Incendio del centro commerciale Unicoop di Ponte a Greve, a processo impresari e geometra. Spiegate le cause del rogo

Firenze, un incendio distrusse il tetto del centro commerciale Unicoop a Ponte a Greve, durante i lavori di impermeabilizzazione, il pomeriggio del 3 giugno 2021.

Per quell’incendio, sono stati rinviati a giudizio i legali rappresentanti delle due ditte incaricate dei lavori, la Isomec di Parma che si era aggiudicata l’appalto e la Iso Tech di Reggio Emilia che operava in subappalto, e il geometra, direttore del cantiere. Per tutti l’accusa è incendio colposo.

Il processo si aprirà il prossimo 13 giugno. In base alle indagini, coordinate dal pm Christine Von Borries, la guaina impermeabilizzante, che avrebbe dovuto sostituire una copertura metallica, sarebbe stata posata sul sottostante tavolato in legno con l’utilizzo di fiamme libere, contrariamente a quanto indicato nelle istruzioni contenute nelle schede istruzioni del prodotto dotato di una faccia autoadesiva da applicare mediante semplice pressione.

I tre, secondo l’accusa, per far aderire meglio la guaina adesiva avrebbero dato disposizioni ai dipendenti di utilizzare la fiamma. Tra il 31 maggio e il 1° giugno 2021 il direttore del cantiere, su indicazione del legale rappresentante della ditta di Parma, e il legale rappresentante dell’azienda di Reggio Emilia, avrebbero spiegato agli operai come applicare la guaina.

Dopo aver collegato un cannello bruciatore a una delle bombole di gas, avrebbero mostrato ai lavoratori come utilizzare la fiamma per fare aderire i rotoli di guaina uno all’altro lungo i bordi di congiunzione. L’incendio del tetto si sarebbe sprigionato intorno alle 14, quando un operaio, seguendo le istruzioni ricevute, stava usando la fiamma per far aderire una delle guaine.

I primi a incendiarsi sarebbero stati alcuni frammenti di cellophane che si erano insinuati tra le fessure del tavolato di legno sottostante. Le fiamme si allargarono rapidamente a gran parte della copertura del tetto, che poi collassò rendendo inagibile il centro commerciale Unicoop di Ponte a Greve.

Autismo, Firenze: in va Caracciolo un supermercato ‘friendly’

Apre alle vendite domani mattina alle 8 il nuovo punto vendita Coop.Fi di via Caracciolo a Firenze, accogliente anche per chi ha un disturbo dello spettro autistico, grazie ad una collaborazione con Autismo Firenze.

Un percorso di ascolto di soci, cittadini e commercianti operanti nella zona ha consentito di analizzare il contesto e le aspettative dei cittadini rispetto al nuovo negozio, “salutato con favore – afferma Unicoop Firenze – come riqualificazione di un’area degradata del rione”. In collaborazione con Autismo Firenze è stato predisposto un kit che verrà consegnato ai ragazzi dell’associazione e potrà essere richiesto: una shopper in cotone riconoscibile grazie ai due loghi Unicoop Firenze e Autismo Firenze e all’immagine di un riccio blu, che contiene strumenti ed istruzioni per fare la spesa e sarà utile anche per trasportare gli acquisti.

Le persone con autismo, sostiene la cooperativa, “hanno la necessità di effettuare azioni in contesti in cui i toni siano davvero pacati. Per questo Unicoop Firenze lavorerà per individuare alcuni giorni della settimana, e gli orari di minor afflusso, in cui si lavorerà per ricreare un clima particolarmente tranquillo ed un’atmosfera dedicata. Questo attraverso alcune modifiche della gestione del punto vendita, come l’abbassamento del volume dei suoni in filodiffusione, l’attenuazione dell’illuminazione del negozio, la trasmissione di annunci che spieghino queste scelte nell’ottica della creazione di un ambiente più adatto alla fruizione dei soggetti con disturbi dello spettro autistico”

🎧 “COOP-G20 Coltivare il futuro”

Firenze, si è tenuto mercoledì a villa Bardini, il convegno “Coop-G20 Coltivare il futuro”, un evento propedeutico al G20 Agricoltura in svolgimento nei prossimi giorni nel capoluogo toscano introdotto e moderato da Carlo Alberto Pratesi (Università Roma Tre) e un’occasione voluta da Coop per ribadire alcuni dei principi su cui poggia il proprio modo di rapportarsi con il mondo agricolo.

