🎧Festival dei Bambini: dal 19 al 21 aprile, oltre 120 eventi dedicati alla natura per tutta la famiglia

Dal 19 al 21 aprile si terrà “germogli” il festival dei bambini 2024 con oltre 120 eventi gratuiti diffusi nei musei e spazi culturali di Firenze, dedicati ai temi della terra, della natura e delle relazioni fra esseri viventi. Un’attenzione speciale sarà dedicata al centenario della morte di Giacomo Puccini, con una serie di percorsi e attività dedicate a tutta la famiglia al Teatro del Maggio Musicale. 

Audio: direttrice artistica Valentina Zucchi dell’associazione MUS.E 

Torna  il grande evento Firenze dei Bambini, giunto alla sua undicesima edizione nel 2024 con un tema speciale: il festival dedicato ai bambini e ai ragazzi si svolgerà infatti nei giorni 19-20-21 aprile e avrà come titolo Germogli: sarà dedicato ai temi della terra, della natura e delle relazioni fra esseri viventi. Questa edizione cercherà infatti di promuovere un impegno generativo verso il futuro e verso l’ambiente, secondo una prospettiva civica e interconnessa, che vede i bambini veri “germogli” del nostro mondo.

Un’attenzione speciale sarà rivolta anche al centenario della morte di Giacomo Puccini: perché, giocando con le parole riprese da un’aria della sua opera Gianni Schicchi, dedicata alla città dantesca, “Firenze germoglia ed alle stelle salgon palagi saldi e torri snelle”.

L’evento è promosso dalla Direzione Istruzione del Comune di Firenze e sviluppato da MUS.E, con la direzione artistica di Valentina Zucchi, e vede il sostegno di importanti realtà sensibili all’educazione e alla cultura per l’infanzia.

Firenze germoglia, Firenze fiorisce: questa edizione guarda alle radici della nostra città, che nel nome porta la memoria di un fiore speciale – commenta Valentina Zucchi – MUS.E, curatrice dell’iniziativa -. Ricorda l’impegno e il rispetto verso la natura in tutte le sue forme e in tutti i suoi regni, omaggia il grande compositore Giacomo Puccini a cento anni dalla morte, conferma che i bambini sono i nostri germogli, da proteggere e nutrire con cura, costanza e generosità. Un’edizione straordinaria, che vede la partecipazione ricca e diffusa di soggetti pubblici e privati per cantare un inno alla terra e ai suoi abitanti, preludio alla Giornata Mondiale a lei dedicata proprio a chiusura del festival, il 22 aprile”.

Quello che riportiamo è solo parte del ricchissimo programma di questa edizione. Per scoprire il resto delle iniziative, Il programma completo sarà disponibile online a partire da mercoledì 10 aprile su www.firenzebambini.it

La mattina di venerdì 19 è come sempre riservata alle classi e alle scuole, con un ricco programma di progetti dell’ufficio Le Chiavi della Città, diffusi su tutto il territorio cittadino e curate dalle principali istituzioni fiorentine, dai Carabinieri Forestali alla Protezione Civile, dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron a quella del Teatro della Toscana, da Pingu’s English a Libri Liberi.

La grande apertura per le famiglie è invece prevista venerdì alle 17.30 presso La Specola, il suggestivo museo di zoologia recentemente riaperto al pubblico: nel cortile si avrà infatti il primo grande evento, con gli zoologi Rita Cervo e Federico Cappa, grandi scienziati e divulgatori, in dialogo con i bambini sull’incredibile varietà di caratteri e comportamenti del regno animale, con piccoli esperimenti e intermezzi musicali. Le visite al museo saranno possibili esclusivamente per piccoli gruppi e su prenotazione (dalle 17 alle 19.30, visite ogni mezz’ora, prenotazione obbligatoria).

