Livorno: omofobia in spiaggia, la denuncia di una coppia

Bullismo, offese, derisioni e prese in giro: questo è quello che hanno subito durante le loro vacanze a Chioma, sul litorale di Rosignano Marittimo (Livorno), l’imprenditore lucchese Sendi Severini e l’operatore commerciale Jonathan Giaconi, una coppia che voleva trascorrere serenamente l’estate sulle spiagge toscane e che invece si è ritrovata catapultata in un incubo.

Nella lettera, scritta dall’imprenditore lucchese a La Nazione per sensibilizzare l’opinione pubblica in seguito a quanto successo a Rosignano Marittimo (Livorno), si legge: “Sono un uomo di 48 anni e sono stato vittima di bullismo insieme al mio compagno. È successo nel condominio e nell’attiguo stabilimento balneare”. “Siamo stati derisi, indicati, presi in giro per tutta l’estate e nell’ultimo episodio”, sabato scorso, “ci hanno detto che non abbiamo un comportamento decoroso in pubblico e che non possiamo passare davanti alla gente tenendoci per la mano e dandoci un bacio perché dà fastidio”.

“Uno dei condomini del residence mi ha detto che ci sono lamentele per il mio comportamento e una moltitudine di lettere di più condomini e clienti dello stabilimento balneare” prosegue aggiungendo: “Siamo sinceramente addolorati per questa situazione e pensiamo di agire per vie legali perché credo che siano state lese la nostra onorabilità e la nostra dignità di esseri umani”.

La società che gestisce lo stabilimento balneare ha espresso solidarietà alla coppia e anche il sindaco di Rosignano Daniele Donati ha condannato l’episodio definendolo “anacronistico”: “La Toscana è terra di diritti così come il comune di Rosignano. Se la coppia lo vorrà sarò lieto di celebrarne l’unione civile”.

Coronavirus: a Rosignano (LI) vietata attività fisica all’aperto

Divieto di svolgere attività fisica all’aperto, anche se in maniera individuale. E’ quanto dispone, tra l’altro, un’ordinanza del sindaco di Rosignano Marittimo (Livorno) Daniele Donati, a causa dell’evolversi dell’emergenza Coronavirus.

L’ordinanza prevede il divieto di ogni tipo di attività fisica all’aperto, anche se praticata individualmente, in luogo pubblico o ad uso pubblico, di qualsiasi natura. Inoltre è prevista la sospensione di tutti i mercati, anche alimentari, mentre resta possibile la vendita di generi alimentari su posteggi fuori mercato annuali. L’ordinanza dispone anche il divieto di commercializzare beni non rientranti tra quelli considerati di prima necessità, di svolgere giochi di azzardo o concorsi a premi e lotterie. Prevista la chiusura al pubblico di tutte le attività commerciali nei giorni festivi, tranne le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Infine l’ordinanza prevede la chiusura dei cimiteri comunali e la chiusura delle aree sgambamento cani.

Rigassificatore Rosignano, Tar: “Per revisione progetto serve la Via”

Il Tar del Lazio si è pronunciato sul progetto di “Revisione alla Variante Progetto Rosignano”. Secondo la sentenza deve essere sottoposto alla procedura di Valutazione d’impatto ambientale (Via). Accolto dunque parzialmente il ricorso proposto dal Wwf Italia.

I giudici del Tar del Lazio emanato la sentenza sul progetto di revisione del rigassificatore Rosignano. La prima contestazione riguardava il decreto del 18 novembre 2010 con il quali i Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali avevano espresso un giudizio favorevole di compatibilità ambientale sul progetto. Quest’ultimo è proposto da Edison e riguarda la realizzazione di un rigassificatore di Gnl all’interno dell’area industriale dello stabilimento Solvay di Rosignano Marittimo. Successivamente, con motivi aggiunti, è stato impugnato il decreto con il quale nel luglio 2017 è stato escluso dalla procedura di Via il progetto di “Revisione alle Variante progetto Rosignano”.
Secondo il Tar “nessuno dei motivi dell’originario ricorso merita accoglimento”. Dunque la revisione alla variante del progetto Rosignano, secondo i giudici,  deve essere sottoposto alla procedura di valutazione dell’impatto ambientale.  Tale progetto si deve risolvere nella realizzazione del (solo) rigassificatore Gnl (senza la previsione degli interventi di delocalizzazione del terminale di Etilene e rinaturalizzazione della zona costiera di San Gaetano Vada) in una variazione delle caratteristiche e del funzionamento del progetto iniziale e dei relativi impianti, idonea a produrre effetti significativi sull’ambiente, diversamente da quanto ritenuto dal Ministero”.
In aggiunta, “costituisce principio pacifico che la rinnovazione del giudizio di compatibilità ambientale si imponga allorché le varianti progettuali determinino, come nel caso di specie, un intervento che determini un nuovo impatto ambientale importante, significativamente diverso da quello già esaminato”. Sulla base di queste motivazioni il decreto del Mattm 215/2017 ed il presupposto parere della Commissione Tecnica 2438/2017 devono essere annullati, si legge nella sentenza.

