Livorno: aggredisce controllore pullman, denunciato

Intimato ad esibire il biglietto dell’autobus, il passeggero, 38enne di origine cinese, ha aggredito il controllora donna. Identificato, è stato denunciato dai carabinieri.

Un 38enne di origine cinese ha aggredito un controllore donna su un pullman di linea a Livorno dopo che gli era stato chiesto di esibire il biglietto. L’uomo è stato identificato e dunque denunciato dai carabinieri per violenza e resistenza a incaricato di pubblico servizio.

Il fatto è accaduto nella serata di ieri a bordo di un bus del servizio pubblico. Secondo quanto appurato dai militari, intervenuti sul posto su richiesta di un carabiniere libero dal servizio testimone della scena, il 38enne ha aggredito il controllore alla richiesta di esibire il titolo di viaggio, provocando una colluttazione che ha costretto l’autista a fermare la corsa in piazza della Repubblica e ad aprire le porte del mezzo.

Una volta scesi la colluttazione è proseguita con il 38enne che ha strappato dalle mani della donna il blocchetto delle contravvenzioni. A quel punto è intervenuto il militare che ha difeso il controllore e chiamato subito una pattuglia dell’Arma. La donna è stata poi accompagnata al pronto soccorso con evidenti segni di percosse al volto e alle mani, mentre l’aggressore è stato denunciato dopo aver restituito volontariamente il blocchetto delle contravvenzioni di cui si era impossessato.

Stalking: perseguita ex convivente, divieto avvicinarla 

Divieto di avvicinamento e di comunicazione con la sua ex convivente: è quanto disposto dal gip di Livorno nei confronti di un 50enne livornese, accusato di stalking nei confronti della donna. L’ordinanza è stata notificata ieri dalla polizia.

In base a quanto accertato dalle indagini, condotte dalla squadra mobile livornese e coordinate dal pm Massimo Mannucci, era dal 2013 che la donna, convivente del 50enne, avrebbe subito minacce, percosse e lesioni continue. Maltrattamenti che avevano convinto la donna a lasciarlo e interrompere la convivenza.
Dopo la separazione, secondo quanto appurato dalla polizia, gli atti persecutori si sarebbero però ripetuti con appostamenti sotto casa, al lavoro, su internet, sfociando in episodi di violenza che sono stati ricostruiti attraverso testimonianze e riscontri certi. Col divieto di avvicinamento il gip, ha prescritto nei confronti del livornese l’obbligo di mantenersi distante 500 metri dalla donna e dai suoi familiari. Divieto anche di comunicare con la ex e i suoi parenti o conviventi anche via telefono o internet o con ogni altro mezzo.

Bersani,per Leu importante in Parlamento sinistra di governo 

Pierluigi Bersani, oggi a Livorno per partecipare ad un’iniziativa elettorale di Leu, ha ribadito che per ridurre la forbice della disuguaglianza è necessario puntare su lavoro, welfare e fisco. Riguardo gli ultimi avvenimenti: “Chi è dichiaratamente fascista non può partecipare alle elezioni”.

Pierluigi Bersani, a Livorno per una manifestazione elettorale di Leu con un volantinaggio nella zona del mercato centrale, ha dichiarato, rispondendo ai giornalisti riguardo le aspettative per le elezioni del 4 marzo: “L’importante per noi è che in Parlamento ci sia il punto di vista forte di una sinistra di governo. Liberi e uguali ha questa missione: mettere in Parlamento una sinistra di governo che sostenga la nostra idea fondamentale. E cioè bisogna assolutamente ridurre la forbice della disuguaglianza se vogliamo che ci sia una ripresa vera, che ci sia una linea di crescita per il Paese.”
“C’è troppa disuguaglianza, troppa gente in difficoltà. Quindi tre cose: lavoro buono, cioè investimenti non bonus, e via la precarietà che ce n’è troppa. Secondo welfare, la sanità, che si sta degradando: bisogna mettere al riparo le fasce più deboli dall’esclusione dalla sanità. Terzo il fisco, no flat tax, fisco progressivo e fedele. Con queste tre cose la forbice si riduce e il paese può andare avanti”.
Bersani, riguardo la lotta antifascista ha ribadito: “Chi è dichiaratamente fascista non può partecipare alle elezioni di un paese che ha una costituzione antifascista. Sarà ora di mettere un limite a questa cosa, perché lasciarle passare così non mi sembra sia una buona medicina. Ieri sono stato a Forno – ha spiegato Bersani -, e tre giorni fa ero davanti a una lapide di caduti in una rappresaglia nazi-fascista”. Bersani ha spiegato di esserci stato “dopo aver visto due giorni prima una cinquantina di persone, in una piazza a Bologna, con il braccio levato dire ‘Sieg heil'” e pronti a “partecipare alle elezioni”.
Bersani, a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano di commentare le ultime dichiarazioni di Romano Prodi sul sostegno a ‘Insieme’, ha affermato: “Prodi? Dice che non vuol votare il Pd di Renzi, poi dice che vota Insieme, cioè vota una lista che tutti sanno che se non arriva al 3% il voto va direttamente al Pd di Renzi, poi dice che Gentiloni non è Renzi. Insomma, mi spiace che Prodi si sia appassionato alle sfumature. Perché ‘Insieme’ è una sfumatura del Pd, Gentiloni è una sfumatura di Renzi. Non mi sembra, girando per l’Italia, che sia tempo di sfumature. Forse non riesco a convincere Prodi di questo, che sotto i piedi abbiamo qualcosa che bolle, non delle sfumature”

Meloni (Fdi): A Livorno è stata un’aggressione

Giorgia Meloni, la candidata premier per Fdi, riguardo i fatti avvenuti ieri, ha dichiarato: “A Livorno ci hanno aggrediti, ma i giornali non lo dicono. Quella è stata una aggressione, ma non si può dire perché l’aggredito è di destra”. Orlando (Pd): “Condanno gli atti di ostilità”.

