🎧 Crollo firenze: ASL su cantiere, ultimo controllo a gennaio

Crollo firenze: ASL su cantiere, ultimo controllo a gennaio: “Stiamo sentendo delle persone coinvolte e quelle che hanno delle responsabilità nella catena dei lavori” durante il sopralluogo dei magistrati al cantiere oggi anche l’Asl Toscana centro. E’ del gennaio scorso l’ultimo controllo fatto al cantiere di via Mariti, ha spiegato Renzo Berti direttore del dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria all’uscita dall’area sotto sequestro.

Audio: Renzo Berti direttore del dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria

“Stiamo raccogliendo le informazioni sia sul piano documentale che dichiarazioni
rilasciate dai diversi soggetti coinvolti al fine di fornire alla magistratura gli elementi utili alla ricostruzione dell’accaduto. . continua Renzo Berti,  in merito ai controlli al cantiere di via Mariti a Firenze dove si è verificato il crollo di venerdì scorso. “Le attività di verifica – ha poi precisato – si distinguono in due ambiti: uno riguarda la regolarità contrattuali e questo è una materia affidata all’Ispettorato nazionale del lavoro a noi competono maggiormente le verifiche sulla sicurezza, e qui il problema è evidentemente questo”.

“Questa è classificata come una grande opera perché ha un volume economico importante. In questi casi c’è un monitoraggio molto frequente, la nostra ultima verifica era stata condotta il 12 gennaio scorso e non aveva dato luogo a rilievi. Ce ne erano state altre precedenti perché c’è una sistematicità di controllo molto frequente”. Lo ha detto Renzo Berti, direttore del dipartimento prevenzione dell’ASL Toscana Centro in merito si controlli al cantiere di via Mariti a Firenze dove giovedì scorso si è verificato il crollo che ha travolto 8 operai: quattro le vittime e ancora un disperso oltre a tre feriti. “In generale – ha aggiunto Berti – i subappalti sono uno strumento che consente di realizzare una maggiore efficienza
delle attività e anche una maggiore rapidità di svolgimento. Non è detto che il subappalto in sé sia il male, può accadere che ci sia subappalti fatti con un criterio non adeguato. Ma su questo non abbiamo rilevato niente”. Secondo quanto appreso la prossima verifica dell’Asl sarebbe stata in programma a marzo.

 

Asl Toscane, frodi in periodo covid. Utilizzato un ‘reagente non valido’

A seguito di diversi controlli, molti sono i casi di frode riscontrati nel periodo di massima diffusione del covid nel 2020.

Anche la Toscana rientra nel vortice: frode in pubbliche forniture, con l’aggravante che i “medicinali erano destinati a ovviare all’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid”, è infatti il reato specificato dalla procura fiorentina nell’avviso di conclusione indagini notificato a Francesco Epifani e Massimo Quercioli, rispettivamente business area manager e direttore di laboratorio di Synlab, società attiva nel settore della diagnostica per esami clinici.

Nel 2020, durante il momento di massima diffusione del Covid, la società Synlab si aggiudicò un appalto da circa 10 milioni di euro con tutte le tre Asl toscane, ossia la Toscana Centro, la Toscana Sud Est e la Toscana Nord Ovest. L’accusa ritiene che per processare il test Covid sarebbe stato utilizzato il reagente Omega, certificato solo per le attività di ricerca ma non per la diagnosi. Un reagente completamente diverso da quello indicato negli accordi con la Regione Toscana e, secondo quanto ricostruito, “non validato” a rilevare la presenza del Covid e dal risultato quasi “inaffidabile”.

I test, inoltre, sarebbero stati elaborati non solo nel laboratorio “accreditato” di Calenzano, ma per il periodo tra il 2 aprile e il 14 luglio 2020, anche in quello di un’altra società del Gruppo Synlab Italia, a Castenedolo (Bologna). Ben 13.679 tamponi sarebbero stati sviluppati per un costo complessivo di 683.950 euro, infatti, secondo quanto previsto dall’accordo, il prezzo per ogni tampone era di 50 euro.

Asl Toscana Centro: in arrivo 27.500 avvisi ticket non pagati

Dall’Asl Toscana Centro prosegue l’attività di richiesta di pagamento del cosiddetto “malum”, sospesa durante il periodo di emergenza Covid e ripartita la scorsa primavera dalle contestazioni degli anni pregressi. In arrivo 27.500 contestazioni, avvisi bonari, per prestazioni sanitarie non disdette nel 2018 per i territori di Firenze, Prato e Pistoia.

In una nota si spiega che si tratta di una sanzione di importo pari al ticket della prestazione diagnostica o della visita specialistica non effettuate senza applicazione della fascia aggiuntiva modulata sul reddito, che viene richiesta anche agli esenti.

