🎧 Confservizi, Perini: “Una regia regionale sui servizi pubblici”

Una cabina di regia operativa regionale, che si riunisca mensilmente e faccia il punto sullo stato di avanzamento dei diversi progetti o proposte. E’ quanto richiesto all’interno del convegno ‘Un sistema industriale al servizio della comunità toscana’ promosso a Firenze promosso da Confservizi Cispel Toscana.

Secondo Nicola Perini, presidente di Confservizi, “Serve un cambio di passo e per ottenerlo alcuni temi dei servizi pubblici locali devono essere affrontati in un quadro ufficializzato di confronto e dialogo con l’amministrazione regionale, le amministrazioni provinciali e comunali e le altre associazioni di categoria, oggi da noi chiamate a dire la loro su temi cari alla collettività toscana. Mancate decisioni o rinvii non ce li possiamo più permettere”.

Secondo il presidente di Confservizi, “siamo chiamati come aziende ad un grande cambiamento per affrontare da protagonisti le diverse transizioni dei prossimi anni: ecologica, digitale, sociale”. Questo perché, ha detto Perini, “siamo un comparto industriale solido, che fattura 4,5 miliardi di euro, occupa 25.000 persone e fa investimenti per 650 milioni di euro l’anno: possiamo essere uno degli attori della transizione green e smart in Toscana. Siamo pronti ad incrementare gli investimenti, ma serve che la rimodulazione del Pnrr proposta dal Governo premi tutti i progetti presentati dalle aziende di servizio pubblico”.

Al convegno di Confservizi è intervenuto anche il ministro della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. “Non sempre l’acronimo Pa rimanda a un immaginario collettivo che evoca efficienza e innovazione, ma quello che stiamo cercando di fare, e io sto cercando di fare personalmente dal mio insediamento, è proprio ribaltare questa narrazione”.

“Troppo spesso l’immagine che ci viene restituita della Pubblica amministrazione è quella di una organizzazione difensiva”, ha osservato Zangrillo secondo cui tale narrazione “non tiene conto dei tanti volti che compongono ogni giorno le nostre amministrazioni e che contribuiscono a rendere i nostri servizi pubblici più efficienti. La Pubblica amministrazione che sto conoscendo lungo tutta l’Italia è lontana dagli stereotipi ed è fatta di territori, di comunità, di progetti e di eccellenze: è proprio quella che dobbiamo saper valorizzare”.

🎧 Medicinali che scarseggiano: farmacie, l’intervista a Cispel Toscana

Medicinali che scarseggiano, materie prime rincarate così come i principi attivi, difficoltà nel reperire plastica, carta, alluminio e vetro per il confezionamento. Risultato? Molti farmaci non sono disponibili nell’immediato in farmacia e vengono sostituiti con degli equivalenti oppure occorre aspettare. Una situazione di sofferenza, non ancora di emergenza, che però mette in difficoltà farmacisti ed utenza.

Chiara Brilli e Gimmy tranquillo e hanno parlato con Alessio Poli Presidente del coordinamento delle farmacie pubbliche in Cispel Toscana, è membro della Giunta nazionale Assofarm

Anni ’80 a Firenze, intervista a Ghigo Renzulli

Firenze, domenica 20 dicembre alle 18:00 su Controradio, Ghigo Renzulli intervistato da Bruno Casini e Gimmy Tranquillo. In video con EDO su controradio.it, Facebook e YouTube di Controradio

Dai Cafè Caracas, alla nascita dei Litfiba. Federico “Ghigo” Renzulli ci racconta la sua infanzia, l’esperienza londinese. Il periodo punk, la new wave, il ritorno in Italia. Tredici album in studio con i Litfiba, una decina di live e tre raccolte.

