Pd Siena: si dimettono segretario e presidente assemblea

La decisione di lasciare l’incarico è arrivata al termine dell’assemblea dell’Unione comunale del partito democratico (Pd), svoltasi ieri sera.

Dimissioni per il segretario del Partito democratico di Siena Simone Vigni e per la presidente dell’assemblea del Pd comunale senese Fiorenza Anatrini. La decisione di lasciare l’incarico è arrivata al termine dell’assemblea dell’Unione comunale del partito, svoltasi ieri sera, a tre giorni dalla sconfitta dei democratici al ballottaggio per il nuovo sindaco della città del Palio.

“Le nostre dimissioni – sottolineano Vigni e Anatrini in una nota diffusa stamani – sono un atto dovuto nel segno della responsabilità e della rigenerazione del partito. Per questo motivo è auspicabile un’effettiva unità sia nel Pd che tra tutte le forze di opposizione presenti in consiglio comunale. Non sono più accettabili attacchi nei nostri confronti da parte di chi dovrebbe stare dalla nostra stessa parte”.

Nei prossimi giorni, spiegano ancora, “riuniremo la direzione per nominare la reggenza e individuare il percorso per arrivare il prima possibile alla nomina del nuovo segretario”. Vigni e Anatrini hanno anche ringraziato “gli oltre 11.600 elettori che ci hanno dato fiducia al ballottaggio del 24 giugno. Come Pd garantiremo loro un impegno serio e costante non solo tra i banchi dell’opposizione ma soprattutto in città per continuare a dialogare con la comunità, raccogliere i bisogni e le richieste dei cittadini e portarle all’attenzione dell’amministrazione”.

Ballottaggi in Toscana: Pisa, Siena e Massa al centrodestra

Un vero e proprio ribaltone quello avvenuto in Toscana dove Pisa, Siena e Massa grazie ai ballottaggi passano in blocco al centrodestra.

A Pisa il nuovo sindaco è Michele Conti candidato di Lega, FI e FdI, che ha battuto Andrea Serfogli (Pd). A Siena Luigi De Mossi (Lega, Fi e FdI), con il 50,80% ha superato il sindaco uscente Bruno Valentini (Pd) fermatosi al 49,20%. A Massa Francesco Persiani al 56,74% supera Alessandro Volpe, sindaco uscente, fermo al 44%.

Il primo a riconoscere la sconfitta, già a metà scrutinio, è stato il candidato a sindaco del centrosinistra a Pisa, Andrea Serfogli, che fa i complimenti a Michele Conti, candidato di
Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il risultato finale lascia pochi dubbi: Conti 20.692 voti 52,2%, Serfogli 18.881 47,7%. Poi Massa, dove lo scarto è ancora più ampio e Francesco
Persiani diventa sindaco con il 56,74% superando il candidato di centrosinistra e sindaco uscente Alessandro Volpi. Più combattuto lo scrutino a Siena dove, però, alla fine
Luigi De Mossi, candidato di centrodestra (FI, Fdi e Lega) laspunta sul sindaco uscente del Pd, Bruno Valentini, con ilm50,80%.
Con i ballottaggi in tre importanti capoluoghi di provincia gli occhi di molti osservatori erano puntati proprio sulla Toscana, dove le tre sfide vedevano lo scontro tra centrodestra
e centrosinistra, con i grillini alla finestra ma spettatori non disinteressati. Del resto la Lega di Matteo Salvini, già alle politiche dello scorso 4 marzo, aveva fatto un grosso balzo in
avanti e al primo turno delle comunali di 15 giorni fa a Pisa era diventata il primo partito. Una scommessa vinta proprio dall’attuale ministro dell’Interno che venerdì scorso aveva
scelto la Toscana per chiudere la campagna elettorale per i ballottaggi: aprendo la mattina a Siena, passando per Massa e scendendo Pisa per il comizio di chiusura. Una giornata passata a raccogliere gli ultimi voti che evidentemente i sondaggi, più o meno segreti, gli davano come decisivi per vincere dove, fino a qualche anno fa, il centrosinistra non aveva avversari. Ora per il Pd (che alle politiche sembrava poter reggere), Leu e le altre formazioni di sinistra, si tratterà di capire cosa fare in vista di altri appuntamenti: tra un anno si vota a Firenze, tra due per la Regione. E anche il Movimento 5 Stelle, che il 4 marzo in Toscana non aveva sfondato, dovrà fare una riflessione su come procedere con un alleato di Governo sempre più forte.

Salvini in Toscana, ballottaggi: “La sinistra e il Pd non sono più i padroni”

Faremmo prima a raccontare ciò di cui non ha parlato Salvini ma per dovere di cronaca ci proveremo. Il Ministro dell’Interno ha deciso di concludere la campagna elettorale dei ballottaggi per le amministrative in Toscana.

Prima tappa Siena dove è tornato sulla questione migranti dal palco di piazza Salimbeni (“Noi lezioni di generosità dalla Francia non le prendiamo. La questione migranti la si risolve non facendo partire i gommoni”). A margine è intervenuto anche sulla vicenda Mps definendola “Una banca che è sopravvissuta a pestilenze, carestie, epidemie, peste bubbonica e guerre mondiali ed è stata massacrata dal partito democratico e dai suoi amichetti”. Salvini ha poi chiesto giustizia per la famiglia di David Rossi, ex capo comunicazione di banca Mps. “Vedere tante persone qui in piazza vuol dire finalmente che è caduto non il muro di Berlino ma il muro di Siena”, ha concluso dalla città del Palio per sostenere il candidato del centrodestra Luigi De Mossi.
“La sinistra e il Pd – ha detto il segretario della Lega – non sono più padroni a Siena, a Pisa e nemmeno in tutta la Toscana. Sanno che per loro è finita. Poi se il governatore della Toscana e il sindaco di Firenze – ha aggiunto – invece di dar risposte ai loro cittadini preferiscono organizzare marce e marcette antirazziste, beh ognuno impiega il proprio tempo libero come crede”.