Delfini spiaggiati, in Toscana 4 casi in pochi giorni

Arpat rende noto l’ennesimo caso di cetaceo spiaggiato, si tratta un delfino della specie Stenella, trovato spiaggiato presso le saline ad Orbetello (Grosseto). L’esemplare era già in avanzato stato di decomposizione e quindi non sarà possibile effettuare una necroscopia. Il veterinario del Parco della Maremma ha prelevato dei tessuti che saranno analizzati dall’Università di Siena. Si tratta del quarto caso in Toscana dal 21 luglio.

Ieri mattina erano stati trovati spiaggiati ben due delfini, della specie Tursiops truncatus, rispettivamente nel golfo di Baratti, a Piombino (Livorno) e in località La Mazzanta a Vada nel Comune di Rosignano Marittimo (Livorno). Sempre l’Arpat aveva ricevuto la segnalazione che, il 22 luglio, l’esemplare avvistato a Baratti, era stato segnalato ancora vivo ma in difficoltà.

Il 21 luglio era stato trovato senza vita sulla battigia della spiaggia di San Vincenzo, (Livorno) un esemplare femmina, ancora un Tursiupe. L’intervento dei militari della Guardia Costiera e di alcuni bagnanti aveva permesso il giorno prima al delfino di riguadagnare il largo ma poco dopo era stato avvistato, ancora smarrito e nuovamente in difficoltà, vicino al litorale di Baratti .

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e Toscana, sezione di Pisa, ha iniziato ieri, in collaborazione con l’Arpat, ad analizzare le carcasse ed effettuare una necroscopia per accertare le cause di morte. Il tursiope è una specie presente in tutto il Mediterraneo e nei mari italiani è la specie più diffusa sotto costa. L’Arpat ricorda che “tutte le attività di recupero di cetacei, tartarughe ed elasmobranchi che l’Arpat coordina sono svolte nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità della Regione Toscana.

Spiagge sicure: fondi per 12 comuni in Toscana

Sono 12 i Comuni della Toscana che beneficeranno dei fondi Spiagge sicure 2019: ciascuno degli Enti locali interessati “riceverà 42mila euro che potranno essere investiti per l’assunzione a tempo determinato di agenti di polizia locale, per il pagamento degli straordinari, per l’acquisto di nuove attrezzature o per la promozione di campagne di sensibilizzazione”.

E’ quanto si spiega in una nota del ministero dell’Interno nella quale si specifica che “l’obiettivo è contrastare l’abusivismo commerciale e la contraffazione durante il periodo di massima affluenza turistica”.
“Il contrasto all’abusivismo è un doveroso impegno a tutela dei commercianti onesti, mentre la stretta sulla contraffazione serve anche per tutelare la salute dei cittadini – le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini che sta scrivendo a tutti i 100 sindaci coinvolti nel progetto Spiagge sicure -. Il finanziamento di Spiagge sicure è l’ennesimo segnale di attenzione alle comunità locali e alla loro sicurezza”.
Questi i 12 Comuni toscani che riceveranno i fondi: Orbetello e Scarlino in provincia di Grosseto; Campo nell’Erba, Castagneto Carducci, Cecina, Marciana, Piombino, Porto Azzurro, Porto Ferraio e Rosignano Marittimo in provincia di Livorno; Forte dei Marmi in provincia di Lucca; San Giuliano Terme in Provincia di Pisa.

Tar: da Ministeri relazione su rigassificatore Rosignano

Un mese di tempo è stato concesso dal Tar del Lazio ai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali per depositare una circostanziata e documentata relazione in merito al rigassificatore di Gnl all’interno dello stabilimento Solvay di Rosignano Marittimo (Livorno).

La decisione è contenuta in due ordinanze emesse nell’ambito di altrettanti ricorsi proposti dal Wwf e dal Comune di Rosignano Marittimo.

Con i ricorsi si chiede la sospensione e il successivo annullamento in sede di giudizio di merito del decreto del 18 novembre 2010 con il quali i Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali hanno espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, con condizioni e prescrizioni, del progetto denominato “variante progetto Rosignano”, relativo alla realizzazione di un rigassificatore di GNL all’interno dell’area industriale dello stabilimento Solvay di Rosignano Marittimo (solo nel ricorso del WWF), nonché dell’atto del 14 luglio 2017 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di esclusione, sotto condizione, dalla procedura di via del progetto denominato “revisione alla variante progetto Rosignano” e del presupposto parere della Commissione tecnica Via (entrambi i ricorsi).
Per il Tar, ai fini della sua decisione, ” è necessario in primo luogo acquisire una circostanziata e documentata relazione sui fatti di causa e le censure contenute nei motivi aggiunti, a completamento di quanto già depositato – si legge nelle ordinanze – L’Amministrazione deve poi evidenziare nello specifico l’entità e le caratteristiche dell’intervento denominato “revisione alla variante progetto Rosignano”, che si è ritenuto di non sottoporre a VIA, anche in rapporto all’originaria “variante progetto Rosignano””.
La prossima udienza per la trattazione del ricorso è stata fissata l’8 maggio 2019.
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