Controradio Club: nuova radio aperta, sabato 12 gennaio dalle 15.30 alle 19.00

Prosegue il tesseramento al Controradio Club! Sabato 12 gennaio dalle 15.30 alle 19 Radio Aperta in via del Rosso Fiorentino 2b, a due passi dalla tramvia (fermata Paolo Uccello). Un intero pomeriggio dedicato alla musica con mini live, collegamenti telefonici con Brunori, Max Collini e molti altri. Conducono Davide Agazzi e Giustina Terenzi

Sabato 12 gennaio la radio aperta dedicata al tesseramento del Controradio Club. Dalle 15.30 alle 19.00 vi aspettiamo nei nostri studi con musica dal vivo a cura dei giovanissimi Rooms By The Sea e Aida (visti recentemente nell’ultima edizione del Rock Contest). In collegamento telefonico Dario Brunori, Max Collini (Offlaga DiscoPax e Spartiti) e molti altri ospiti…Conducono Giustina Terenzi e Deiv Agazzi. In redazione Gimmy Tranquillo.

Il Controradio Club è un’associazione di ascoltatori di Controradio che sostiene l’emittente nel suo impegno quotidiano a trasmettere la musica più nuova ed interessante, l’informazione più originale ed indipendente.

Attraverso il tesseramento i soci del Controradio Club hanno a disposizione una serie di agevolazioni e sconti per eventi culturali, concerti,  spettacoli teatrali, ed anche oltre la possibilità di partecipare ad  interessante programma culturale a loro riservato: dalle iniziative culturali riservate ai soci (reading, incontri con gli autori, etc) alle visite guidate alle mostre d’arte, dai viaggi internazionali in compagnia delle “voci” della radio alle prime cinematografiche con i registi. Attività che si svolgono sempre in compagnia di altri soci del Club, fedeli ascoltatori che condividono una passione per Controradio. http://www.controradioclub.it/

 

Controradio Club: oggi #RadioAperta (con doppio evento)

Prosegue la campagna di tesseramento 2019 del Controradio Club. sabato 22 dicembre dalle 15 alle 19 seconda “Radio Aperta” agli ascoltatori ed ascoltatrici, durante la quale festeggeremo anche il compleanno di Gimmy Tranquillo con panettone e spumante per tutti.

“Il regalo più gradito? la Tessera del Club!” afferma Gimmy che invita tutti a condividere con lui questo momento ma soprattutto a sostenere la radio tramite la tessera.

Sempre sabato 22 dicembre alle 21.00 presso gli studi di Controradio (via del Rosso Fiorentino 2B, Firenze/zona fermata tramvia ‘Paolo Uccello’) ci sarà anche la proiezione del documentario di Andrea Lattanzi tratto dal libro “Eravamo tanto Amati” di Domenico Guarino ed Andrea Marotta. Un’inchiesta e una testimonianza sulla sinistra italiana, verso i 30 anni dalla ‘Svolta’ della Bolognina.

Proiezione solo per 30 soci. Prenota il tuo posto a: club@controradio.it

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adesiviSOSTIENI CONTRORADIO, ASSOCIATI AL CONTRORADIO CLUB PUOI FARTI SOCIO ONLINE SUL SITO WWW.CONTRORADIOCLUB.IT OPPURE IN RADIO IN ORARIO DI UFFICIO DAL LUNEDI AL VENERDI’.

Critico per un giorno: ‘The things we keep’

?Firenze, ‘Critico per un giorno’, è un progetto di ‘Cinema la Compagnia‘ e ControradioClub, tramite il quale un gruppo di soci del Club, che si sono registrati all’evento, può assistere gratuitamente alle anteprime di film o di documentari selezionati in programmazione al Cinema La Compagnia, per poi essere intervistati da Gimmy Tranquillo e stilare una recensione che sarà poi pubblicata sui media di Controradio.

Giovedì 29 novembre, ore 21:00 al Cinema ‘La Compagnia’ di Firenze, per il progetto ‘Critico per un giorno’: THE THINGS WE KEEP – Un Inno All’amicizia Che S’insinua Fra Le Pagine Della Storia Contemporanea.