Nel pomeriggio ha fatto tappa a Campi Bisenzio (Fi) a sostegno del candidato Maria Serena Quercioli. Poi a Marina di Massa ed infine alle  21:30 a Pisa  al Comizio in piazza Carrara a sostegno di Conti. Prima del comizio, Salvini parteciperà alla discussa cena organizzata  a Pisa da Confcommercio nell’ambito di “Toscana Arcobaleno d’estate”.

Due stoccate a Macron e Renzi. Il primo definito  “un signorino educato che eccede in champagne”; il secondo indicato proprio nella sua toscana come “Il mio omonimo che ha tanto tempo libero per giocare a tennis e spero possa stare in vacanza 10 anni. Questo governo con i 5 stelle durerà se ne facciano una ragione”. E poi  in una campagna elettorale senza sosta “Il prossimo obiettivo –  ha detto  – è mandare a casa Rossi dalla Regione Toscana”.

Siena: anche Pd regionale a Toscana Pride, prima volta adesione

Ci sarà anche una delegazione del Pd toscano al Toscana Pride di Siena, che ha aderito, per la prima volta, alla manifestazione in programma domani.

“Domani saremo al Toscana Pride a Siena perché la strada per la vera uguaglianza e per il riconoscimento degli stessi diritti a tutti è ancora lunga – spiega in una nota Valerio Fabiani della reggenza del Pd toscano -, nonostante gli indiscutibili passi avanti fatti in questi anni con i governi a guida Pd. E ci saremo anche perché alla luce delle prime dichiarazioni e di alcune prime scelte della nuova maggioranza di governo giallo-verde, dopo una stagione segnata da alcune importanti conquiste nel campo dei diritti civili, il rischio di tornare indietro è assolutamente concreto”.

Fabiani, che parteciperà alla manifestazione in rappresentanza del partito regionale, sottolinea che “ci saremo e ci sarò in rappresentanza del Partito democratico della Toscana che quest’anno aderisce per la prima volta. Sono orgoglioso che come comitato di reggenza abbiamo scelto unanimemente di aderire, perché ovunque vi sia un bisogno e una domanda di diritti deve esserci anche il Pd”. “Ovunque vi sia qualcuno pronto a battersi contro le disuguaglianze – conclude -, il Pd deve farsi trovare al suo fianco per combattere insieme”.

Comunali, Siena: Valentini, città non cederà scalpo a Lega 

Il sindaco uscente di Siena Bruno Valentini (Pd) ha affermato che “la città non cederà lo scalpo a Salvini e alla Lega”.

“Quello che volevamo era essere la prima coalizione e questo era importante perché la tradizione della nostra città meritava questo risultato”: lo ha detto il sindaco uscente di Siena Bruno Valentini (Pd) commentando i risultati delle elezioni amministrative che lo vedranno sfidare al ballottaggio il candidato Luigi De Mossi che di prima mattina si è recato a Roma per incontrare i vertici del centrodestra.
“Si tratta di mettere i paletti per consolidare la ripresa della città – ha aggiunto Valentini.  Dopo la crisi di Mps questa città ha trovato una strada nuova su lavoro, cultura e un’apertura verso l’esterno, credo che alla fine i senesi non accetteranno di dare lo scalpo di questa città a Salvini e alla Lega”.
Sulla presenza di molte liste ha poi aggiunto: “Il risultato è frastagliato, c’erano molte liste e penso che in Toscana e non solo a Siena il centrosinistra abbia ancora molte cose da dire. Molti pensavano che questo risultato sarebbe stato negativo, non lo è stato e siamo soddisfatti. Adesso si tratta di lavorare per trovare i voti che mancano”. Su un possibile apparentamento con gli elettori M5s ha concluso “Penso che gli elettori M5s abbiano in gran parte già votato e non credo si tratti di cittadini che debbano decidere dove votare; certamente dovranno scegliere in modo definitivo. Su questo stiamo mettendo in campo obiettivi comuni su acqua pubblica, trasparenza. Mi auguro che gli elettori cinquestelle scelgano me”.

Operazione ‘Action Day’, sequestrati 147 kg rame a Siena

Sequestrati 147 kg di rame a Siena e una persona denunciata per acquisto di cose di sospetta provenienza. Questo il risultato nel Senese dell”Action day’, operazione internazionale contro i furti di rame e metalli coordinata dalla polizia insieme alle altre forze dell’ordine.

Il materiale sequestrato, privo di documentazione cartacea, è formato da due barre piene tonde da tornitore, tre trecce di rame nude per scarico a terra, una lastra di rame. E’ stato trovato da carabinieri e guardia di finanza in un centro di raccolta e gestione ambientale di cui è stato denunciato il titolare.
C’è l’ipotesi investigativa che si tratti di uno scarto di cantiere o di materiale fatto da parte di una ditta edile. In totale a Siena e provincia sono stati effettuati 17 controlli ad attività commerciali e in vari centri di raccolta materiali o gestori ambientali.
L’operazione ha portato complessivamente all’identificazione di 190 persone e 77 tra auto e mezzi, oltre al controllo di 17 tra siti e impianti.
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