Dopo avere concluso l’invio di analoghe contestazioni in ambito empolese per gli anni 2018 e 2019, in questi giorni stanno arrivando nelle case dei cittadini fiorentini, pratesi e pistoiesi le contestazioni per i malum dell’anno 2018. Rispettivamente si tratta di circa 17.500 cittadini del territorio fiorentino, 6.400 del territorio pratese, e 3.600 del territorio pistoiese. In tutto sono 27.500 i cittadini che riceveranno la contestazione malum, per un totale di 31.600 posizioni non disdette nei tempi utili.

“Fermo restando che i nostri uffici rimangono disponibili a rivalutare eventuali errori che possono anche accadere vista la numerosità delle contestazioni – dichiara il direttore dei Servizi amministrativi alle strutture, dottor Ferdinando Milicia – è necessario sottolineare che una percentuale di cittadini riceverà più malum riferiti allo stesso anno, e pertanto emerge che la mancata disdetta riflette talvolta un’abitudine ad omettere la tempestiva disdetta in caso di impedimento“.

L’Asl Toscana Centro ricorda che per i malum di Firenze è possibile contattare il numero 055 6934000, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, presidiato da operatori esperti dell’ufficio recupero crediti. Per i malum di Pistoia il numero è lo 055 6933898, e per Prato lo 0574 807043, attivi dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00.

Coronavirus: situazione stazionaria per posti letto area Firenze

Con potenziamento scorsa settimana ora 196 posti letto per degenza ordinaria

Con la riorganizzazione e il potenziamento della scorsa settimana di ulteriori 37 posti letto Covid nell’area fiorentina, ad oggi sono complessivamente 196 quelli di degenza ordinaria Covid negli ospedali di Santa Maria Annunziata, San Giovanni di Dio e Santa Maria Nuova. Lo rende noto l’Asl Toscana centro.

La situazione è stazionaria senza nuovi incrementi, anche a livello degli altri ospedali dell’Azienda. La degenza Covid negli ospedali della Asl Toscana centro conta al momento 735 posti letto ordinari e 102 posti letto intensivi, spiega l’Asl in una nota. Il progressivo incremento iniziato nei giorni scorsi al Palagi per un totale oggi di 21 posti letto, porta a 415 il numero della disponibilità in tutta l’Azienda. Complessivamente sono 1252 i posti  Covid nelle strutture della Asl Toscana centro.

“Siamo nella situazione in cui non dobbiamo incrementare i posti letto ma non possiamo nemmeno diminuirli – spiega Giancarlo Landini referente Asl della Medicina Covid – Facciamo pari con il numero dei posti che abbiamo e con quanto di nuovo arriva”. Negli ospedali fiorentini la scorsa settimana il terzo reparto Covid attivato con 11 posti, è andato ad aggiungersi ai due reparti già presenti a Santa Maria Nuova (per un totale di 37), mentre al San Giovanni di Dio, i nuovi 12 posti letto Covid attivati già da una settimana, hanno fatto salire il numero dei pazienti Covid ospitabili a 73. Gli spazi incrementati anche al Santa Maria Annunziata dove anche qui già da una settimana sono stati attivati altri 14 posti letto, hanno portato a un totale di 86 letti la degenza ordinaria Covid.

Covid: screening Chiusi,certi 22 casi,nuovo test per altri 12

Sale numero contagiati covid a Chiusi al confine con Umbria e presenza della variante brasiliana. Lo rende noto l’Asl Toscana

I risultati degli esami di laboratorio sui tamponi molecolari effettuati a Chiusi (Siena) nell’ambito delle screening di massa nell’ambito del progetto regionale Territori sicuri, nelle tre giornate dall’8 al 10 febbraio (3.040 in totale) “hanno rilevato la positività di ventidue persone. È stata inoltre rilevata una positività a bassa carica per altre dodici persone, che sono già state prese in carico dalle Usca per la ripetizione del tampone”. Lo rende noto l’Asl Toscana se specificando che ieri per lo stesso screening eseguiti altri 1278 tamponi i cui esiti sono attesi.

Zona rossa fino al 14 febbraio per l’impennata di casi e la presenza della variante brasiliana, si conclude oggi: oltre cinquemila su ottomila residenti vi hanno aderito. Intanto nell’altro territorio messo sotto osservazione, Sansepolcro in provincia di Arezzo, al confine con l’Umbria, a ieri erano stati registrtai altri sei casi più due nel vicino paese di Monterchi. La settimana si avvia verso la conclusione con numeri che fanno alzare la guardia in tutte le zone di confine della Valtiberina toscana con quella umbra. Il totale fino a ieri parlava di 28 casi complessivi a Sansepoclro e di 13 a Monterchi.

