Arezzo: pulmino contro albero, conducente accusata di omicidio colposo

Omicidio colposo plurimo, questa l’ipotesi d’accusa a carico della 40enne che era alla guida del pulmino finito fuori strada ieri sera poco dopo le 20 lungo la provinciale 28 della Fratta nel comune di Cortona (Arezzo).

Per cause in corso di accertamento la donna ha perduto il controllo del mezzo che si è schiantato contro un albero provocando la morte di due uomini e una donna.

Le vittime, tutti in cura presso una struttura locale, sono Ivan Osmeri, 45 anni di Passignano sul Trasimeno (Perugia), Selene Foschi, 43 anni di Livorno e Luigi Romano, 45 anni, originario di Napoli. Al bilancio vanno aggiunti due feriti in codice rosso trasferiti a Siena e tre in codice giallo portati all’ospedale San Donato di Arezzo.

Stando ad una prima ricostruzione, i disabili e l’accompagnatrice tornavano da una festa nel Senese: un gruppo è stato fatto scendere in una prima struttura, il secondo era diretto verso la seconda struttura quando, forse a causa del violento temporale in corso nella zona, la 40enne ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada.

La pioggia ha reso difficili gli interventi dei soccorritori, vigili del fuoco, 118 e carabinieri.

Assalto in strada per rapina cellulare, gli rompono il braccio

In tre gli tagliano la strada, lo minacciano di morte e lo picchiano fino alla frattura di un braccio per portargli via un telefonino di ultima generazione. Vittima un pensionato 70enne di Monterchi (Arezzo) dove è accaduto il fatto.

L’anziano era alla guida della propria auto quando si è visto tagliare la strada da un pick up con tre persone a bordo. Una volta fatto scendere dalla macchina il pensionato è stato minacciato di morte dai tre, strattonato, percosso fino a procurargli la rottura del braccio e privato di uno smartphone da 500 euro. Al termine della rapina i tre uomini si sono dileguati a gran velocità a bordo del pick-up, l’uomo invece si è recato immediatamente dai carabinieri di Monterchi ed è stato visitato in seguito presso il pronto soccorso di Sansepolcro.

I carabinieri hanno avviato nelle prime ore successive all’evento una complessa e articolata attività d’indagine volta a individuarne gli autori del reato che sono stati bloccati poco dopo. Si tratta di tre giovani albanesi denunciati per concorso in rapina e lesioni personali.

Perseguita donna, denunciato molestatore seriale

Da dicembre scorso avrebbe perseguitato una donna, residente nell’Aretino, con telefonate, anonime, a sfondo erotico. Questa l’accusa che ha portato alla denuncia per stalking di un 40enne, un operaio italiano residente in Toscana, più volte condannato, spiegano i carabinieri che lo hanno individuato, per molestie a carattere sessuale via telefono e che negli ultimi mesi avrebbe molestato più donne residenti in Campania, Puglia, Lombardia, Lazio e Toscana.

La sua vittima nell’Aretino, una negoziante, secondo quanto avrebbe riferito ai carabinieri, ha vissuto per mesi con l’incubo di quelle telefonate, in preda a un forte stato di ansia tanto da costringerla a cambiare abitudini di vita, percorsi giornalieri e luoghi abitualmente frequentati.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, a cui la donna si è rivolta, l’uomo avrebbe scelto la commerciante casualmente dopo che il numero di telefono fisso del suo negozio era stato messo sul web per la promozione di alcuni prodotti. Il modus operandi del quarantenne sarebbe stato sempre lo stesso: avvicinava le sue vittime telefonicamente con una scusa di lavoro poi iniziava fin da subito a fare proposte sessuali e ad offendere.

Non risulta che le abbia mai incontrate nè che vittime abbiamo subito ulteriori violenze oltre a quelle verbali nel corso delle telefonate. In corso indagini per identificare ulteriori donne perseguitate dal 40enne.

Furgoncino fuori strada, due feriti e danni a mosaico più grande d’Europa

Un incidente stradale avvenuto stamani a Indicatore, frazione alle porte di Arezzo, ha provocato due feriti lievi e danni al mosaico ‘Visione di Ezechiele’, davanti alla parrocchia dello Spirito Santo. L’opera contemporanea è indicata come il mosaico più grande d’Europa.

