Nebbia, scontro frontale tra auto, muore una donna

Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, una donna è morta in seguito ad uno scontro frontale tra due auto avvenuto giovedì mattina, intorno alle 10:00, sulla provinciale di Brolio, dove era presente una fitta nebbia che riduceva di molto la visibilità.

Si chiamava Ada Orazioli e aveva 82 anni la donna morta nello scontro tra due auto, secondo una ricostruzione della polizia municipale la donna viaggiava con il marito, anche lui 82enne, che è rimasto gravemente ferito e che è stato trasportato all’ospedale Le Scotte di Siena.

Feriti gli occupanti dell’altra auto, un uomo di 58 anni, trasferito dal 118 in codice d’urgenza rosso all’ospedale di Careggi a Firenze con l’elisoccorso Pegaso, e una giovane di 23 anni ricoverata all’ospedale Arezzo in codice giallo.

La donna viaggiava sul sedile posteriore di una delle due auto. Ancora da ricostruire la dinamica dello scontro anche se si presume che la nebbia sia stato un fattore determinante nell’incident5e.

Sul posto la polizia municipale di Castiglion Fiorentino a cui sono affidati i rilievi, i carabinieri e il 118 che ha constatato il decesso della donna.

Castiglion Fiorentino: picchia moglie incinta e figlia, denunciato

Castiglion Fiorentino – L’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una lite. Ci sarebbero stati anche pregressi episodi simili.

Avrebbe picchiato la moglie incinta colpendo anche la loro figlia minorenne. Per questo un giovane straniero è stato denunciato dai carabinieri per lesioni e maltrattamenti in famiglia. Tutto sarebbe avvenuto stamani in un’abitazione di Castiglion Fiorentino (Arezzo). Secondo quanto riferito dai carabinieri il giovane, al culmine di una lite, avrebbe aggredito la moglie, anche lei straniera, finendo per colpire anche la figlia.

Da quanto poi ricostruito in base alla testimonianza dell’aggredita, pur non essendo stata mai presentata denuncia, ci sarebbero stati anche pregressi episodi violenti nei suoi confronti avvenuti con l’utilizzo di corpi contundenti. La donna è stata fatta accompagnare, insieme alla figlia minore, al pronto soccorso dell’ospedale di Arezzo per l’avvio del protocollo rosa. I militari stanno svolgendo ulteriori indagini e accertamenti sul caso.

 

Castiglion Fiorentino, in scooter investe due bambine e scappa, denunciato

Castiglion Fiorentino – è successo venerdì. L’uomo, 52 anni, ha investito due bambine di 12 anni.

Un 52enne di Cortona (Arezzo) è stato denunciato dalla polizia municipale di Castiglion Fiorentino (Arezzo) per omissione di soccorso, fuga dopo l’incidente e lesioni stradali. Secondo quanto spiegato in una nota del Comune, l’uomo, in sella a un motorino, venerdì scorso ha investito due bambine di 12 anni che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, per poi darsi alla fuga. Una delle piccole è rimasta illesa, l’altra è stata ricoverata all’ospedale di Arezzo per accertamenti. Sequestrato il ciclomotore del 52enne, risultato “tra l’altro privo di assicurazione”.

L’investimento è avvenuto poco dopo le 17 del 13 maggio sulla sr 71, all’altezza della rotatoria di viale Mazzini. Le due bambine, si spiega sempre dal Comune, “dopo aver verificato, in entrambi i lati della carreggiata, che le macchine si erano fermate, hanno cominciato ad attraversare la strada. Improvvisamente un ciclomotore, proveniente da Cortona sorpassando i veicoli fermi” le ha travolte, Il conducente dello scooter è anche caduto a causa dell’impatto, rimettendosi poi in sella al ciclomotore e “dileguandosi”. Sul posto intervenuta la polizia municipale di Castiglion Fiorentino: grazie ai testimoni dell’investimento gli agenti, incrociando i dati della video sorveglianza, “hanno potuto individuare” il presunto “pirata della strada che nel frattempo era ritornato a casa”.

Lavoro: due morti in un solo giorno in Toscana

A Pietrasanta la prima morte sul lavoro: un uomo muore travolto da due lastre di marmo, poco dopo a Castiglion Fiorentino un’altra vittima, stava tagliando un ramo ed è caduto

Incidente mortale sul lavoro a Pietrasanta (Lucca) in un laboratorio di marmo. Secondo una ricostruzione un addetto, tra i 50 e i 60 anni di età, è rimasto travolto da due lastre di marmo in una ditta sulla via Aurelia. Sul posto l’automedica del 118. Intervenuti anche gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl (Pisll), oltre alle forze dell’ordine per gli accertamenti del caso.

