Fit-Cils Toscana: “bisogna portare la tramvia all’Osmannoro!”

“Per sciogliere il nodo del traffico che soffoca Osmannoro la soluzione c’è e si chiama tramvia. Non si può escludere uno dei più importanti poli manifatturieri della Toscana dal progetto che sta rivoluzionando la mobilità a Firenze. Le soluzioni tecniche esistono, basta avere la volontà politica”. A dirlo è il segretario generale della Fit-Cisl Toscana Stefano Boni.

Il segretario rilancia sull’esigenza di migliorare i collegamenti pubblici con l’area al confine tra i comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio e insieme al segretario generale aggiunto della Cisl Toscana, Ciro Recce, chiede di completare il tunnel dell’alta velocità e il collegamento veloce della stazione Foster con Santa Maria Novella.

Boni, dopo aver ricordato che in questi giorni si sta definendo il tracciato e i finanziamenti delle linee 2 e 4 della tramvia, sottolinea come nel progetto continua a non trovare spazio Osmannoro: “un polo manifatturiero dove ogni giorno si riversano migliaia di persone, da mezza Toscana che non è servito da un servizio pubblico efficiente e puntuale, né dalla stazione di Santa Maria Novella, né da Rifredi, né da Sesto Fiorentino, costringendo i lavoratori e quanti devono raggiungere l’area ad arrangiarsi, ovvero ad utilizzare l’auto”. Per il segretario Fit, invece, ci sono tre possibili soluzioni: due con la linea 4 della tramvia, e una con la linea 2. “Ora o mai più! – dice Boni – Bisogna portare la tramvia all’Osmannoro”.

Per Recce, inoltre, “per completare e integrare al meglio il servizio pubblico crediamo che sia necessario ripartire con i lavori della Tav e realizzare il tunnel fra Campo Marte e Castello e la stazione Foster. Abbiamo bisogno di più binari per risolvere il congestionamento del nodo ferroviario di Firenze e rendere un servizio efficiente e puntuale sia ai pendolari toscani che a quelli dell’AV”, anche attraverso “un collegamento veloce fra la stazione Foster e Santa Maria Novella, attraverso un tapis roulant sotterraneo”.

Toscana Pride: anche vicepresidente Barni in corteo domani a Pisa

Dopo il patrocinio della manifestazione arriva la partecipazione diretta della Regione al Toscana Pride, con il vicepresidente della Giunta e assessore alla cultura Monica Barni che domani sfilerà a Pisa. Per Barni è “una presenza doverosa”.

“La Regione – siega l’assessora – è da sempre impegnata a tenere alta l’attenzione sui diritti delle persone a prescindere dal loro orientamento sessuale. Contrastiamo con politiche attive omofobia e discriminazioni di genere con interventi di educazione alla diversità e partecipando e animando Ready, la Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Domani – continua Monica Barni – sarò quindi a Pisa e sarò orgogliosa di sfilare in mezzo alle tante persone protagoniste di questa battaglia di civiltà”.

L’appuntamento a Pisa con il già citato Toscana Pride partirà alle 16 da via Benedetto Croce. Ma questo weekend dell’Onda Pride, la mobilitazione dell’orgoglio organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni del movimento Lgbti, si svolgerà in altre 3 città italiane.  A Monza si terrà Brianza Pride, con appuntamento fissato alle 15 in piazza Castello; l’Asti Pride partirà invece alle 16 da piazza Campo del Palio; infine, il Sardegna Pride sfilerà quest’anno a Cagliari, con partenza fissata alle 17 in piazza Michelangelo.

“Di ritorno dalla mastodontica manifestazione del World Pride di New York – commenta Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay – ci immergiamo carichi di orgoglio in questa nuova tappa dell’Onda Pride. E il nostro orgoglio è l’antidoto migliore per superare gli ostacoli che queste manifestazioni hanno incontrato sul loro cammino, fatti di stigmatizzazioni da parte delle istituzioni o di stop burocratici, fortunatamente superati. A Pisa e a Monza i Pride sfileranno senza i patrocini delle amministrazioni comunali, ad Asti risponderemo con la nostra festosa rivoluzione agli strali di un assessore che ci dipinge come violenti. E a Cagliari, infine, il Tar ha bloccato la pretesa del Comune di tassare la manifestazione per migliaia di euro. Insomma, nonostante tutto e tutti, la nostra marea arcobaleno domani riempirà le strade di quattro città, dimostrandosi – afferma orgoglioso Gabriele Piazzoni in conclusione – una pratica di battaglia che da oltre 50 anni, da quella notte allo Stonewall Inn, riesce a ribaltare i rapporti di forza tra oppressori e oppressi”.

