Coronavirus: misure del Meyer per gestire l’emergenza

Limitare gli accessi al pronto soccorso se non per i casi di effettiva gravità e contattare i pediatri di famiglia disponibili anche nel week end: è questo l’invito alle famiglie che arriva dal Meyer, in base alle indicazioni ministeriali e regionali.

Una task force dell’Ospedale pediatrico ha messo a punto già dai primi giorni del mese di febbraio una procedura per gestire l’emergenza epidemiologica da Coronavirus, recependo progressivamente le misure previste dal Governo e dalla Regione Toscana anche nei giorni successivi: l’obiettivo è quello di limitare per quanto possibile gli ingressi e prendere rigorose misure precauzionali per individuare le persone con febbre e/o sintomi respiratori, attraverso la creazione di percorsi dedicati, volti ad individuare e gestire tempestivamente e in sicurezza i casi sospetti.

L’Ospedale informa che ha aumentato la frequenza delle pulizie nelle aree di attesa, in funzione dei flussi di pazienti e visitatori ed è stato attivato un percorso specifico per effettuare procedure di sanificazione straordinaria. Anche chi frequenta l’ospedale dovrà aumentare l’attenzione all’igiene, lavandosi frequentemente le mani, utilizzando gli erogatori di gel alcolico.

L’accesso all’Ospedale avverrà attraverso un unico punto di entrata segnalato e sarà presidiato da personale di vigilanza, al lato del Maggiolino azzurro posto all’ingresso.

Al momento le attività ambulatoriali non sono sospese, ma per i pazienti che non si presentano agli appuntamenti non vengono applicate le modalità di recupero del bonus/malus.

Si raccomanda di non portare per visite, esami, o prelievi programmati bambini e adolescenti con febbre o tosse se non strettamente necessario in quanto oggetto della visita stessa. È consentita la presenza di un solo accompagnatore, tranne nelle situazioni in cui è necessario raccogliere il consenso di entrambi i genitori o effettuare colloqui con il personale sanitario, o in attesa dall’uscita dal blocco operatorio.

L’accompagnatore non deve presentare febbre e o tosse; in caso che eccezionalmente non fosse possibile altrimenti, dovrà indossare la mascherina chirurgica.

Saranno rinviati gli interventi chirurgici programmati per i quali sia prevista l’assistenza in area critica nel periodo post-operatorio. Nelle aree di degenza è consentita la permanenza di un solo genitore o accompagnatore autorizzato, che sarà identificato con un cartellino/pass consegnato a cura del personale della reception.

Coronavirus: Toscana chiede garanzie console Cina su rientri

La Regione Toscana ha chiesto al consolato cinese l’elenco dei nominativi delle persone che devono ancora tornare e che sono prive di un alloggio adeguato per garantire la permanenza fiduciaria, imposta dall’emergenza Coronavirus, e dunque l’esigenza che queste persone, in assenza di tali garanzie, dunque non tornino.

E’ quanto emerso dall’incontro di oggi fra il consolato e la Regione, rappresentata quest’ultima dal direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl Toscana Centro Renzo Berti. L’elenco dei nominativi però ancora non è arrivato, spiega la Regione in una nota, e sul secondo punto il consolato ancora non ha risposto, ragione per cui il governatore Enrico Rossi ha investito della questione il Governo italiano, affinchè si attivi presso l’ambasciatore cinese a Roma e presso la Repubblica popolare cinese, con una lettera firmata anche dal presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni. Nella lettera si spiega che, secondo notizie di stampa, starebbero rientrando circa 500 lavoratori cinesi e italo-cinesi a Prato e circa 200 a Firenze.

