Musei: nasce la Firenze card “Restart”, valida anche per l’area metropolitana

Un evento per celebrare i primi otto anni di successi della Firenze Card e annunciare la nascita della nuova ‘Restart’ che consentirà di godersi la città più a lungo. E’ stato il tema della giornata di oggi in Palazzo Vecchio che ha ripercorso, attraversi i numeri, la storia della Card e disegnato il futuro di questo strumento. Si rinnova anche la Firenze Card Plus attivata dal 2015 per gli sconti nelle attività commerciali: del circuito entreranno a far parte anche le attività storiche fiorentine e Firenze Fiera.

“Abbiamo fatto il punto su come è nata e si è sviluppata la Firenze Card – ha detto l’assessora al Turismo Cecilia Del Re – ma soprattutto sul ritorno che ha avuto per la rete culturale e per la città. Ma abbiamo anche parlato di futuro: un futuro che parte oggi con il lancio della Firenze Card Restart, che consentirà al visitatore di riattivare la card per 48 ore nell’arco di un anno, in modo da tornare a Firenze e scoprire le bellezze non ammirate durante la precedente visita. Un’opportunità resa più semplice dalla possibilità di acquistare la card digitalmente, senza doversi recare fisicamente negli Infopoint di Firenze abilitati alla vendita”.

“La Firenze Card – ha detto il responsabile della segreteria dell’assessorato alla Cultura Tommaso Sacchi – rappresenta un modello nazionale e internazionale per la promozione di un turismo culturale vario e di qualità. Dal confronto con i direttori dei musei fiorentini, sono nati spunti importanti che riguardano sia la frequentazione dei musei con più scarsa affluenza, sia l’idea di sviluppare progetti in sinergia tra istituzioni di cultura. Progetti come Strings City e Genius Loci già rappresentano modelli virtuosi di messa in rete tra musei e di lavoro comune tra protagonisti della scena culturale cittadina”.

L’offerta è passata dai 33 musei inclusi nel circuito al momento del lancio della Firenze Card otto anni fa, agli 81 di oggi. Le vendite sono state oltre 700mila dall’avvio con oltre 120mila nell’ultimo anno. Gli ingressi hanno superato i 5milioni dall’avvio, con oltre 800mila nell’ultimo anno. Per quanto riguarda l’impatto economico, si registrano 44.715.298 euro di fatturato; 36.226.184 euro redistribuiti ai musei (81%) e 8.608.674 euro Comune avanzo e gestione (19%).

“Le analisi statistiche sui possessori della Firenze Card – ha proseguito Del Re –  hanno dimostrato che chi acquista la Firenze Card è un turista interessato e colto: pernotta a Firenze quattro-cinque notti e nel 75% dei casi ha un titolo di studio universitario o superiore. Un turista che ha quindi interesse a restare a Firenze per conoscere il patrimonio culturale diffuso presente sul nostro territorio. Quando si parla di Firenze Card infatti non si parla solo di Uffizi, Accademia o Opera del Duomo, ma anche di tantissimi musei che costituiscono un motivo per tornare a Firenze, ma anche nell’area metropolitana e nei comuni del nostro ambito turistico. In occasione dell’evento di oggi – ha proseguito l’assessore – abbiamo lanciato il progetto della ‘Firenze Card Restart’, che consentirà al visitatore di riattivare la Card nell’arco di un anno, tornando a Firenze o nell’area metropolitana per altre 48 ore e visitando i musei che non aveva visitato la volta precedente. La Firenze Card potrà essere acquistata digitalmente, senza bisogno di recarsi negli Infopoint di Firenze abilitati alla vendita”.