Il sabato e la domenica saranno poi i giorni ideali per vivere la città di Firenze “a misura di bambino”, tanto per i residenti quanto per le famiglie in visita occasionale, con centinaia di iniziative diffuse in città. A tutti i partecipanti del festival saranno distribuiti specifici braccialetti, che consentiranno l’accesso gratuito dei bambini e di un accompagnatore per lo stesso fine settimana in Palazzo Vecchio, Museo Novecento, Museo Santa Maria Novella, Museo Bardini e dove sono in programma attività specifiche a sfondo naturale a cura di MUS.E, fra cui anche due appuntamenti del progetto I musei visti dai bambini, realizzato con la Rete Museale Musei di Tutti. A tutti i piccoli partecipanti del festival, inoltre, saranno offerti album, figurine e gadget degli amatissimi Cucciolotti, grazie alla solidale collaborazione di Pizzardi Editore.

Si comincia proprio in Palazzo Vecchio, dove il Cortile della Dogana si trasformerà per due giorni in un “giardino impossibile” dove, fra alberi in germogli e distese verdi, grazie al Gruppo Mati di Pistoia sarà possibile vivere l’incanto della natura anche nel cuore della città. In Sala d’arme prenderà vita lo spettacolo firmato dalla Compagnia di Teatro TPO +Erba, che permetterà ai più piccoli di immaginare una città fatta di erba, alberi, insetti e uccelli, mentre nel Salone dei Cinquecento sarà messa in scena la domenica Turandot. Una fiaba in musicaa cura del Festival Puccini di Torre del Lago (Valentina Scheldhofen Ciardelli e Stefano Teani), che condurrà i bambini in un viaggio speciale nella Cina antica, fatta di parole, canto e musica. Senza dimenticare la richiestissima Notte al museo, che fra sabato e domenica consentirà ai bambini e ai loro accompagnatori di chiudere gli occhi nella stessa incredibile sala. Sempre in palazzo, nel Teatrino delle storie, sarà poi allestito un accogliente “nido” per bambini da 0 a 4 anni, con letture, giochi e attività per i piccolissimi e i loro accompagnatori (a cura della Direzione Istruzione e della Cooperativa Arca, con il supporto di Mukki Bimbo).

All’arte di Giacomo Puccini, di cui nel 2024 ricorrono i cento anni dalla morte, e al mondo della musica è poi dedicato il polo del Teatro del Maggio Musicale Fiorentinoe di piazza Vittorio Gui: sarà possibile prendere parte a percorsi, racconti e attività performative sulla vita e sull’opera del grande compositore, con un’attenzione particolare alla Turandot (la cui prima in teatro è in programma proprio domenica 21), che vedranno un momento straordinario con l’esecuzione del concerto presso la cavea sabato 20 aprile alle h17.30 Firenze è come un albero fioritocon arie e musiche pucciniane interpretati dagli artisti dell’Accademia del Maggio.

Ancora, tantissime saranno le attività diffuse in tutta la città, grazie alla preziosissima collaborazione dei principali istituti culturali fiorentini: si comincia con le principali biblioteche cittadine (CaNova, Buonarroti, Pieraccioni, Bandini, Luzi), la Tana dell’Orso, la Fattoria dei ragazzi e il Parco degli animali, la Polizia Municipale  e i Carabinieri forestali, passando dal Mercato Centrale e giungendo all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, alle Fondazioni Santa Maria Nuova, Palazzo Strozzi, Zeffirelli, Scienza e Tecnica; all’Opera Santa Croce, al Museo Galileo, al Museo Horne, al Museo Stibbert e al Museo Marino Marini, al Museo Ebraico, ai Musei del Bargello, alla Galleria dell’Accademia e al Giardino di Boboli, a Villa Vogel con L’immaginario e a Villa Favard con il Conservatorio e tanti altri.

 

Firenze: nasce “Rinascimento +”

A Firenze torna a risplendere la passione per il collezionismo di arte contemporanea. Nella città dei Medici, nasce RINASCIMENTO +, un riconoscimento internazionale che il Museo Novecento, in collaborazione con MUS.E, consegnerà a eminenti personalità del collezionismo e del mecenatismo per il loro sostegno all’arte e agli artisti.

