‘Casa della Donna’ non diffamò l’ex assessore, querela archiviata

Pisa, nessun intento diffamatorio ma legittima critica da parte dell’associazione femminista Casa della Donna. nei confronti dell’ex assessore alla cultura del Comune di Pisa, Andrea Buscemi.

Lo ha stabilito, rende noto l’associazione femminista, il gip di Pisa che nei giorni scorsi “ha notificato l’archiviazione della querela che nel 2019 Buscemi aveva presentato contro Carla Pochini, presidente della Casa della Donna, ed Elisabetta Vanni, attivista della stessa associazione e promotrice della petizione online che, con oltre 45 mila adesioni, chiedeva le sue dimissioni da assessore alla cultura del Comune di Pisa perché colpevole di stalking nei confronti della ex compagna, Patrizia Pagliarone”.

Secondo il legale di Elisabetta Vanni, Ezio Menzione, “il gip ha accolto le nostre argomentazioni dichiarando che non c’era l’intento di diffamare ma vi era solo una legittima critica e quest’ultima è una precisazione importante perché il giudice che ha disposto l’archiviazione non si è fermato alle questioni formali ma ha affrontato, seppur brevemente, la sussistenza o meno della diffamazione”.

La Casa della donna è un’associazione femminista e di promozione sociale, senza scopo di lucro, fondata a Pisa nel 1996 ma attiva nella sede di via Galli Tassi fin dal 1990. È sostenuta dal lavoro volontario delle socie, aperta a tutte le donne senza distinzione di età, orientamento sessuale o religioso, stato sociale o provenienza geografica.

Alla Casa è attivo un centro antiviolenza (con casa rifugio) ed una biblioteca di genere, organizziamo corsi di formazione, incontri, laboratori e ogni tipo di iniziativa, culturale e politica, che favorisca la conoscenza e la valorizzazione delle donne, la promozione dei diritti e la lotta alle discriminazioni e alla violenza di genere.

La Casa fa parte della rete Non Una di Meno Pisa, della rete Educare alle Differenze Pisa, del coordinamento toscano dei centri antiviolenza Tosca e della rete nazionale dei centri antiviolenza Dire.

Pisa: rimpasto in Comune, via anche assessore contestato

Il sindaco di Pisa, Michele Conti, ha nominato due nuovi assessori che entreranno in servizio effettivo già da domani. Si tratta di Pierpaolo Magnani, che prende il posto di Andrea Buscemi alla cultura, e Sandra Munno, che subentra nel ruolo che è stato di Rosanna Cardia, alla pubblica istruzione. Lo ha reso noto l’amministrazione comunale.

I due nuovi assessori entrano rispettivamente in quota Lega e Fdi. Buscemi, si apprende dalla nota del Comune, è stato avvicendato assecondando la “sua rinuncia a continuare per motivi personali”. I rumors politici indicano per l’attore un prossimo incarico nel settore della cultura da parte del Comune di Montecatini Terme (Pistoia) governato dal Carroccio.
L’assessore ha vissuto comunque a Pisa un anno al centro delle polemiche politiche legate soprattutto alla vicenda giudiziaria che lo ha visto imputato di stalking nei confronti dell’ex fidanzata. Processo per il quale è uscito prosciolto per intervenuta prescrizione e per il quale le femministe pisane raccolsero decine di migliaia di firme inviate anche al Quirinale per chiedere che non rivestisse incarichi pubblici. Magnani, 54 anni, è un videomaker per passione e impiegato della filiale livornese di Banca d’Italia, ha due lauree ed è appassionato di teatro. Munno, 55 anni, avvocato civilista è stata difensore civico del Comune di Calci (Pisa).
“Come avevo già annunciato pubblicamente ogni persona, che ricopre un incarico pubblico, me compreso, lo fa pro tempore e al servizio della città”. Così il sindaco ha motivato la revoca delle deleghe a due assessori dopo poco più di un anno di giunta. L’assessore leghista alla cultura, l’attore Andrea Buscemi, ha deciso di lasciare per “motivi personali” mentre a Rosanna Cardi (Fdi) sono state revocate le deleghe. “Dopo un anno alla guida del Comune – ha concluso Conti – ho ritenuto utile e necessario dare nuovo slancio all’azione di governo, facendo entrare in Giunta nuove energie che dovranno lavorare con il resto della squadra per raggiungere gli obiettivi fissati nel programma di mandato. Mi aspetto un cambio di passo, massimo impegno e soprattutto una piena disponibilità di energie e di tempo nell’affrontare questo incarico prestigioso nell’interesse dei cittadini di Pisa”.