Resta la preoccupazione delle varianti. Due sono state scoperte, negativa invece la risposta per un terzo caso sospetto. Intanto la Asl ha pronto il piano per lo screening di massa Territori sicuri che a Sansepolcro partirà martedi prossimo.

Le varianti erano state isolate venerdì 5 febbraio quando era stata rilevata tra i contagiati del paese la presenza di due varianti al virus Covid-19, quella sudafricana e quella brasiliana.

 

Coronavirus in Toscana: 703 nuovi casi, età media 43 anni. 16 decessi

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 748 (6 in meno rispetto a ieri, meno 0,8%), 105 in terapia intensiva (7 in meno rispetto a ieri, meno 6,3%). Il bollettino odierno del Coronavirus in Toscana

Sono 703 nuovi casi rispetto a ieri (696 confermati con tampone molecolare e 7 da test rapido antigenico). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus in Toscana sono 137.242 i casi di positività al Coronavirus. I nuovi casi sono lo 0,5% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 703 nuovi positivi odierni è di 43 anni circa (il 17% ha meno di 20 anni, il 26% tra 20 e 39 anni, il 33% tra 40 e 59 anni, il 18% tra 60 e 79 anni, il 6% ha 80 anni o più).

I guariti crescono dello 0,2% e raggiungono quota 122.865 (89,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 10.120 tamponi molecolari e 6.826 tamponi antigenici rapidi, di questi il 4,1% è risultato positivo. Sono invece 7.552 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 9,3% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 10.092, +4,1% rispetto a ieri. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 748 (6 in meno rispetto a ieri, meno 0,8%), 105 in terapia intensiva (7 in meno rispetto a ieri, meno 6,3%).

Oggi si registrano 16 nuovi decessi: 8 uomini e 8 donne con un’età media di 82,5 anni.
Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 5 a Firenze, 1 a Prato, 1 a Massa Carrara, 3 a Pisa, 2 a Arezzo, 3 a Siena, 1 fuori Toscana.

Alcuni dei decessi comunicati agli uffici della Regione nelle ultime 24 ore si riferiscono a morti avvenute nei giorni precedenti.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Si è avviata dal 27 dicembre 2020 la campagna vaccinale anti-Covid. Alle 12.00 di oggi sono state effettuate complessivamente 138.788 vaccinazioni, 4.090 in più rispetto a ieri (+3%), tenendo presente che le Aziende del Sistema Sanitario Regionale proseguono per l’intera giornata. La Toscana è la 9° regione per % di dosi somministrate su quelle consegnate (l’81,9% delle 169.530 consegnate), per un tasso di vaccinazioni effettuate di 3.728 per 100mila abitanti (media italiana: 3.878 per 100mila).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (696 confermati con tampone molecolare e 7 da test rapido antigenico). Sono 38.135 i casi complessivi ad oggi a Firenze (191 in più rispetto a ieri), 11.609 a Prato (55 in più), 11.717 a Pistoia (67 in più), 8.684 a Massa (55 in più), 14.056 a Lucca (78 in più), 18.377 a Pisa (74 in più), 10.648 a Livorno (58 in più), 12.417 ad Arezzo (78 in più), 6.412 a Siena (17 in più), 4.632 a Grosseto (30 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 326 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 252 nella Nord Ovest, 127 nella Sud est.

La Toscana si trova al 13° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 3.687 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 4.311 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 4.497 casi x100.000 abitanti, Massa Carrara con 4.478, Pisa con 4.352, la più bassa Grosseto con 2.098.

Complessivamente, 9.344 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (408 in più rispetto a ieri, più 4,6%). Sono 21.111 (615 in più rispetto a ieri, più 3%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 7.110, Nord Ovest 8.218, Sud Est 5.783).

Le persone complessivamente guarite sono 122.865 (285 in più rispetto a ieri, più 0,2%): 296 persone clinicamente guarite (6 in più rispetto a ieri, più 2,1%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 122.569 (279 in più rispetto a ieri, più 0,2%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Sono 4.285 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 1.444 a Firenze, 291 a Prato, 310 a Pistoia, 435 a Massa Carrara, 407 a Lucca, 495 a Pisa, 299 a Livorno, 264 ad Arezzo, 170 a Siena, 109 a Grosseto, 61 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 115,1 x100.000 residenti contro il 149,8 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (224,3 x100.000), Firenze (143,8 x100.000) e Pisa (117,2 x100.000), il più basso a Grosseto (49,4 x100.000).

Si ricorda che tutti i dati saranno visibili dalle ore 18.30 sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità all’indirizzo:

Exit mobile version