Firenze: 40 nuovi appartamenti in via Rocca Tedalda

40 nuovi alloggi nel complesso erp di via Rocca Tedalda, ristrutturazione dei 16 alloggi rimasti alle Murate e recupero 32 appartamenti da destinare ad alloggi volano. Questi sono gli interventi da realizzare con gli 11.064.040 euro in arrivo al Comune dal Cipe per l’edilizia popolare. “Tenuto conto delle esigenze abitative della nostra città”, ha detto l’assessore alla Casa Andrea Vannucci.

I  40 nuovi alloggi del complesso di via Rocca Tedalda andranno a contribuire al patrimonio erp del comune di Firenze. I finanziamenti giungono dall’approvazione della delibera della Giunta regionale toscana su proposta dall’assessore regionale alla Casa Vincenzo Ceccarelli. Essa ripartisce tra i Comuni toscani il finanziamento ministeriale, indicando anche Firenze e Prato come realtà dove il disagio abitativo si fa sentire e necessita di interventi.

Il Comune di Firenze e Casa spa si sono già attivati all’indomani dell’approvazione della delibera Cipe nel dicembre 2017, proponendo alla Regione Toscana, già nel luglio 2018, la candidatura dei due interventi nei complessi delle Murate e di Rocca Tedalda.

“Il tema casa è molto sentito. Sono diverse le misure con cui affrontiamo l’emergenza abitativa e cerchiamo di far fronte ai diversi bisogni delle persone: gli alloggi popolari, il contributo affitto e l’accoglienza di secondo livello, solo per fare alcuni esempi”, ha detto Vannucci. “Per noi – continua -, gli 11 milioni erogati dal Cipe sono molto importanti perché ci consentiranno di terminare il recupero dell’ex carcere delle Murate, dove avremo in tutto 106 case popolari, con cui abbiamo contribuito a riportare i residenti in centro”.

Nel dettaglio: alle Murate saranno recuperati 12 alloggi, collocati nei piani dal primo al terzo del della cosiddetta Y, e 4 appartamenti, che danno su via Ghibellina. Questi lavori consentiranno al complesso dell’ex carcere di essere totalmente riqualificato. I 16 alloggi si aggiungeranno ai 90 già ristrutturati e assegnati ai fiorentini.

In via Rocca Tedalda, invece, saranno demoliti 32 appartamenti e realizzati 40 nuovi alloggi di varie superfici (per nuclei familiari formati da un minimo di due persone a un massimo di 5). Si aggiunge a ciò la ristrutturazione di 32 alloggi erp volano (alloggi di risulta) in cui saranno trasferite le persone che attualmente risiedono negli appartamenti di via Rocca Tedalda.

Emergenza casa: Regione acquista 108 alloggi da privati per Erp. Altri 17mln per Firenze e Prato

Il patrimonio Erp regionale si arricchisce. Sono 108 gli alloggi venduti da privati. Le proposte d’acquisto sono state 24 ma 10 sono state ammesse a finanziamento. In corso di definizione 2 progetti di edilizia residenziale pubblica a Prato e Firenze ai quali saranno assegnati 17 mln di euro. Ceccarelli: “Contiamo sul Piano Casa annunciato da governo che sarà integrato dalle risorse che la Regione continuerà a mettere a disposizione”.

Il bando regionale per l’acquisto di alloggi vede 15 mln di euro disponibili dei quali ne sono stati ultizzati poco più di 14 mln. Sono, inoltre, in corso di definizione due progetti di edilizia residenziale pubblica nei comuni di Prato e di Firenze ai quali saranno assegnati 17 mln di euro provenienti dalla delibera del Cipe del luglio 2019, nel rispetto dei requisiti oggettivi da questa previsti.

“La Regione ha deciso di ricorrere a questo tipo di misura, che ovviamente non sostituisce la costruzione di nuovi alloggi, per cercare di aumentare la dotazione Erp in tempi rapidi acquisendo immobili di qualità che, vista la crisi del mercato immobiliare, rischiavano di rimanere invenduti per lungo tempo. Evitando inoltre consumo di nuovo suolo, in un’ottica di sostenibilità ambientale e paesaggistica”, ha detto l’assessore regionale alla casa Vincenzo Ceccarelli.