Si chiamava invece  Giuseppe Zizzo ed aveva 73 anni l’uomo morto dopo un volo di sei metri mentre stava sistemando una pianta all’interno di un cortile di pertinenza di un’azienda agricola di Castiglion Fiorentino (Arezzo). Zizzo, palermitano, trascorreva lunghi periodi di vacanza a Cas

Castiglion Fiorentino in una casa che si trova proprio vicina all’azienda agricola dove è accaduto l’incidente. La dinamica dell’accaduto non è sembrata chiara al pm di turno Elisabetta Iannelli che ha disposto l’intervento, accanto a carabinieri e polizia municipale, degli ispettori della Asl al fine di chiarire se si sia trattato di un infortunio sul lavoro.

Il 73enne, vicino di casa del titolare dell’azienda, si trovava proprio nel perimetro della stessa a potare una pianta. Gli ispettori della Asl hanno effettuato una serie di rilievi e raccolto, insieme a carabinieri e agenti della municipale, testimonianze per capire come siano andate esattamente le cose. Non è neppure escluso che a determinare la caduta del 73enne possa essere stato un malore. In questi anni l’uomo aveva stretto molte amicizie a Castiglion Fiorentino, la sua morte ha provocato dispiacere e sconcerto.

A seguito di qeuste due morti, il  Consiglio regionale della Toscana convocherà i responsabili sicurezza e prevenzione per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Asl. Lo annuncia il presidente dell’Assemblea Antonio Mazzeo appresa la notizia di due nuovi incidenti mortali sul lavoro in Toscana. “Oggi dobbiamo registrare la terribile notizia di due altre persone morte mentre stavano lavorando – sottolinea Mazzeo in una nota -. Un operaio schiacciato da due lastre di marmo a Pietrasanta e un agricoltore caduto da un albero in provincia di Arezzo. Ieri era morto un marittimo a Livorno, tranciato da un cavo”.

Mazzeo ricorda che “dalla fine di agosto stiamo già contando cinque morti. È un elenco lungo, interminabile e inaccettabile e per fermare questa strage le parole non bastano più. Rischiano di essere vuota retorica rispetto a chi la mattina si sveglia per andare a lavorare e la sera non tornerà a casa dalla sua famiglia”. Mazzeo spiega che in accordo con il presidente della commissione sanità del Consiglio, Enrico Sostegni, “è stato deciso di convocare immediatamente in commissione i dirigenti responsabili dei servizi di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro delle Asl e gli assessori competenti in materia al fine di conoscere la situazione e di approntare tutte le azioni necessarie”. “Voglio a nome mio personale e di tutto il Consiglio regionale inviare le condoglianze alle famiglie delle vittime e ai loro compagni e compagne di lavoro”

Lapide per morti Covid, come caduti di guerra

Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, i morti di Covid come i caduti in guerra, infatti nel cimitero del comune toscano, c’è una lapide coi nomi di tutti i morti nel periodo del primo lockdown per Coronavirus, per i quali non era stato possibile fare i funerali.

La lapide è stata installata, a loro memoria, per volontà dell’amministrazione comunale. “A perenne ricordo dei miei concittadini defunti da marzo ad aprile di quest’anno a cui non fu possibile celebrare neanche i funerali e per i quali non furono affissi neanche i manifesti funebri a causa del lockdown – spiega il sindaco Mario Agnelli – ho deciso di dedicare loro una lapide all’ingresso del cimitero. Mi auguro fortemente che non sia più riproponibile una misura restrittiva del genere, disposta da qualunque Presidente del Consiglio o Governatore di turno. L’estremo saluto ai nostri cari rivolto in qualunque forma è un diritto di cui nessuno ci dovrà privare”.

Nei mesi scorsi, peraltro, il sindaco Agnelli, in accordo con i parroci, aveva firmato un’apposita ordinanza nella quale venivano indicate le chiese più capienti e gli spazi aperti più idonei dove poter celebrare i funerali religiosi al fine di renderli sempre e comunque possibili.

Premio Fair Play, la XXIII edizione a Montevarchi e Castiglion Fiorentino

“Sono molto orgoglioso che questo premio si svolga in Toscana. Si valorizza non tanto il campione per i risultati che raggiunge, ma per i valori che trasmette ai giovani: lealtà, correttezza, impegno sofferto, la squadra, il rispetto delle regole”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, ha aperto nel palazzo del Pegaso di Firenze, la conferenza stampa di presentazione della XXIII edizione del Premio Fair Play Menarini, che si svolgerà dal 2 al 4 luglio, con due appuntamenti principali a Montevarchi e Castiglion Fiorentino (Arezzo).

