Ex Gkn: trovato accordo per 10 settimane di Cassa Integrazione

Dopo il voto sull’accordo quadro della reindustrializzazione ella ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), ora Qf Spa, è stata avviata la richiesta di Cassa Integrazione ordinaria presso l’Inps, per i lavoratori della fabbrica.

E’ stato sottoscritto l’accordo tra l’azienda Qf Spa (la ex-Gkn di Campi Bisenzio) e le organizzazioni sindacali per avviare la richiesta di Cassa integrazione ordinaria presso il competente ufficio Inps: la richiesta sarà per complessive 10 settimane a partire dal 10 gennaio 2022.

Un accordo che arriva subito dopo l’approvazione da parte dell’assemblea dei lavoratori (262 voti favorevoli, 2 contrari e una scheda nulla) della ex Gkn alla reindustrializzazione della fabbrica.

“Questo è un altro importante passo – dichiara la viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde – che conferma la concretezza del percorso e la determinazione delle parti a raggiungere il miglior risultato possibile per i lavoratori e il territorio”.

Sull’accordo è intervenuta anche la Rsu la quale afferma che l’intesa  “è collegata ad altre che sono ancora in discussione. La trattativa infatti è ancora in svolgimento. Ogni ipotesi di accordo è vincolata alla discussione nella assemblea dei lavoratori e al voto. Così è, così è sempre stato in Gkn, così sempre sarà. Assemblea che si svolgerà non appena avremo chiaro l’intero corpo degli accordi raggiunti, in maniera tale da avere un quadro complessivo”.

Secondo la Rsu, “oggi ci troviamo di fronte ancora una volta invece a dover commentare particolari non ancora discussi in assemblea e ratificati dai lavoratori, notizie provenienti da svariate fonti che rischiano però di alimentare un meccanismo perverso in cui si ha la sensazione di trovarsi di fronte a uno spot e non a una seria volontà di definire un percorso industriale”.

Il 24 gennaio scorso ai nostri microfoni era intervenuto l’imprenditore Francesco Borgomeo che ha elevato lo stabilimento di Campi Bisenzio. Borgomeo aveva affermato che la riconversione può partire e che rimarrà in ambito meccanico: ovvero, produrrà macchinari.

 

GKN: lavoratori approvano l’accordo quadro raggiunto al MISE

Campi Bisenzio, con la partecipazione del 74% dei lavoratori della ex Gkn aventi diritto al voto, 262 voti favorevoli, 2 contrari e una scheda nulla, passa quasi all’unanimità l’accordo quadro raggiunto al Mise, primo passo sostanziale e di cornice a cui ne seguiranno altri in sede aziendale a cominciare dalla prossima settimana.

È un accordo sindacale avanzato e molto importante, anche perché raggiunto in un contesto politico sociale ostile dove i rapporti di forza sono stati per anni (e sono ancora) a svantaggio dei diritti del lavoro.

Secondo Dario Salvetti, delegato RSU ex Gkn: “prima di commentare il risultato, bisogna soffermarsi su un fatto per nulla scontato: qua si è applicata una vera democrazia partecipativa. E lo stesso referendum, in piena pandemia, non era scontato. Qua da mesi una comunità si riunisce in assemblea, si autodetermina, si informa, decide, senza nessuna gerarchia se non la divisione del lavoro creata dalle esigenze stesse di funzionamento della mobilitazione”.

“Il risultato della lotta e di questa votazione sottolineano che abbiamo strappato un accordo innovativo in una società ancora da innovare: un altro Stato, un altro Governo avrebbero salvato la fabbrica con le sue macchine e le sue produzioni. Questa reindustrializzazione – che invece è lo svuotamento della fabbrica per essere riempita con altri macchinari e altre produzioni – è un processo che abbiamo subito e di cui pagheremo il prezzo con mesi di ammortizzatori e incertezze”.

“Eppure, anche in questa situazione abbiamo seguito un’impostazione collettiva e comunitaria. Per quanto riguarda la parte influenzata da noi” conclude Salvetti, “questo accordo trasuda responsabilità collettiva, sa di comunità. Il saldo occupazionale, la continuità di diritti che vengono conservati e tramandati, la commissione di proposta e di verifica: per noi questa fabbrica è un patrimonio del territorio e per questo continueremo a vigilare e a mobilitarci se necessario”.