La FirenzeCard piace sempre di più ai turisti, che la comprano per visitare i musei senza prenotazione e senza costi aggiuntivi. Sono questi alcuni fra i risultati dell’indagine sul gradimento del pass museale ufficiale della città di Firenze effettuata dall’ufficio comunale di Statistica e da Linea Comune su 1.962 utenti (462 italiani e 1.500 stranieri), che tra novembre 2016 e ottobre 2017 hanno acquistato online la FirenzeCard. I risultati del sondaggio hanno messo in evidenza che nove acquirenti su 10 della FirenzeCard l’hanno scelta “per usufruire dell’ingresso prioritario senza bisogno di prenotazione anticipata” (92,8%). Elevate anche le percentuali legate alla “visita dei principali musei” (77,3% dei rispondenti), mentre circa un turista su due ha dichiarato “perché permette di visitare tutti i musei e le mostre senza costi aggiuntivi” (56,3%). Pari all’11,1% la quota di chi ha selezionato il “poter far entrare i figli gratuitamente nei musei”. Il 26,6% degli intervistati ha acquistato anche la Firenzecard Plus. Il 58% dei rispondenti al questionario ha dichiarato di essere venuto a Firenze per la prima volta, il 78,9% ha affermato che tornerà a visitare la città. Dall’analisi generale dei dati è risultato che i rispondenti dichiarano di trattenersi a Firenze per 4/5 giorni (48,9%), prevalentemente in compagnia del partner/coniuge (67,4%), pernottano nel capoluogo (circa il 90%) e prediligono gli spostamenti a piedi. Il 75% degli intervistati ha dichiarato di avere la “laurea o un titolo superiore”.

L’incontro di oggi è stato anche l’occasione per fare il punto sulla Firenze Card Plus: la carta che dà accesso a una serie di sconti e agevolazioni presso le attività commerciali della città, al costo aggiuntivo di 7 euro. “Le attività commerciali aderenti al circuito – ha detto l’assessore Del Re – hanno avuto un ritorno da questo ingresso e la vendita delle Card Plus è raddoppiata dal momento del lancio sul mercato nel 2015. Uno strumento che sta sempre più prendendo campo. Per questo, in linea con i programmi dell’Amministrazione e i settori sui quali stiamo lavorando, abbiamo deciso di consentire l’accesso gratuito alla Firenze Card Plus alle attività storiche della città di Firenze che fanno parte del nostro albo e a Firenze Fiera, che per la Mostra dell’Artigianato offrirà l’accesso gratuito ai possessori della carta”.

Street art ‘invasion’ a Firenze

Zero Cosap e prenotazione on line per le esibizioni temporanee fuori dall’area Unesco. Oggi la presentazione con l’assessore Del Re, il consigliere Guccione e i presidenti dei Quartieri