Si dice che il più nobile dei sentimenti sia l’amicizia. Lo sanno bene Alessandro, aspirante filmmaker, e Casey, reporter per Al Jazeera. Dopo essersi conosciuti nella Città Eterna, Casey è sempre stato in giro per il mondo in cerca di storie da immortalare con la videocamera. Eppure, nonostante la distanza, i due buoni amici non si sono mai davvero allontanati: anzi, è stato proprio “Ale” a conservare negli anni il prezioso materiale raccolto da Casey.

Presentato a giugno al Biografilm Film Festival di Bologna dove ha vinto il premio del pubblico nella competizione internazionale.

Critico per un giorno: ‘Funeralopolis’

?Firenze, ‘Critico per un giorno’, è un progetto di ‘Cinema la Compagnia‘ e ControradioClub, tramite il quale un gruppo di soci del Club, che si sono registrati all’evento, può assistere gratuitamente alle anteprime di film o di documentari selezionati in programmazione al Cinema La Compagnia, per poi essere intervistati da Gimmy Tranquillo e stilare una recensione che sarà poi pubblicata sui media di Controradio.

Martedì 25 settembre al cinema La Compagnia, è stato proiettato il film ‘Funeralopolis’ del regista Alessandro Redaelli, il film era già stato presentato in anteprima nazionale al Biografilm Festival e in anteprima internazionale al Dok Leipzig, “è un film struggente – si legge in una nota di presentazione – che indugia dove non vorremmo guardare e procede oltre, in una dimensione alterata ed estranea, dove ci siamo persi senza essere andati lontano. Siamo sempre a Milano, dove non ci sono colori o vie di ritorno eppure, sopra a tutto, risplende una salda e fraterna amicizia”.

Le Recensioni dei soci del ControradioClub.

Monica: 
Questo film mi ha fatto ricordare un episodio di qualche anno fa quando ad una bambina di 6 anni spiegavo la differenza fra finzione e fatto vero. Le spiegai che quando in televisione vede un film si tratta di finzione, quando vede il telegiornale sono fatti veri. Questo è un film documentario, un pugno nello stomaco in quanto verità anche se un po’ ammorbidita dall’evidente benessere economico delle famiglie dei protagonisti.
È straordinario come il regista sia entrato in mezzo a loro e loro si siano resi disponibili a mostrare la loro vita così com’è.
Da vedere assolutamente!!

Lucia:
Attuale, e vero. Alessandro Redaelli, ci ha stupite, trattando di un tema così delicato in un modo completamente nuovo. Splendida colonna sonora, splendide immagini e notevole la costruzione delle scene che fanno conoscere una Milano inedita.

Filippo:
Redaelli scopre subito le proprie carte, a ridosso dei titoli di testa.
Lo spettatore, sgomento, viene scaraventato in una geènna in scala treno suburbano e prova il giusto timore di trovarsi di fronte ad un compiaciuta trasposizione del registro morboso dei mai abbastanza vituperati Lucignoli televisivi; il regista fa in modo che uno dei due protagonisti di un’inquadratura dica “Siamo in tre”. Le regole del gioco sono chiare, non è giustificato alcun fraintendimento, d’ora in poi. Redaelli sarà presente lungo tutto il film, seguirà le vicende dei protagonisti (personaggi/interpreti) con una regia ad uso topico, a bolla prossemica annullata.
Per chi ha proprio bisogno di una trama, il film segue la vita quotidiana di un gruppo di tossici della cintura milanese. Di due, in particolare (Vashish – hip hopper sconsigliato a vecchi, bambini e deboli di cuore – e Felce, architetto. Quest’ultimo mi è risultato meno simpatico, quindi citerò solo il primo, a seguire). Tossici che stanno bene, nel loro piccolo: niente cartoni nei sotterranei di stazioni della metro, niente rote, niente sbattimenti, niente mercimonio del proprio corpo per uno schizzo, niente brutture accessorie che il buon padre di famiglia immagina infestare la vita di un tossicodipendente. Christiane F. non è lo stesso campionato, e non è nemmeno lo stesso sport (siamo decisamente più vicini ad Achille Lauro, con buona pace dell’hardercore rapper). Assistiamo all’articolarsi delle dinamiche sociali (famiglie incluse), alle feste, ai concerti, alla manifestazione di manie, ad almeno un paio di sedute in cui la camera sembra volersi addentrare nell’esercizio abusivo della pratica psicanalitica. Non è un documentario. La consapevolezza della presenza della camera (e di una camera così prossima, nello specifico) priva i soggetti osservati della naturalezza necessaria ad un registro senza aggiunta di elementi inventivi o fantastici (grazie, Treccani). Per evitare un “come si sarebbe comportato, se il regista non fosse stato lì?” in pedante agguato, rilassatevi e prendete il film per quel che è, ovvero il racconto di storie. Ed a maggior ragione perché il film non mira a fornire letture sociologiche ad applicabilità universale: non racconta storie di tossici, ma le storie particolari di quei particolari tossici. Bene così. Ho trovato il film estremamente coinvolgente (per quanto si possa esser coinvolti, da esterni, in un contesto del genere). Disturbante solo in alcuni momenti; empatia nei confronti dei personaggi non pervenuta, ché siamo troppo diversi.
Redaelli afferma di non aver voluto trasmettere messaggi o spingere il pubblico a trarre determinate conclusioni, ed il fatto che il film sia vietato ai minori di 18 anni garantisce che lo spettatore abbia (almeno in potenza) strumentazione e categorie adeguate per fare le proprie valutazioni. A me, personalmente, Vash sembra invidiabilmente felice.

