Covid, Chiusi (SI) è zona rossa: isolate varianti sudafricana e brasiliana

 Zona rossa a Chiusi (Siena) dal 7 al 14 febbraio: lo ha reso noto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, sulla sua pagina Facebook.

“Varianti al virus più aggressive e di rapida trasmissione – ha scritto – sono
state registrate al confine con la regione Umbria, nel comune di Chiusi. Con il sindaco Juri Bettollini abbiamo concordato, in modo preventivo e precauzionale, le misure della zona rossa per una settimana all’interno del territorio municipale da domenica 7 al 14 febbraio”.

“Intorno alle 18 di questa sera, dall’analisi dei tamponi, è stato verificato e certificato che all’interno della nostra comunità ci sono due varianti al
virus Covid-19, quella sudafricana e quella brasiliana” ha poi  detto il sindaco di Chiusi (Siena) Juri Bettollini in una diretta Fb in cui ha confermato quanto anticipato dal presidente Giani.

Intanto però  la Toscana rimane in zona Gialla. “Ho appena parlato con il Ministro
Roberto Speranza, abbiamo concertato che resteremo per la quinta settimana consecutiva in zona gialla, una bella notizia per tutti noi”. A renderlo noto lo stesso   Giani, secondo cui i è “un risultato che dimostra la responsabilità
e gli sforzi fatti in queste settimane, ma non abbassiamo la guardia. Senza distanziamento, mascherine sempre indossate e igiene delle mani, i contagi potrebbero portarci dal 15 febbraio in zona arancione. Come Regione siamo impegnati al massimo per la campagna di vaccinazione”.

“Grazie al rispetto delle regole e al senso di responsabilità di tutti i toscani anche questa settimana potremo goderci qualche libertà in più e le scuole superiori continueranno ad essere aperte in presenza. Sono piccoli passi avanti, ma non sono né scontati né definitivi e per questa ragione, pur a fronte di maggiori libertà, non dobbiamo mai abbassare la guardia”. Così infine  il presidente del
Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo.
“L’indice Rt è infatti ancora sotto l’1 – sottolinea Mazzeo -, ma i casi sono in aumento e per continuare a restare ancora in questa situazione dobbiamo essere più che mai prudenti e responsabili. In attesa di raggiungere l’immunità di gregge
attraverso la somministrazione del vaccino e di poter contare sulle cure con gli anticorpi monoclonali, tanto dipende e dipenderà ancora da ciascuno di noi”. “Fare attenzione – aggiunge – significa non proteggere solo noi stessi, ma le
persone a cui vogliamo bene e le tante attività economiche che, piano piano, stanno provando a rialzarsi dopo mesi drammatici”.

Mareggiate, progetto difesa coste con risorse Recovery fund

Pisa, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha effettuato un sopralluogo a Marina di Pisa, località che la scorsa settimana ha dovuto fare i conti con i danni provocati da forti mareggiate.

“Sono venuto qui per accogliere l’appello del sindaco di Pisa, Michele Conti – ha detto il presidente Giani – dobbiamo mettere in campo un grande progetto di comune accordo per intercettare i finanziamenti europei e risolvere una volta per tutti i disagi causati alla popolazione e a questo tratto di costa dalle mareggiate”.

L’intervento previsto costerà, secondo le prime stime, circa 10-15 milioni di euro, che, ha spiegato Giani, “dovrà essere messo a punto insieme ai tecnici per candidarci a intercettare i fondi europei del Recovery fund e del piano di sviluppo regionale”.

Hanno partecipato al sopraluogo anche il sindaco di Pisa, Michele Conti, i capigruppo delle forze politiche cittadine, il presidente del Consiglio toscano Antonio Mazzeo, l’assessore toscano Alessandra Nardini e il consigliere regionale Diego Petrucci (Fdi), membro dell’ufficio dell’Assemblea toscana.

