🎧 GKN: “legge contro le delocalizzazioni sia scritta ‘con’ e non ‘sulle’ nostre teste”

Ieri nella fabbrica ‘occupata’ di Campi Bisenzio l’assemblea con i giuristi per cominciare a porre le basi per la nuova normativa. L’iniziativa nasce all’indomani della bozza del decreto legge anti delocalizzazioni che porta le firme del ministro del Lavoro,  Andrea Orlando, e della viceministra del Mise,Alessandra Todde.

Il timore è che ancora una volta le decisioni siano prese non ‘con’ i lavoratori ma ‘sui’ lavoratori. per questo l’assemblea permanete degli operai della GKN, all’indomani della bozza del decreto legge anti delocalizzazioni (che interessa le aziende non in crisi che decidono di andare via e licenziare tutti) che porta le firme del ministro del Lavoro,  Andrea Orlando del Partito Democratico, e della viceministra del Mise, la grillina Alessandra Todde, hanno sin da subito espresso   dubbi  sulla norma che si sta scrivendo.

Il parere generale è quello di promuovere l’impianto complessivo   della proposta di legge, per quello che riguarda  gli obblighi e gli adempimenti del datore di lavoro. le contestazioni riguardano  gli  strumenti attuativi e  l’apparato sanzionatorio. in pratica si teme la solita legge-bandiera prova di effetti pratici, se non addirittura controproducente.

A fronte infatti della finalità di ‘salvaguardia del tessuto occupazionale e produttivo’, la bozza del decreto legge parla solo di sanzioni economiche. Secondo il  giurista Piergiovanni Alleva, ex consigliere Cnel e componente di diverse commissioni ministeriali, citato da la Nazione, “partendo dal presupposto che chi vuole disinvestire deve prendersi una responsabilità sociale, la bozza del decreto legge prevede un piano di «disinvestimento» e un periodo di preavvviso così da iniziare la ricerca di un nuovo compratore. Se questo piano non viene attuato dall’azienda che se ne vuole andare, allora i licenziamenti devono diventare inefficaci”.

Secondo  Alleva  si deve anche provare la strada di un commissariamento dell’azienda per il tempo necessario a realizzare il piano.

C’è poi il problema delle soglie di applicabilità che la legge pone ad almeno 250 dipendenti. “La soglia va tolta” dicono i giuristi che hanno partecipato all’assemblea.

Intanto domani alla GKN il concerto in solidarietà della vertenza con ,tra gli altri, la Banda Bassotti

Intervista con Michele Di Paola della GKN

Ministro Orlando “elogia politiche” sul lavoro della Regione Toscana

Firenze, il ministro del Lavoro Andrea Orlando “ha commentato positivamente il lavoro svolto dalla Regione Toscana”, una delle prime a trasmettere il Piano di potenziamento dei centri per l’impiego e le politiche attive del lavoro presentato dalla Regione e approvato dal Ministero, e “ha sollecitato una celere prosecuzione del programma di assunzioni previsto dal piano”.

Ad affermarlo è la stessa Regione toscana in una nota, emessa in seguito all’incontro in videoconferenza fra il ministro Orlando e l’assessora al Lavoro Alessandra Nardini.

“Durante l’incontro – si legge nella nota – lo stesso ministro ha confermato la volontà di continuare il positivo confronto con le Regioni sulla riforma delle politiche attive, sul rilancio dell’assegno di ricollocazione e sul nuovo programma Gol (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori)”.

“In questo senso, – continua la nota – il ministro Orlando e l’assessora Nardini, quest’ultima anche in veste di coordinatrice della Commissione Formazione e Lavoro della Conferenza delle Regioni, hanno concordato sulla necessità di avviare un confronto con la nuova struttura di Anpal. Il responsabile del dicastero del Lavoro ha inoltre ribadito l’intento di definire Patti territoriali adeguati alle effettive esigenze delle realtà locali”.

Nardini ha inoltre sollecitato “lo sblocco dei fondi residui degli ammortizzatori in deroga, risorse ancora più preziose, urgenti e necessarie in questo periodo così difficile”, ricevendo dal ministro “rassicurazioni sulle tempistiche”.

Orlando: Stato non può risparmiare su sicurezza lavoro

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando era oggi a Prato per partecipare a un tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro da lui stesso convocato dopo la morte di Luana D’Orazio, la 22enne vittima di un infortunio mortale mentre stava lavorando in un’azienda tessile a Oste di Montemurlo. All’incontro, tra gli altri, ha partecipato anche il presidente della Toscana Eugenio Giani.

