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Appalti: dirigente Comune Carrara interdetto da pubblici uffici
Il dirigente era indagato dalla procura di Massa per truffa aggravata allo Stato, abuso d’ufficio, turbativa degli incarti e falso in atto pubblico. Coinvolti anche 3 imprenditori edili negli appalti.
Le indagini, coordinate dal pm Alberto Dello Iacono ed iniziate nel 2014, riguardano in particolare gare di appalto per realizzare due uffici informazioni (un ufficio di accoglienza e informazione a Tarnone, alle cave di marmo, e un ufficio informazione, accoglienza e ristoro alla periferia di Carrara). La misura cautelare è stata eseguita l’1 febbraio dalla guardia di finanza di Massa Carrara.
Il dirigente, secondo la procura, in un caso “indusse la giunta comunale a deliberare per suddividere i lavori in due lotti facendo quindi vincere le gare d’appalto a due imprese amiche” (come accertato dalle indagini delle Fiamme gialle il frazionamento degli appalti non era necessario ma soltanto strumentale a prolungare i lavori ed ottenere più denaro).
Nell’altro “al termine dei primi lavori, svolti regolarmente da un’impresa estranea alla vicenda, riusciva a far emettere dalla giunta una nuova delibera per appaltare nuovamente i lavori facendo risultare che vi era necessità di ulteriori opere per poi alterarne il regolare svolgimento e favorire due imprenditori. Poi giustificava il ritardo dei lavoro attestando falsamente che vi erano condizioni meteorologiche sfavorevoli.” Inoltre, continua la nota, l’azienda ‘amica’ avrebbe pure ricevuto un “contributo di 40.000 euro di fondi regionali per attività di smaltimento dei rifiuti e degli inerti che in realtà spettavano alla ditta dell’appaltante”.
Contestata anche la concussione a danno del gestore di un luna park a Marina di Carrara. Al dirigente, infatti, il pm contesta la concussione perché avrebbe chiesto al gestore favori pecuniari senza i quali avrebbe ostacolato il rilascio di licenze di installazione delle giostre.
Carrara: frustati a lavoro come schiavi
Al lavoro come schiavi, frustati, minacciati di morte e seviziati con un coltello: la denuncia choc è finita sul tavolo della procura di Massa e coinvolge tre pakistani che accusano il titolare di una ditta nautica di Carrara.
Nella denuncia, depositata dall’avvocato Michela Poletti, oltre che delle angherie subite si parla anche stipendi pagati con bonifici ai tre stranieri soldi che poi dovevano subito restituire in contanti al datore di lavoro. I tre pakistani, di circa 30 anni, sarebbero stati costretti a lavorare fino a 13 ore al giorno, come si legge nella denuncia, e inizialmente senza contratto e senza alcun strumento di protezione. Avevano compiti di resinatori della vetroresina utilizzata per la costruzione delle imbarcazioni. I tre, ‘isolati’ anche dai loro connazionali, si sono rivolti anche alla Cgil.
Cerca di attraversare i binari, uomo travolto a stazione Carrara
Un uomo di 55 anni, di nazionalità romena, è stato travolto e ucciso ieri sera da un treno a lunga percorrenza in transito nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Carrara Avenza (Massa Carrara).
Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un incidente: l’uomo, intorno alle 20.30, avrebbe cercato di attraversare i binari. Purtroppo sono stati inutili i soccorsi. La circolazione sulla linea La Spezia-Pisa è stata interrotta, sia verso Pisa sia in direzione La Spezia, per eseguire i rilievi. Sul posto erano presenti la polfer e gli agenti di Carrara.
Ritardi sono stati registrati per molti treni che sono stati fermati nelle stazioni prima di Carrara.
Carrara, dolore e rabbia a funerali operaio morto
Dolore e rabbia a Carrara ai funerali di Luca Savio, l’operaio morto l’11 luglio scorso in un deposito di Marina di Carrara (Massa Carrara) dopo essere stato colpito da un blocco di marmo.
Presenti circa duecento persone, tra cui l’assessora regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale, quello di Fivizzano Paolo Grassi e per
l’amministrazione comunale di Massa il vice sindaco Guido Mottini.
In prima linea anche le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. I rappresentanti di Cgil e Uil hanno fatto girare un comunicato in mattinata ribadendo che “non si può assistere ancora a tragedie come questa, tutto non può essere ricondotto alla fatalità. Di
precarietà si muore”, e lanciano una proposta: “Invitiamo tutti i lavoratori a devolvere alla famiglia quattro ore di lavoro. Conto aperto anche a coloro che vogliano fare autonomamente dare un contributo alla famiglia”.
“Siamo di fronte agli effetti inaccettabili di una precarieta’ e di un mercato del lavoro che consentono l’eccessiva frammentazione di mansioni e carichi insostenibili di lavoro”, spiega il governatore della Toscana, Enrico Rossi. “C’e’ una proliferazione
di terzocontisti- prosegue- e vengono fatti svolgere compiti diversi da quelli che un lavoratore e’ chiamato a eseguire in base al contratto sottoscritto. L’assenza di formazione adeguata si presenta cosi’ come una conseguenza naturale, di fronte alla
quale non possiamo piu’ chiudere gli occhi”. Per Rossi “c’e’ un enorme problema non solo di cultura della sicurezza, ma di rispetto delle regole”.