La cerimonia si svolgerà alle ore 11 di domenica 23 febbraio, nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio a Firenze, alla presenza dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.

Per questa prima edizione, il premio sarà conferito a Laurent Asscher, Paolo Fresco, Ursula Hauser e Rosella Nesi per la visionarietà, generosità e dedizione con cui si sono prodigati nel tempo in varie forme di mecenatismo e nel collezionismo, per incrementare benessere culturale, formazione e sperimentazione artistica. I premiati riceveranno il gioiello “Crisalide Sole”, ideato e realizzato da Maria Sole Ferragamo, giovane designer che ha ereditato dal nonno Salvatore Ferragamo il senso della bellezza e dell’innovazione nelle forme e nei materiali.

“Sono onorato di contribuire a dare vita alla prima edizione di RINASCIMENTO +,” dichiara Tommaso Sacchi. “Premiare quattro figure che si sono distinte per l’attenzione nei confronti delle nuove traiettorie dell’arte contemporanea, attraverso un collezionismo accurato e di alto livello, è per me motivo di grande orgoglio. Questo premio nasce anche con la speranza di poter sensibilizzare i collezionisti di tutto il mondo sul grande investimento che Firenze ha fatto negli ultimi anni nei confronti dell’arte contemporanea e con l’ambizione di poter creare legami sempre più virtuosi tra il mondo dei collezionisti d’arte e la nostra città”.

“MUS.E e il Museo Novecento – afferma Matteo Spanò, Presidente MUS.E – sostengono questo importante riconoscimento internazionale, dedicato a coloro che hanno contribuito alla produzione e alla divulgazione dell’arte, anche nelle sue espressioni più audaci e innovative. Ogni giorno, MUS.E impegna tutte le sue forze nella valorizzazione dei beni culturali e nella crescita dell’amore per il bello, alimentando interesse per la sperimentazione nei linguaggi artistici.  E se lo può fare, è grazie anche a coloro che hanno dedicato la propria vita all’importante ‘missione’ di sostenere gli artisti nella loro libera ricerca, perché da questa libertà e intraprendenza dipende la continua rinascita del desiderio di bellezza”.

“Il nome scelto, RINASCIMENTO +, fa riferimento alla magnificenza dell’arte passata, in una visione non statica, ma di continuità e di trasformazione,” spiega Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, ideatore dell’iniziativa. “RINASCIMENTO + parla dell’arte e degli artisti, dei collezionisti e dei mecenati, del gusto per la bellezza, del suo rigenerarsi e travalicare le epoche, della rinascita sempre continua dell’amore per l’arte e del perpetuarsi di una creatività innovativa, di generazione in generazione. Firenze è ‘destinata storicamente’ a consegnare un riconoscimento internazionale come questo, restituendo un’immagine di sé come città creativa oggi, in cui la magnifica stagione del Rinascimento non è conclusa, e dove la passione per l’arte e il gusto della sperimentazione non si sono esauriti. Un riconoscimento che trova le sue ragioni di essere nella storia e nell’arte del Rinascimento, ma vive delle nuove ambizioni del presente. E Palazzo Vecchio e Museo Novecento sono luoghi ideali per ricucire il legame tra antichità e contemporaneità”.

Non c’è dubbio che Firenze sia stata la culla del collezionismo e del mecenatismo moderno, fenomeni culturali, sociali ed economici necessari all’evoluzione artistica occidentale e al successo di ogni avanguardia. Il Rinascimento, infatti, non si sarebbe affermato senza i Medici, i Sassetti, i Tornabuoni, i Gondi e i Rucellai, solo per citare alcuni dei più grandi sostenitori dell’arte e della cultura in quel tempo glorioso. “Un desiderio di bellezza – prosegue il direttore artistico del Museo Novecento – non pomposamente sfoggiato, ma coltivato ambiziosamente, come fruttuoso e duraturo beneficio nell’orizzonte della gloria e della memoria future, e soprattutto come anelito alla trascendenza, cercando di bilanciare il lato angoscioso e doloroso dell’esistenza terrena, il trauma della violenza e della malattia, che in quell’epoca erano all’ordine del giorno. Dalle passioni dei singoli illuminati, dal loro gusto, dai loro raffinati pensieri, sono nati i musei moderni, a partire dagli Uffizi. La dimensione del privato si è estesa a quella pubblica, per una condivisione allargata di un privilegio originariamente vissuto nella sfera privata”.

