Esplosione Livorno, Nogarin: “solo rabbia più forte del dolore”

Secondo la prima ricostruzione gli operai stavano effettuando delle operazioni di manutenzione ordinaria. Il sindaco: “Quanto ancora deve allungarsi l’elenco delle vittime sui luoghi di lavoro prima che si riesca a fare qualcosa?”.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti i due operai morti, dipendenti dell’azienda Labromare, specializzata nelle bonifiche, “stavano effettuando alcuni lavori di manutenzione all’interno del deposito costiero della società Neri”. Lo afferma il Comune di Livorno in una nota, spiegando che il sindaco Filippo Nogarin, di ritorno da impegni istituzionali in programma a Firenze, “si è immediatamente recato sul luogo dell’incidente, nella zona del deposito completamente evacuata dai vigili del fuoco in via cautelativa”. “In questo momento – ha detto Nogarin – più forte del dolore è solo la rabbia”.
“Siamo di fronte – ha aggiunto – a una tragedia immane. Tocca contare l’ennesimo incidente sul lavoro che strappa due uomini innocenti alle loro famiglie. In questo momento drammatico per tutta la città il mio primo pensiero è per loro. A queste mogli, madri, figli. A ognuno di loro va il mio più profondo cordoglio, il mio sostegno e la massima vicinanza. Perché tutto questo è inaccettabile. Quanto ancora, mi chiedo, deve allungarsi l’elenco delle vittime e delle tragedie consumate sui luoghi di lavoro prima che si riesca a fare qualcosa? A tutti i lavoratori, in particolare a quelli che operano in ambiente portuale, la politica deve garantire costantemente la massima sicurezza e non le vuote chiacchiere. La fine di una vita non ammette tentennamenti e impone risposte coraggiose e, soprattutto, immediate. In questo momento le autorità preposte sono impegnate a far luce su questa terribile vicenda, mi auguro che riescano a chiarire al più presto le dinamiche dei fatti e accertare le eventuali responsabilità”.

Bimbo di 1 anno si ustiona con orzo bollente

Un bambino di circa un anno si è ustionato con orzo bollente ieri sera in casa a Livorno e dopo una prima valutazione al pronto soccorso dell’ospedale cittadino è stato trasferito al pediatrico Meyer di Firenze.

L’incidente è accaduto verso le 23 quando il bambino ha inavvertitamente inciampato nella tazza che era su un tavolo. La bevanda bollente gli si è rovesciata addosso provocandogli ustioni sul 20% del corpo, in particolare al collo e alla schiena. Sul posto è subito intervenuta un’ambulanza della Misericordia col medico.

Livorno: sindaco Nogarin sperimenta il taxi scuola 

“Si tratta di un’iniziativa innovativa realizzata insieme alla Cooperativa Taxi Livornesi che senza prevedere ulteriori aggravi di spesa a carico delle famiglie integra il servizio pubblico” spiega il sindaco labronico.

“Chi ha detto che il trasporto pubblico locale è fatto solo di autobus e bikesharing?” Così il sindaco M5 Filippo Nogarin che lancia sul blog delle Stelle il nuovo progetto per Livorno:il taxi per le scuole.
“Da qualche settimana abbiamo avviato un servizio sperimentale a Castellaccio e Montenero: il taxi-scuola, che dal prossimo anno verrà esteso ad altri 8 quartieri della città” spiga Nogarin che aggiunge: “Si tratta di un’iniziativa innovativa realizzata insieme alla Cooperativa Taxi Livornesi che senza prevedere ulteriori aggravi di spesa a carico delle famiglie integra il servizio pubblico”.
Insomma, “un modo diverso per pensare la mobilità urbana, riducendo il traffico e le emissioni e ammortizzando le linee deboli. E questo significa utilizzare al meglio le risorse dei cittadini” commenta il sindaco.

Fisco: sottratte imposte per 1 mln, nei guai due imprenditori

La guardia di finanza di Livorno ha posto sotto sequestro preventivo, su disposizione del gip, un appartamento in centro del valore di mercato di oltre 300 mila euro, di proprietà di due imprenditori livornesi attivi nel settore portuale, accusati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e falso in bilancio.

I due imprenditori, spiega una nota delle fiamme gialle, gestiscono “una società di capitali operante da molti anni nel settore dei servizi portuali e avevamo accumulato ingenti debiti con il Fisco, omettendo di pagare le imposte sui redditi e l’Iva per oltre un milione di euro”.

Secondo gli inquirenti, per sottrarsi alla riscossione coattiva da parte dell’erario, hanno falsificato il bilancio della società messa in liquidazione omettendo di indicare, tra le immobilizzazioni materiali, il mantenimento della proprietà dell’immobile ora sequestrato e hanno ceduto di fatto i restanti beni aziendali a un’altra società, senza far risultare alcun corrispettivo a titolo di affitto o cessione.