Mazzeo ha sottolineato che insieme “a interventi strutturali occorrono anche soluzioni immediate per mettere in sicurezza la costa di Marina di Pisa: serve una spianatura continua delle spiagge di ghiaia e non solo una volta all’anno, ma deve essere chiaro che se la Regione ci mette le risorse, come ha sempre fatto in questi anni, il Comune deve poi garantire che gli interventi siano costanti e rapidi”.

Dal canto suo il sindaco Conti ha definito “un fatto positivo” il sopralluogo di Giani perché “l’impegno preso dalla Regione ci rassicura”. Conti ha chiesto a Giani “un’attenzione particolare al fenomeno dell’erosione che potrebbe potenzialmente aggravarsi per il nostro litorale anche alla luce della realizzazione della Darsena Europa nel porto di Livorno: è necessario che siano indagate a fondo le conseguenze possibili in termini di impatto ambientale e di inquinamento. Noi – ha concluso – abbiamo commissionato uno studio stanziando 30mila euro, chiedo alla Regione altrettanta attenzione”.

Mancanza vaccini: Mazzeo annuncia azione legale

“Proporrò a tutti i capigruppo in Consiglio Regionale, vista la situazione grave, di fare un atto urgente affinché la Toscana, insieme al governo, intraprenda un’azione legale contro la casa farmaceutica fornitrice che sta mettendo a rischio la salute dei toscani e la ripresa economica (oltre a non rispettare un accordo commerciale)”, lo annuncia il presidente del Consiglio regionale della Toscana.

“L’unico modo che abbiamo per liberarci definitivamente del Covid-19 è il vaccino e fino a quando non sarà raggiunta l’immunità di gregge dovremo convivere con limitazioni più o meno pesanti a seconda della situazione epidemiologica del momento. Purtroppo la campagna vaccinale ha subìto un rallentamento causato dalla riduzione delle forniture: ai nostri hub farmaceutici sono arrivate questa settimana 18.720 dosi da Pfizer-BioNTech (in due giorni: 7.020 il 18 e 11.700 il 20), al posto delle 29.250 previste. La prossima consegna è prevista per lunedì 25 e speriamo che possano fornirci pure le dosi arretrate perché questa ulteriore mancata consegna ha costretto l’assessore Simone Bezzini a prendere una decisione difficile e a sospendere le prime somministrazioni per avere la certezza di poter dare a tutti la dose di richiamo”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, in un post su Facebook. Per questo Mazzeo ha annunciato che proporrà a tutti i capigruppo in Consiglio regionale, “vista la situazione grave, di fare un atto urgente affinché la Toscana, insieme al governo, intraprenda un’azione legale contro la casa farmaceutica fornitrice che sta mettendo a rischio la salute dei toscani e la ripresa economica (oltre a non rispettare un accordo commerciale)”. Aggiunge Mazzeo: “Però posso assicurarvi di una cosa: la Toscana non si ferma e non appena vi saranno vaccini disponibili siamo pronti ad accelerare nuovamente e viaggiare, quanto prima, a pieno regime”.

Il presidente del Consiglio regionale fornisce poi alcuni dati sull’emergenza sanitaria in Toscana. Nelle ultime 24 sono stati registrati 526 nuovi casi di Covid-19, il numero più alto dal 9 gennaio quando furono 529. Sono stati eseguiti 9.406 tamponi molecolari e 3.133 tamponi antigenici rapidi, di questi il 4,2% è risultato positivo. Sono invece 5.799 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 9,1% è risultato positivo. I ricoverati sono 742 (6 in più rispetto a ieri), di cui 106 in terapia intensiva (1 in meno). “Il Covid purtroppo non è scomparso, per questo occorre continuare ad avere la massima prudenza ed essere responsabili, perché dai nostri comportamenti dipenderanno molte delle piccole grandi libertà che abbiamo ritrovato in zona gialla. Finora i toscani sono stati molto bravi, ma occorre continuare cosi!”, conclude Mazzeo.

