Fase 2: stabilimenti balneari in Versilia aperti per protesta

Tutti aperti domani per un’ora, dalle 10.30, gli stabilimenti balneari della Versilia (Lucca) ma solo per protestare contro la mancata possibilità di ricominciare a lavorare con la fase 2 dell’emergenza coronavirus e per sensibilizzare le amministrazioni sul problema ancora non risolto per i bagni e le attività ricettive.

L’iniziativa è promossa dalle associazioni del balneari della Versilia: a presidiare le spiagge da Viareggio a Forte dei MarmI passando per Lido di Camaiore e Marina di Pietrasanta sarà un solo rappresentante di ogni stabilimento. “Un flash mob simbolico in cui ogni operatore turistico si troverà da solo in spiaggia con la tipica maglietta da salvataggio, il salvagente e la mascherina a protezione di bocca e naso”.
“Mentre Confesercenti andrà a consegnare tutte le chiavi delle attività commerciali in Municipio – spiega il presidente dei balneari di Lido di Camaiore Marco Daddio – tutti i bagni
della Versilia avvieranno questa simbolica protesta”. Il motivo è simile a quello che muove i commercianti in questi giorni: con la fase due che sarà avviata il 4 maggio, agli stabilimenti
balneari non viene concessa la possibilità di avviare l’attività, con la stagione ormai già iniziata. “Ma al momento – spiega Daddio – non abbiamo nessuna certezza neanche su quando potremo riaprire, né su quali condizioni o accorgimenti dovremmo seguire. Una estrema incertezza che sta trasformando questa pandemia sanitaria in una vera e propria emergenza sociale ed economica”. Le imprese del turismo versiliese chiedono di di poter riaprire il prima possibile, garantendo ovviamente di rispettare tutte le norme di sicurezza sanitaria e di distanziamento sociale.

Firenze: cercatori funghi irregolari, multe e porcini distrutti

Più violazioni amministrative per un importo complessivo di oltre mille euro e sequestro di circa 30 chili di funghi, in particolare porcini, poi distrutti. E’ l’esito di controlli effettuali dai carabinieri forestali nel Fiorentino, nei comuni di Vaglia e Calenzano, dove nei giorni scorsi c’è stato un grande afflusso nel bosco di raccoglitori di funghi.

I militari della stazione di Ceppeto hanno eseguito controlli nei confronti di una cinquantina di cercatori a Tassaia e Croci riguardo al rispetto della normativa sulle modalità di raccolta, rilevando appunto più violazioni: dalla raccolta in assenza di autorizzazione a quella di esemplari di porcini non conformi per dimensioni, dalla detenzione dei funghi in contenitori non idonei alla raccolta di ovoli ancora chiusi.

In questi giorni si sono verificati alcuni casi di cercatori di funghi che si erano persi durante la loro attività. Ieri nel comune di Pescaglia, in Lucchesia, un cercatore di funghi che si era perso è stato ritrovato poco prima di mezzanotte dal Soccorso alpino e speleologico toscano. Le ricerche erano iniziate intorno alle 18 e l’uomo, originario di Camaiore (Lucca), è stato raggiunto dai tecnici della squadra della Stazione di Lucca che l’hanno riaccompagnato alla vettura.

Intervento del Sast anche nella provincia di Massa Carrara dove un fungaiolo di 69 anni si era perso. Le ricerche hanno impegnato i tecnici della stazione di Carrara e Lunigiana del soccorso che non hanno potuto contare per la localizzazione sul telefono cellulare dell’uomo che era scarico. Dopo una notte di ricerche nei boschi alle quali hanno partecipato anche i vigili del fuoco il 69enne è stato localizzato stamani da altri due fungaioli che si trovavano in zona e quindi è stato recuperato.

Camaiore: moria di pesci nei fossi, ora accertmaneti Arpat

Trovati morti pesci lunghi circa 30 cm, per un peso complessivo di circa 10 kg. Rinvenuti ieri pomeriggio, in due distinti punti, nei fossi di Capezzano Pianore nel Comune di Camaiore (Lucca). A darne notizia l’Arpat i cui tecnici sono intervenuti su segnalazione della polizia municipale.

L’Arpat spiega in una nota che i fossi avevano poca acqua ed erano privi di scorrimento; in alcuni tratti del letto sono state viste alghe e modesti quantitativi di sfalci dovuti a recenti potature delle sponde. Sulla superficie sono stati osservati anche aloni oleosi, compatibili con la degradazione delle alghe.

Misurati i livelli di ossigeno disciolto, temperatura, ph e conducibilità dell’acqua nei pressi del ritrovamento; i risultati hanno evidenziato valori di ossigeno disciolto molto bassi, al limite della sopravvivenza dei pesci. I tecnici, nel risalire il fossato non hanno individuato nessuna immissione puntuale nello stesso fosso.

Infine nel corso del sopralluogo sono stati prelevati campioni delle acque superficiali per sottoporli ad esame analitico chimico e biologico per diversi parametri. Considerato quanto è emerso dal sopralluogo e dai risultati delle misure eseguite in campo, si ritiene che la moria di pesci possa ragionevolmente essere stata causata dalla mancanza di ossigeno, dovuta alla scarsità di acqua, all’imputridimento della stessa e alle alte temperature.

