Pisa: controlli in centro, arrestati tre pusher

Durante un controllo del territorio interforze condotto a Pisa sono stati arrestati tre pusher, trovati anche sei stranieri irregolari che saranno espulsi.

Tre pusher sorpresi con le dosi di droga pronte a essere cedute sono stati arrestati ieri durante un servizio di controllo straordinario del territorio interforze condotto a Pisa.

Gli spacciatori, un’italiana e due stranieri, sono stati sorpresi in due piazze del centro storico. Lo ha reso noto la questura spiegando che il servizio è stato disposto nei giorni scorsi in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Nel corso del servizio organizzato dalla questura, è spiegato in una nota, “è stato inoltre rintracciato e assicurato alla giustizia un latitante di cittadinanza tunisina, ricercato in seguito a condanna per reati di lesioni aggravate e maltrattamenti: complessivamente sono state identificate circa 100 persone, di cui oltre la metà costituita da cittadini extracomunitari, e controllati circa 20 veicoli”.

Per tre extracomunitari risultati non in regola con il permesso di soggiorno sono stati adottati altrettanti provvedimenti di espulsione dal prefetto. Altri sei stranieri, sulla cui posizione sono in corso accertamenti e tutti con precedenti per spaccio, rapina e lesioni, sono stati trattenuti in questura in attesa di essere accompagnati al centro per il rimpatrio di Bari.

 Pisa: ‘capitale’ neuroriabilitazione e robotica

L’autunno è la stagione della ricerca a Pisa. Dal 16 al 20 ottobre la città toscana ospita due conferenze congiunte di rilevanza internazionale sulla neuroriabilitazione e sulla robotica indossabile, prima volta in Italia.

Dal 16 al 20 ottbre a Pisa due conferenze sulla neuroriabilitazione e robotica indossabile. Questi eventi scientifici approdano per la prima volta in Italia: si tratta di International conference on neurorehabilitation (Icnr2018) giunta alla 5/a edizione e di International symposium on wearable robotics’ (WeRob), alla 3/a edizione, in programma al Palazzo dei Congressi.

Le due conferenze internazionali vedranno la partecipazione di oltre 500 esperti tra scienziati, accademici e rappresentanti del mondo industriale con 380 abstract presentati, il 20% in più rispetto alle edizioni precedenti, per un evento che, spiega una nota, si annuncia come un’occasione importante per conoscere i recenti sviluppi di due frontiere di ricerca destinate a cambiare la società dei prossimi anni.

Neuroriabilitazione e robotica indossabile offrono soluzioni innovative alle tecnologie del futuro: dall’applicazione pediatrica dei robot alla robotica indossabile, dalla neuroriabilitazione computazionale alle interfacce uomo-macchina per l’ausilio di persone con disabilità motoria.

Tra i relatori dei due appuntamenti di ottobre Maria Chiara Carrozza, docente dell’istituto di biorobotica della Sant’Anna di Pisa e direttrice scientifica della Fondazione Don Gnocchi, Michael Goldfarb, docente della Vanderbilt University, Katja Mombaur, professoressa della Heidelberg University, Marcia O’ Malley della Rice University, Marco Santello, professore dell’Arizona State University, Stephen Scott, docente del Queen’s University ed Herman van der Kooij, professore dell’Università di Twente.

Al Palacongressi di Pisa sarà presente anche un’area espositiva dove Università, aziende e centri di ricerca potranno mostrare le loro ultime novità nel campo della robotica indossabile e della neuroriabilitazione.

Raccolta fondi per Sacko Soumayla, sindacalista assassinato

Sabato 30 giugno al circolo agorà, Pisa, raccolta fondi per sindacalista assassinato e contro la chiusura dei porti.

Il prossimo 30 giugno al circolo agorà di Pisa è stata organizzata una cena sociale (ore 20.00) per la raccolta fondi a favore della famiglia di Sacko Soumayla, sindacalista USB assassinato il 2 giugno a San Ferdinando, in cui vi sarà l’occasione di scambiare due parole riguardo alla questione chiusura porti.

Ultimamente in Europa la questione migranti si è infuocata vedendo prese di posizione molto diverse da: “Questi non toccheranno mai più terra in Italia. La pacchia è stra-finita” parole del Ministro degli Interni, a chi ha come slogan “welcome refugees”, come il circolo agorà.