Il conducente di un furgoncino, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del veicolo che si è ribaltato appoggiandosi su una fiancata e finendo la sua corsa sopra il mosaico.

“Sono scioccata, per fortuna nessuno si è fatto male. Un furgoncino è finito questa mattina nel piazzale dove si trova il mosaico. Ora i vigili del fuoco stanno demolendo alcune sculture per rimuovere la macchina”, spiega Andreina Giorgia Carpenito, autrice del mosaico.

Sul posto immediati sono scattati i soccorsi con la presenza di vigili del fuoco, polizia locale e 118 con ambulanza e automedica per sottoporre le due persone che si trovavano all’interno alle prime cure.

Morì fuggendo a stupro, appello su tentata violenza sessuale

Al via a Firenze il processo di appello per la morte di Martina Rossi, la studentessa di Genova deceduta precipitando da una camera di albergo a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011, mentre secondo l’accusa stava fuggendo a un tentativo di stupro.

Il procedimento, che vede imputati Luca Vanneschi e Alessandro Albertini, entrambi di Arezzo, va avanti per il solo reato di tentata violenza sessuale di gruppo dopo che a novembre 2019 la corte dichiarò estinta per prescrizione l’accusa di morte come conseguenza di altro delitto.

L’udienza odierna, inizialmente prevista per settembre 2020, è stata anticipata su indicazione della presidenza della corte di appello. Respinta dai giudici l’eccezione di nullità presentata dall’avvocato Stefano Buricchi, difensore di uno degli imputati, che contesta proprio la nuova calendarizzazione e anche la violazione del principio del giudice naturale, in virtù della sostituzione di due componenti del collegio giudicante.

La decisione di anticipare l’udienza da parte della corte di appello di Firenze fu presa lo scorso novembre dopo le polemiche, anche sui media, successive alla fissazione dell’udienza a quasi un anno di distanza, ossia al 25 settembre 2020. Il reato per il quale si procede adesso, la tentata violenza sessuale, cadrà in prescrizione nell’agosto del 2021. Il 14 dicembre 2018 i due imputati sono stati condannati in primo grado ciascuno a 6 anni.

In caso di condanna in appello, la pena si dovrebbe quantomeno dimezzare, a causa dell’avvenuta prescrizione dell’accusa di morte come conseguenza di altro reato. Per l’accusa, Martina Rossi sarebbe caduta dal terrazzo al sesto piano dell’hotel nel tentativo di sfuggire a una violenza sessuale. I legali della difesa hanno sempre sostenuto la tesi del suicidio.

Autobus con studenti in fiamme ad Arezzo, nessun ferito

Un autobus del trasporto urbano ha preso fuoco ad Arezzo dopo aver fatto scendere i passeggeri, tutti studenti, alla stazione. C’è stata molta paura tra i passanti ma nessun ferito. E’ accaduto intorno alle 8.

L’autista aveva appena fatto scendere i passeggeri dal mezzo della linea 7 – si tratta di un bus immatricolato nel 2004 – quando si è reso conto che stava andando a fuoco. Il conducente è sceso ed ha tentato di domare il fuoco mettendosi in salvo. Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco che hanno faticato non poco a spegnere le fiamme. L’autobus era alla fermata di piazza della Repubblica. Anche il traffico, a quell’ora di punta, ha subito disagi contenuti dagli agenti della polizia locale.

La società del trasporto pubblico Tiemme precisa in una nota che “il mezzo interessato ha 14 anni e motore Euro 3, regolarmente revisionato, sottoposto a manutenzioni periodiche e quotidianamente in servizio su tratte urbane. Ulteriori approfondimenti e verifiche per accertare le cause dell’incendio sono in corso da parte dei tecnici aziendali”.

Tiemme ringrazia l’autista “per la sua prontezza e capacità di gestire la situazione che, fortunatamente, non ha comportato nessun ferito. L’azienda inoltre ribadisce che i mezzi sono sottoposti a regolari manutenzioni, rispettando i cicli previsti dalle case costruttrici e che sono in corso ulteriori approfondimenti per individuare le cause che hanno determinato l’incendio”.

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