Una mobilitazione che non accenna a ridimensionarsi, considerato il prossimo Insorgiamo tour in programma per febbraio e il “tenetevi liberi” lanciato per fine marzo.

 

I punti fermi dell’accordo siglato in sede MISE e approvato dai lavoratori:

  1. tempistica certa della reindustrializzazione. Entro marzo proposte vincolanti, piano industriale essenziale ed entro fine agosto closing e passaggio di proprietà
  2. clausola anti-logoramento: se entro fine agosto non si palesa la reindustrializzazione, Qf procede direttamente alla reindustrializzazione con intervento di altri investitori o direttamente del capitale pubblico con Invitalia
  3. continuità occupazionale e di diritti. Il passaggio da Qf ad altro soggetto industriale avverrà in continuità occupazionale e di diritti contrattuali, anc             he in caso di cessione di ramo d’azienda.
  4. gli appalti del futuro soggetto re industrializzatore ripartiranno dagli ex dipendenti degli appalti Gkn. Ci sarà per le assunzioni un bacino di reclutamento che riparte da ex somministrati in Gkn. Si apre a un iniziale internazionalizzazione di numero limitato di lavoratori: la prima richiesta non negoziabile sono sette assunzioni
  5. il saldo occupazionale è fissato al momento del passaggio da Gkn a Qf. Questo vuol dire che se continueranno pensionamenti o dimissioni volontarie, il futuro re industrializzatore dovrà comunque ripartire da 370 posti di lavoro. Quindi, il posto di lavoro non viene considerato un tema individuale ma un patrimonio collettivo del territorio.
  6. Diritto di proposta e verifica. Viene formata una commissione di proposta e verifica sulla re industrializzazione dove la Rsu è presente e può avanzare proposte in merito alla re industrializzazione, così come richieste di verifica. La commissione deve essere messa a conoscenza dei fondi pubblici utilizzati e i fondi pubblici sono a loro volta vincolati alla realizzazione del saldo occupazionale.

Campi Bisenzio, aviaria al parco Chico Mendes: solo il tacchino Whisky era malato

Una buona notizia relativa al caso di influenza aviaria registrato nel parco ‘Chico Mendes’ di San Donnino (Campi Bisenzio Firenze). Sono, infatti, salvi tutti i 60 animali che vivono nell’Oasi.

Lo scorso 16 gennaio era stato rilevato un caso di influenza aviaria AH5N1 all’interno del parco Chico Mendes di San Donnino. Il virus era stato trovato a seguito dell’autopsia effettuata sul tacchino Whisky. Il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi aveva disposto la chiusura immediata del parco per 30 giorni.

La buona notizia è che tutti gli altri sessanta animali non sono stati infettati dal virus dell’influenza aviaria. A farlo sapere sono i volontari dell’Oasi di Campi Bisenzio, rifugio che accoglie animali provenienti da situazioni di maltrattamento o destinati al macello.

Ieri, spiegano i volontari del parco Chico Mendes, “dopo l’incontro tra le diverse istituzioni, è stata finalmente accettata e disposta la deroga all’abbattimento. Tutti gli animali, oltre 60, sono salvi. La Asl effettuerà dei test periodici e dei severi controlli per garantire la salute di tutti. Il Parco naturalmente resterà chiuso al pubblico, ma aperto ai volontari che ogni giorno si prendono cura degli animali. Dai test effettuati soltanto il tacchino Whisky era affetto da aviaria”.

I volontari del Parco di San Donnino (Campi Bisenzio) lanciano anche un appello a chi li ha sostenuti negli ultimi giorni e a tutti, per raccogliere fondi per realizzare strutture idonee per confinare provvisoriamente in quarantena tutti gli animali e acquistare quanto occorre “per rispettare le disposizioni della Asl ed evitare l’abbattimento degli animali”. “Ringraziamo per l’aiuto e il supporto ricevuti da tutta Italia, che ci hanno permesso di salvare gli animali – concludono i volontari – . Grazie al Comune, alla Regione, alla Asl che si sono dimostrati aperti al confronto, alle associazioni, ai singoli cittadini, ai veterinari”.