La street art arriva nelle periferie per animare gli spazi frequentati da cittadini e famiglie: piazze, parchi e mercati all’insegna della musica e delle espressioni artistiche. Per lanciare le nuove opportunità e le nuove postazioni, mercoledì 19 dicembre è in programma un flash mob in tutti i quartieri della città: a partire dalle 17 cinque giovani musicisti e band fiorentine si esibiranno in contemporanea in una postazione per quartiere. L’iniziativa, organizzata con l’associazione Fiore sul vulcano e con gli operatori di strada del Q4, è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re, con il consigliere alle Politiche giovanili Cosimo Guccione e i presidenti dei Quartieri, Maurizio Sguanci (Q1), Michele Pierguidi (Q2), Alfredo Esposito (Q3). Grazie al nuovo sistema, gli artisti di strada potranno esibirsi prenotando on line e senza pagare il canone di occupazione suolo pubblico. Le postazioni, georeferenziate e inserite in una mappa interattiva sul sito del Comune, saranno facilmente riconoscibili grazie a specifici stencil sul posto. Le postazioni potranno essere utilizzate anche di mattina in occasione dei mercati.
“Un modo per ampliare le opportunità di espressione degli artisti – ha detto l’assessore Del Re – e dare spazio anche a nuovi giovani musicisti fiorentini e non solo. Un’occasione per dare un’immagine più metropolitana di Firenze, anche attraverso l’arte di strada e sfruttando le opportunità legate all’arrivo della tramvia, in grado di far emergere nuovi luoghi adatti a queste forme espressive, rivitalizzare altre zone della città e rendere i quartieri sempre più protagonisti. Per incentivare questo sviluppo – ha proseguito Del Re – abbiamo previsto l’esenzione dal pagamento del canone per l’occupazione del suolo pubblico per tutte le postazioni fuori dall’area Unesco. Uno strumento anche per rendere più facili i controlli delle postazioni abusive”.
“Una nuova opportunità che rende Firenze una città sempre più europea – ha detto il consigliere Guccione – Un grande lavoro tecnico fatto dall’Amministrazione per innovare il sistema e rendere possibile la prenotazione on line degli spazi, aprendo la città all’arte contemporanea giovanile e dando nuova vita alle periferie attraverso la musica e le performance artistiche”.
“Siamo felici di questa opportunità – hanno detto i presidenti dei Quartieri – che porta l’arte di strada in zone meno centrali, permettendo a tanti giovani di esibirsi e farsi conoscere e valorizzando spazi dei quartieri che meritano di essere vissuti. Un’iniziativa che abbiamo sposato da subito partecipando direttamente anche alla scelta dei luoghi più adatti ad accogliere le postazioni, che saranno valorizzati grazie all’arte di strada”.
Per la concessione a carattere temporaneo (che va ad aggiungersi alla tipologia di durata biennale) è previsto un sistema di prenotazione on line attraverso la pagina artistidistrada.comune.fi.it/artisti_di_strada. Le postazioni a carattere temporaneo fuori dall’area Unesco potranno essere utilizzate senza amplificazione, dalle 17 alle 19.30 (o dalle 11 alle 13 in caso di mercati). Le postazioni potranno essere utilizzate di mattina in occasione dei mercati: tutti i giorni alle Cure (sottopasso), in piazza Acciaiuoli, all’Isolotto (passerella) e in piazza Dalmazia; il martedì alle Cascine (fermata).
(sc)
Programma esibizioni flash mob

Q1 – Piazza San Jacopino: Medemo (ore 17), Addio Proust (ore 18.30)
Q2 – Sottopasso delle Cure: Aida (ore 17), Batucada Agogo (ore 17.30), Avverso (ore 18)
Q3 – Piazza Bartali: Lupineri (ore 17), Loren (17.30)
Q4 – spazio antistante BiblioteCanova e Centro giovani Sonoria: artisti del centro giovani Sonoria (ore 17)
Q5 – Terza Piazza-spazio verde fronte Coop di piazza Leopoldo: Il mago annoiato (ore 17), Lenostrepaure (ore 17.30)

Le postazioni temporanee fuori dell’area Unesco

Quartiere 1
Piazza San Jacopino; parco delle Cascine in prossimità della fermata della tramvia
Quartiere 2
Giardini di Campo di Marte; giardini di Bellariva; piazza Savonarola; via Aretina (Varlungo); area Pettini Burresi; sottopasso delle Cure
Quartiere 3
Piazza Bartali; piazza Acciaioli; parco Anconella; parco viale Tanini; piazza Elia Dalla Costa
Quartiere 4
Viale dei Bambini; parco Villa Vogel; spazio antistante BiblioteCanova e Centro giovani Sonoria; piazza della Crezia a Ugnano; spazio compreso Mc Donald’s via Cecioni; fronte passerella Isolotto
Quartiere 5
Terza Piazza-spazio Verde fronte Coop di Piazza Leopoldo; piazza Dalmazia nuova area mercatale; marciapiede angolo via Forlanini – via di Novoli/ingresso centro commerciale lato via di Novoli; parco di San Donato.

Boboli Christmas: domenica 16 botteghe aperte in via Romana

Per domenica 16 dicembre il Centro commerciale naturale Boboli ha promosso l’evento “Emozioni nell’aria”, un percorso emozionale in via Romana da piazza della Calza a piazza San Felice tra 70 botteghe aperte e bancarelle di artigianato, alla scoperta di laboratori, intrattenimenti musicali e prodotti caratteristici.