Da quell’epoca, Firenze ha esercitato un preciso mandato nei secoli, una funzione necessaria alla strutturazione del sistema dell’arte moderna. La città nei secoli è stata luogo del fare arte, della critica d’arte e dell’investimento in arte: una vocazione, quest’ultima, ininterrotta anche nell’Ottocento e nel Novecento, quando le grandi famiglie borghesi e industriali hanno perseverato in questa logica, collezionando e investendo in bellezza e cultura. Firenze è sopravvissuta al suo glorioso passato come crocevia d’artisti, filosofi, poeti, architetti e poi di mecenati italiani e stranieri che nella città di Lorenzo il Magnifico e di Botticelli hanno coltivato affari, relazioni diplomatiche, alleanze politiche ed economiche attratti tutti dall’aura del Rinascimento. Tra questi, si ricordano Stefano Bardini, dal cui gusto e capacità imprenditoriale come mercante d’arte è scaturito quel gioiello museale che è il Museo Stefano Bardini. L’eclettico Frederick Stibbert e lo storico dell’arte Herbert Percy-Horne, le cui collezioni sono un pezzo importantissimo della storia fiorentina. Senza dimenticare il lascito effettuato dallo storico dell’arte Charles Alexander Loeser, con straordinarie opere del Rinascimento, oggi conservate in Palazzo Vecchio.

Anche il Museo Novecento è testimone di questa passione per la bellezza e il suo perpetuarsi nelle epoche storiche. L’istituzione museale è nata grazie alla presenza in città di una straordinaria collezione privata, donata nel 1970 al Comune di Firenze. La Raccolta Alberto Della Ragione – ricca di 240 opere dei maggiori esponenti dell’arte moderna italiana – rappresenta il vero e proprio pilastro del Museo Novecento. Questo patrimonio di opere d’arte è stato donato alla città all’indomani dell’alluvione del 1966, come ricorda Della Ragione, “quale frutto di una vita d’intensa passione e come un atto di adesione agli sforzi che si fanno per restituire alla città il ruolo di viva capitale dell’arte”. Un patrimonio ingente di sculture e dipinti, che è prova del gusto del collezionista, capace di affacciarsi da profondo intenditore nel mondo dell’arte italiana della prima metà del Novecento, con una sua particolare inclinazione e logica critica. Nelle parole del collezionista si leggeva allora un preciso messaggio, valido ancora oggi: ricucire la distanza tra passato e presente, poter colmare lacune e contribuire a un ruolo di Firenze nella contemporaneità.

Sono queste le premesse storiche e critiche all’origine di Rinascimento+. Parte allora dal Museo Novecento l’idea di questo premio internazionale, che è anche un riconoscimento alla storia nobile del collezionismo e a un’idea del rinascimento come categoria aperta, come narrazione non compiuta definitivamente. Un omaggio alla continua progressione delle arti, dell’amore per le arti e della passione del collezionare.

 

RINASCIMENTO + è stato ideato da Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, che nella selezione si è avvalso della collaborazione di Giovanni Iovane, critico d’arte e curatore, direttore dell’Accademia di Brera, Laura Lombardi, critico d’arte, corrispondente de Il Giornale dell’Arte, docente di Fenomenologia della Arti Contemporanee all’Accademia di Brera e di Giorgio Verzotti, critico d’arte, curatore al Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea, direttore di Arte Fiera dal 2012 al 2016.

