Il viadotto Puleto della E45, tra Canili e Valsavignone (Arezzo), riaprirà dalle 16 al solo traffico leggero, auto e veicoli inferiori alle 3,5 tonnellate, come disposto sempre dalla magistratura.
E’ quanto rende noto Anas spiegando che “per i mezzi pesanti restano validi i percorsi alternativi già attivi”. Saranno attivati, si spiega ancora, “filtri e controlli da parte del personale Anas e delle forze dell’ordine”. La procura, specifica sempre Anas, ha notificato stamani l’autorizzazione “alla riapertura, rispondendo all’istanza presentata lunedì”.
“È una prima buona notizia la riapertura oggi, seppur con limitazioni, del viadotto Puleto sulla E45. Anas è al lavoro per ripristinare condizioni di normalità”. Lo afferma il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, annunciando su Twitter che sarà “lì personalmente venerdì per un sopralluogo”.
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