Per consentire lo svolgimento dell’iniziativa di Boboli, è stata predisposta una serie di provvedimenti di circolazione tra cui spicca la chiusura di via Romana.

Si inizia alle 7 (fino alle 21) con i divieti di sosta con rimozione forzata in piazza della Calza, via Romana (da piazza della Calza e via Santa Maria), via dei Serragli (tra via di Serumido e piazza della Calza), via Da’ Mori, via Serumido (tra via dei Serragli e via Da’ Mori), via del Ronco, via Santa Maria, via del Campuccio (tratto via dei Serragli-Borgo Tegolaio), Borgo Tegolaio (da via Mazzetta a via del Campuccio), via delle Caldaie, via della Chiesa (tratto via delle Caldaie-via dei Serragli).

Alle 9 (sempre fino alle 21) scatteranno ulteriori provvedimenti, ovvero la chiusura di via Romana (da piazza della Calza a piazza San Felice), di via Da’ Mori (deroga per i residenti di via del Ronco, mezzi disabili per accedere ai posti personalizzati e titolari di passi carrabili), via Serumido (da via Da’ Mori a via dei Serragli con le stesse deroghe), via del Ronco (deroghe per mezzi disabili per accedere agli spazi personalizzati e concessionari di passi carrabili). Ancora via dei Serragli (tra via di Serumido e piazza della Calza), via Santa Maria (tratto via delle Caldaie-via Romana), via del Campuccio (tra Borgo Tegolaio e via Romana), piazza della Calza (sulla direttrice via dei Serragli-via Romana) diventeranno strada senza uscita e quindi sarà istituito il doppio senso di marcia.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Ceccilia Del Re.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/12/181213_04_BOBOLI-XMAS_DEL-RE.mp3?_=1

Firenze Rocks ha portato in città 33,3 milioni di euro

Presentato da Camera di Commercio di Firenze e PromoFirenze il rapporto  sull’impatto economico del Firenze Rocks che tornerà al Visarno dal 13 al 16 giugno e che ha portato alla città ben 33,3 milioni di euro

Il rock fa bene a Firenze. E non solo dal punto di vista musicale. Infatti, quest’anno è stata di oltre 33 milioni di euro la ricaduta economica sulla città e sull’hinterland di Firenze Rocks, la kermesse musicale che nell’ultima edizione ha ospitato Guns N’ Roses, Iron Maiden, Foo Fighters, Ozzy Osbourne e dal 13 al 16 giugno 2019 tornerà alla Visarno Arena con artisti come The Cure, Ed Sheeran, Tool e Smashing Pumpkins. Il festival, sempre a Firenze e dintorni, ha anche generato un’occupazione diretta e nell’indotto paragonabile a 366 assunzioni annuali. Sono questi i dati principali presentati stamani da Camera di Commercio di Firenze, PromoFirenze e Comune di Firenze, insieme al Centro studi turistici e IRPET, sull’impatto economico della manifestazione, calcolati sui 210mila presenti e su 2.275 interviste realizzate durante il festival e online.

«Con l’avvento di Firenze Rocks è come se fosse nata una nuova grande azienda sul territorio e di questo siamo felicissimi. Basta considerare che l’impatto economico ha un valore pari allo 0,1 per cento del PIL della città metropolitana di Firenze. Quindi, anche i rockettari fanno ora parte del partito del PIL. E per i prossimi anni si può fare anche meglio, ad esempio, incoraggiando sempre più turisti ad arrivare direttamente in città con un aeroporto più funzionale e operativo attraverso la nuova pista», ha detto Leonardo Bassilichi, presidente di Camera di Commercio di Firenze.

«Esiste un nuovo modo di portare il nome di Firenze nel mondo ed è quello di Firenze Rocks – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico e turismo Cecilia Del Re -. Un evento che ha portato in città tantissimi giovani da tutta Italia e non solo, che hanno giudicato Firenze città ideale per questo tipo di manifestazione. Un riconoscimento che ci fa molto piacere e che si affianca ai numeri importanti sull’occupazione legata a questo evento, come a tutto il settore delle fiere e dei congressi in forte crescita a Firenze».