 

info

MUSEO NOVECENTO

Piazza Santa Maria Novella 10

50123 Firenze

www.museonovecento.it

comunicazione.cultura@comune.fi.it

“Il corpo racconta” alle Murate

Sperimentare le potenzialità narrative del corpo: è questa la sfida del workshop “Il corpo racconta”, condotto da Francesco Gori nell’ambito degli appuntamenti d’artista Murate Art Lab, curati da Murate Art District, in collaborazione con il Dipartimento educativo MUS.E. in programma sabato 15 febbraio alle 16.30, presso Murate Art District.

L’appuntamento, gratuito e della durata di due ore, è rivolto ai giovani e agli adulti fra i 18 e i 35 anni, anche privi di ogni esperienza teatrale, offrendo la possibilità di esperire in forma diretta e partecipata le potenzialità narrative del corpo: attraverso una serie di esercizi di training, accompagnati dalla musica, i partecipanti saranno condotti a vivere nella propria carne la dimensione misterica del mito e del rito all’origine del teatro. La prenotazione è obbligatoria.

Già decine di migliaia di anni fa, uomini e donne di cui non conosciamo il linguaggio danzavano i loro miti di fronte alle pitture rupestri di Chauvet, Lascaux, Altamira. La nostra cultura ha finito per identificare il mito con la parola e, infine, con la scrittura, ma la sede primaria di ogni mito è il nostro stesso corpo, con le sue emozioni, i suoi sentimenti, i suoi istinti: un gesto, un’immagine, un canto, una voce, un suono, un oggetto, da soli, possono raccontare l’intera storia dell’umanità, senza bisogno di parole.

 

Francesco Gori: autore, attore, musicista, vive a Firenze, dove lavora con MUS.E, come mediatore culturale e teatrale nei Musei Civici Fiorentini. Con un PhD in Studi Culturali con una tesi “Sull’indistruttibilità dell’uomo primitivo”, da 10 anni porta avanti una ricerca artistica sulla dimensione del rito e del mito all’origine della cultura, attraverso spettacoli, performance, installazioni, conferenze, pubblicazioni, in Italia e all’estero. Dal 2015, conduce laboratori didattici sulle forme originarie dell’espressione – gesto, recitazione, musica, scrittura, arti visive – in scuole e istituti di formazione superiore. Attualmente sta lavorando al suo terzo spettacolo di teatro rituale, sugli antichi riti misterici di Eleusi, all’origine del teatro greco.

 

Le Murate. Murate Art District, piazza delle Murate Firenze

Per info:   tel. 055-2768224 Mail  www.murateartdistrict.it

 

 

 

“Incontro con il duca Cosimo I de’ Medici” a Palazzo Vecchio

Sabato 8 febbraio (h 15.00 e h16.30) i Musei Civici e MUS.E propongono “Incontro con il Duca Cosimo I de’ Medici”, attività di mediazione che si ispira al progetto “Nel palazzo di Cosimo. I simboli del potere”, in corso a Palazzo Vecchio fino al prossimo 25 marzo e dedicato alla figura di Cosimo I de’ Medici.

Si tratta di una preziosa occasione per poter vivere un’esperienza di living history: dopo un breve percorso tematico in palazzo, i partecipanti potranno ammirare gli splendidi gioielli, identificativi del potere cosimiano, ovvero il Collare del Toson d’oro, lo Scettro e la Corona granducale, e al contempo comprendere il loro significato simbolico e politico. Attraverso la lettura di documenti originali, si scoprirà come Cosimo I sia riuscito ad ottenere il titolo di Granduca di Toscana da papa Pio V, in virtù di una raffinata strategia diplomatica. L’incontro con il personaggio storico nella Sala delle Udienze permetterà al pubblico di comprendere le motivazioni più segrete che portarono il Medici alla creazione della preziosa corona granducale e alla solenne incoronazione.