“Abbiamo appreso dagli organi di stampa – scrivono Rossi e Biffoni – che circa 500 lavoratori cinesi e italo-cinesi a Prato e circa 200 a Firenze starebbero rientrando dalla Repubblica popolare cinese per riprendere la loro attività presso il distretto del pronto moda della Toscana centrale e che una parte degli imprenditori, per il tramite di un loro rappresentante, Xu Quilin, si sarebbero dichiarati indisponibili a provvedere, come di consueto, ai loro alloggi alle condizioni preesistenti, facendo così venir meno un domicilio certo”.
In questo modo, lamentano il presidente della Regione e il sindaco di Prato, all’emergenza sanitaria se ne aggiungerebbe una sociale ed abitativa. In assenza di risposte dal consolato, la Toscana chiede così al Governo di attivarsi presso l’ambasciatore cinese a Roma e per esso la Repubblica popolare cinese.
La Regione, si legge nella nota, aveva ribadito anche stamani nel corso dell’incontro tra il console e il responsabile del dipartimento prevenzione della Asl centro l’esigenza che per i cinesi che vivono in Toscana e che tornino da aree critiche della Cina, ma che non dispongono di alloggi adeguati, siano trovate soluzioni utili per garantire le condizioni di una permanenza domiciliare fiduciaria e che quelli non ancora rientrati che sarebbero privi di alloggi adeguati aspettino la fine dell’emergenza sanitaria prima di rientrare in Italia.

Coronavirus, Giani: “patetico esposto Lega contro Rossi”

Il candidato del csx alla regionali toscane: “La battuta del Presidente Rossi nei confronti del Professor Burioni può essere considerata impropria, ma dobbiamo riconoscere allo stesso Presidente come oggi la Toscana stia eseguendo con rigore i protocolli sanitari emanati dal Governo nazionale e quindi c’è bisogno di sostenerlo in maniera responsabile”

“Francamente trovo patetica, in un momento in cui tutte le istituzioni si devono unire per contrastare il diffondersi del coronavirus con misure operative di prevenzione, l’iniziativa dei consiglieri regionali della Lega di un esposto su una presunta carenza della Toscana quando il virus si sta trasmettendo in Italia passando da Regioni governate dalla Lega come Lombardia e Veneto” lo dichiara il candidato Governatore per il centrosinistra in Toscana, Eugenio Giani.
“La battuta del Presidente Rossi nei confronti del Professor Burioni può essere considerata impropria, ma dobbiamo riconoscere allo stesso Presidente come oggi la Toscana stia eseguendo con rigore i protocolli sanitari emanati dal Governo nazionale e quindi c’è bisogno di sostenerlo in maniera responsabile e attiva per generare fiducia nella popolazione e ottemperare così alle misure che la comunità scientifica ritiene più idonee in questo difficile momento” conclude Giani. 

Sulla vicenda interviene anche Massimiliano Pescini, della segreteria regionale del Pd toscano “Mentre l’intero Paese, Toscana inclusa, è concentrato a mettere in campo tutte le misure per fronteggiare il Coronavirus, questa mattina la Lega ha portato avanti la sua speculazione sui contagi” dice pescini. Che aggiunge ” Da sempre, strumentalizzare i problemi è il cavallo di battaglia elettorale della Lega a tutti i livelli, da Salvini fino ai suoi rappresentanti nei territori. A noi invece le polemiche non interessano. Ci interessa che i contagi siamo limitati al massimo e che i cittadini siano protetti e rassicurati da notizie ufficiali e veritiere.La Toscana sta mettendo in atto con rigore le misure indicate dalle direttive nazionali e parallelamente sta diffondendo un’informazione precisa: è importante comunicare bene affinchè sia alta l’attenzione ma al tempo stesso non si scateni un panico ingiustificato.Vogliamo ricordare come la macchina sanitaria regionale si stia dimostrando attrezzata e ringraziare le migliaia di scienziati, medici, infermieri, operatori sanitari e volontari impegnati per limitare il più possibile i contagi. In momenti come questi sono importanti i punti di riferimento. Ogni cittadino ha a disposizione una rete strutturata, a partire dai medici di famiglia, alla quale affidarsi per qualsiasi dubbio o urgenza”.

 

Coronavirus, Pisa: alunno torna da Lodi, compagni classe rimandati a casa

La diciottenne è stata invitata a presentarsi al pronto soccorso per sottoporsi al tampone per verificare un eventuale contagio da Coronavirus.

A titolo precauzionale gli studenti di una classe di un istituto superiore pisano sono stati rimandati a casa dalla dirigente scolastico su consiglio dell’autorità sanitaria dopo che una loro compagna ha dichiarato di aver fatto, nei giorni scorsi, un breve soggiorno a Lodi. La diciottenne è stata invitata a presentarsi al pronto soccorso per sottoporsi al tampone per verificare un eventuale contagio da Coronavirus.