«Avevamo la percezione che con la nascita di questo festival fosse nato qualcosa di importante per l’immagine e l’economia di Firenze, l’indagine che abbiamo commissionato ne certifica l’utilità e rilancia l’importanza di rafforzare il legame fra la manifestazione e la città», ha sottolineato Claudio Bianchi, presidente di PromoFirenze.

Il report ha prima di tutto identificato il profilo del rocker:32enne, arrivato soprattutto da fuori Toscana (72%), con amici (40,7%) o in coppia (38,3%). Per raggiungere Firenze ha usato l’auto nel 51,3% dei casi, oppure il treno (24,5%) e il pullman (14,9%), mentre fra i 9mila partecipanti giunti da altre Nazioni l’aereo ha prevalso con il 39,1%.

Spostarsi in città non è stato un problema, considerando che il 48,8% è andato ai concerti a piedi e la tramvia (23,2%) ha battuto l’auto (13,8%): merito anche della collocazione del festival all’interno del parco delle Cascine, a poca distanza dal centro storico e dalle principali attrazioni cittadine.

Infatti, chi è venuto al festival organizzato da Live Nation e LNDF (Le Nozze di Figaro) lo ha fatto anche per poter visitare la città. Firenze è stata considerata luogo ideale dal 60% degli intervistati. Solo il 15% ha giudicato ininfluente la località del festival.

Gli spettatori che hanno alloggiato a Firenze o in Toscana sono stati 89mila (il 51%) e la durata media della permanenza è stata di 2,3 notti per 207mila pernottamenti complessivi. Il 28,5% dei turisti ha scelto gli hotel e nella maggior parte dei casi (80%) a tre o quattro stelle. Il 25% si è affidato a bed and breakfast, il 19% ha pernottato in appartamenti affittati.

«Sono felice del successo di Firenze Rocks e del sodalizio che Live Nation è riuscita a instaurare con la città, il sindaco e le istituzioni. In solo due edizioni il festival è diventato uno dei più importanti in Europa e un riferimento imprescindibile per la musica e l’industria dei concerti in Italia, ma è il positivo impatto economico che il nostro lavoro rappresenta per il territorio il punto per me di maggior orgoglio», ha commentato Roberto De Luca, presidente Live Nation Italia.

«Firenze Rocks, per noi che fiorentini siamo, è motivo di grande orgoglio e testimonia che, quando vuole, questa città sa essere viva, dinamica, accogliente e produttiva.
Ed è così che da fiorentini la vogliamo. Il 60% del pubblico ritiene Firenze luogo ideale per un festival di questo tipo: la città monumento da preservare e la città contemporanea da vivere non sono in antitesi, convivono e si parlano straordinariamente bene. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo al sindaco e all’amministrazione, che fino dal primo istante hanno sostenuto Firenze Rocks, comprendendone il valore sociale, culturale ed economico», ha detto Alessandro Bellucci, amministratore LNDF e Fratini SRL (Visarno Arena).

Quant’è stata, dunque, la spesa di questi turisti rockettari? Se si escludono i costi dei biglietti del concerto e dei viaggi fuori regione, chi è arrivato dall’Italia ha speso una media di 236,6 euro, i viaggiatori internazionali hanno lasciato sul territorio 387 euro; budget, naturalmente, inferiori per gli spettatori toscani (50,4 euro) e fiorentini (19,2 euro). Complessivamente, sono stati spesi 8,7 milioni per il cibo, 8,5 milioni per i pernottamenti, 2,6 milioni in gadget e 2,5 milioni per gli spostamenti all’interno della regione. E’ stato calcolato che in 40mila, quasi la metà di coloro che hanno pernottato sul territorio, sono anche andati in un museo cittadino o hanno effettuato una spesa culturale, sborsando 585mila euro.

