Coronavirus in Toscana: 503 casi positivi, età media 46 anni e 14 decessi

775 ricoveri (34 in meno rispetto a ieri), di cui 116 in terapia intensiva (3 in più). Il bollettino odierno del Coronavirus in Toscana

Sono 129.384 i casi di positività al Coronavirus in Toscana, 503 casi positivi (501 confermati con tampone molecolare e 2 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,4% e raggiungono quota 117.029 (90,5% dei casi totali).

Oggi sono stati eseguiti 10.115 tamponi molecolari e 4.653 tamponi antigenici rapidi, di questi il 3,4% è risultato positivo. Sono invece 5.582 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 9% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 8.303, +0,3% rispetto a ieri. I ricoveri sono 775 (34 in meno rispetto a ieri), di cui 116 in terapia intensiva (3 in più).
Si registrano oggi 14 nuovi decessi: 6 uomini e 8 donne con un’età media di 85,1 anni.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in Toscana.

L’età media dei 503 nuovi positivi odierni al Coronavirus in Toscana è di 46 anni circa (il 15% ha meno di 20 anni, il 21% tra 20 e 39 anni, il 37% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, l’8% ha 80 anni o più).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (501 confermati con tampone molecolare e 2 da test rapido antigenico): sono 35.969 i casi complessivi ad oggi a Firenze (130 in più rispetto a ieri), 10.997 a Prato (27 in più), 10.991 a Pistoia (57 in più), 8.155 a Massa-Carrara (48 in più), 13.395 a Lucca (25 in più), 17.668 a Pisa (41 in più), 9.814 a Livorno (76 in più), 11.644 ad Arezzo (35 in più), 5.828 a Siena (50 in più), 4.368 a Grosseto (14 in più).
Sono 555 i casi positivi al Coronavirus in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 225 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 179 nella Nord Ovest, 99 nella Sud est.

La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 3.476 casi per 100 mila abitanti (media italiana circa 4.007 per 100 mila, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 4.260 casi per 100 mila abitanti, Massa-Carrara con 4.205, Pisa con 4.184, la più bassa Grosseto con 1.978.

Complessivamente, 7.528 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (55 in più rispetto a ieri, più 0,7%).
Sono 15.098 (656 in più rispetto a ieri, più 4,5%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 4.281, Nord Ovest 6.263, Sud Est 4.554).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 775 (34 in meno rispetto a ieri, meno 4,2%), 116 in terapia intensiva (3 in più rispetto a ieri, più 2,7%).

Le persone complessivamente guarite sono 117.029 (468 in più rispetto a ieri, più 0,4%): 306 persone clinicamente guarite (5 in più rispetto a ieri, più 1,7%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 116.723 (463 in più rispetto a ieri, più 0,4%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Dei 14 decessi registrati oggi 6 sono uomini e 8 le donne, con età media di 85,1 anni.

Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 3 a Firenze, 2 a Prato, 2 a Pistoia, 1 a Lucca, 2 a Pisa, 2 a Livorno, 2 a Arezzo.

Sono 4.052 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 1.360 a Firenze, 285 a Prato, 299 a Pistoia, 408 a Massa-Carrara, 388 a Lucca, 478 a Pisa, 291 a Livorno, 234 ad Arezzo, 150 a Siena, 103 a Grosseto; 56 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 108,8 per 100 mila residenti, contro il 138,9 per 100 mila della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa-Carrara (210,4 per 100 mila), Firenze (135,4 per 100mila) e Pisa (113,2 per 100 mila), il più basso a Grosseto (46,7).

La campagna vaccinale Si è avviata dal 27 dicembre 2020 la campagna vaccinale anti-Covid. Alle 12.00 di oggi sono state effettuate complessivamente 74.073 vaccinazioni, 1.262 in più rispetto a ieri (+1,7%), tenendo presente che le Aziende del Sistema Sanitario Regionale proseguono per l’intera giornata. La Toscana è la 11° regione per percentuale di dosi somministrate su quelle consegnate (il 79,7% delle 92.890 consegnate), per un tasso di vaccinazioni effettuate di 1.990 per 100mila abitanti (media italiana: 2.085 per 100mila).

Aifa: via libera a uso sperimentale Ruxolitinib per Covid-19

Firenze, l’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) e la ditta produttrice (Novartis) hanno definito un protocollo terapeutico specifico per estendere a un maggiore numero di pazienti l’esperienza terapeutica dell’Asl Toscana nord ovest sperimentata su positivi al Covid-19.