“Non basta il cordoglio, non basta la vicinanza, non basta neanche l’indignazione che quando avvengono cose come questa, cresce in modo forte. Occorre fare. Oggi ci siamo confrontati con tutti gli organi deputati al controllo per capire quali sono gli interventi che possono ulteriormente rafforzare gli strumenti di prevenzione e di contrasto al rischio”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine del tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro da lui stesso convocato a Prato dopo la morte di Luana D’Orazio, la 22enne vittima stritolata da un macchianario mentre stava lavorando in un’azienda tessile a Oste di Montemurlo.

Per la sicurezza sul lavoro “si può agire su più livelli. Il primo è il rafforzamento del coordinamento tra i diversi soggetti” che operano, il secondo “è lavorare su formazione e prevenzione”, il terzo non marginale è quello degli organici, lo Stato non puo’ risparmiare sulla sicurezza” ha aggiunto Orlando.

Il ministro ha poi indicato un quarto livello su cui agire: “Occorre lavorare sull’aspetto reputazionale: i grandi marchi che acquistano devono essere valutati anche su come producono. Lo stiamo facendo sull’ambito ambientale, credo che sarebbe giusto farlo anche sul fronte della sicurezza. Se facciamo dei passi avanti su questi fronti vicende tragiche come quella di Luana potranno diminuire”.

infine il ministro ha fatto visita ai familiari di Luana. Dopo un incontro in prefettura a Prato, Orlando ha raggiunto la casa dei familiari della ragazza che vivono ad Agliana (Pistoia). Oggi il ministro aveva telefonato ai parenti di Luana che, prima dell’arrivo di Orlando, hanno spiegato di sentire la vicinanza dello Stato.

Controradio Infonews: le principali notizie dalla Toscana, 7 maggio 2021

Controradio Infonews: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina di Controradio. Per iniziare la giornata ‘preparati’.

CONTRORADIO INFONEWS: Il ministro del Lavoro Orlando sarà oggi alle 15 in prefettura a Prato dove ha convocato un tavolo tecnico dopo l’infortunio mortale di Luana D’Orazio in un’azienda tessile di Oste di Montemurlo. Intanto un report dell’Asl registra 35 casi analoghi che sarebbero potuti finire in tragedia negli ultimi anni nel distretto pratese. E questa mattina si terrà lo sciopero generale di 4 ore a Prato con presidio in piazza delle Carceri mentre lunedì alle 15  ad Agliana, verranno celebrati dal vescovo di Pistoia i funerali della giovane, madre di un bimbo di 5 anni a sostegno del quale  sono stati raccolti 40mila euro di donazioni in 24 ore.
CONTRORADIO INFONEWS: “Portare la vaccinazione anti covid in Toscana a un livello di immunità di gregge, entro il 30 di settembre, i primi giorni di ottobre”. E’ l’obiettivo del presidente della Regione EugenioGiani, annunciando che il commissario Figliuolo “sarà in Toscana il 18 o il 19 maggio per fare il punto della situazione”.
Da oggi invece per l’isola di Capraia via alla vaccinazione dei residenti.
La sindaca di Capraia Merida Bessi
E sul fronte delle prenotazioni la regione starebbe mettendo mano ad un cambio del sistema tecnologico che le supporta arrivando ad un cambio di software di ideazione norvegese che prevederebbe diverse stanze di attesa ‘virtuali’ e parallele che permettono di informare l’utente tra quanto è il suo turno e quante dosi ci sono ancora disponibili. Chi non vuol rimanere in attesa, lasciano la sua mail verrà ricontattato al momento che tocca a lui. Sicuramente una modalità più a misura dell’imponenza del servizio e delle necessità dei cittadini.
CONTRORADIO INFONEWS: Sarebbe indagato per tentata induzione indebita a dare o promettere utilità Vincenzo Ceccarelli, l’ex assessore ai trasporti della Regione Toscana, ora capogruppo del Pd in Consiglio Regionale, coinvolto nell’inchiesta della procura di Firenze sul bando di gara della Regione per aggiudicare il trasporto pubblico locale su gomma  per 11 anni a un gestore unico, vinto da Autolinee Toscane (At), societa’ del gruppo francese Ratp. Sono dieci le persone indagate tra cui l’ex presidente della Regione Enrico Rossi.
Un uomo è stato ferito alla gola con un collo di bottiglia, durante una lite in strada a Firenze. Vittima dell’episodio, avvenuto intorno alle 19 di ieri un 23enne, ricoverato ora Careggi non in pericolo di vita. Il presunto responsabile è stato bloccato dagli agenti della squadra mobile. In corso gli accertamenti sulla ricostruzione dell’aggressione.
La 29esima edizione della manifestazione promossa da Fondo Ambiente Italiano  torna con viste, in presenza, a metà maggio, con prenotazione obbligatoria sul sito www.giornatefai.it fino a esaurimento posti. E tra i 20 beni da visitare in Toscana  il Castello di Sammezzano è già sold out.

