Cipe accoglie proposta interventi S.Maria della Scala e Certosa di Calci

Il Cipe ha avvallato le proposte della Regione Toscana per intervenire sulle due architetture. A Santa Maria della Scala verranno destinati 2 miolioni di euro, 600mila quelli per la Certosa a Calci (Pisa). In un secondo Addendum verranno stanziati oltre 25mln per le infrastrutture.

Sono state accolte dal Cipe le proposte di intervento avanzate dalla Regione Toscana per Santa Maria della Scala a Siena e per la Certosa di Calci (Pisa). Al complesso senese sono destinati 2 milioni di euro, 600 mila quelli deliberati per il museo di Calci. Ne dà notizia la Regione Toscana.

Per il vicepresidente della Giunta toscana, e assessore alla cultura, Monica Barni, “la Regione ha messo in campo un grande sforzo per assicurare nuove risorse per la valorizzazione di due autentici gioielli del patrimonio culturale e architettonico toscano. Il quadro è quello fissato dall’accordo firmato con il Mibact nel 2016 con l’obiettivo di promuovere la formazione di un sistema museale regionale e che, nel caso di S. Maria della Scala, si intreccia con un progetto tematico di valore strategico, per la Regione, come quello della Via Francigena”.

Barni ricorda, in una nota, che “con i 2 milioni assegnati dal Cipe, sarà possibile assicurare la piena funzionalità degli spazi recuperati del S.Maria della Scala, a completamento del progetto strategico regionale”. Il contributo di 600 mila euro per la Certosa di Calci, conclude, “contribuirà al lavoro che Mibact, Regione Toscana, Università di Pisa e Comune di Calci stanno portando avanti con grande impegno per la definizione del modello di gestione della Certosa”.

Il secondo Addendum al ‘Piano operativo infrastrutture’ del Ministero Infrastrutture e trasporti, relativo alla programmazione 2014-20 del Fondo Sviluppo e Coesione e approvato oggi dal Cipe, vale per la Toscana 25,885 milioni di euro in tutto.

“Si va dalle grandi alle piccole opere, tutti interventi strategici per lo sviluppo e l’occupazione”, ha commentato in una nota il viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, candidato nel collegio uninominale del Senato di Arezzo e Siena per la lista Insieme.

“In particolare, sottolinea Nencini – La Toscana beneficerà di oltre 25 milioni di fondi per progetti stradali di collegamento, per la messa in sicurezza delle sue strade, delle dighe e per completare ciclovie come quella Tirrenica e quella Francigena”. Per l’assessore regionale alla Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli si tratta di “un altro passo in avanti per la messa in sicurezza e per l’ammodernamento delle infrastrutture toscane. Tutto questo grazie al lavoro fatto in questi mesi in condivisione con il Governo”.

Santa Luce (Pisa): sindaca dice di essere laureata ma è una bugia

Per 17 anni ha raccontato a tutti di essere laureata in Giurisprudenza, anche ai suoi familiari, anzi soprattutto a loro, ma alla fine ha dovuto ammettere che non era vero e “chiedere scusa pubblicamente”.

Protagonista della vicenda è Giamila Carli, la sindaca Pd di Santa Luce, borgo rurale del Pisano, noto soprattutto per ospitare sul suo territorio un importante centro studi buddista che ha anche di recente ricevuto la visita del Dalai Lama.

Carli ha ammesso che quel titolo accademico non lo aveva mai conseguito ma anche che la sua era sostanzialmente una “bugia a fin di bene per non deludere i genitori che invece tanto ci tenevano”. Gli studi universitari si sono interrotti nel 1989 per problemi privati dopo avere sostenuto 17 esami ma la sindaca, con alle spalle una vita di militanza nel partito e che all’epoca già sedeva in consiglio comunale, non ha avuto “il coraggio di dirlo ai genitori e così sono rimasta intrappolata in quella bugia”.

Da allora, però, ha sempre inserito quel titolo accademico mai conseguito nel suo curriculum, sia che fosse eletta oppure nominata assessore a Cecina (Livorno) o in una municipalizzata locale. “Ma non l’ho mai usato per scopo privati – si difende Carli – non mi è servito in politica perché quello che ho fatto l’ho fatto al servizio della mia comunità e del mio partito”. La difesa non basta al gruppo consiliare di opposizione a Santa Luce, che reclama le immediate dimissioni della sindaca.

Pisa: radio trova croce celtica in sua postazione stadio

“Punto radio”, emittente pisana aderente al circuito Arci, che trasmette le radiocronache delle partite del Pisa in Lega Pro, ha trovato la sua postazione “tappezzata da tre adesivi che ricordano,  l’ideologia nazifascista”. Lo denunciano in una nota l’editore Giacomo Morabito e il direttore dell’emittente Luca Doni precisando di avere “immediatamente informato la società Pisa Sporting Club”.

Sui banchi della postazione erano stati attaccati tre adesivi con la croce celtica e l’episodio, prosegue la nota, “è di una gravità inaudita perché tende a intimidire un’emittente che ha
una linea editoriale ben precisa e delineata, fondata sui valori dell’Arci di cui siamo orgogliosamente membri, ma che non ha mai chiuso le proprie porte a nessuna espressione, ultima quella della destra estrema, invitata come tutte le forze politiche
partecipanti alle elezioni, ai nostri dibattiti preelettorali”.

