I Calexico tornano in Toscana

A luglio i Calexico tornano in Italia. Il duo ‘desert rock’ passa anche dalla Toscana e ci regala 4 date esclusive: a Pistoia, Ravenna, Milano e Udine. Di seguito tutti i dettagli!

Il primo appuntamento della band dell’Arizona è fissato per il 4 luglio alla Fortezza Santa Barbara di Pistoia,  il 5 luglio si esibiranno al Palazzo S. Giacomo a Russi (Ravenna), il 15 luglio a Milano (TBA),  per concludere il 17 luglio quando si esibiranno a Udine in Piazza Castello all’interno della rassegna Folk Est.

Elogiati da NPR per il loro “indie rock tentacolare e cross-culturale”, i Calexico hanno trascorso gran parte degli ultimi trent’anni esplorando i polverosi confini musicali del Sud-Ovest dell’America, creando un suono cinematico e misterioso quanto i paesaggi desertici che lo hanno ispirato.

Formati da Joey Burns, John Convertino in Arizona nel lontano 1996 hanno pubblicato ad oggi otto album in studio (tra cui “Years To Burn”, in  collaborazione con Iron & Wine, nominato ai GRAMMY nel 2019), hanno inoltre collaborato con molteplici artisti tra cui Willie Nelson, Jim James (My Morning Jacket) passando da Nancy Sinatra e Neko Case. Lunghissima la loro partecipazione ai festival internazionali come il Bonnaroo, Lollapalooza, il prestigioso Glastonbury fino a Roskilde, condividendo i palchi con artisti del calibro di Wilco, Pavement, Arcade Fire e Andrew Bird solo per citarne alcuni.

L’ultima fatica discografica si intitola “El Mirador”, usciva nel 2022 ed è stato anche nostro album della settimana. QUI la recensione.

Ambiente: i treni più ecologici tri-brid sono prodotti a Pistoia

A Pistoia si producono i ‘tri-brid’, cioè i treni elettrici più economici d’Europa. “L’obiettivo ultimo è raggiungere la completa neutralità climatica”

Per contribuire a ridurre le emissioni utilizzando le limitate infrastrutture europee, Hitachi Rail, società per azioni italiana che opera nella produzione e commercializzazione di materiale rotabile con sede e stabilimenti a Napoli, Pistoia e Reggio Calabria in Italia, e di proprietà dell’omonima azienda giapponese di proprietà dell’azienda giapponese, ha sviluppato il treno ‘tri-brid’ Masaccio.

I primi prototipi sono stati prodotti in seguito ad un grosso ordine fatto da Trenitalia, che programma la prossima diffusione del modello sull’intera linea ferroviaria peninsulare; il progetto sarebbe quello di occupare i binari di Lazio, Toscana e Friuli Venezia Giulia con treni in grado di viaggiare con la sola energia elettrica, abbattendo in maniera concreta l’impatto ambientale.

Il ‘tri-brid’ Masaccio è un treno passeggeri e può essere alimentato in tre modo: tramite linee elettriche aeree, tramite un motore ibrido diesel o, infine, tramite una batteria.

Quest’ultima, in particolare, può essere caricata quando il treno è in funzione grazie all’elettricità proveniente dalle linee elettriche aeree, oppure, e ciò ha dello straordinario, può sfruttare l’energia di frenata del treno in sosta.

Marco Sacchi, responsabile della Mainline Design Organization, durante un’intervista ad Euronews, spiega: “Solitamente tutta l’energia in frenata viene sprecata nelle resistenze dei freni e si trasforma in calore; con questo treno, invece, possiamo trasferire l’energia nella batteria e riutilizzarlo successivamente per accelerare il treno”.

La rivoluzionaria batteria a bordo del tri-brid è utile per due motivi: in primo luogo, perché è in grado di alimentare in maniera esaustiva il treno, senza bisogno di diesel, nei tratti in cui ci sono dei vuoti nell’elettrificazione. In secondo luogo, rende più efficiente la partenza e la fermata, limitando in maniera sensibile l’inquinamento acustico ed atmosferico.

Altro punto a favore di questo nuovo modello è l’accelerazione: pare che con questa batteria, infatti, il ‘tri-brid’ sia in grado di viaggiare più velocemente, garantendo tempi di percorrenza più rapidi.

L’obiettivo di Hitachi Rail, ha affermato il numero uno dell’azienda, Luca D’Aquila, è quello “di raggiungere la completa neutralità climatica”.

L’azienda, infine, sta lavorando sodo, continua D’Aquila, affinché venga sfruttata al massimo l’energia prodotta dai pannelli solari: “Secondo le nostre stime, circa il 70% del nostro fabbisogno energetico può essere soddisfatto con i pannelli solari. Ciò vuol dire una riduzione di circa 7mila tonnellate di Co2 all’anno”

 

Nel Pistoiese nasce centro ricerca per energie rinnovabili

Grazie al progetto Motore nascerà nel comune di San Marcello Piteglio a Campo Tizzoro un centro di ricerca e sviluppo delle energie rinnovabili

Fare di Campo Tizzoro, nel comune di San Marcello Piteglio (Pistoia), sulla Montagna pistoiese, un centro di ricerca e sviluppo delle energie rinnovabili. Questo sfruttando la risorsa bosco, che operi a favore di tutto il territorio regionale. È l’obiettivo del progetto Motore, con l’inaugurazione ufficiale della sede negli spazi dell’ex officina metalmeccanica Sedi.

Motore – acronimo che sta per Montagna Toscana ricerca energie – è un consorzio costituito da sette aziende della provincia di Pistoia e presieduto da Luca Tanganelli. Si è aggiudicato il bando ad hoc indetto dal Comune di San Marcello, proprietario dell’ex sede Sedi, con 1,1 milioni di euro di finanziamento. Di questi 1 milione proveniente dalla Regione, il restante dalle casse comunali.

L’impianto sperimentale, utilizza il legno della Montagna pistoiese per la produzione del ‘cippatino’, nuova alternativa al pellet per stufe. Si ottiene sia dal legno vergine essiccato, stagionato e vagliato, sia da parti di sottobosco non adatte alla produzione del cippato per gassificatori.

“Motore rappresenta un centro di servizi – commenta il sindaco Luca Marmo -, un incubatore di impresa, il cuore pulsante di una serie di attività e di iniziative che si pongono l’obiettivo di fare della Montagna pistoiese un luogo di eccellenza nell’utilizzo della risorsa bosco. Un punto di arrivo che è al contempo un punto di partenza per battere le vie inesplorate delle energie rinnovabili quale motore di crescita per le nostre comunità”.

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