Indian Nation, commenti dei viaggiatori

Firenze, quest’anno al Western Dream, si è aggiunto un secondo road trip nel south-west degli Stati Uniti d’America, ‘Indian Nation’.

Indian Nation è un viaggio attraverso cinque stati del ‘Far West’ che parte da Las Vegas in Nevada, e viaggiando intorno ai ‘Four Corners’, dove Colorado, New Mexico, Utah ed Arizona, si incontrano in un sol punto immaginario, esplora parchi nazionali, meno noti ma di incredibile bellezza, come Canyonland, Arches, Mesa Verde, Acoma Pueblo, e Canyon de Chelly, e piccole città del west come Silverstone, Durango e Santa Fe.
La particolarità di Indian Nation è quella di portare i viaggiatori all’interno delle ‘riserve indiane’, visitando parchi nazionali lontano dalle grandi città e sconosciuti al turismo di massa.
Durante il viaggio infatti, non abbiamo mai incontrato un autobus turistico, e ci siamo ritrovati per esempio, a discendere e poi scalare le pareti dell’incredibile ‘Canyon de Chelly’, praticamente da soli, apprezzando in pieno la bellezza e l’energia di questo luogo sacro alla tribù dei Navajo.
La particolarità di Acoma Pueblo, e l’importanza di ‘Mesa Verde’, parco nazionale americano considerato anche sito archeologico e culturale nonché terra di origine di tutte le tribù dei nativi americani della zona, ci hanno fatto apprendere la bellissima storia dei cosiddetti ‘Indiani d’America’, tramutatasi in tragedia all’arrivo degli ‘Uomini Bianchi’.
Il viaggio ha entusiasmato e commosso i nostri viaggiatori che hanno commentato sul gruppo WhatsApp creato per l’occasione, di seguito alcuni di questi commenti per i quali sarò per sempre grato.
Gimmy Tranquillo

Grazie Gimmy è stato un viaggio bellissimo in posti splendidi grazie non  solo per la tua guida ma per le attenzioni e consigli in questa meravigliosa avventura un grande abbraccio!
Francesco e Donatella

Grazie Gimmy!!! Ci hai fatto scoprire l’America vera! Quella degli indiani e quella dei camionisti ? che Andrea ama molto!!!
Un grazie anche a tutti voi che avete reso con la vostra compagnia questo viaggio un’avventura speciale!! Un abbraccio e a presto!!!
Francesca e Andrea

È  stato  davvero  un bellissimo  viaggio. Grazie al nostro  capo tribù  Gimmy e grazie  a tutti. A presto.
Giovanna

Buongiorno…. Grazie Gimmy x averci accompagnato alla scoperta di questa terra selvaggia e suggestiva… E grazie a tutti i compagni di viaggio…
Veronica

Eccoci.. Arriviamo ultimi perché ci siamo svegliati da poco. Grazie a chi ha pensato questo bel viaggio, ed insistito anche per realizzarlo. E grazie a chi lo ha condiviso con tanto entusiasmo. Gabriele si è divertito tutto il tempo e lo ricorderà a lungo. Rivediamoci presto!  Ciao a tutti
Roberta