Per Salvini le organizzazioni non governative hanno varato “navi da crociera” al servizio degli scafisti e dei mercanti di uomini. Alle parole sono seguiti i fatti, con il blocco della nave Acquarius, poi costretta a portare il suo carico di sofferenza umana in un porto spagnolo. Il rimpallo tra paesi europei si gioca ora intorno alla Lifeline, altra nave di una Ong tedesco/olandese, mentre i 113 profughi raccolti dalla portacontainer Alexander Maersck sono stati fatti sbarcare a Pozzallo, senza alcun riflettore, a nascondere le evidenti pressioni commerciali per il blocco di un cargo che altrimenti avrebbe perso 200 mila dollari al giorno per la mancata consegna della merce.

A subire per prima un sequestro fu la Open Arms, nave della Ong spagnola Proactiva il 18 marzo scorso, dopo il salvataggio di 215 migranti. Quella volta per decisione del gip di Catania Nunzio Sarpietro. Governava Gentiloni, e il senatore del Pd  – presidente della Commissione difesa Nicola Latorre – dichiarò in un’intervista che l’ipotesi presentata in sede UE di chiusura dei porti era “giusta e opportuna”.

Gli obiettivi anti migranti prima del PD e oggi del governo legastellato sono integralmente condivisi dai leader dell’Unione Europea.

Il capogruppo del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, ha dichiarato in una recente intervista: “Mi piace il fatto che con la sua dura decisione sull’Aquarius Salvini abbia fatto chiaramente capire che l’Italia non ne può più, che ha raggiunto il colmo. Un dato positivo. Sono pienamente d’accordo con lui. E lo ero anche con i muri eretti in Bulgaria e in Spagna. Finché ci saranno confini aperti per i migranti illegali questi continueranno ad arrivare”. ll  motivo di queste dichiarazioni? squisitamente economico: “i migranti africani non hanno le competenze lavorative che servono a paesi come Germania e Olanda. E la loro formazione sarebbe troppo costosa per l’Europa”. Paesi che non hanno pomodori da raccogliere.

In Italia, che pomodori ne ha, la seleziona avviene ai moli di sbarco, dove s’irreggimenta mano d’opera schiavizzata, che quando si organizza per uscire da una condizione sub umana rischia la vita e talvolta la perde, come il nostro attivista sindacale Sacko Soumayla, assassinato lo scorso 2 giugno a San Ferdinando.

Come uscire da questo girone infernale, nel quale il razzismo è lo strumento ideologico per legittimare e rendere più efficiente il massimo sfruttamento di tutti i lavoratori, di ogni origine e provenienza geografica?

Iniziativa promossa da Unione Sindacale di Base Fed. di Pisa e Corso di italiano per migranti.

per info: http://www.agorapisa.it/deriva_soumayla/

Pisa: il nuovo sindaco è Michele Conti

Michele Conti è stato proclamato sindaco stamani con una breve cerimonia nella sala Regia del Consiglio comunale. Il nuovo sindaco è un esponente della Lega e guiderà una maggioranza di centrodestra.

Michele conti, esponente della lega, guiderà una maggioranza di centrodestra che potrà contare anche sull’appoggio di una lista civica che otterrà quasi certamente un assessorato nonostante non ci sia stato apparentamento al ballottaggio.

Il candidato sindaco di “Pisa nel cuore”, Raffaele Latrofa, nel risiko delle nomine sembra essere l’unico già sicuro del posto nel governo cittadino: per lui si parla della delega ai Lavori pubblici.

Per il resto alla Lega andranno quattro assessorati, compreso quello specifico alla sicurezza, due a Fratelli d’Italia, uno o due a Forza Italia in una rosa di dieci nomi che potrebbe comprendere anche persone indipendenti ed espressione della società civile. Conti ha già annunciato che terra per sé le deleghe al Bilancio e alle Finanze.

Ballottaggi in Toscana: Pisa, Siena e Massa al centrodestra

Un vero e proprio ribaltone quello avvenuto in Toscana dove Pisa, Siena e Massa grazie ai ballottaggi passano in blocco al centrodestra.