Gli esiti delle analisi, conclude l’Arpat, potranno stabilire con maggior dettaglio la causa della morte.

Accoltellato dopo agguato a Camaiore, grave 50enne

Un uomo sarebbe stato accoltellato dopo un agguato a S. Maria Albiano, frazione di Camaiore in provincia di Lucca. Il 50enne sarebbe stato aggredito da qualcuno lo attendeva vicino alla sua casa.

L’episodio è avvenuto ieri sera intorno alle 23.00. A dare l’allarme è stata la madre dell’uomo che  è riuscito a salire nella sua abitazione nonostante le ferite alla schiena e al bacino e quella alla testa che si è procurato cadendo a terra.

Dopo il soccorso dei sanitari del 118 è stato trasportato all’ospedale della Versilia e poi trasferito a quello di Cisanello (Pisa) in codice rosso. I carabinieri che si sono recati sul posto stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto e identificare gli aggressori, oltre a capire i motivi del tentato omicidio.

Secondo le prima informazioni, la vittima sarebbe stata colpita alle spalle, forse con una roncola. Nel corso della nottata i medici lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico. Ora si trova ricoverato in prognosi riservata: le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto appreso l’uomo vive gran parte dell’anno all”estero, e torna saltuariamente in Lucchesia a trovare la madre. Ad aggredirlo, il 50enne stava rientrando con in mano dei sacchetti della spesa, potrebbe essere stata una sola persona e non due come ipotizzato in un primo momento. Tutte le ipotesi sono aperte anche se ad ora sembrerebbe esclusa quella della rapina.

Da Cecina a Camaiore, 3 arrestati dopo inseguimento in autostrada

I 3 arrestati hanno rubato un giubbotto ed un portafoglio dopo aver rotto il finestrino di un camper e poi sono scappati a bordo di una Fiesta.

Dopo un lungo inseguimento da San Pietro in Palazzi, nel comune di Cecina (Livorno), fino a Camaiore (Lucca), tre uomini di 29, 28 e 19 anni che avevano rubato a bordo di un camper posteggiato in un’area sosta, sono stati arrestati per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale dai carabinieri di Cecina in collaborazione con Polizia Stradale di Viareggio (Lucca).

I tre, tutti residenti a Roma, nel pomeriggio di ieri, dopo aver infranto un finestrino del camper con targa tedesca in un’area di sosta caravan di Vada si sono impossessati di un portafogli e un giubbetto di pelle di marca e sono fuggiti a bordo di una Fiesta. A lanciare l’allarme è stato il gestore dell’area. I carabinieri sono subito intervenuti intercettando l’auto a San Pietro in Palazzi che all’alt non si è fermata ma ha proseguito la fuga sull’autostrada A12, spaccando la barra della corsia telepass. E’ iniziato così un lungo inseguimento con l’auto dei fuggitivi che a forte velocità ha effettuato numerose manovre spericolate, mentre uno dei tre ha cominciato a gettare dal finestrino alcuni oggetti, non solo refurtiva ma verosimilmente anche di altri, mettendo in seria difficoltà la pattuglia dei militari che li inseguiva.

Nell’inseguimento i carabinieri hanno preso contatti con Polstrada e alla fine le pattuglie dell’Arma e della Polstrada sono riuscite a fermare la corsa della Fiesta, riportando danni alle rispettive carrozzerie. Nel frattempo un’altra pattuglia dell’Arma ha ripercorso il tratto autostradale dell’inseguimento recuperando gli oggetti lanciati dal finestrino della Fiesta. I tre cileni sono stati quindi arrestati e segnalati alla prefettura perché durante la perquisizione all’autovettura sono stati trovati quattro grammi di marijuana. Dopo l’arresto sono stati trasferiti nel carcere di Livorno.

Versilia: genitori non riconoscono bimba, sindaco chiede di adottarla

Una bimba nata tre mesi fa all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore (Lucca) non è stata riconosciuta dopo il parto dai propri genitori, versiliesi, che hanno alcuni problemi economici, ed è stata pertanto affidata ai servizi sociali.

Dopo le cure nel reparto di Neonatologia, come riportato oggi dai quotidiani locali, la piccola è stata trasferita dal 9 aprile in una struttura protetta per ordine del giudice del tribunale di Lucca, in attesa che qualcuno possa adottarla.
Due famiglie avrebbero già manifestato questa intenzione. Quello della piccola non sarebbe un episodio isolato, all’ospedale Versilia la media dei bambini nati e poi non
riconosciuti si aggirerebbe intorno ai tre casi all’anno. Anche il sindaco di Camaiore (Lucca) Alessandro Del Dotto ha espresso il desiderio di adottare la bambina “ma in questo paese
distratto ai single non è consentito – sottolinea -. Il nostro comune farà qualsiasi cosa necessaria per poter aiutare questa bimba”.

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