Volterra sarà “Città toscana della cultura 2022”

Volterra nel 2022 sarà la prima Città toscana della cultura. Lo propone il presidente Eugenio Giani in giunta nella giornata che ha visto chiudersi la competizione a Capitale italiana della cultura con vincitrice Procida, che ha battuto in finale altre 9 partecipanti: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani. Verbania e, appunto, Volterra.

“Ho ben presente l’attenzione e la cura con le quali Volterra si è preparata alla competizione – ha detto Giani – con un programma denso di iniziative di qualità e per questo proporrò di nominare Volterra ‘Città toscana della cultura 2022.’ Sarà un titolo che si ripeterà ogni anno e dal 2023 sarà istituzionalizzato con un iter e una commissione che seguiranno una logica di procedura pari a quella nazionale”.

Quest’anno la procedura ce l’ha fornita lo Stato. In lizza c’erano infatti diverse città toscane che si erano candidate ma Volterra è arrivata nella rosa delle dieci finaliste grazie al meccanismo di selezione a livello nazionale . Quindi possiamo dire che Volterra ha le carte in regola per essere città toscana della cultira 2022.

Tutte le iniziative in proramma saranno realizzate cercando una funzionale collaborazione tra pubblico e privato, una sinergia che renderà l’antica capitale etrusca giustamente valorizzata cosicché possa rifulgere in tutta la sua bellezza e la sua ricchezza di offerta culturale”.

“Complimenti a Procida per il prestigioso riconoscimento assegnato oggi quale capitale della Cultura per il 2022. Il progetto di Volterra, che non esce sconfitta da questa selezione, rimane comunque un punto di riferimento per la rinascita dell’Italia e dei Comuni. I piccoli centri, ricchi di arte, di natura, di comunità vivaci e solidali, sono infatti l’emblema di un Paese che può ripartire con slancio, capacità ed ottimismo sviluppando le proprie peculiarità. Il Presidente della Toscana Giani ha giustamente voluto premiare e valorizzare questa esperienza indicando Volterra come capitale regionale della Cultura”. Lo dichiara Lucia Ciampi, deputata Pd.

“Peccato, ci avevamo sperato e non possiamo non essere dispiaciuti. Ma il lavoro che è stato fatto a Volterra dal sindaco, dalla sua giunta e dalle tante ragazze e ragazzi che hanno costruito il progetto ‘RigenerazioneUmana’ non andrà disperso. In queste settimane era diventata una sfida di tutta la Toscana grazie anche al coinvolgimento di decine e decine di sindaci di altre città toscane e centinaia di associazioni di cittadine e cittadini. Come in ogni competizione il verdetto va rispettato e vanno fatti gli auguri ai vincitori. Noi, insieme alla giunta e al presidente Eugenio Giani, ci impegneremo per sostenere e valorizzare comunque quello che è stato creato”. Così il presidente del Consiglio regionale. Antonio Mazzeo, commenta la mancata assegnazione a Volterra del titolo di Capitale della Cultura Italiana del 2022.

 

Crisi Governo, no ripercussioni su Firenze: IV resta in Giunta PD

Dopo lo strappo di Matteo Renzi e di Italia Viva, il governo vive ore di massima fibrillazione. Ed il riverbero si percepisce in tutto il Paese.

Occhi puntati su Roma anche a Firenze, com’e’ inevitabile, anche se i radar non segnalano nessun contraccolpo sul fronte politico istituzionale. La giunta comunale, a cui da pochi mesi ha rimesso mano il sindaco Dario Nardella con l’ingresso di Italia Viva (affidando a Titta Meucci le deleghe a Lavori pubblici, Universita’ e ricerca e Protezione civile), non risente delle tensioni capitoline, si assicura.
In sostanza, e’ il ragionamento che filtra da Palazzo Vecchio raccolto dall’Agenzia ‘Dire’, non ci sono problemi, perché le alleanze locali (successive al patto fatto in Regione) non percorrono il solco delle vicende nazionali.