A Pisa il nuovo sindaco è Michele Conti candidato di Lega, FI e FdI, che ha battuto Andrea Serfogli (Pd). A Siena Luigi De Mossi (Lega, Fi e FdI), con il 50,80% ha superato il sindaco uscente Bruno Valentini (Pd) fermatosi al 49,20%. A Massa Francesco Persiani al 56,74% supera Alessandro Volpe, sindaco uscente, fermo al 44%.

Il primo a riconoscere la sconfitta, già a metà scrutinio, è stato il candidato a sindaco del centrosinistra a Pisa, Andrea Serfogli, che fa i complimenti a Michele Conti, candidato di
Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il risultato finale lascia pochi dubbi: Conti 20.692 voti 52,2%, Serfogli 18.881 47,7%. Poi Massa, dove lo scarto è ancora più ampio e Francesco
Persiani diventa sindaco con il 56,74% superando il candidato di centrosinistra e sindaco uscente Alessandro Volpi. Più combattuto lo scrutino a Siena dove, però, alla fine
Luigi De Mossi, candidato di centrodestra (FI, Fdi e Lega) laspunta sul sindaco uscente del Pd, Bruno Valentini, con ilm50,80%.
Con i ballottaggi in tre importanti capoluoghi di provincia gli occhi di molti osservatori erano puntati proprio sulla Toscana, dove le tre sfide vedevano lo scontro tra centrodestra
e centrosinistra, con i grillini alla finestra ma spettatori non disinteressati. Del resto la Lega di Matteo Salvini, già alle politiche dello scorso 4 marzo, aveva fatto un grosso balzo in
avanti e al primo turno delle comunali di 15 giorni fa a Pisa era diventata il primo partito. Una scommessa vinta proprio dall’attuale ministro dell’Interno che venerdì scorso aveva
scelto la Toscana per chiudere la campagna elettorale per i ballottaggi: aprendo la mattina a Siena, passando per Massa e scendendo Pisa per il comizio di chiusura. Una giornata passata a raccogliere gli ultimi voti che evidentemente i sondaggi, più o meno segreti, gli davano come decisivi per vincere dove, fino a qualche anno fa, il centrosinistra non aveva avversari. Ora per il Pd (che alle politiche sembrava poter reggere), Leu e le altre formazioni di sinistra, si tratterà di capire cosa fare in vista di altri appuntamenti: tra un anno si vota a Firenze, tra due per la Regione. E anche il Movimento 5 Stelle, che il 4 marzo in Toscana non aveva sfondato, dovrà fare una riflessione su come procedere con un alleato di Governo sempre più forte.

Ballottaggi: Pisa unico capoluogo con lieve aumento affluenza

Pisa è l’unico dei 14 capoluoghi dove si sta votando che vede aumentare il numero dei suoi votanti, anche se di poco, rispetto al primo turno.

E’ stata del 33,38% l’affluenza rilevata alle ore 19 in 67 dei 75 comuni chiamati alle urne per i ballottaggi per le elezioni comunali sulla base dei dati raccolti dal Viminale.
Al primo turno l’affluenza era stata del 42,82%. Dunque il calo è stato di oltre 9 punti percentuali. Il dato non tiene conto dei risultati della Sicilia e del III municipio della Capitale, gestiti direttamente dalla Regione e dal Comune di Roma.

Alle ore 12 l’affluenza per i ballottaggi, a Massa è stata del 17,73%, rispetto al 19,27% registrato alla stessa ora del primo turno del 10 giugno. A Siena del 19,45% (21,50%), a Pisa del 20,87% contro il 20,15%.

Oltre Pisa tra i 67 comuni, i cui dati sono monitorati dal Viminale, c’è da registrare soltanto un altro comune in cui la percentuale dei votanti è aumentata: si tratta di Oria, in
provincia di Brindisi, dove oggi alle 12 ha votato il 23,29% degli aventi diritto contro il 23,20%. Un vero crollo dei votanti è da registrare – fino ad ora – in alcuni comuni del
napoletano, come Torre del Greco con una percentuale del 6,66 contro il 16,60 di quindici giorni fa, Quarto 8,26% contro il 12,66 del primo turno e Castellamare di Stabia con 9,64% contro il 17.33%. Sulla base dei dati forniti dal Comune di Roma anche
nel III municipio di Roma l’affluenza è in calo: oggi al 6,74% contro l’8,18% del 10 giugno.

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