Pisa, Carfagna contro lo stalking: “Buscemi? Inopportuno sia assessore”

La vicepresidente della Camera Mara Carfagna ha partecipato a un dibattito alla Scuola Sant’Anna di Pisa sullo stalking a dieci anni dall’entrata in vigore della legge.

“Continuo a pensare che una persona per la quale è intervenuta la prescrizione per evitare una condanna ma che abbia visto certificati dai tribunali i suoi atti persecutori verso l’ex compagna non possa fare l’assessore per ragioni di opportunità politica”. Lo ha detto La vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, a margine di un’iniziativa alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sullo stalking riferendosi alle polemiche per la nomina del leghista Andrea Buscemi ad assessore comunale alla cultura.

L’incarico è stato aspramente contestato per mesi dalle opposizioni e dalle associazione femminista che hanno lanciato anche una petizione che ha raccolto quasi 50 mila firme. “Questa perplessità – ha aggiunto Carfagna, che oggi era accompagnata dal vice sindaco Raffaella Bonsangue – l’ho anche rappresentata al sindaco Conti con una lettera alla quale non ha mai risposto. Attraverso i giornali ho visto che mi ha invitata a cena. Ma io a cena vado con mio marito e lui farebbe bene a invitare sua moglie. Con i sindaci ho l’abitudine di parlare nelle sedi proprie e attraverso canali più istituzionali”.

“Nei prossimi giorni presenteremo una proposta di legge sul cosiddetto revenge porn e speriamo di riuscire ad approvarla rapidamente e con un largo consenso. Si tratta di un provvedimento che riguarda la diffusione di immagini sessualmente esplicite per estendere in reato non solo a chi le diffonde ma anche a chi le condivide e non ne impedisce la diffusione”.

“Questa pratica odiosa – ha aggiunto – riguarda anche molti giovanissimi e adolescenti e vede poi le donne essere oggetto di ricatto e denigrazione anche attraverso i social network, con conseguenze molto gravi per la loro esistenza. E’ quindi assolutamente urgente intervenire e farlo producendo una norma capace davvero di sanzionare le persone a vario titolo responsabili del reato, alimentando allo stesso tempo una rivoluzione culturale a favore delle donne”. Per la vicepresidente della Camera “se il governo ha trovato le risorse per detassare le sigarette elettroniche e i birrifici artigianali, allora può trovare anche i soldi necessari a finanziare l’acquisto dei braccialetti elettronici da applicare ad esempio a chi ha ricevuto un divieto di avvicinamento per stalking. E’ una questione di priorità”.

“Visto che l’esecutivo sta per approvare il codice rosso – ha aggiunto – mi auguro che consenta al parlamento di approvare anche norme che rendano concreta e contestuale la difesa e la protezione delle donne vittime della violenza maschile”.

Nardini e Picchi (Pd) sul caso Doroni: “Ennesima ferita all’immagine di Pisa. Buscemi si dimetta”

Il commento della Consigliera Regionale Alessandra Nardini e della Consigliera Comunale Olivia Picchi, entrambe del Partito Democratico, sulle polemiche relative all’invito del Professor Doroni alle celebrazioni del Giorno del Ricordo.

“Buscemi si conferma un personaggio inadeguato e un danno inestimabile all’immagine e alla dignità di Pisa. Il Sindaco Conti, al solito, appare in totale balia delle azioni altrui. L’invito del Professor Doroni, le cui esternazioni su Facebook sono vere e proprie istigazioni all’odio razziale e politico, per le commemorazioni del Giorno del Ricordo è l’ennesimo atto incommentabile di questa Giunta, riparato in extremis con goffaggine e imbarazzo. Iniziative come questa sporcano prima di tutto il ricordo di quelle vittime innocenti e di quella grande tragedia che furono le Foibe. La Giunta Conti si vergogni e, lo diciamo per l’ennesima volta, Buscemi si dimetta e liberi Pisa dalla sua ombra.”

Pisa: Casa della Donna, “Cassazione conferma sentenza Buscemi per stalking”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inviatoci dalla Casa della Donna di Pisa in relazione alla sentenza della Cassazione riguardo all’assessore comunale Andrea Buscemi.