“Sappiamo che la vittoria contro il Covid-19 sarà difficile e richiederà ancora tempo, ma iniziamo a essere fiduciosi che una parte di quel risultato positivo, che tutti indistintamente auspichiamo, passerà anche dalla nostra esperienza”. Così Enrico Capochiani, direttore dell’Unità operativa complessa ematologia dell’Asl Toscana nord ovest, commenta i dati che si stanno consolidando a qualche settimana dalla intuizione che lo aveva portato a ipotizzare l’utilizzo del Ruxolitinib, farmaco già utilizzato in ambito ematologico, sui pazienti positivi al Covid-19 per rallentare e bloccare gli effetti della severa reazione infiammatoria chiamata “tempesta di citochine” e che spesso obbliga al ricorso di terapie intensive e ventilazione meccanica.

“Abbiamo ad oggi 10 pazienti in trattamento a Livorno e 4 al Versilia di età compresa tra 25 e 75 anni, con caratteristiche demografiche sovrapponibili ai dati nazionali – spiega Capochiani – Di questi: 11 erano in rapida evoluzione verso procedure di ventilazione meccanica assistita e 3 avevano iniziato la ventilazione assistita da meno di un giorno. Nessuno degli 11 pazienti in evoluzione clinica ha avuto necessità di ricorrere alla ventilazione polmonare, e dopo circa 5-6 giorni di terapia la metà di loro è tornata in respiro spontaneo senza alcun supporto di ossigeno, mentre per l’altra metà le necessità di ossigenoterapia sono ad oggi assolutamente minime e a breve potranno essere avviati anch’essi a respirazione senza ossigeno. In un solo caso abbiamo visto una evoluzione più lenta, mentre tutti gli altri hanno mostrato un miglioramento vistoso già dopo pochissime somministrazioni comunque nelle 24-48 ore dall’inizio della terapia. Anche i pazienti che hanno iniziato il trattamento quando erano già intubati, hanno tutti potuto lasciare la ventilazione meccanica dopo soli 4-5 giorni, a differenza degli altri casi che invece richiedevano almeno 10-15 giorni di supporto rianimatorio. Questi dati favorevoli ci vengono confermati anche dai colleghi che in molti altri ospedali italiani hanno seguito la nostra esperienza, confermando la positività della nostra scelta”.

Adesso l’opportunità di offrire questa esperienza terapeutica “made in Livorno” è stata estesa ad un numero superiore di pazienti, in quanto l’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) e la ditta produttrice (Novartis) hanno definito un protocollo terapeutico specifico per queste condizioni cliniche così impegnative. “Saremo parte attiva e propositiva – conclude Capochiani – anche di questo ulteriore studio clinico. La nostra esperienza è stata accolta con notevole interesse in molti ospedali italiani ed esteri, che hanno voluto condividere con noi dubbi, speranze e aspettative, oltre che, come già detto, i medesimi risultati favorevoli. Mi permetto di sottolineare ancora una volta la collaborazione strettissima e continuativa con i colleghi rianimatori, infettivologi e internisti con cui quotidianamente ci confrontiamo e di cui sottolineiamo la straordinaria professionalità e impegno. Ed un ringraziamento particolare va alla direzione aziendale che ci ha sostenuto e a tutti i colleghi ematologi della nostra Azienda che in un momento così complesso della vita del Paese e della nostra professione, hanno deciso di impegnarsi testimoniando ancora una volta il motivo per cui l’ematologia italiana sia tra le più apprezzate nel mondo”.

Prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione

Controradio aderisce alla campagna di comunicazione predisposta dalla Presidenza della Regione Toscana per la prevenzione contro l’epidemia di coronavirus, e pertanto vi invita a diffondere il materiale divulgativo allegato, attraverso i vostri canali di diffusione e social.

La salute è un bene individuale e collettivo. Per avere cura di te e rispetto della comunità, se hai febbre o sintomi influenzali stai a casa e chiama il tuo medico o pediatra di famiglia. Continuiamo a lavorare insieme per la prevenzione.