“In conclusione – concludono Morabito e Doni – ribadiamo con forza la nostra libertà di espressione e certo non saranno tre adesivi a intimidire un’emittente che da oltre 40 anni fa informazione a Pisa e provincia”. Esprime solidarietà a Punto Radio “a nome della città” il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi: “Ciò che è avvenuto pare essere un avvertimento minaccioso. Non è certo uno scherzo. Chi porta in giro e affigge quei simboli di morte, che evocano il nazifascismo e l’orribile stagione del terrorismo fascista, deve essere individuato e punito secondo quanto già prevede la legge. Sono sicuro che saranno fatte con tempestività tutte le necessarie indagini.
Tutto quello che purtroppo accade giustifica il bisogno di leggi più severe contro chi diffonde la propaganda contro la democrazia, per la violenza e per il razzismo”.

Gioco d’azzardo: Fedeli a Pisa firma appello contro pubblicità 

Il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha firmato il manifesto-appello di numerose associazioni e rilanciato sul territorio da don Armando Zappolini, parroco di frontiera del Pisano, per vietare la pubblicità del gioco d’azzardo.

La sottoscrizione è avvenuta a margine della visita al circolo Arci di Migliarino, alle porte di Pisa, che ha rinunciato alle slot machine costruendo una biblioteca dotata di libri e promotrice del gioco da tavolo a disposizione dei soci. “Libri e giochi da tavolo al posto delle slot machine – ha detto Fedeli – è un bell’esempio di come il tessuto sociale può rispondere positivamente al crescente fenomeno della ludopatia che non solo costa carissima alle tasche di tante persone, ma come ogni dipendenza, ne mina anche la libertà”.
Il ministro ha sottolineato che “come candidata al Parlamento mi sono impegnata ad approvare nella prossima legislatura una legge per regolamentare il consumo del gioco d’azzardo. E’ ovvio – ha concluso – che una legge non può bastare ma è necessario mettere paletti ben piantati per terra su cui costruire una battaglia politica e culturale per liberare tante famiglie rovinate da questa piaga e soprattutto per difendere i nostri giovani che sono uno dei soggetti più esposti a questo tipo di cattive abitudini”.

Medicina, Pisa: nuova proteina per studio scompenso cardiaco

Uno studio della Scuola Sant’Anna e della Fondazione Monasterio di Pisa dimostra che il dosaggio con metodiche ad alta sensibilità di una proteina cardiaca, la troponina T, è in grado di fornire agli specialisti un potente strumento di predizione del destino dei pazienti affetti da scompenso cardiaco.

Lo scompenso cardiaco rappresenta il comune esito finale di molte patologie cardiovascolari ed è una delle principali cause di ricovero e decesso nel mondo occidentale. La ricerca, pubblicata sulla più prestigiosa rivista scientifica di cardiologia, ‘Circulation’, apre nuove possibili strade di cura ed è il frutto di un progetto internazionale ideato e coordinato dall’istituto di Scienze della Vita della Scuola Sant’Anna che ha analizzato i dati di 9.289 pazienti grazie a 11 studi europei e americani: attraverso metodi statistici avanzati, come la meta-analisi eseguita sui dati singoli, ha stabilito per la prima volta i valori di soglia di rischio (18 ng/L) nel livello della troponina T, da utilizzare per orientare la decisione clinica.
Il dosaggio di questa proteina cardiaca con metodica ad alta sensibilità permette di adattare la strategia terapeutica sulla base del rischio individuale di ogni paziente e di prevedere l’evolversi della patologia. “Questa osservazione è assolutamente originale – sottolineano i cardiologi Michele Emdin e Claudio Passino – e i risultati confermano il valore dei biomarcatori di danno cellulare per la valutazione integrata del paziente cardiopatico e la loro utilità per delineare nuovi strumenti di diagnosi e cura”.

Pisa: padre dà pugno a bidella per aver sgridato figlia

L’inserviente ha querelato il padre ed ha ottenuto il trasferimento ad un altro plesso scolastico. La dinamica esatta degli avvenimenti è ancora da chiarire.

Un rimprovero, troppo brusco e forse seguito da un calcio alla bambina, avrebbe innescato la reazione violenta di un genitore nei confronti di una bidella prima colpita con un pugno in faccia e poi ripetutamente strattonata.

Il fatto, avvenuto a Pisa martedì grasso, è stato raccontato oggi dai quotidiani locali, mentre l’inserviente, che ha già chiesto e ottenuto il trasferimento a un altro plesso scolastico dello stesso istituto comprensivo, ha querelato il padre della piccola.

Secondo quanto si è appreso, però, la vicenda non è ancora stata del tutto chiarita dai vertici scolastici che, anche per stemperare la tensione che si è creata, hanno deciso di accogliere la richiesta della bidella, attualmente assente dal lavoro dopo essersi fatta refertare in ospedale per le contusioni riportate.

La circostanza del rimprovero eccessivamente brusco sarebbe tuttavia stata confermata anche da un altro alunno che si trovava insieme alla bambina colpita. Saranno ora le indagini dei carabinieri a dover chiarire fino in fondo l’accaduto.

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