Complessivamente, quindi,l’impatto economico su Firenze e l’hinterland è stato di 33,3 milioni di euro, compreso ciò che è direttamente imputabile all’organizzazione della manifestazione, ma considerando solo i costi per gli acquisti di beni e servizi con ricaduta sul sistema economico locale. Sono stati, per esempio, esclusi i compensi degli artisti e tutte le altre spese che hanno generato produzione o trasferimento di redditi nel resto d’Italia o all’estero. Se poi dall’area fiorentina allarghiamo l’impatto a tutta la Toscana gli effetti benefici sull’economia salgono a 42,1 milioni.

Infine, il fronte dell’occupazione: grazie alle decine di migliaia di lavoratori impiegati direttamente e indirettamente per alcune settimane è come se l’evento avesse fatto lavorare 366 persone per tutto l’anno a Firenze e 444 in tutta la Toscana. Ipotizzando che l’intero indotto legato a Firenze Rocks fosse una sola grande azienda, questa sarebbe già classificata fra le prime cento della città per valore della produzione e numero di occupati.

Turismo, firmato il patto tra Firenze e 17 comuni dell’area metropolitana

Firmato il patto tra Firenze e 17 comuni dell’area metropolitana oggi in Palazzo Vecchio. Lo scopo è quello di gestire i flussi turistici e promuovere il territorio

Itinerari culturali, verdi, sportivi ed enogastronomici per gestire i flussi turistici e promuovere il territorio metropolitano fiorentino. È l’obiettivo del patto tra Comune di Firenze e 17 comuni dell’area metropolitana che è stato siglato oggi in Palazzo Vecchio alla presenza dell’assessore al Turismo del Comune di Firenze Cecilia Del Re, dell’assessore regionale al Turismo Stefano Ciuoffo e dei sindaci e assessori dei comuni inseriti nell’ambito turistico.

Obiettivo: dar vita a una programmazione forte e congiunta in materia di turismo, attuando quanto previsto dalla legge regionale per gli ambiti turistici. Con la firma dell’accordo, nasce un coordinamento di sindaci (la ‘Conferenza’) che avrà il compito di approvare i piani triennali e i progetti straordinari.

“Uno strumento concreto – ha spiegato l’assessore Del Re – per condividere le strategie a livello metropolitano e gestire in modo coordinato le funzioni di accoglienza, informazione e promozione turistica. Siamo orientati a promuovere in particolare il turismo culturale, verde, esperienziale, itinerante, sportivo ed enogastronomico. Un modo per valorizzare le opportunità turistiche del territorio, contribuire a gestire i flussi e a contenere la pressione turistica registrata negli ultimi anni su alcune aree delimitate. Questo accordo – ha concluso l’assessore Del Re – è anche la base per accedere ai contributi regionali messi a bando per gli ambiti e i prodotti turistici”.

I comuni dell’ambito turistico individuati dalla Regione Toscana sono Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Figline e Incisa Valdarno, Firenze, Impruneta, Lastra a Signa, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa e Vaglia.

Firenze: riscoperte le antiche vie del Mercato Centrale

La storia di Firenze ritorna. Quella della gente della nostra città. Quella di famiglie e generazioni che hanno vissuto e vivono le botteghe del Mercato Centrale. La storia di un luogo che è antico, ma non è mai vecchio, che ha aperto le sue porte nel 1874 e ora fa riemergere uno dei punti di riferimento che si era perso negli anni: le antiche vie, dove le persone si ritrovavano e si davano appuntamento alla loro bottega preferita: all’ortofrutta, dai pescivendoli, nella zona dei beccai.

Si tratta di un importante progetto di recupero e valorizzazione storica che ha permesso di ricollocare, al piano terra del Mercato Centrale di Firenze, le antiche targhe con i nomi delle vie ottocentesche che erano presenti originariamente, quando venne realizzato dallarchitetto Mengoni e inaugurato nel 1874.