10 comportamenti da seguire:

  1. Lavati le mani con il gel alcolico o con acqua e sapone il più spesso possibile. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani. Anche se le tue mani ti sembrano pulite lavale con il gel alcolico (30 secondi) o acqua e sapone (60 secondi) il più spesso possibile.
  2. Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool. Garantisci un’adeguata e regolare areazione degli ambienti.
  3. Ogni volta che tossisci o starnutisci copriti il naso e la bocca con un fazzoletto o con l’incavo del gomito.
  4. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che non siano prescritti dal medico.
  5. Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, mantenendo possibilmente la distanza di almeno un metro e riduci per quanto possibile le visite a parenti e conoscenti ricoverati.
  6. Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate.
  7. Se hai febbre, raffreddore o tosse non recarti al Pronto Soccorso, in ospedale o in strutture ambulatoriali, contatta il tuo medico.
  8. Se hai avuto contatti stretti con casi confermati di Covid-19 o sei tornato da meno di 14 giorni dalle aree interessate all’epidemia o da zone sottoposte a quarantena, devi contattare i seguenti numeri telefonici messi a disposizione dalle Aziende sanitarie:

    055 54 54 777> Asl Toscana Centro
    050 95 44 44> Asl Toscana Nord Ovest
    800 57 95 79> Asl Toscana Sud Est

  1. Rimanda le prestazioni ambulatoriali e ricoveri programmati, soprattutto in caso di presenza di sintomatologia febbrile e/o respiratoria, in accordo con il tuo medico di riferimento, per riprogrammarle successivamente.
  2. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus. Dopo il contatto con gli animali è sempre buona norma effettuare il lavaggio delle mani.

Coronavirus: Toscana, 2 nuovi casi in attesa di validazione Iss

Due nuovi casi sospetti positivi al nuovo Coronavirus in Toscana. Lo rende noto la Regione spiegando che entrambi in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità. Sono un calciatore 22enne della provincia di Siena e un 44enne che risiede a Torre del Lago e lavora a Vo Euganeo (Padova), uno dei paesi in Veneto chiuso in seguito all’emergenza Coronavirus.

Il 22enne è di Piancastagnaio (Siena), giocatore della Pianese, sabato scorso ha accusato i primi malesseri in albergo ad Alessandria, spiega una nota, dove si trovava in ritiro con la squadra, con cui il giorno successivo avrebbe dovuto giocare. Non ha giocato perché la mattina la febbre è salita. La squadra è rientrata a Piancastagnaio, mentre lui è rientrato autonomamente a casa. Mercoledì mattina gli è stato fatto il tampone a domicilio, che durante la notte ha dato un primo esito positivo. Dalle prime ore di stamattina è ricoverato all’ospedale delle Scotte, a Siena, in isolamento. È in buone condizioni di salute. Gli stessi malesseri sarebbero stati accusati qualche giorno prima da un secondo giocatore della squadra, che l’azienda sta rintracciando.

Il 44enne che risiede a Torre del Lago lavora a Vo Euganeo, in un birrificio, ora chiuso a seguito delle misure prese dalla Regione Veneto. Vive da solo, ha passato il fine settimana con il figlio, ora in isolamento domiciliare fiduciario. L’uomo ha avuto i primi sintomi lunedì, poi con l’arrivo della febbre alta ha avvisato la Asl, che gli ha fatto il tampone a domicilio, risultato positivo. L’uomo è in isolamento domiciliare fiduciario. È in buone condizioni di salute e non ha necessità di ricovero.

Per entrambi i casi sono in corso accurate indagini epidemiologiche su tutti i contatti. Salgono così a sei i casi di Coronavirus in Toscana, quattro dei quali devono ancora essere validati dall’Istituto superiore di sanità.

Il servizio di Lorenzo Braccini.

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Coronavirus, appello Nursind: “Misure straordinarie e assunzioni urgenti in Toscana”

“Misure straordinarie e provvedimenti urgenti per tutelare gli infermieri al lavoro nei presidi ospedalieri toscani e fronteggiare la situazione provocata dalla diffusione del Coronavirus”. Il sindacato autonomo degli infermieri Nursind scrive al Presidente della Regione Enrico Rossi, all’Assessore alla Salute Stefania Saccardi e alle Direzioni delle Asl toscane per avere risposte circa gli interventi messi in atto a tutela del personale sanitario, inevitabilmente più esposto al virus.

“Non riusciamo a comprendere le iniziative poste in essere all’Ospedale di Arezzo e Siena Le Scotte con punti di pre-filtraggio ospedalieri, diversamente dai presidi ospedalieri dalle altre aziende regionali – scrive il segretario regionale Giampaolo Giannoni nella missiva diffusa oggi – tra l’altro con l’utilizzo di personale infermieristico e sanitario in regime di straordinario; personale che già in ‘regime ordinario’ è sottoposto a turnazioni e carichi di lavoro insostenibili. Risulta inoltre che in molte strutture aziendali regionali non siano stati ancora forniti i dispositivi di protezione individuale idonei per la protezione degli operatori”.