Comune Firenze approva variante per area Castello 

La Giunta di Firenze ha dato oggi il via libera alla variante al Piano urbanistico esecutivo Castello e al rapporto ambientale Vas, avviato a dicembre 2017.

La delibera, illustrata oggi dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dall’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini, fa seguito alla procedura di revisione del Pue avviata a novembre 2016.
La variante prevede l’eliminazione della quota residua di direzionale pubblico e la conversione della quota di destinazione direzionale/servizi privati verso la destinazione produttiva (artigianale e industriale), che potrà essere usata per il nuovo mercato ortofrutticolo.
Si prevede quindi il ridimensionamento della capacità edificatoria della destinazione direzionale/servizi privati originaria e la localizzazione di un’area destinata alla residenzialità/ricettività fra la zona produttiva/commerciale a nord e il complesso della scuola Marescialli nella parte più prossima al parco urbano. Infine, è prevista la riduzione della superficie complessiva residenziale e ricettiva, da ridistribuire tra destinazione residenziale, turistico-ricettiva e direzionale, nella forma degli studentati.
“Oggi con la Giunta abbiamo sbloccato tutto il progetto di rivoluzione e cambiamento del quadrante a nord ovest della città – ha detto il sindaco Nardella -. Dimezziamo di fatto i volumi a costruire del vecchio piano di Castello, ripensando le funzioni con la possibilità di realizzare finalmente la nuova Mercafir, che sarà una cittadella del cibo, con l’obiettivo centrale di preservare il parco di Castello con i suoi 80 ettari, e di anche ridurre anche tutti i volumi a destinazione direzionale pubblica per bloccare il processo di svuotamento del centro della città dalle funzioni pubbliche”.

Firenze porta avanti iter variante Castello

La giunta di Palazzo Vecchio ha dato oggi il via libera alla procedura per la valutazione ambientale strategica sulla variante al piano attuativo del Pue (piano urbanistico esecutivo) di Castello a Firenze.

La delibera, presentata dall’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini, fa seguito alla procedura di revisione del Pue avviata a novembre 2016. “Si tratta di una novità
significativa che riguarda l’avvio della variante al piano attuativo – ha detto Bettarini – Ci siamo arrivati dopo aver verificato l’attualità degli interessi pubblici legati all’attuazione del Pue di Castello, l’intervento di qualificazione dell”aeroporto di Firenze in relazione alle
previsioni del Pue e l’opportunità di intervenire con verifiche di congruità tecnico-economica per le opere di urbanizzazione”.

La proposta di variante sottoposta a Vas prevede l’eliminazione della quota residua di direzionale pubblico e la conversione della quota di destinazione direzionale/servizi privati verso la destinazione produttiva (artigianale e industriale), che potrà essere usata per il nuovo mercato ortofrutticolo. Ciò attraverso la realizzazione di un insediamento concentrato a nord dell’area interessata (in diretta continuità con la zona produttiva esistente) e l’eventuale localizzazione anche di una quota parte della destinazione commerciale originariamente prevista. Si prevede quindi il ridimensionamento della capacità edificatoria della destinazione direzionale/servizi privati originaria, e la localizzazione di un’area destinata alla residenzialità/ricettività fra la zona produttiva/commerciale a nord e il complesso della scuola Marescialli nella parte più prossima al parco urbano.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha dichiarato quanto segue sull’approvazione della delibera: “Un passo in avanti molto concreto e importante, che ci consente di portare in giunta l’ adozione e approvazione della variante urbanistica dell’area di Castello: significa il dimezzamento dei volumi a costruire e il dislocamento dei mercati generali in modo da liberare l’area Mercafir e proseguire speditamente per la costruzione del nuovo stadio di Firenze”.

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