La prima targa, quella della centralissima via di Firenze, la principale di tutto il mercato, è stata scoperta dal sindaco di Firenze Dario Nardella, insieme all’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Firenze Cecilia Del Re, al Presidente del Consorzio Mercato Centrale Massimo Manetti, agli storici Luciano e Ricciardo Artusi che hanno collaborato alla ricerca storica di ripristino delle strade e alla preside del Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino Laura Lozzi con i professori e gli studenti che hanno realizzato le targhe in ceramica a mano.

Le strade erano nate insieme al nuovo Mercato Centrale nellottocento, per volontà dell’architetto Mengoni. Nel corso degli anni, in seguito all’evoluzione sociale e strutturale del mercato e dei banchi che si modificavano con il cambiamento delle generazioni, era sparite.

Con questo progetto di recupero delle antiche vie, fortemente voluto e sostenuto dal Presidente Massimo Manetti, si ha uneccezionale riscoperta storica di una antica tradizione di Firenze e del quartiere popolare di San Lorenzo, in cui le persone erano abituate a fare la spesa per stradae a darsi appuntamento, ad esempio, al Banco in Via di Fiesole”.

Complessivamente le targhe realizzate dagli studenti del Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino, sono 32 e riportano i nomi originali delle 13 strade volute dall’architetto Mengoni nel 1800.

Le strade del Mercato Centrale che si trovano al piano terra della struttura, riportano i nomi delle periferie della città di Firenze, come nell’800: via di Firenze, via di Fiesole, via di Bagno a Ripoli, via del Galluzzo, via di Rovezzano, via di Calenzano, via di Campi, via di Castellina e Torri, via di Settignano, via di San Casciano, via di Sesto, via di Signa e via di Brozzi.

I ragazzi del Liceo Artistico di Porta Romana che hanno partecipato al progetto sono gli studenti della 4°A che frequentano il corso di design della ceramica. Per realizzare le targhe a mano, insieme ai professori, hanno fatto uno studio approfondito sui materiali, sui colori e sul tipo di carattere che replicava in maniera perfetta lo stile dell’800. Ogni ragazzo ha lasciato la sua firma sulla targa che ha realizzato in modo che la loro testimonianza resti per sempre nel cuore di Firenze.

Aver riscoperto le antiche strade del Mercato Centrale, significa aver riscoperto un pezzo di storia di Firenze e della sua gente ha affermato il sindaco di Firenze, Dario Nardella ringrazio il consorzio del Mercato Centrale e gli operatori di tutte le botteghe che si impegnano ogni giorno per rendere questo luogo non solo storico, ma anche un comunità viva di Firenze e un mercato con prodotti di grandissima qualità”.

Si tratta di un progetto di recupero storico che dà valore non solo al Mercato Centrale, bensì all’intera città di Firenze.ha affermato Massimo Manetti Presidente del Consorzio Mercato CentraleLe antiche strade sono state riprodotte fedelmente, così come erano nate nel 1874 l’anno dell’inaugurazione del Mercato Centrale”.

Il progetto di recupero storico è iniziato grazie alla tesi di due studentesse del corso di Disegno Industriale dell’Università di Firenze – continua Manettied in seguito è stato approfondito da Luciano Artusi e Ricciardo Artusi. Le targhe sono state realizzate dagli allievi del Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino che, insieme ai professori, hanno realizzato a mano le placche in ceramica delle antiche strade.”  

Vorrei, inoltre, ricordare che la struttura del Mercato Centrale copre circa 5.000 metri quadrati ed ospita circa 100 botteghe tra macellerie, pollerie, tripperie, ortofrutta, alimentari, forni, ristorazione, erboristeria, fiorista e vineria. Ancora oggi è luogo di incontro per la spesa quotidiana con prodotti di altissima qualità.conclude il Presidente del Consorzio Mercato Centrale Un luogo che ha sempre cercato di mantenere viva la sua identità, incontrando le richieste dei clienti e le trasformazioni dei consumi.

Le voci di Massimo Manetti e dell’assessore Cecilia del Re raccolte da Gimmy Tranquillo.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/11/181127_03_VIE-DEL-MERCATO-CENTRALE_DEL-RE-MANETTI.mp3?_=2
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