Infatti, si fa notare, il patto che tiene in piedi il governo giallo-rosso non e’ replicato in Comune, dove il Movimento 5 Stelle e’ all’opposizione (anche se ora molto piu’ dialogante). Stessa cosa a Roma, dove il Pd resta in minoranza, c’e’ chi sintetizza con una battuta. Anche il capogruppo dei dem in Comune, Nicola Armentano, conferma al momento l’assenza di ripercussioni.

Fonte: Agenzia DIRE

“Questo, come ha richiamato il Presidente Mattarella, deve essere il tempo dei costruttori, non serve dividerci, ma occorre dare risposte chiare ed efficaci alle famiglie e alle imprese italiane. Da noi i cittadini non attendono litigi, spesso incomprensibili, ma azioni per combattere e sconfiggere la pandemia e la crisi economica che Covid-19 ha innescato. Abbiamo già contato oltre 80mila morti, stiamo vedendo imprese sull’orlo della chiusura e lavoratori che rischiano di restare senza un futuro, non credo che questo sia il momento adatto per chi ha responsabilità di governo di mostrarsi irresponsabile. C’è un piano di vaccinazioni da seguire e ampliare, ci sono i progetti del Recovery Fund da realizzare per non perdere oltre 220 miliardi di euro. Quindi non è più tempo della vecchia politica che si guarda l’ombelico. Chi ha responsabilità di governo a Roma alzi la testa, esca dal suo teatrino autoreferenziale, e guardi a quello che gli italiani hanno bisogno ora”. Così il Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo.

“Ecco perché spero che la crisi aperta a Roma si risolva presto e che si possa tornare a governare il Paese che sta soffrendo – aggiunge Mazzeo – Per questo mi auguro che tutti ascoltino il Presidente Mattarella perché spero che il Capo dello Stato, con la sua serietà e capacità, ci conduca fuori da questa drammatica situazione”.

Consiglio Regionale: serve commissione di idee per la Toscana del 2050

Il Presidente Consiglio Regionale Antonio Mazzeo ha illustrato le proposte per il futuro della regione, tra cui una commissione di 10 persone esperte per immaginare la Toscana del 2050

Il tavolo per il Recovery fund, la digitalizzazione del Consiglio regionale della Toscana, la commissione di idee per la Toscana del 2050, e l’uso delle eccellenze per valorizzare l’identità regionale: sono le quattro idee per la Toscana del futuro elencate dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo in occasione della conferenza stampa di fine anno.

Dall’inizio dell’undicesima legislatura, ha spiegato, il Consiglio regionale ha tenuto 14 sedute di aula con tasso di presenza dei consiglieri pari al 99,1%. Mazzeo ha poi ricordato l’impegno sul Recovery fund e sulla digitalizzazione del Consiglio regionale per “farlo diventare il più innovativo d’Italia, facendo investimenti per migliorare il lavoro e l’accessibilità degli atti”.

Mazzeo ha anche lanciato l’idea di una commissione di idee per la Toscana del 2050, un progetto da condividere con i tre rettori delle università toscane più i direttori di Sant’Anna, Normale e Imt “che ci aiutino a individuare scienziati e filosofi, economisti e operai, imprenditori sportivi e botanici, metà donne e metà uomini, anche giovanissimi, per dare vita a un organismo fuori dalla logica dei partiti, a una squadra di esperti che, mentre la politica si occupa dell’oggi e del domani, pensi al dopodomani”.

Il terreno di partenza, ha spiegato Mazzeo, sarà proprio il patrimonio di eccellenze che la Toscana, già oggi, può vantare e su cui si può scommettere per il futuro della regione. “La storia del nostro territorio – ha concluso – è fatta di un patrimonio enorme non solo culturale e artistico, ma anche della sua capacità di far nascere idee, progetti e sviluppare eccellenze. Proprio questa sua capacità deve servire a progettare la Toscana di dopodomani, fatta di una comunità che, cosciente della propria tradizione, abbia la voglia, il coraggio e anche le competenze per scommettere sul domani”.

 

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