Si attraverseranno alcune tappe del progetto “Nel palazzo di Cosimo. I simboli del potere”, che ripercorre idealmente, sala dopo sala, abitudini, significati e ruoli della vita della Reggia medicea. A cura di Carlo Francini (Responsabile Ufficio UNESCO Comune di Firenze) e di Valentina Zucchi (Responsabile Mediazione MUS.E), l’itinerario porta alla scoperta dei segreti del palazzo del governo cittadino, dove nel 1537 Cosimo I, nominato Duca di Firenze in quella data, definisce la propria residenza, trasferendovisi con tutta la corte nel 1540. Se la Sala Grande era il cuore di questa imponente architettura politica, teatro dei principali eventi e scenario ideale per accogliere personalità illustri, le sale che oggi compongono il percorso museale coniugavano efficacemente, nella seconda metà del XVI secolo, finalità propagandistiche e bisogni pratici.

L’itinerario culmina con l’esposizione di tre grandi simboli del potere cosimiano, il Collare del Toson d’oro, lo Scettro e la Corona granducale: le tre creazioni artigianali, realizzate dal maestro orafo Paolo Penko, dopo un accurato lavoro sulle fonti scritte e iconografiche, sono presentate su cuscini in velluto di seta, tessuto a mano, adagiati su un centro-tavola in velluto cesellato, operato con motivo cinquecentesco, in virtù della collaborazione con la Fondazione Arte della Seta Lisio.

 

Per informazioni e prenotazioni

Tel. +39 055 2768224

e.mail: info@muse.comune.fi.it – www.musefirenze.it

Da Firenze a Sichuan: bando per due residenze d’artista in Cina

Le Murate Progetti Arte Contempotranea in un comunicato rivolge un appello a giovani artisti curiosi di immergersi a pieno nella cultura dell’estremo oriente, tessendo un ponte che da Firenze porta fino alla regione di Sichuan, nell’ovest della Cina. È aperta a tutti gli artisti under 35 operanti in Toscana ed a tutti gli artisti under 35 operanti in Italia. La doppia open call per residenze d’artista è promossa da Le Murate. Progetti Arte Contemporanea – Associazione MUS.E con il sostegno di Regione Toscana, in collaborazione con il Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Associazione Artisti Cinesi in Italia Zhong Art International all’interno del progetto “Città Contemporanea. Comunità Inclusiva”.

‘I due bandi – spiega il comunicato – sono rivolti ad artisti under 35 che lavorano con i linguaggi del contemporaneo, uno destinato a chi opera in Toscana e l’altro a chi opera in Italia, interessanti ad un premio per una residenza d’artista di 3/4 settimane in Cina organizzato grazie alla partnership con l’Accademia di Belle Arti di Sichuan.
 I candidati dovranno presentare, entro la mezzanotte del 1° settembre 2019, un progetto di ricerca collegato a interazione e scambio culturale tra la Toscana e la cultura cinese.
 La residenza comprende le spese di viaggio, alloggio e formazione offerti dai partner del progetto nel periodo compreso tra il 15 ottobre e il 12 novembre 2019.

La conditio sine qua non per partecipare è che l’artista lavori in Toscana o in Italia, a seconda del bando, abbia un’età inferiore ai 35 anni e intenda sviluppare ricerche legate al territorio e la cultura contemporanea cinese attraverso temi come la multiculturalità, la democrazia partecipativa, la riattivazione della memoria e della storia attraverso pratiche in grado di generare nuove visioni dei differenti territori e della loro identità complessa.

Al rientro in Italia il progetto iniziato in Cina potrà essere portato avanti tramite l’assegnazione di un contributo di 1500 euro per ogni artista ed uno studio per residenza presso Le Murate. Progetti Arte Contemporanea. Sarà inoltre organizzato un momento di confronto e di presentazione dell’esperienza internazionale attraverso un talk.

La comunicazione dei risultati avverrà tramite pubblicazione sul sito www.lemuratepac.it entro il 20 settembre 2019.
Info e bando: http://www.lemuratepac.it/due-open-call-per-residenza-dartista-in-cina/

Il Camper dell’Arte: Leonardo, un genio in piazza

Dall’8 al 19 luglio nelle periferie e nelle piazze del territorio fiorentino girerà un vero e proprio camper dell’arte: dieci lezioni di piazza, itineranti, nei quartieri di Firenze e fuori città. Dopo il successo delle passate edizioni torna a circolare tra le piazze di Firenze e della sua periferia un camper pronto a portare cultura grazie a un progetto di storia dell’arte in movimento promosso dal Comune di Firenze e dall’Ufficio UNESCO, curato dall’Associazione MUS.E. Il protagonista indiscusso delle serata sarà Leonardo da Vinci, il genio multiforme di cui ricorre quest’anno il cinquecentenario dalla morte, avvenuta in Francia nel 1519.