GhigoIn concomitanza con i 40 anni dalla nascita dei Litfiba Ghigo Renzulli ha scritto una autobiografia pubblicata da Arcana, nella quale attraverso i suoi racconti, si può cogliere uno spaccato di quello che sono stati gli anni ’80 a Firenze: “Decidemmo di provare a trovare un cantante solista – scrive Ghigo nella sua descrizione delle origini dei Litfiba – magari anche con un bel look e che si muovesse bene sul palco… due requisiti che in quel periodo della primissima new wave erano importantissimi, allo stesso livello del saper cantare, a differenza degli anni Settanta in cui il look era meno importante e si tendeva a prediligere la competenza musicale. Ad Antonio venne in mente che c’era un cantante con un bel look e una grande presenza scenica, appena uscito dai Mugnions Rock, che aveva anche un bel timbro vocale, pure se tendeva a riempire un po’ troppo e a non starsi mai zitto nelle parti musicali. Decidemmo di provarlo, e cosi Piero Pelù venne a trovarci in cantina insieme ad Antonio. Parlammo insieme, provammo qualcosa e decidemmo subito che andava benissimo e fu confermato all’istante, senza nessun problema”.

Anni ’80 a Firenze: incontri con i protagonisti, i talk!”  e un’iniziativa dell’Associazione Confservizi Cispel FIRENZE con il patrocinio del Comune di Firenze.

Piero Pelù oggi a Controradio, con Bruno Casini e Gimmy Tranquillo

Firenze, stasera domenica 6 dicembre alle 17:00, a 40 anni esatti dal primo concerto dei Litfiba alla Rokkoteca Brighton di Settignano, sulle frequenze radiofoniche 93,6-98,9 FM e sui canali social di Controradio, Piero Pelù intervistato da Bruno Casini e Gimmy Tranquillo, il primo appuntamento di una serie di incontri, organizzati da Confservizi Cispel, con il patrocinio del Comune di Firenze, per raccontare la grande avventura culturale degli anni Ottanta a Firenze, il decennio che ha trasformato il capoluogo toscano nella capitale New Wave della musica, del teatro, del design, della fotografia e della moda di quegli anni.


Per Piero Pelù è proprio dalla Rokkoteca Brighton che “parte tutto”. Nella Casa del Popolo di Settignano da qualche mese un gruppo di ragazzi ha allestito questo club che diventerà negli anni dopo il ritrovo della “generazione dark” a Firenze. Un concerto elettrico con la prima formazione originale dei Litfiba con Francesco Calamai alla batteria, Gianni Maroccolo al basso, Ghigo Renzulli alla chitarra, Antonio Aiazzi alle tastiere e Piero Pelù alla voce. Piero racconterà questo primo evento della band fiorentina ma anche quegli anni che per Firenze hanno rappresentato l’inizio del “Rinascimento Rock”. Duecento persone assistono a questo concerto, duecento fortunati che possono raccontare quella performance, duecento protagonisti che possono raccontare quello spettacolo indimenticabile. La prima esibizione nella cantina della Casa del Popolo di Settignano è rumorosa, l’impianto fonico non funziona al massimo, il palco è piccolo, Piero gioca con la sua gestualità teatrale, è un momento di grande impatto, resterà nel cuore di chi c’era, un ricordo indelebile di quella band in un piccolo grande spazio.

“Quanto entusiasmo – racconta Gimmy Tranquillo in un’intervista – eravamo nel cuore degli Anni Ottanta, ‘Firenze è la nuova capitale’, titolava Rockerilla del marzo 1984, in un articolo dedicato al capoluogo toscano, Neon, Litfiba, Diaframma, Pankow e molte altre bands, illuminavano le notti dei locali alternativi fiorentini che nascevano spesso nelle ex balere delle case del popolo o dei circoli Arci, come ad esempio il Tenax”.

Toscana, tanti nelle farmacie per mascherine gratis

Firenze, grande affluenza dei cittadini toscani da stamani nelle farmacie per ritirare la fornitura gratuita di mascherine in tessuto non tessuto, cinque a persona esibendo la tessera sanitaria (per un totale di 30 al mese), messa a disposizione da oggi dal servizio sanitario regionale: già prima della fine della mattinata, secondo Confservizi Cispel Toscana, molte farmacie comunali avevano già esaurito la loro dotazione.