Per chi volesse versare il proprio contributo tramite bonifico bancario:

IBAN – IT02D0832537920000000212675 intestato a Earth Firenze ODV.

Altre modalità sono: PayPal info@earthfirenze.it e Timing https://www.teaming.net/parcooasichicomendes

 

 

GKN, lotta continua per mantenere diritti e posti lavoro

Firenze, l’assemblea dei lavoratori di Gkn, che ieri si è riunita per discutere dell’imminente vendita dello stabilimento di Campi Bisenzio, prendendo atto di questa nuova fase della vicenda della fabbrica, fa sapere di aver intenzione di mantenere lo stato di mobilitazione per salvaguardare “diritti e posti di lavoro”.

“Noi non possiamo che prendere atto di questo passaggio, su cui non c’era nulla da concordare con noi e nulla, per il momento, è stato concordato – si legge in un documento approvato all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori di Gkn – Entriamo in una nuova fase. Né più né meno pericolosa di quella precedente. Il passaggio di proprietà avviene in piena continuità occupazionale e di diritti. Per quanto ci riguarda manteniamo stessi posti di lavoro, stessa accordistica, stesso libro matricola. E avviene in continuità di salute dello stabilimento visto che l’abbiamo preservato e curato. Così è, così dovrà essere. Qualsiasi soggetto industriale arrivi, lo deve fare mantenendo diritti e posti di lavoro. Non saremo mai terreno di operazioni opache o di ricatti”.

In una nota, la rsu Gkn fa sapere che oggi “con indiscrezioni di stampa e una breve mail generica di qualche riga, è stato annunciato il passaggio di proprietà tra Gkn Melrose e Francesco Borgomeo, formalizzato con atto notarile oggi alle 10 a Roma”.

Il Collettivo spiega la nota, “non smobilita”. La mobilitazione aggiunge, “forse cambierà nei tempi e nei modi. Ma non cessa, per alcune ragioni fondamentali: primo, perché niente è stato ottenuto. Non c’è stato alcun accordo. In secondo luogo, perché anche se accordo sarà, l’assemblea dei lavoratori e il territorio rimangono a guardia e supervisione di ogni passaggio della reindustrializzazione. E infine perché c’è un vincolo e un dovere di solidarietà verso tutte le altre lotte presenti nel paese”.

“I licenziamenti sono stati sconfitti non una, ma due volte – si legge nel documento -. Avevamo detto che se sfondavano qua, avrebbero sfondato dappertutto. Qua non hanno sfondato. E questo è quanto portiamo in dote a chiunque voglia trarne coraggio, lezione, bilanci, metodo. Il rischio ora è di essere in un nuovo calcolo. Entriamo in una fase di attesa, dove non si rischia la morte improvvisa, ma per lenta agonia”.

La Rsu sottolinea che chi “acquista non ha un proprio piano industriale ma lo fa per venderci a un terzo soggetto industriale. E veniamo acquistati non per tornare a fare semiassi, ma per una reindustrializzazione che potrebbe comprendere lo svuotamento totale del capannone e una produzione completamente diversa. Un’operazione complessa la cui riuscita è tutta da verificare”.

Rimane quindi in campo la proposta di realizzare un Polo pubblico per la mobilità sostenibile “e confermiamo l’attività del gruppo di competenza contro le delocalizzazioni. Rimane cioè in piedi la collaborazione con ricercatori e ingegneri solidali. Rimane la legge antidelocalizzazioni da promuovere, insieme ai giuslavoristi progressisti”.

GKN: il futuro da farmaceutica o rinnovabili?

L’advisor nominato da GKN  svela a enti e sindacati opzioni per la reindustrializzazione del sito

Una per produrre macchinari per l’industria farmaceutica, l’altra per produrre componenti per energie rinnovabili. sarebbero due le manifestazioni di interesse più promettenti per la reindustrializzazione della Gkn di Campi Bisenzio.

Lo ha comunicato a istituzioni e sindacati, secondo quanto si apprende, l’advisor nominato da Gkn, l’imprenditore Francesco Borgomeo, il quale si sarebbe detto disponibile a rilevare l’azienda per poi cercare altri soggetti. Borgomeo sta partecipando a un incontro informativo con sindacati e istituzioni.

