Livorno, arriva il patentino per proprietari dei cani

Una novità nella città di Livorno per poter consentire l’integrazione dei cani nel contesto sociale: un patentino per possessori di questi animali.

Un corso di formazione dedicato ai proprietari dei cani rilascerà a questi ultimi un patentino. Il corso prevede cinque appuntamenti in tutto e  prenderà il via domani nella sala Pamela Ognissanti della Circoscrizione nord di piazza Saragat. A prendere parte all’iniziativa l’Amministrazione comunale ed Elisa Amato, garante degli animali del comune di Livorno.

“Si tratta di un percorso formativo – ha spiegato Amato – che si pone come obbiettivo principale quello di fornire ai proprietari informazioni chiare e quindi fornire gli strumenti adeguati per rispondere alle tante domande, e alle problematiche che si possono verificare, quando si ha un cane in casa: una convivenza che deve sempre puntare in primis al benessere dell’animale”.

Secondo Amato per “chi possiede un cane, magari per la prima volta, che l’abbia acquistato o adottato da un canile, è importante infatti che abbia gli strumenti per educarlo nella maniera giusta. Un passo di consapevolezza ulteriore che facciamo anche per contrastare il fenomeno spiacevole degli abbandoni”.

Al percorso formativo hanno aderito una sessantina di persone. Il corso sui cani, al termine del quale verrà rilasciato un patentino, si avvarrà della collaborazione di educatori cinofili di comprovata esperienza, di veterinari “esperti in comportamento animale” e di professionisti in possesso dei requisiti previsti nelle linee guida emanate dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici veterinari italiani.

Moby Prince, 30 anni dal disastro: parenti, “strage non prescritta speriamo processo”

Sabato 10 aprile, ricorre il 30° anniversario della tragedia del Moby Prince, la più grande sciagura della marineria civile italiana con 140 morti

Per il disastro del Moby Prince “i reati non prescritti sono quelli di strage e la speranza è che” il procuratore di Livorno “trovi elementi tali per continuare le indagini e rinviare a giudizio i presunti colpevoli”: “Il percorso intrapreso è ancora lungo e pieno di ostacoli” e “chi ha omesso, manomesso e agito per intralciare questo percorso, spera che il tempo sia dalla sua parte, ma non sarà così”. Così in una nota congiunta, alla vigilia del trentesimo anniversario della tragedia costata la vita a 140 persone, Luchino e Angelo Chessa, a capo dell’associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince Onlus e Nicola Rosetti, presidente dell’Associazione 140 Familiari vittime Moby Prince.

I parenti, scrivono, pur distanti a causa delle restrizioni legate alla pandemia, “sono uniti in un abbraccio virtuale con tutti coloro che condividono il dolore, ma anche il percorso della ricerca della verità e della giustizia. Da alcuni anni la sensibilità intorno alla storia del Moby Prince è in costante aumento e interessa anche le autorità istituzionali e il mondo politico. A questo riguardo i familiari delle vittime ringraziano infinitamente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha manifestato la sua vicinanza”, e le istituzioni “sono sempre più vicine ai familiari delle vittime e questo è percepibile dalla 5 proposte di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta che dovrà proseguire l’ottimo lavoro della precedente”. I familiari” hanno richiesto pubblicamente una commissione bicamerale, “ma in ogni caso plaudono alla unificazione dei tre testi di commissione monocamerale presente alla Camera. La speranza è che venga votata quanto prima” e possa iniziare il suo lavoro, “supportando la Procura di Livorno “che nel più totale riserbo sta procedendo senza esitazione”.

I familiari ricordano poi “Loris Rispoli, presidente dell’Associazione 140 familiari vittime Moby Prince, un esempio civile, un combattente senza tregua, che sta in questi mesi combattendo per un problema di salute e che speriamo poter rivedere in trincea come ha sempre fatto per questi trent’anni”.

Anche il presidente Mattarella ha ricordato il disastro. “Sulle responsabilità dell’incidente e sulle circostanze che l’hanno determinato è inderogabile ogni impegno diretto a far intera luce. L’impegno che negli anni ha distinto le associazioni dei familiari rappresenta un valore civico e concorre a perseguire un bene comune”.

Tante le iniziative in corso a Livorno. Sono partite ieri sera con l’accensione di  una luce rossa avvolgerà l’Amedeo Modigliani Forum di Livorno. Alle 15 si terrà una cerimonia nella sala consiliare con la presenza del governatore Giani e poi alle 17 deposizione del cuscino di rose donato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della corona di alloro alla lapide che riporta i nomi delle 140 vittime del tragedia del 10 aprile 1991.