La Meloni ha affermato: “Ero stata invitata a Livorno dai commercianti e ho trovato un folto gruppo di ubriaconi dei centri sociali che non hanno contestato ma hanno tentato di aggredirci. Sono i centri sociali, hanno tutti nome e cognome e sanno tutti chi sono e dove stanno. E’ stata una aggressione ma non si può dire perchè l’aggredito era di destra. Se a ricevere l’aggressione era uno di sinistra da parte di qualcuno di destra, poco dopo avremmo avuto i Caschi blu dell’Onu per strada”, conclude.

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ha detto, mentre era ospite alla trasmissione Agorà: “Condanno gli atti di ostilità nei confronti di Giorgia Meloni e di chiunque manifesta il proprio pensiero”.

Gdf affida Lucertola delle rocce ad Acquario Livorno

La Guardia di Finanza di Livorno ed i Carabinieri Forestai di Cecina hanno affidato all’Acquario di Livorno un esemplare maschio di Lucertola delle rocce della Namibia, recuperato nel porto durante le operazioni di scarico di un container di legname proveniente dal Gabon (Africa).

L’intervento è avvenuto dopo la segnalazione da parte del Fitosanitario della Regione Toscana e dello spedizioniere, i quali, al momento del ritrovamento dell’esemplare di lucertola delle roccie, hanno contattato la Guardia di Finanza ed i Carabinieri, subito giunti sul posto.

L’animale, che somiglia ad una piccola iguana, è stato riconosciuto come lucertola delle rocce della Namibia (Agam planices ), specie che, ad oggi, non rientra tra quelle inserite nella CITES, la Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie in via d’estinzione.

Una volta recuperata, la lucertola è stata affidata all’Acquario di Livorno che lo ha prontamente inserito all’interno di un terrario della struttura accanto all’area espositiva che ospita diverse specie di insetti, rettili ed anfibi.

Dal 1° gennaio 2017, la Guardia di Finanza, con l’attribuzione delle funzioni del Corpo Forestale dello Stato, opera all’interno del porto di Livorno svolgendo quotidianamente controlli finalizzati al contrasto del commercio illegale della flora e della fauna in via di estinzione.

Giorgia Meloni contestata durante la sua visita a Livorno (VIDEO)

La leader di Fratelli d’Italia è stata accolta da striscioni e cori “anti fascismo” durante una sua visita alla città di Livorno per la campagna elettorale.

Durante la passeggiata nelle strade della città per incontrare alcuni commercianti per la campgan elettorale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni è stata contestata da striscioni e cori. Alcuni manifestanti, sembra non del quartiere, le hanno cantato ‘Bella ciao’ e intonato cori come ‘Livorno è antifascista’. Esposto anche un cartello con scritto ‘Livorno i fascisti non li vuole. Meloni vattene!”.

Sarebbe stata raggiunta anche da una bottiglia di plastica e da uno sputo, Giorgia Meloni, durante la contestazione di oggi a Livorno. Lo rendono noto dal partito di Fdi della Toscana: la bottiglia è stata lanciata mentre Meloni stava salendo in auto per lasciare la città. La leader di Fdi non ha riportato conseguenze, è stato ancora spiegato.

L’auto è stata circondata dai manifestanti: il veicolo, che era protetto dalle forze dell’ordine, è comunque riuscito a partire alla volta di Pontedera (Pisa), dove Meloni ha in programma un’altra iniziativa. Secondo quanto spiegato da Fdi sarebbero stati tirati calci alla macchina.

La leader del partito, a visita conclusa ha dichiarato: “A Livorno oggi le due Italie che si confrontano il prossimo 4 marzo: da una parte Fratelli d’Italia che parla con i commercianti, con le persone comuni, di sicurezza, di tutela del piccolo commercio, di identità, di marchio italiano. Dall’altra i soliti quattro deficienti dei centri sociali che quattro giorni fa in branco prendevano a calci un brigadiere dei carabinieri mentre era a terra e che oggi vogliono impedire a me di parlare. Scegliete da che parte stare, italiani. Scegliete se stare dalla parte degli antidemocratici o della democrazia e della libertà”.

“Ringrazio il lavoro impagabile Delle nostre forze dell’ordine che hanno svolto anche oggi un servizio esemplare per fronteggiare i soliti vigliacchi dei centri sociali che volevano impedirmi di passeggiare e incontrare i commercianti”.

VIDEO DI URBAN LIVORNO 2.0

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