Oltre milioni previsti con questo bando e agli ulteriori 17 della delibera Cipe, sono stati impegnati nel triennio 2017-2019 oltre 100 mln per interventi sul patrimonio Erp di proprietà delle amministrazioni comunali. La Regione è intervenuta poi in modo concreto a sostegno dei canoni di locazione garantendo, nel quinquennio 2015-2019, un contributo di oltre 25 mln di euro nonostante la diminuzione del contributo statale.

Un’altra misura di welfare garantita stavolta con una rilevante compartecipazione dello Stato, è stata quella destinata a sostenere i nuclei morosi senza colpa, grazie a risorse per circa 20 mln di euro.

Favorito anche il processo di autonomia abitativa dei giovani. La misura finora ha consentito a oltre 6.000 giovani di uscire dalla residenza del nucleo familiare originario per iniziare un proprio percorso abitativo. E’ intervenuto anche una nuova Legge Regionale sulla gestione del patrimonio Erp per garantire una maggiore giustizia sociale, una crescente efficienza del sistema e una notevole, e significativamente incrementata, autonomia gestionale ai comuni, ha ricordato Ceccarelli.

Per poter accedera alla richiesta di assegnazione dei fondi i comuni dovevano avere almeno 20 domande di assegnazione di alloggio popolare inevase nelle loro graduatorie. Gli alloggi inoltre dovevano corrispondere ad un intero fabbricato o ad una porzione di fabbricato costituito da almeno 4 alloggi, gestibili autonomamente anche nelle parti comuni e senza spese condominiali.

Gli immobili di nuova costruzione o integralmente recuperati dovevano essere completamente ultimati, liberi da persone, conformi allo strumento urbanistico vigente, in possesso di agibilità, immediatamente accessibili ed assegnabili. Il soggetto proprietario doveva farsi carico degli eventuali oneri e lavori di manutenzione e pulizia degli alloggi e per gli immobili in corso di ultimazione doveva essere garantita l’agibilità entro 6 mesi dalla scadenza della procedura di selezione. Inoltre gli immobili non dovevano avere una classe energetica inferiore alla B (risultante dal certificato redatto da tecnico abilitato).

Nel caso in cui il valore ottenuto dalla media fra valore di mercato minimo e massimo indicato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) per la destinazione residenziale, nella zona omogenea in cui ricade il fabbricato, fosse stato inferiore al limite di costo della nuova costruzione, il valore medio applicato alla superficie totale del fabbricato avrebbe costituito il prezzo massimo riconoscibile. Prevista anche la possibilità di presentare domande da parte di più comuni in forma associata: per la valutazione del criterio relativo al numero di domande in graduatoria sarebbe stata considerata la somma delle domande valide nelle graduatorie dei comuni interessati.

Ecco nel dettaglio le dieci proposte finanziate.

  • Bibbiena (AR), 8 alloggi, 786.954 euro
  • Fucecchio (FI), 13 alloggi, 1.717.400 euro
  • Lucca, 6 alloggi, 906.578 euro
  • Gallicano (LU), 10 alloggi, 1.417.180 euro
  • Aulla (MS), 5 alloggi, 396.458 euro
  • Massa, 6 alloggi, 963.509 euro
  • Castelfranco di Sotto (PI), 20 alloggi, 1.123.300 euro
  • Serravalle (PT), 26 alloggi, 3.053.620 euro
  • Poggio a Caiano (PO), 9 alloggi, 2.539.407 euro
  • Torrita di Siena (SI), 5 alloggi, 1.137.168 euro

Tramvia Firenze: via libera del Cipe a progetto linea 4 “Leopolda-Piagge”

Via libera del Cipe al progetto della linea 4 del sistema tranviario di Firenze, che collegherà la stazione Leopolda con Le Piagge. Lo rende noto la Regione Toscana rilevando che “con questa decisione si compie un ulteriore e decisivo passo in avanti nel progetto di dotare l’area metropolitana fiorentina di una rete infrastrutturale di livello europeo, che punti sullo sviluppo della intermodalità e della mobilità ‘dolce'”.

La linea “Leopolda – le Piagge” fa parte di un sistema intercomunale che collega il comune di Firenze con il comune di Campi Bisenzio interconnettendosi alla linea 1 in corrispondenza della stazione Leopolda-Porta al Prato.