“Per questo, oltre ad incrementare le ‘pulizie’ nelle strutture ospedaliere e in particolare nelle zone di attesa (come da ordinanza n.2 del 22/02/2020 a firma del presidente della Giunta Regionale Enrico Rossi) ci aspettiamo provvedimenti urgenti e straordinari per l’assunzione di infermieri ed operatori sanitari”, aggiunge Giannoni.

“Preoccupati della già grave situazione riguardante la carenza di personale infermieristico delle aziende sanitarie Toscane – prosegue la lettera del Nursind – esortiamo la Regione e le Direzioni delle Asl ad attuare tutti gli interventi previsti dalle linee guida internazionali per prevenire e limitare il diffondersi del virus tra gli operatori sanitari e tra la popolazione tutta”.

“Non sfugge la gravità dell’eventuale necessità di porre in quarantena una quantità di infermieri tale da rendere non operative intere strutture aziendali”, conclude Giannoni.

Gioco d’azzardo patologico, in arrivo 6 milioni per azioni di contrasto

Sei milioni per la lotta al gioco d’azzardo patologico. Li prevedono due delibere approvate dalla giunta nel corso di una delle ultime sedute, su proposta dell’assessora al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi.

La prima stanzia, per l’annualità 2017, la somma di 2.843.095, assegnata dal Ministero della salute per l’implementazione del Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo. La seconda destina 3.152.051 alle Aziende sanitarie per la realizzazione di attività di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con disturbo da gioco d’azzardo.

“In Toscana siamo da tempo impegnati in azioni di contrasto a tutti i tipi di dipendenza – dice l’assessora Stefania Saccardi. – Quella dal gioco d’azzardo sta diventando sempre più preoccupante, perché coinvolge un numero crescente di persone di tutte le età , che si lasciano tentare dal gioco, fino a far diventare questa passione una vera patologia. Noi abbiamo varato un Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo e una campagna di comunicazione, con un numero verde dedicato. Con queste due delibere, destiniamo nuove risorse per contrastare in maniera sempre più decisa ed efficace il gioco d’azzardo patologico”.

Ecco cosa prevedono nello specifico le due delibere

La prima, “Implementazione delle azioni del Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo e prenotazione risorse erogate dal Ministero della salute”, fa riferimento, appunto, al Piano regionale approvato nel 2018. Il Ministero della Salute ha istituito un Fondo per il contrasto al Gap (Gioco d’azzardo patologico), ripartito tra le Regioni. Per il 2016 alla Toscana sono stati assegnati 3.158.995 euro. La delibera approvata di recente stabilisce invece la somma di 2.843.095 per l’annualità 2017.

Il Piano regionale di contrasto al Gap, alla cui realizzazione sono destinate le risorse, si propone di: concorrere alla rimozione delle cause sociali e culturali che possono favorire le forme di dipendenza da gioco; promuovere una risposta coordinata, integrata e continuativa alle persone che manifestano un problema di gioco d’azzardo patologico; agire prevalentemente sul versante della prevenzione, non trascurando indispensabili azioni di conoscenza e ricerca approfondita del fenomeno a livello provinciale e regionale, né azioni tese alla formazione/informazione di tutti gli operatori coinvolti nella tematica, sia dei servizi e degli Enti pubblici che delle Associazioni di volontariato, del terzo settore e dei gruppi di mutuo-auto-aiuto.

La seconda delibera, “Riparto alle Asl del Fondo indistinto dei Lea”, è finalizzata alla prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo per l’annualità 2019  e destina alle Aziende sanitarie la somma complessiva di 3.152.051, così ripartita: Asl Toscana centro: 1.373.422; Asl Toscana nord ovest: 1.076.459; Asl Toscana sud est: 702.168.

Il Piano sanitario e sociale integrato regionale 2018-2020, nel capitolo dedicato alle “Nuove dipendenze”, individua come obiettivo primario  il rafforzamento e consolidamento  della rete di aiuto alle persone e alle loro familgie con problemi di Gap, attraverso l’integrazione degli interventi tra servizo pubblico, privato sociale e territorio e l’incentivazione di iniziative dirette al potenziamento dei servizi socio-sanitari della comunità rivolti al cittadino. Le risorse destinate alle Asl serviranno per queste azioni.

Guarda le pagine dedicate alle dipendenze patologiche sul sito della Regione: https://www.regione.toscana.it/dipendenze-patologiche

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