Il Camper dell’arte propone delle vere e proprie serate di avvicinamento ai temi dell’arte, per consentire a tutti di appassionarsi e innamorarsi della cultura. Per cinque sere il camper sosterà infatti in cinque diverse piazze della città, e per altrettante serate farà invece tappa fuori Firenze: all’arrivo del mezzo, messo a disposizione da Laika Caravans e “alimentato” grazie ad Aquila Energie, saranno allestite sedie e attrezzature per dare vita a lezioni d’autore aperte a tutta la cittadinanza. Un progetto pensato per raggiungere i luoghi della città solitamente più lontani dai musei e dai grandi eventi culturali, estendendo così l’azione della cultura a tutti i residenti e promuovendo la valorizzazione dei tanti Centri Storici Minori che compongono Firenze e che rappresentano il tessuto urbano più vissuto dai cittadini: ecco perché gli incontri troveranno luogo nelle piazze e nei giardini usualmente frequentati dai residenti, individuate grazie alla collaborazione dei Quartieri, e nei Comuni di Barberino Valdelsa, Scarperia, San Casciano in Val di Pesa, Lastra a Signa e Castelfiorentino, con la collaborazione del Museo Benozzo Gozzoli.

Il progetto ideato originariamente da Sergio Risaliti nel 2015 in occasione della Settimana Michelangiolesca, è oggi riproposto sotto una formula arricchita: gli incontri, che si svolgeranno nelle serate da lunedì 8 a venerdì 12 luglio (in città) e dal 15 al 19 luglio (fuori città), saranno infatti l’occasione per avvicinarsi alla vita e alle opere di Leonardo da Vinci, una delle figure più celebri dell’arte.

Leonardo da Vinci, genio universale, fu uomo di curiosità fervida e mai sazia: artista, pittore, scultore, ma anche architetto, scienziato, poeta, ingegnere, notomista, botanico, cartografo… Giustamente celebrato per il suo impareggiabile contributo in campo artistico, Leonardo fu anche uomo del suo tempo e profondamente sensibile alle tematiche pubbliche e civili, suggerendoci spunti di riflessione anche sulla cultura, sulla società e sulla città di oggi. Gli incontri approfondiranno aspetti diversi e multiformi della sua vita personale e della sua carriera artistica, dalla sua nascita a Vinci alla sua attività nelle diverse città e corti italiane, dai suoi esordi ai grandi capolavori, offrendo al pubblico l’occasione di conoscere Leonardo nella sua piena verità storica, di apprezzarne la maestria tecnica e di coglierne i tratti fondanti, quali lo spirito di osservazione, il desiderio di conoscenza, la necessità di sperimentazione.

L’iniziativa ha quindi l’obiettivo – grazie a incontri dal taglio divulgativo e appassionante – di parlare a tutti, cercando di superare gli steccati accademici grazie a interventi di relatori qualificati che hanno sposato e sostenuto l’iniziativa. A condurre le serate saranno Cristina Acidini, Roberta Barsanti, Paolo Berruti, Elena Capretti, Esther Diana, Carlo Francini, Sergio Risaliti, Sara Taglialagamba, Alessandro Vezzosi e Valentina Zucchi.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Firenze, l’ideazione di Sergio Risaliti, la curatela di Carlo Francini per l’Ufficio UNESCO e di Valentina Zucchi per MUS.E.

Si ringrazia la Città Metropolitana di Firenze e i Quartieri per la preziosa collaborazione.
Il progetto è realizzato grazie alla sponsorizzazione di Aquila Energie, con il supporto tecnico di Laika Caravans e grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.

camper leonardo

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