La lettura dei nomi delle 140 vittime che negli anni passati veniva declamata da Loris Rispoli, presidente dell’Associazione “140 Familiari delle Vittime del Moby Prince” e che quest’anno non sarà presente per motivi di salute, sarà effettuata da un gruppo di persone che rappresentano la città dal punto di vista istituzionale, culturale, spettacolare, associativo e del volontariato, giornalistico, studentesco, sportivo, oltre ad un gruppo di familiari delle vittime. Dopo la lettura si terrà il lancio di 30 rose rosse in mare, in ricordo degli anni trascorsi da una delle più profonde ferite subite da Livorno. Infine, alle 18.50 un concerto nel Teatro Goldoni, vuoto, trasmesso su Granducato Tv.

Sul balcone della facciata di Palazzo Granducale, sede della Provincia, sarà appeso uno striscione per ricordare l’anniversario dell’incidente e l’Ente sarà presente alle cerimonie di commemorazione con il proprio gonfalone. “Sono passati 30 anni dalla tragedia del Moby Prince, ma ancora non è stata accertata la verità sulle cause dell’incidente e sul perché 140 persone persero la vita in attesa dei soccorsi. Alle cerimonie di commemorazione della tragedia, che anche quest’anno si svolgeranno in forma ridotta a causa della pandemia, non potranno essere presenti i familiari delle vittime, ai quali esprimo vicinanza e sostegno in questo giorno di doloroso ricorso”.

Così la presidente della Provincia di Livorno Marida Bessi, in occasione del 30mo anniversario della tragedia del Moby Prince. “Desidero, inoltre – aggiunge Bessi in una nota – , inviare un affettuoso abbraccio ed augurio di pronta guarigione al presidente del comitato dei familiari, Loris Rispoli, da sempre animatore delle tante iniziative promosse con coraggio e determinazione per chiedere giustizia. La Provincia, sarà sempre al loro fianco perché lo Stato mantenga la dovuta attenzione su questa assurda tragedia e faccia ogni sforzo per dare ai responsabili del disastro un nome e cognome”.

Edilizia: sindacati, lo sblocco opere Toscana vale 15mila addetti

?Firenze, i sindacati toscani chiedono alla Regione e al Governo che le principali opere infrastrutturali in Toscana vengano portate a compimento, si otterrebbero così 15mila nuovi posti di lavoro in cinque anni.

Le richieste dei sindacati: “Sbloccare le principali opere infrastrutturali in Toscana, tra cui Tirrenica, Alta velocità di Firenze, Darsena Europa, interventi su aeroporti di Firenze e Pisa, varrebbe 6 miliardi di investimenti, 15mila nuovi posti di lavoro in 5 anni nel settore delle costruzioni che salgono a 98mila considerando l’intero indotto (sempre in cinque anni)”

A dirlo sono i segretari toscani di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil in occasione della mobilitazione nazionale che in Toscana ha visto tra presidi a Firenze, Arezzo e Livorno. A Regione e Governo i sindacati toscani chiedono di portare a compimento le opere infrastrutturali strategiche per la Toscana e favorire il trasporto su ferro, di intervenire per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico e nell’edilizia scolastica, di salvaguardare il know how toscano nei settori manifatturieri come legno e laterizi, di combattere le irregolarità, il dumping contrattuale e l’illegalità e tutelare la sicurezza sul lavoro, con l’introduzione della Patente a punti e l’inasprimento delle pene.

“Vogliamo che le nostre rivendicazioni siano condivise e oggetto di un’azione comune con le istituzioni locali a partire dalla Regione stessa”, hanno detto i segretari toscani Giulia Bartoli (Fillea Cgil), Simona Riccio (Filca Cisl) ed Ernesto D’Anna (Feneal Uil).

“Insieme – aggiungono – abbiamo iniziato alcuni percorsi che devono vedere la luce come un protocollo con le grandi stazioni appaltanti, l’applicazione della congruità, il contrasto alle irregolarità e al dumping contrattuale, la regolarità negli appalti, provando, insieme ad arginare alcuni effetti dello Sblocca Cantieri. Siano portate a compimento le opere strategiche, infrastrutturali e non”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato i sindacalisiti dei tre sindacati confederali Giampi, Garletti e Tesi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191115_02_PRESIDIO-EDILIZIA_CIAMPI-GARLETTI-TESI.mp3?_=1

Livorno, regione sospende per altri 40 giorni conferimenti in discarica Limoncino

“Il Comune di Livorno: “dal confronto tecnico è emerso che non si possa escludere un deterioramento della barriera artificiale della discarica dovuta agli agenti atmosferici, dato il tempo trascorso senza che la discarica sia entrata in esercizio”

Con un nuovo decreto dirigenziale la Regione Toscana ha sospeso per ulteriori 40 giorni i conferimenti nella discarica del Limoncino, in quanto, recita il testo del decreto, ‘dal confronto tecnico è emerso che non si possa escludere un deterioramento della barriera artificiale della discarica dovuta agli agenti atmosferici, dato il tempo trascorso senza che la discarica sia entrata in esercizio, e che quindi, al fine di assicurare la massima tutela ambientale,risulta opportuno ripetere alcune indagini di permeabilità’. Lo rende noto un comunicato ufficiale del Comune di Livorno.