“L’affluenza c’è, direi moderata ma continua”, spiega Alessio Poli, coordinatore delle farmacie comunali di Cispel Toscana, osservando che “in gran parte delle farmacie pubbliche le mascherine sono già finite” ma ricordando anche che “gli approvvigionamenti sono quotidiani” per cui “non c’è da preoccuparsi: rimane l’appello che ha fatto il presidente Rossi a non recarsi tutti subito in farmacia, ma solo in caso di necessità.

La Regione sta assicurando un gettito quotidiano continuo, i cittadini non devono preoccuparsi”. Cispel, sottolinea Poli, “ha fatto presente alla Regione l’opportunità di aumentare il quantitativo di mascherine a disposizione delle farmacie”

Case popolari, da Firenze le proposte di Federcasa inquilini al Governo

Come si legge da una nota, Federcasa si pone l’obiettivo di ‘garantire un flusso di finanziamenti costanti, da destinare all’edilizia residenziale pubblica e procedere all’immediato recupero degli appartamenti al momento inagibili. Sono queste alcune richieste contenute nel documento sottoscritto da Federcasa con i Sindacati Nazionali degli Inquilini (Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini), per rilanciare l’Erp e tutto il settore delle case popolari, in Italia.’

Proseguendo, Federcasa nella nota spiega che ‘il testo, presentato oggi a Firenze in occasione del convegno “Diritto alla casa e diritto all’abitare – Il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica”, organizzato da Federcasa e da Confservizi Cispel Toscana, sarà sottoposto all’attenzione del Governo, per richiedere una serie di interventi capaci di rispondere ai cambiamenti sociali in atto e ai nuovi bisogni emergenti che interessano il comparto abitativo. Si tratta, nello specifico, di una serie di misure volte a delineare una svolta nelle politiche abitative, oltre che nuovi ruoli per l’edilizia residenziale pubblica.

Tra le proposte avanzate vi è anzitutto la necessità di ripristinare un flusso di finanziamenti certi e costanti, in parte provenienti dalla fiscalità generale e in parte dalla lotta all’evasione, che nel settore dell’affitto rappresenta una quota rilevante e per la quale si rendono indispensabili azioni di contrasto attuate sia dall’Agenzia delle Entrate, sia dalle Amministrazioni locali, che permetterebbero di reperire risorse consistenti. È essenziale però che queste risorse siano concentrate sull’edilizia residenziale pubblica e non su progetti alternativi, fino ad oggi rivelatisi fallimentari.

Nel documento viene poi evidenziata la necessità di completare urgentemente il programma di interventi per il recupero e la razionalizzazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica, risolvendo le criticità emerse sui ritardi, ed aumentando così il numero degli alloggi disponibili. Altro punto fondamentale riguarda gli enti gestori delle case popolari, ai quali deve essere data la possibilità di concorrere, a parità con gli altri soggetti imprenditoriali, ad attività di produzione e di gestione immobiliare a rendimento, prevedendo che le risorse ricavate da questa attività siano utilizzate nella manutenzione e nella valorizzazione del patrimonio pubblico.

“Il documento che abbiamo sottoscritto nasce per rispondere all’esigenza sempre più crescente di dare risposta all’emergenza abitativa – sottolinea il presidente di Federcasa, Luca Talluri. – È evidente che, con oltre 1 milione e 600mila nuclei familiari che vivono in una situazione di disagio abitativo, non basta mettere in campo interventi di manutenzione sul patrimonio esistente. Ci vogliono soluzioni più strutturate e di lunga durata, perché il sistema attuale è in una situazione cristallizzata”.

Nel testo sottoscritto da Federcasa e Sindacati degli Inquilini si pone infine l’attenzione sul problema relativo all’abusivismo. In particolare viene evidenziata la necessità di contrastare le occupazioni abusive attraverso forme rapide e trasparenti di assegnazione degli alloggi liberi, fondi per il ripristino immediato degli alloggi che si rendono disponibili, ed accordi con Prefetture e Questure per il controllo del patrimonio.’

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