Dal punto di vista progettuale la linea 4.1 si sviluppa per circa 6,2 km dalla interconnessione con la Linea 1, fino alle Piagge in corrispondenza del Centro Commerciale Coop e della stazione ferroviaria Le Piagge. In parte è in sovrapposizione alla ex linea ferroviaria Empoli – Firenze e in altra parte in nuova sede.

Il tempo di percorrenza previsto è di circa 16 minuti con una frequenza nell’ora di punta di circa 6 minuti; la frequentazione stimata è di oltre 4,5 milioni di passeggeri/anno.

Il costo complessivo dell’opera è di circa 166 milioni ed è tutto coperto da fondi nazionali.

Le linee attuali
Il sistema tranviario fiorentino finora realizzato e in esercizio ha uno sviluppo complessivo di circa 16,9 km con 40 fermate; i dati di frequentazione della linea 1, in servizio dal 2010, sono ben al di sopra delle previsioni. Con la linea 2 in esercizio è presumibile un numero di passeggeri/anno che supererà la stima di oltre 39 ml di passeggeri/anno già prevista all’interno dello studio trasportistico, con oltre 14 ml di passeggeri che rinunceranno all’uso dell’auto.

I benefici ambientali conseguenti sono stimati in un abbattimento della produzione di CO2 di oltre 12 mila tonnellate/annue.

Le estensioni tranviarie: Bagno a Ripoli; Sesto Fiorentino; Campi Bisenzio
La Regione ha destinato, mediante il programma comunitario POR FESR 2014-2020, 80 milioni di euro per la realizzazione della linea 3.2 “Piazza della Libertà – Bagno a Ripoli”. Lo studio trasportistico prevede un numero passeggi/anno di oltre 11 milioni. Il costo dell’opera ad oggi previsto è di circa 305 milioni di euro. Allo stato attuale è in corso la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo, finanziato dalla Regione con 2,5 ml di euro.

Sono invece 2,4 i milioni messi a disposizione dalla Regione per finanziare la progettazione di fattibilità tecnico ed economica delle linee verso Sesto Fiorentino (estensione della linea 2 “Aeroporto – Polo Scientifico”) e verso campi Bisenzio (linea 4 estensione “Le Piagge – Campi Bisenzio”).

L’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha sottolineato che dopo il pronunciamento del Cipe le risorse messe a disposizione dal precedente Governo sono spendibili e che sarà possibile procedere con la costruzione di una rete per la mobilità sostenibile importante per l’area metropolitana e per tutta la Toscana, compiendo un altro passo in avanti nella direzione giusta.

Sono invece 2,4 i milioni messi a disposizione dalla Regione per finanziare la progettazione di fattibilità tecnico ed economica delle linee verso Sesto Fiorentino (estensione della linea 2 “Aeroporto – Polo Scientifico”) e verso campi Bisenzio (linea 4 estensione “Le Piagge – Campi Bisenzio”).

“Una bellissima notizia: anche Le Piagge e San Donnino avranno la tramvia. Il Cipe ha dato il via libera al progetto della linea 4. Ora abbiamo i soldi e le autorizzazioni per realizzare il primo dei due lotti della nuova linea Stazione Leopolda-Campi Bisenzio”. Lo ha scritto su
Facebook il sindaco di Firenze Dario Nardella, commentando il via libera del Cipe.  “I lavori – ha concluso – dureranno circa due anni e mezzo e per la prima volta realizzeremo cantieri a impatto zero grazie al progetto e al tipo di linea. La tramvia sta cambiando la vita ai fiorentini: meno traffico e meno smog. Per questo andremo fino in fondo per completare tutte le linee, con tenacia e umiltà, insieme a tutti i fiorentini, che ci sostengono in questa grande impresa!”.

Anas: nuovo progetto sistema tangenziale Lucca

Un’estensione complessiva di circa 12 km, di cui 7,3 km realizzati ex novo e 4,6 km di adeguamento di viabilità esistente, per un investimento di 110 milioni di euro: è il progetto del primo stralcio del sistema tangenziale di Lucca, presentato ieri da Anas (Gruppo Fs Italiane).