Edizione 2020 del meeting dei diritti umani di Regione Toscana in modalità virtuale

L’edizione 2020 del meeting dei diritti umani organizzata da Regione Toscana sarà dedicata a ‘Pace, Giustizia e Istituzioni solide’, cioè l’obiettivo 16 dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.

Nell’anno segnato dall’emergenza Covid anche il meeting avrà un’edizione particolare: gli organizzatori hanno voluto, spiega una nota,  “mantenere una presenza fisica di alcuni degli ospiti al Mandela Forum, come ogni anno, ma il palazzetto sarà vuoto: gli studenti  e le studentesse seguiranno l’evento collegandosi via internet da ogni parte della Toscana”.
Il via al meeting alle 9.30 con i saluti istituzionali degli assessori regionali Alessandra Nardini, con delega alla promozione dei diritti umani e della cultura di pace e Stefano Ciuoffo, con delega alla cultura della legalità e del sindaco di Firenze, Dario Nardella.
Tra gli ospiti don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera e l’onorevole Andrea Orlando, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie. Sono previsti poi interventi di Iacopo Melio, consigliere della Regione Toscana con delega a diritti e pari opportunità, e di Bernard Dika, consigliere del presidente Giani per le politiche
giovanili e l’innovazione.
Durante l’iniziativa, grazie alle nuove tecnologie, sarà stimolata la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze e saranno proiettati i lavori di alcune classi. L’intermezzo musicale sarà affidato ai BowLand, gruppo di origine iraniana ormai di casa a Firenze e che canteranno “Disamistade” di Fabrizio De André.
Il giornalista Saverio Tommasi contestualizzerà i temi trattati narrando, in forma di breve monologo teatrale, la storia di alcuni personaggi: Lea Garofalo, Giovanni Falcone, Patrick Zaki.
Durante l’evento, in esterno, il writer Andrea Cascìu, street artist e direttore artistico dell’associazione Pennelli Ribelli, dipingerà un murale appositamente ideato per l’evento all’interno del Parco San Donato di Novoli e concluderà in diretta l’opera.
Alle 11.45 è in programma l’intervento conclusivo del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Chiunque lo vorrà potrà seguire l’evento in streaming, collegandosi al sito.

Polemiche su tweet pro Hitler pubblicato da docente dell’Ateneo di Siena

“Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”, la frase, accompagnata da una foto di Hitler, apparsa il 30 novembre sul profilo del professor Emanuele Castrucci che insegna filosofia del diritto all’ateneo senese. Commenti critici ci sono stati anche per la prima presa di posizione, ritenuta troppo lieve, del rettore di Siena Francesco Frati. “Il professor Castrucci scrive a titolo personale e se ne assume la responsabilità” le sue prime parole su twitter.

Sempre sul suo profilo Castrucci spiega poi: ‘Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea’.

Stamani invece Frati ha espresso una ferma condanna: “Le vergognose esternazioni del prof. Castrucci offendono la sensibilità dell’intero Ateneo; ho già dato mandato agli uffici di attivare provvedimenti adeguati alla gravità del caso”. Lo afferma, in una nota diffusa stamani, dall’Università di Siena, dopo che la sua risposta è stata giudicata troppo tenue.

Nella nota diffusa dall’Università si legge: “Il Rettore, personalmente e in nome e per conto dell’Università di Siena, condanna con fermezza i contenuti filo-nazisti del post pubblicato su twitter” dal professor Castrucci. “L’Ateneo che ho l’onore di rappresentare – le parole poi di Frati – si è sempre caratterizzato per il forte impegno anti-fascista e combatte con forza tesi revisioniste neonaziste ed ogni forma discriminatoria nei confronti di qualsiasi popolo”.

A commentare il fatto è anche il vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni: “Troppe persone non hanno ancora capito che l’apologia del fascismo è un reato. E chi riveste un ruolo pubblico commettendo questo reato ha la colpa anche di infangare l’istituzione a cui appartiene. È quindi necessario ed importante che i comportamenti esecrabili del signor Emanuele Castrucci, fino ad oggi insegnante di filosofia del diritto e filosofia politica pubblica all’università di Siena, vengano adeguatamente condannati. È bene che chi ha il potere di allontanarlo dall’Università lo faccia e al più presto. Nel 2019 non è possibile assistere senza far niente alla promozione impunita di contenuti nazisti e fascisti. Questo professore non può più insegnare ai nostri giovani. La nostra è una Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo, è bene fare memoria di questa nota storica oggi dimenticata dai più”. Nella nota della Regione Toscana si afferma anche che Castrucci è “collaboratore di Primato nazionale, rivista di CasaPound”.