Successivamente, conclude la finanza, “una volta depositato il bilancio che indicava falsamente un attivo pari a zero hanno poi cancellato la società del registro delle imprese per far perdere le proprie tracce”. Gli investigatori hanno ricostruito la presunta condotta fraudolenta analizzando le dinamiche aziendali a ritroso fino al 2000 e ricostruito il comportamento dei due imprenditori tesi a far scomparire i beni sui quali il fisco avrebbe legittimamente potuto rivalersi”.

Alluvione Livorno: la delusione delle imprese per i ritardi nei risarcimenti

La preoccupazione degli operatori economici di Livorno sui ritardi nell’assegnazione dei fondi del dopo alluvione. Domenico Guarino ha intervistato  il direttore di Confcommercio – Imprese per l’Italia LivornoFederico Pieragnoli.

“Anche pochi interventi ma subito”, questa è sempre stata la nostra richiesta per aiutare le aziende a ripartire. “Stiamo ancora aspettando. I nostri amministratori hanno preso il toro per le corna troppo tardi. C’è chi dopo 7-8 mesi sta soffrendo economicamente fino all’epilogo estremo della chiusura”.

Confcommercio raccoglie la disillusione delle imprese che hanno fatto domanda di risarcimento e che quasi non credono più che gli aiuti arriveranno.

Confcommercio della Provincia di Livorno invita anche i neo eletti a fare pressione affinché sia portata immediatamente all’attenzione del governo che si costituirà la condizione in cui versano le imprese colpite dagli eventi calamitosi dello scorso settembre.

Alluvione Livorno, Rossi: in 5 mesi opere per 29 mln 

Il governatore si ritiene soddisfatto dela risposta della Regione all’emergenza: “Sfido chiunque a trovare in Italia una tale capacità e velocità di spesa”.

Sono 140, per un importo complessivo di 29 milioni di euro, le opere concluse, o in corso di realizzazione, a Livorno nei primi cinque mesi di incarico del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in qualità di commissario per la ricostruzione post alluvione. È quanto ha annunciato lo stesso Rossi oggi a Livorno. Per il governatore, spiega una nota, adesso spetta a Parlamento e Governo stanziare le risorse necessarie a dare ristoro a famiglie e imprese, che hanno denunciato e documentato danni per 50 milioni di euro.
“Sfido chiunque – ha detto – a trovare in Italia una tale capacità e velocità di spesa. È per questo che sono soddisfatto del percorso compiuto fin qui. Al tempo stesso non mi nascondo le difficoltà, che oggi si concentrano sull’Ardenza, sul Rio Maggiore, sull’Ugione e a Montenero, e ritengo sia arrivato il momento di reclamare dal Parlamento e dal Governo un impegno più adeguato per Livorno”.
Per Rossi, “dei 60 milioni che stiamo gestendo, 40 ce li ha messi la Regione. Non si tratta di scaricare le responsabilità, ma di responsabilizzare Governo e Parlamento verso le esigenze dei cittadini e delle imprese livornesi”. In quest’ottica una lettera, a firma dello stesso Rossi e dei sindaci di Livorno, Collesalvetti e Rosignano, sarà inviata domani a tutti i neo parlamentari eletti in Toscana.
 Il governatore si è prima recato a Quercianella, alla foce del Chioma, dove è stato ultimato un nuovissimo ponte, capace di alzarsi per quattro metri dalla sua sede, così da garantire il corretto deflusso delle acque. L’alluvione, spiega una nota, ha insabbiato l’intero porticciolo e l’impegno del commissario è stato quello di procedere nei tempi più rapidi possibili ad un adeguato dragaggio. Rossi si è poi spostato a Salviano, vicino alla foce del Rio Maggiore, dove entro due mesi è prevista la conclusione dei lavori per la realizzazione di un muro in cemento armato a protezione della sponda destra e del contiguo condominio. Infine, il presidente della Regione e commissario post alluvione, si legge ancora, “ha voluto rassicurare le imprese circa i tempi di pagamento dei lavori, un aspetto sul quale si sono registrati alcuni ritardi, soprattutto per ciò che concerne le opere sotto il controllo del Comune di Livorno”.
A questo proposito Rossi e il sindaco Filippo Nogarin hanno convenuto di costituire un apposito tavolo congiunto per risolvere ogni criticità e velocizzare i pagamenti, visto che i soldi sono disponibili. Il commissario ha quindi sottolineato la disponibilità da parte dei suoi uffici a versare alle imprese un acconto del 30% dell’importo complessivo delle opere, a fronte della presentazione di una dichiarazione di apertura dei cantieri e di inizio dei lavori. Rossi ha poi fissato per gli inizi di giugno il termine ultimo per la presentazione dei progetti, così da appaltare gli ultimi lavori, per complessivi ulteriori 30 milioni di euro, entro giugno ed iniziarli prima della conclusione del suo mandato di commissario prevista per la fine del settembre prossimo.
Exit mobile version