Il progetto è inserito nel contratto di programma Anas-Mit 2016-20, e dovrà essere approvato dal Cipe dopo la conferenza dei servizi presso il ministero dei Trasporti.
Il progetto consentirà di alleviare i volumi di traffico sulla viabilità intorno alle mura di Lucca, spiega una nota, fornendo un’alternativa al collegamento tra la Ss12 e l’autostrada A11.
Questo stralcio funzionale si inserisce in un più ampio progetto di interventi previsti per la realizzazione del sistema tangenziale di Lucca, per un’estensione complessiva di circa 30 km.
Nel dettaglio, è prevista la costruzione di un’asse nord-sud, che si connette a nord con la strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero e a sud con la nuova rotatoria Antraccoli est, nell’omonima località, per uno sviluppo totale di 5,67 km. Un’asse ovest-est collegherà invece la nuova rotatoria, procedendo in direzione sud lungo la strada provinciale Madonnina con diramazione verso ovest (Lucca centro) fino a collegarsi con la nuova rotatoria ‘ospedale S.Luca’, per uno sviluppo totale di circa 1,65 Km. Infine, un’asse est-ovest, ottenuto principalmente mediante l’adeguamento della viabilità esistente, dalla nuova intersezione rotatoria Antraccoli est si svilupperà in direzione est verso il nuovo casello di Capannori (Lucca) in località Frizzone, per uno sviluppo totale di circa 4,64 km.

Cipe accoglie proposta interventi S.Maria della Scala e Certosa di Calci

Il Cipe ha avvallato le proposte della Regione Toscana per intervenire sulle due architetture. A Santa Maria della Scala verranno destinati 2 miolioni di euro, 600mila quelli per la Certosa a Calci (Pisa). In un secondo Addendum verranno stanziati oltre 25mln per le infrastrutture.

Sono state accolte dal Cipe le proposte di intervento avanzate dalla Regione Toscana per Santa Maria della Scala a Siena e per la Certosa di Calci (Pisa). Al complesso senese sono destinati 2 milioni di euro, 600 mila quelli deliberati per il museo di Calci. Ne dà notizia la Regione Toscana.

Per il vicepresidente della Giunta toscana, e assessore alla cultura, Monica Barni, “la Regione ha messo in campo un grande sforzo per assicurare nuove risorse per la valorizzazione di due autentici gioielli del patrimonio culturale e architettonico toscano. Il quadro è quello fissato dall’accordo firmato con il Mibact nel 2016 con l’obiettivo di promuovere la formazione di un sistema museale regionale e che, nel caso di S. Maria della Scala, si intreccia con un progetto tematico di valore strategico, per la Regione, come quello della Via Francigena”.

Barni ricorda, in una nota, che “con i 2 milioni assegnati dal Cipe, sarà possibile assicurare la piena funzionalità degli spazi recuperati del S.Maria della Scala, a completamento del progetto strategico regionale”. Il contributo di 600 mila euro per la Certosa di Calci, conclude, “contribuirà al lavoro che Mibact, Regione Toscana, Università di Pisa e Comune di Calci stanno portando avanti con grande impegno per la definizione del modello di gestione della Certosa”.

Il secondo Addendum al ‘Piano operativo infrastrutture’ del Ministero Infrastrutture e trasporti, relativo alla programmazione 2014-20 del Fondo Sviluppo e Coesione e approvato oggi dal Cipe, vale per la Toscana 25,885 milioni di euro in tutto.

“Si va dalle grandi alle piccole opere, tutti interventi strategici per lo sviluppo e l’occupazione”, ha commentato in una nota il viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, candidato nel collegio uninominale del Senato di Arezzo e Siena per la lista Insieme.

“In particolare, sottolinea Nencini – La Toscana beneficerà di oltre 25 milioni di fondi per progetti stradali di collegamento, per la messa in sicurezza delle sue strade, delle dighe e per completare ciclovie come quella Tirrenica e quella Francigena”. Per l’assessore regionale alla Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli si tratta di “un altro passo in avanti per la messa in sicurezza e per l’ammodernamento delle infrastrutture toscane. Tutto questo grazie al lavoro fatto in questi mesi in condivisione con il Governo”.

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