Cambiamento climatico, legalità, filiere, innovazione, qualità, rispetto: queste alcune delle parole di circa 60 fornitori agricoli di Coop, raccolte in un video presentato al convegno ‘Coop-G20 Coltivare il futuro’. Fra gli ospiti dell’iniziativa, Marcela Villarreal, direttrice della divisione Partnership della Fao, e Morgan Ody, attiva nella Confederazione Paysanne, organizzazione di agricoltori francesi che appartiene a La Via Campesina.

“Noi siamo quelli delle filiere. Filiere tracciate, trasparenti, rispettose delle persone e del pianeta – ha affermato Marco Pedroni, presidente di Coop Italia e dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori -: solo in questa ottica possiamo ipotizzare un prossimo futuro sostenibile”.

Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, si è soffermata a sua volta sul concetto di territorio: “Fra i nostri fornitori – ha spiegato – quelli toscani sono in percentuale il doppio rispetto alle altre realtà della grande distribuzione. Questo perché prodotto toscano garantito Coop.Fi per noi è sinonimo di qualità, sicurezza, sostegno ai produttori locali del territorio, attenzione alle esigenze di chi fa la spesa da noi”.

Ha concluso i lavori Marcello di Paola docente e ricercatore all’Università degli Studi di Palermo con diversi libri all’attivo sul cambiamento climatico e la sostenibilità. «Non sarà soltanto la quantità del cibo prodotto il problema della sostenibilità – ha spiegato- ma anche la qualità di cosa mangiamo e mangeranno gli abitanti del pianeta. Il cambiamento climatico non è solo un problema ambientale, come è stato generalmente presentato in passato, ma è anche economico e sociale. La mancanza di acqua dolce, l’innalzamento dei mari, e la riduzione delle risorse alimentari, come della biodiversità, renderanno ancora più profonde le disuguaglianze, sia fra piccole e grandi imprese produttrici di cibo, sia fra le persone. Servono sinergie fra stati e imprese, per favorire il cambiamento e raddrizzare elementi che si sono rivelati insostenibili e non riusciranno a superare il test del tempo”.

In podcast le interviste al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al Professore dell’Università degli Studi Roma Tre, Carlo Alberto Pratesi, alla presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, Daniela Mori e Marcello Di Paola docente e ricercatore all’Università degli Studi di Palermo, a cura di Gimmy Tranquillo.

Coop. a ponte a Greve supermercato ‘temporaneo’ al posto di quello bruciato

1.500 mq sotto tensostruttura nell’aera del parcheggio. Intanto continuano i lavori per ripristinare il supermercato e la galleria nel centro commerciale Coop distrutti dal rogo del 3 giugno scorso

Una tensostruttura nell’area del parcheggio: parte il cantiere per la realizzazione di un punto vendita temporaneo del supermercato Coop.fi di Ponte a Greve, chiuso a causa del rogo divampato il 3 giugno scorso  che lo pesantemente danneggiato.

Il supermercato temporaneo, spiega una nota della coop, avrà una superficie di 1.500 mq, e sarà realizzato sotto una struttura  che occuperà lo spazio del parcheggio laterale (verso via del Roncolino) e comprenderà tutti i reparti, compreso il banco per gastronomia, forneria e carni.

L’inaugurazione è prevista per la fine del mese di luglio. Accanto al corpo principale la Coop  realizzerà una struttura più piccola che ospiterà i servizi al cliente.

Intanto, fa sapere sempre la nota della coop, procedono i lavori per il ripristino del supermercato e della galleria interna al centro. Di quest’ultima, dopo una prima parziale verifica, l’azienda stima di programmarne la riapertura dalla seconda metà di settembre. Tempi invece più lunghi per la ricostruzione del punto vendita Coop.Fi e dei pochi locali in galleria più seriamente danneggiati.