”Abbiamo l’opportunità di incontrare tanti grandi campioni dello sport, che si sono distinti non solo nelle loro discipline, ma anche come uomini e donne che hanno portato avanti i valori più sani dello sport: rispetto delle regole e dell’avversario in primo luogo – ha spiegato Silvia Chiassai Martini, sindaco di Montevarchi – Il 2 luglio avremo la possibilità di averli nella piazza principale della nostra città, dove si racconteranno in un talk show. Fra i tanti sportivi presenti, ricordo in particolare Zico, il calciatore brasiliano protagonista, insieme a Paolo Rossi, dei Mondiali del ’92. E anche Manuel Bortuzzo”, il giovane nuotatore ferito alla schiena da una pallottola lo scorso 3 febbraio e costretto su una sedia a rotelle. ”Siamo l’unica città italiana che ha ottenuto lo scorso anno il riconoscimento europeo per la promozione dei valori del fair play e abbiamo l’onere e l’onore di portarli avanti – ha affermato il vicesindaco di Castiglion Fiorentino Devis Milighetti – Nella serata del 4 luglio ci saranno due notissimi calciatori, il campione del mondo Franco Causio e Kakhaber Kaladze, ex difensore del Milan, oggi sindaco di Tblisi, capitale della Georgia”.

Alla conferenza stampa di presentazione de “I campioni si raccontano”, iniziativa interna al programma del XXIII Premio Internazionale Fair Play-Menarini, il direttore Corporate delle Risorse Umane di Menarini, Ennio Troiano, ha dichiarato: “Per il settimo anno consecutivo, Menarini ha voluto legare il proprio nome a una manifestazione unica nel panorama sportivo mondiale. Il Premio Fair Play-Menarini ha l’obiettivo di essere cassa di risonanza dei valori positivi dello sport che ispirano le gesta dei campioni – continua Ennio Toriano – capaci di primeggiare contando solo sul proprio talento ed i loro sacrifici e senza cercare facili scorciatoie, affinché possano essere d’esempio ai più giovani, non solo nello sport, ma nella vita di tutti i giorni”.

Nato nel 1997 con l’obiettivo di una più profonda sensibilizzazione verso i grandi valori dello sport, il Premio Fair Play-Menarini ha visto, negli anni, protagonisti campioni, personaggi ed istituzioni che si sono eticamente distinti in una sfera d’azione che lega che si sono eticamente distinti in una sfera d’azione che lega l’ambito sportivo alla società civile. Anche quest’anno, selezionate da una giuria di caratura internazionale, spiccano figure storiche del calibro di Andrea Giani, Antonello Riva e Zico, istituzionali come il presidente della Lega B Mauro Balata, la campionessa Derartu Tulu, prima donna africana di colore a vincere una medaglia olimpica, il giovane nuotatore Manuel Bortuzzo, vittima di un recente quanto terribile fatto di cronaca, e molti altri ancora.

Al fianco del premio da sette anni c’è il Gruppo Farmaceutico Menarini che, anche per questa edizione ormai alle porte, ha voluto legare il proprio nome ai valori dell’etica e del fair play confermandosi title sponsor dell’iniziativa. Il XXIII Premio Fair Play-Menarini si configura come una tre giorni ricca di eventi ed iniziative che promuoveranno il concetto di lealtà nella pratica sportiva e culmineranno nell’evento clou di giovedì 4 luglio condotto Rachele Sangiuliano e Lorenzo Dallari e trasmesso dalle ore 20.30 in diretta su SportItalia. L’elenco dei premiati del XXIII Premio Internazionale Fair Play – Menarini: Kakhaber Kaladze (Fair Play), Arthur Antunes Coimbra Zico (una vita per lo sport), Svetlana Khorkina e Gianni De Magistris (personaggi mito), Gabriela Szabo e Daniele Bennati (Fair Play modello di vita), Derartu Tulu e Antonello Riva (carriera nel Fair Play), Ivan Zazzaroni (narrare le emozioni), Franco Causio e Georgi Glushkov (sport e vita), Comitato olimpico sammarinese (i valori sociali dello sport), Dorothea Wierer (promozione dello sport), Mauro Balata (Fair Play e solidarietà), Federica Brignone (modello per i giovani), Kiara Fontanesi (Fair Play e ambiente), Enrico Castellacci (Fair Play e salute), Andrea Giani (premio speciale Sustenium Energia e cuore), Manuel Bortuzzo (lo sport oltre lo sport), Caterina Ceccarelli (premio speciale Fiamme Gialle “Studio e sport”).

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