‘advisor sta informando le parti nel corso di un incontro online a cui partecipano sindacati e Rsu della fabbrica di semiassi per veicoli di Campi Bisenzio (Firenze). Per la Regione Toscana partecipano l’assessora al lavoro Alessandra Nardini e il consigliere speciale Valerio Fabiani; per la Città metropolitana di Firenze, la consigliera Benedetta Albanese; per il Comune di Campi, il sindaco Emiliano Fossi.

Intanto il Collettivo di Fabbrica GKN, che aveva già manifestato stamani davanti alla Prefettura di Firenze, ha dato vita dalle prime ore del pomeriggio a un presidio di fronte all’assessorato regionale al Lavoro, in piazza dell’Unità Italiana, vicino a piazza della Stazione. “Nessuno ferma la rabbia operaia, ma soprattutto nessuno la prende in giro”, si legge sulla pagina Fb del Collettivo, in un post che contiene un breve video dell’occupazione dell’atrio del palazzo da parte degli operai.

“Insorgiamo”: a Firenze un migliaio di studenti in corteo, presente anche Gkn

Un grande striscione con scritto ‘Insorgiamo per il futuro’ apre il corteo degli studenti che oggi protestano a Firenze. Con loro anche i lavoratori della  Gkn. Intanto per lo stabilimento  di Campi Bisenzio (Firenze) è arrivata anche la 4a manifestazione di interesse

“Oggi scendiamo in piazza per far sentire forte la nostra voce: dopo aver occupato delle scuole questa settimana ne occuperemo altre la prossima. Oggi scendiamo in piazza per conquistare il nostro futuro perché dobbiamo decidere noi il futuro delle nostre scuole”. Lo ha detto uno studente del liceo Calamandrei di Sesto Fiorentino aprendo il corteo.  La manifestazione è iniziata intorno alle 9 in piazza San Marco dove si sono riunite alcune centinaia di persone. Dietro ai giovani che aprono il corteo numerosi lavoratori del Collettivo di fabbrica Gkn sfilano portando lo striscione che li accompagna dall’inizio della loro mobilitazione contro la chiusura dello stabilimento, con scritto ‘Insorgiamo’.

Musica, cori e bandiere accompagnano il corteo degli studenti e dei lavoratori di Gkn che dopo essere partito da piazza san Marco stanno attraversando le strade del centro cittadino. ‘Le scuole crollano, ma noi no. L’Alberti non ci sta’ una delle scritte portate dagli studenti e tra i cori ‘contro la scuola dei padroni 10, 100, 1.000 occupazioni’. E poi bandiere rosse con la falce e il martello, quelle della Fiom e con il simbolo dell’anarchia. “Oggi siamo in piazza con gli studenti con cui abbiamo iniziato un percorso da settembre – spiega Dario Salvetti del Collettivo di fabbrica Gkn – perché hanno percepito che la situazione di Gkn getta ancora più precarietà e incertezza sul loro futuro indipendentemente dal lavoro che faranno usciti dalla scuola. Ancora una volta Gkn si pone il problema di che Paese ha intorno e il Paese si pone il problema di che fine farà Gkn”.

Intanto è arrivata un’altra manifestazione di interesse per la reindustrializzazione della fabbrica di Campi Bisenzio (Firenze) che l’azienda ha deciso di dismettere. Si tratta della quarta proposta raccolta da Gkn dopo le prime tre annunciate lo scorso 17 novembre. E’ quanto fa sapere la rsu della fabbrica in occasione della manifestazione oggi a Firenze dei lavoratori insieme agli studenti. L’arrivo della quarta manifestazione di interesse è confermata anche dall’azienda che fa sapere di aver informato i sindacati e le istituzioni. “Ieri sera dopo le 23 è arrivata una nuova lettera da parte di Gkn che ci dice che le manifestazioni sono lievitate a quattro – spiega Matteo Moretti della rsu – L’azienda insiste sul fatto che le tempistiche devono essere quelle decise da loro e per il momento il ministero dello Sviluppo economico tace

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