“Oggi presentiamo alla città il progetto di un supermercato ‘sotto la tenda’ – ha detto il presidente del Consiglio di sorveglianza Coop Daniela Mori -. Sarà una struttura innovativa e temporanea, è la nostra risposta ai numerosissimi soci e clienti che si uniti a noi nel momento del rogo del Centro di Ponte a Greve. Il prossimo appuntamento è per l’inaugurazione del nuovo punto vendita, mentre continuano i lavori per ripristinare il supermercato e la galleria nel centro commerciale”. “Come amministrazione comunale siamo al fianco della cooperativa – ha detto l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re – per accompagnarla verso la ricostruzione del centro di Ponte a Greve, che rappresenta un punto di riferimento importante non solo per il quartiere ma per tutta la città e per il limitrofo comune di Scandicci”.

Coop, incendio: operai sentiti in procura

Nei prossimi giorni consulenza per verifica correttezza lavori in corso sul tetto del centro commerciale Coop di Ponte a Greve

Sono stati sentiti in procura, come testimoni, alcuni degli operai impegnati nei lavori di impermeabilizzazione del tetto durante i quali è scaturito l’incendio che ha interessato il centro commerciale di Ponte a Greve a Firenze.

Altri, secondo quanto appreso, saranno ascoltati oggi e lunedì. Al momento l’inchiesta sulle cause del rogo, coordinata dal pm Christine Von Borries e nella quale è ipotizzato il reato di incendio colposo, resta a carico di ignoti.

Nei prossimi giorni la procura nominerà dei tecnici che avranno il compito di effettuare una consulenza per accertare eventuali scorrettezze nell’esecuzione dei lavori di posa sul tetto della guaina bituminosa che sarebbe dovuta servire all’impermeabilizzazione.

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo per incendio colposo, al momento a carico di ignoti, sul caso dell’incendio divampato nel centro commerciale Coop di Ponte a Greve, ai confini col Comune di Scandicci.

Disposto dalla pm titolare delle indagini, Christine Von Borries anche il sequestro della parte della struttura interessata dalle fiamme, divampate durante lavori di impermeabilizzazione del tetto. Secondo quanto spiegato, le fiamme hanno interessato in particolare il supermercato Coop e il relativo magazzino, oltre ad alcuni negozi. Al vaglio degli inquirenti anche la possibilità di nominare dei consulenti tecnici per fare luce sulle cause del rogo.

Coop: prime valutazioni Arpat inquinamento ambientale incendio

Dalle prime informazioni l’incendio ha interessato essenzialmente la copertura della Coop con pannelli di legno con all’interno un isolante termico e la guaina bituminosa

Nel primo pomeriggio di ieri, 3 giugno, ARPAT è stata contattata dai Vigili del fuoco per valutare i rischi per la popolazione derivanti dall’esposizione ai fumi provocati dall’incendio scoppiato presso la Coop di Ponte a Greve intorno alle ore 14:30 e domato nel corso della notte.

Dalle prime informazioni raccolte dai Vigili del fuoco e dall’ufficio tecnico del centro commerciale, l’incendio ha interessato essenzialmente la copertura del centro commerciale ed in particolare il tetto ventilato costituito da un “sandwich” di pannelli di legno con all’interno un isolante termico e la guaina bituminosa che copriva parte del tetto. Le fiamme hanno interessato almeno parzialmente anche l’impianto fotovoltaico.

I dati su intensità e direzione del vento provenienti dalla centralina meteorologica del Centro Funzionale Regionale di Case Passerini mostrano durante l’evento venti deboli con direzione variabile, prevalentemente da ovest, nelle prime ore dell’incendio. L’intensità del vento è salita a partire dalle 17:00 fino alle 20:00, assumendo direzione stabile da ovest o sud ovest. Successivamente i venti si sono ridotti di intensità con direzione molto variabile fino a diventare quasi assenti nelle ore notturne.

Su questa base si ritiene che l’incendio della copertura della Coop abbia prodotto una quantità piuttosto limitata di inquinanti, prevalentemente idrocarburi policiclici aromatici, a causa della combustione della guaina bituminosa e, in misura minore, diossine e furani, a causa della combustione del legno.

Si ritiene quindi improbabile una contaminazione significativa dei vegetali e delle superfici nelle aree circostanti il centro commerciale e sono escluse ricadute significative già a distanze di alcune centinaia di metri; sono comunque state attivate le necessarie procedure per gli accertamenti quantitativi dell’impatto.

Ulteriori elementi saranno forniti una volta disponibili maggiori dettagli su entità e qualità dei materiali combusti.

Exit mobile version