È veramente difficile aggiungere qualcosa rispetto a chi mi ha preceduto. Io posso solo ringraziare tutti, nessuno escluso, per questo bellissimo viaggio e questo tempo passato insieme. Con la certezza di vedersi presto, vi abbraccio! A presto!!!
Andrea

Critico per un giorno: Sea Sorrow di Vanessa Redgrave

Le recensioni dei soci del Controradio club che hanno visto il film in anteprima in compagnia di Domenico Guarino al cinema la Compagnia di Firenze

“Sea Sorrow” segna il debutto alla regia di Vanessa Redgrave in collaborazione con il figlio Carlo Nero, qui in veste di produttore del film. L’opera, ricca di spunti di riflessione e meditazione, è stata girata in Grecia, Libano, Italia, Calais e Londra. In essa Vanessa Redgrave si mette sulle tracce della storia passata e presente dei rifugiati in Europa.
Redgrave ripercorre episodi della propria storia personale, in particolare di quando all’età di due anni dovette fuggire da Londra agli albori dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale; o ancora del periodo da studentessa, in cui si dedicò al volontariato in aiuto dei rifugiati ungheresi.

La pellicola include anche scene ispirate all’opera La Tempesta di Shakespeare, in cui Fiennes interpreta il ruolo di Prospero.
Oltre alle interpretazioni artistiche, il film include testimonianze reali e attuali di rifugiati sopravvissuti ai recenti conflitti moderni e alle persecuzioni che affliggono il Medio Oriente e l’Africa.

Le recensioni dei nostri ascoltatori

Costanza–  Era la prima volta che partecipavo a Critico per un giorno. Mi ha lasciato una bella sensazione: l’essere accolti da quella che normalmente è una voce e dargli un volto, l’essere resi partecipi a tutto tondo da quella voce per dire la nostra, mi sembra un bel modo di coinvolgere e di far circolare un pensiero. In questo caso la tematica era molto toccante, oltre che drammaticamente attuale, e il documentario in questione penso possa essere un ulteriore appello all’umanità delle persone, che puntualmente nel corso della storia, sembra perdersi e dimenticarsi degli innumerevoli episodi in cui questa umanità è venuta meno ed ha portato al sorgere di nuove manifestazioni di odio verso l’altro, lo straniero, il diverso.

Samuela- Chissà quanti andranno a vedere questo film. Certo non Salvini. Eppure basterebbe ascoltare, prima dei titoli d’inizio, l’intervista fatta al ragazzo fuggito dall’Afghanistan dopo che i suoi genitori erano stati uccisi a sangue freddo dagli americani, raccontata dall’intervistato con perfetto accento romanesco, per capire tutto: quel ragazzo aveva impiegato tre mesi e pagato 8000 dollari per quel viaggio. Perché? Perché il suo passaporto non gli permette di fare quello che noi occidentali possiamo fare tranquillamente, prendere un aereo e andare più o meno dove vogliamo. E se poi chi fugge da una guerra avrebbe in teoria il diritto internazionale dalla sua parte, deve però scontrarsi con la volontà politica di chi quel diritto ha deciso di ignorare.

Vanessa Redgrave pesca nei ricordi della sua infanzia, segnata dagli orrori della seconda guerra mondiale, per ricordarci che tutti noi un giorno potremmo essere richiedenti protezione internazionale e vorremmo soltanto essere aiutati a costruirci una nuova vita.

Monica– Uno scottante tema di attualità trattato in maniera delicata. La storia si ripete. Purtroppo l’uomo non impara dagli errori.

La diretta e le intervista a cura di Domenico Guarino ai soci/critici del Controradio Club dopo la visione del film

Critico per un giorno’, è un progetto di ‘Cinema la Compagnia‘ e ControradioClub, tramite il quale un gruppo di soci del Club, che si sono registrati all’evento, può assistere gratuitamente alle anteprime di film o di documentari selezionati in programmazione al Cinema La Compagnia, per poi essere intervistati da un giornalista di Controradio  e stilare una recensione che sarà poi pubblicata sui media di Controradio.

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