La studentessa, spiega la dirigente scolastica, “ha dichiarato di essere rientrata da Lodi il 10 febbraio scorso e abbiamo immediatamente avvertito l’autorità sanitaria: la giovane non ha febbre e non presenta alcun sintomo, inoltre il periodo di incubazione sarebbe già finito”. “Pertanto dai medici – prosegue la dirigente scolastica – sarà probabilmente rilasciata una certificazione che attesti il rientro a scuola già dalla mattinata di domani”.

Il consiglio di istituto e i vertici scolastici, infine, assicurano “che saranno attivate tutte le procedure previste dai protocolli ministeriali ma occorre procedere con cautela per non creare inutili allarmismi”. I compagni di classe della studentessa sono stati fatti uscire dalla scuola e rimandati a casa invitandoli a mantenere una corretta igiene personale, pur senza ravvisare la necessità di sottoporli a test clinici.

Coronavirus: Confcommercio Toscana chiede lo stato di calamità

Per il coronavirus Confcommercio Toscana e le associazioni regionali del turismo Confturismo, Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita e Res Casa chiedono in una nota congiunta alle istituzioni preposte di “dichiarare lo stato di calamità, adottando misure valide a sostenere le aziende in questo periodo, come la moratoria sui mutui, lo slittamento del pagamento dei tributi e delle rate della Rottamazione ter in scadenza il 28 febbraio”

Seondo le sigle c’è “forte preoccupazione per lo sviluppo degli eventi”. “Guardiamo con grande apprensione a quanto sta accadendo per l’emergenza Coronavirus, anche per l’impatto devastante che sta avendo e avrà sulla nostra economia”.

Nella stessa nota si legge, “le giuste misure di sicurezza imposte dalla necessità di arginare il contagio, aggravate dall’effetto psicosi che si sta scatenando in questi giorni, stanno producendo risultati devastanti per l’unico comparto che anche nella nostra regione sta dimostrando negli ultimi anni di reggere la crisi, sostenendo occupazione e produzione di ricchezza. Uno stop alla crescita del sistema turistico, che vale da solo oltre il 10% del Pil toscano (senza contare l’indotto che produce), significa perdere una parte importantissima della nostra economia”.

“A spaventare di più – spiegano nella nota – è la totale imprevedibilità della situazione che si evolve con rapidità sconcertante. Non possiamo affidarci a quanto ci dicono le autorità sia per fare previsioni economiche anche nel breve periodo sia per dare indicazioni operative ai nostri associati su come comportarsi in azienda”. “Già in questo primo scorcio del 2020 era preoccupante l’assenza di turisti cinesi, che a fine gennaio avevamo quantificato in una perdita di oltre 123 milioni di euro l’anno nella sola area metropolitana di Firenze, sulla base della spesa abituale dei turisti cinesi fra vitto, alloggio, ingressi ai musei e shopping di vario tipo. Ora si aprono scenari che possono arrivare addirittura al blocco totale dei flussi turistici e degli eventi”.

Coronavirus: infermiera di Piacenza positiva, tamponi ai familiari in Maremma

Secondo quanto si apprende verranno effettuati nelle prossime ore i tamponi ai familiari che vivono a Sorano (Grosseto) dell’infermiera di 30 anni che abita a Piacenza e che è risultata positiva al Coronavirus.

La donna otto giorni fa era stata dalla famiglia in località Castell’Ottieri di Sorano dove vive la famiglia.

Attualmente nella località località maremmana sono in isolamento per precauzione, nella loro casa, il padre, la madre e la nonna dell’infermiera. La trentenne è asintomatica e a sua volta osserva la quarantena nella sua casa a Piacenza.

A scopo precauzionale, sono temporaneamente chiuse le sedi dell’istituto scolastico comprensivo a Pitigliano, Sorano, Castell’Azzara dato che la madre dell’infermiera lavora nel plesso di Castell’Azzara e una zia, con cui la stessa infermiera avrebbe avuto contatti nei giorni di permanenza con i familiari, nella scuola di Pitigliano.

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