La vice ministra all’Istruzione Anna Ascani in un post su Facebook scrive: “Davvero inquietante che un professore si abbandoni ad espressioni di esaltazione del nazismo e dell’antisemitismo. Nella scuola e nell’università italiana non può esserci spazio per simili inaccettabili espressioni. La scuola e l’università sono infatti da sempre – aggiunge – fortemente legati ai valori della Costituzione che, lo ricordiamo, è antifascista. Simili aberranti esternazioni, non solo sono lesive dei valori educativi che ispirano la scuola e l’università, ma non possono e non devono ricevere legittimazione nel nostro Paese da parte di nessuno, tanto meno di un professore. La scuola e l’università condannano da sempre il nazismo e l’antisemitismo in tutte le sue forme. Il professore – conclude – si vergogni e chieda scusa”.

Le senatrici e i senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Istruzione scrivono in una nota: “Le dichiarazioni via social del professore dell’università di Siena Castrucci sono gravi ed inaccettabili. Il nazismo non è una opinione e chi si esprime in quel modo non può insegnare alcunché a nessuno, tanto più essere docente di un ateneo. Auspichiamo un celere provvedimento che impedisca a chi propugna simili idee di continuare a ricoprire quella cattedra”.

Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, su twitter, scrive: “Per un professore dell’università di Siena ‘Hitler difendeva la civiltà europea’. Per il rettore: ‘opinioni personali’. Nulla da aggiungere?”.

Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu, scrive su twitter: “Questo tizio fa il professore di filosofia del diritto all’università di Siena e pubblica robaccia nazista intollerabile. C’è poco da dire, se non che non dovrebbe poter insegnare nelle Università Italiane. “

Gabriele Toccafondi, capogruppo d Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, su Facebook scrive: “Il Professor Emanuele Castrucci, ordinario di filosofia del diritto all’Università di Siena fa un elogio del nazismo e del fascismo, tutto questo non rappresenta semplicemente una ‘opinione personale’ ma reati. Miur e Università di Siena non facciano finta di niente. Può una persona con queste idee insegnare ai ragazzi e insegnare filosofia del diritto?”, conclude.

“Quello che è successo a Siena è gravissimo. Il negazionismo e il fascismo non devono trovare e non troveranno mai cittadinanza nelle scuole e nelle università italiane. Teniamo alta la guardia”. Scrive su twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

Lorenzo Fioramonti, ministro dell’istruzione, su Facebook scrive: “Questa mattina ho sentito il Rettore Francesco Frati che mi ha subito comunicato la sua intenzione di prendere provvedimenti. Bene. Su queste cose non si scherza. Mai”.

“Gravissimo il tweet a favore di Hitler. Questo professore dell’Università di Siena deve essere allontanato immediatamente; l’apologia del fascismo è reato. Nessuno che commette reati può insegnare ai nostri ragazzi. La nostra Costituzione, cardine dell’antifascismo, è il nostro faro”. Scrive su twitter la Vicepresidente della Camera dei Deputati Maria Edera Spadoni.

Stefano Pagliantini, direttore del dipartimento di giurisprudenza dell’Univesità di Siena di cui fa parte Castrucci, definisce”Inaccettabili” i contenuti dei “post attribuiti al professor Emanuele Castrucci”. Aggiunge poi che “l’inequivoca linea scientifica e culturale del dipartimento è concretamente attestata, tra l’altro, dalle molteplici iniziative assunte in questi anni. Esemplificativamente: convegno in memoria del prof. Guido Tedeschi, insigne civilista dell’Università di Siena, destituito dall’insegnamento a seguito dell’emanazione delle leggi razziali fasciste; convegno su ‘L’Italia a 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali’ e relativa pubblicazione degli atti; Summer school ‘Diritti umani e terrorismo’ frutto di una collaborazione tra il dipartimento di giurisprudenza, il ministero degli Esteri israeliano – Ambasciata di Roma e tre Università israeliane (Università Ebraica di Gerusalemme, Ben Gurion University e Bar-Ilan University); progetto per l’attribuzione di assegni di ricerca in ambito culturale in collaborazione con la Sinagoga di Siena e la Comunità Ebraica di Firenze”.

Castrucci ha poi fatto appello alla “libertà di pensiero” e ha spiegato che quanto scritto su twitter sono “opinioni del tutto personali”, espresse “fuori dall’attività di insegnamento”. Questa in sintesi la risposta di diniego a un incontro data per mail dal prof. Emanuele Castrucci al suo direttore del dipartimento di giurisprudenza Stefano Pagliantini. A riferirlo ai giornalisti Pagliantini che stamani aveva inviato una mail a Castrucci chiedendo un incontro per un chiarimento.

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