Sempre secondo il documento, la Livrea dovrà presentare alla Regione Toscana, entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento, un piano di indagini conforme ai requisiti minimi concordati ed evidenziati in premessa, da eseguirsi in seguito ad approvazione da parte del settore Servizi Pubblici Locali Energia e Inquinamenti, previa acquisizione di parere ARPAT nel merito. “Il periodo di sospensione -precisa ilComune di Livorno-  potrà essere ridotto nel caso in cui sopraggiungano verifiche che comprovino la conformità del fondo della discarica, oppure prorogato nel caso in cui le verifiche non siano ancora state terminate o qualora vengano richiesti interventi sul fondo.

‘Ci fa piacere che una delle motivazioni sulle quali si fondava il nostro ricorso, ovvero la possibilità del deterioramento dell’impianto, esposto per anni agli agenti atmosferici, sia a questo punto verificata a dovere’, dichiara il sindaco. ‘Ovviamente’, conclude, ‘dal nostro punto di vista, rimangono da verificare molti altri aspetti che abbiamo evidenziato nel ricorso e nella conferenza dei Servizi, a partire dalla compatibilità dell’impianto con la classificazione acustica e dalla necessità di riesaminare il vincolo idrogeologico’.

 

Alluvione Livorno: incontro tra l’amministrazione e le imprese 

Si è svolto un incontro tra l’amministrazione comunale e le imprese per fare il punto della situazione dopo l’alluvione di Livorno del settembre 2017. Il Comune chiederà un confronto con la Regione per sveltire le procedure di supporto finanziario alle imprese danneggiate. Presentate le difficoltà in atto rispetto ai rendiconti: a due anni dal disastro solo due imprese hanno avuto il nullaosta.

L’assessore comunale allo sviluppo economico Gianfranco Simoncini, nel corso di un incontro di ieri tra l’amministrazione comunale livornese e le imprese alluvionate, ha annunciato la necessità di un incontro con la Regione. “La volontà dell’Amministrazione comunale è di stringere un rapporto significativo con le imprese livornesi per garantire sviluppo ed espansione” ha detto il sindaco Luca Salvetti. Presente anche l’assessore al commercio Rocco Garufo.
Durante l’incontro, le aziende hanno fatto presente i problemi in merito alla normativa nazionale che ha portato a notevoli difficoltà. “Abbiamo ripreso i dati sottolineando che a due anni dall’alluvione solo due imprese hanno ottenuto il nullaosta per il sostegno finanziario, altre 20 hanno in corso l’istruttoria di valutazione da parte di Sviluppo Toscana, 57 le imprese che devono ancora consegnare i rendiconti, delle 69 complessive ammesse al finanziamento. Le richieste presentate erano in tutto 73″, ha spiegato Simoncini. “L’Amministrazione comunale intende promuovere – continua – un incontro con la dirigente del settore sviluppo economico della Regione e Sviluppo Toscana, soggetto gestore dei contributi, per verificare la possibilità di sveltire la procedura di supporto finanziario”.
“L’incontro di ieri sera è stato inoltre, l’occasione per una riflessione sugli strumenti di sostegno alle imprese, sulle tematiche relative alle aree per gli insediamenti produttivi e per annunciare iniziative che si svolgeranno nei primi giorni di ottobre”, ha concluso l’assessore.

Comune Livorno fa ricorso al TAR contro riapertura discarica

Livorno, La giunta comunale ha deciso di fare ricorso al TAR contro la decisione della Regione Toscana di autorizzare la riapertura della discarica del Limoncino.

La decisione di far ricorso al TAR èstata presa nel corso della seduta di ieri, venerdì 7 giugno, ed è stata motivata motivata dal fatto che, secondo l’Amministrazione comunale, la Regione non avrebbe tenuto in debito conto il parere negativo alla riapertura, prodotto all’Ufficio Ambiente del Comune di Livorno nel corso del procedimento autorizzativo che si è concluso il 23 aprile di quest’anno.

La giunta ha dato mandato all’avvocatura di predisporre il ricorso contro la decisone della Regione e tutti gli atti conseguenti, in modo di bloccare, di fatto, l’apertura della discarica.

Exit mobile version