“Ieri la Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso presentato da Andrea Buscemi rispetto alla sentenza di appello emessa nel maggio 2017 dal Tribunale di Firenze che aveva ritenuto Buscemi colpevole di stalking e lo aveva condannato al risarcimento della sua ex compagna, mentre in sede penale il reato era caduto in prescrizione. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso confermando la sentenza del tribunale fiorentino e quindi la colpevolezza di Andrea Buscemi. Quello della Cassazione è un pronunciamento importante perchè ribadisce quanto stabilito dal tribunale di Firenze e, secondo le attiviste della Casa della donna che da mesi chiedono le dimissioni di Buscemi, evidenzia con forza e in modo inequivocabile l’incompatibilità politica di Buscemi ad assessore del Comune di Pisa.
Come ha dichiarato Teresa Manente, avvocata di Patrizia Pagliarone, ex compagna di Andrea Buscemi, “ieri la Cassazione ha definitivamente accertata la colpevolezza di Andrea Buscemi, assessore alla cultura di Pisa, per il reato di stalking compiuto nei confronti della sua ex compagna a partire dal marzo 2009 al novembre 2009. La Suprema Corte ha infatti rigettato il ricorso proposto dal Buscemi contro la sentenza di secondo grado e ha rinviato al giudice civile il giudizio riguardo al risarcimento del danno che il Buscemi dovrà riconoscere alla sua ex compagna”.
“La corte di Cassazione è stata chiarissima”, sottolinea Carla Pochini, presidente della Casa della donna. “Il ricorso di Buscemi è respinto e dunque la sentenza del tribunale di Firenze è confermata. Andrea Buscemi è responsabile di gravi atti di stalking e dovrà risarcire la sua ex compagna. Questa è l’unica verità che è emersa anche in Cassazione e il sindaco Michele Conti non può continuare a far finta di nulla. Uno stalker siede nella sua giunta e insieme a migliaia di cittadine e cittadini chiediamo che da quella giunta venga rimosso subito! E che quella della Cassazione sia una sentenza contro Buscemi lo dimostrano mistificazioni e falsità che egli sta diffondendo in queste siamo, anche grazie al sostegno di giornali come Il Tirreno.
Siamo esterrefatte di quanto ha pubblicato oggi il  Tirreno,  e chiediamo al direttore di intervenire e rettificare. Chiediamo anche l’intervento del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana con il quale abbiamo organizzato ben due corsi di formazione per giornalisti sui temi della violenza di genere. E’ tempo che anche il mondo dei media si assuma le proprie responsabilità rompendo una volta per tutte ambiguità e collusioni con una certa visione sessista e maschilista. La lotta contro la violenza sulle donne – conclude Pochini – ha bisogno di giornalisti e organi di stampa professionali e corretti che, oltre ad accertare i fatti e a verificare le notizie prima di pubblicarle, decostruiscano stereotipi e pregiudizi di genere e non contribuiscano a crearli”.

Buscemi: oggi consegna dossier a Ue e protesta a Pisa

Un centinaio di persone sta pacificamente manifestando sotto il Comune di Pisa al presidio promosso dalla Casa della donna per protestare contro la nomina ad assessore alla cultura dell’attore Andrea Buscemi, imputato in passato in un processo per stalking nei confronti dell’ex fidanzata.

Contestualmente alcune esponenti dell’associazione femminista pisana sono state ascoltate oggi a Bruxelles per illustrare la vicenda al Parlamento europeo. In particolare, le femministe hanno spiegato agli europarlamentari della Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere la vicenda processuale che ha coinvolto Buscemi, depositando un dettagliato dossier che contiene sia la sentenza di assoluzione di primo grado, che la sentenza di appello che ha prosciolto Buscemi per intervenuta prescrizione, pur riconoscendo in alcune sue condotte gli atti persecutori contestati.

Infine, le donne si sono appellate all’articolo 5 della Convenzione di Istanbul che, hanno spiegato oggi in piazza sotto il municipio, “impegna le istituzioni e le persone che le rappresentano a mettere in atto azioni concrete per contrastare il sempre più diffuso fenomeno della violenza sulle donne e non si capisce come possa farlo un assessore come Buscemi che di questi comportamenti è stato responsabile ma complice a questo punto è anche il sindaco di Pisa, Michele Conti, che ha fatto di tutto per ignorare la vicenda”.

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