Odg Toscana e Ast: “Grave dichiarazioni sindaco Abetone”

La vicenda riguarda le offese pronunciate da Diego Petrucci, sindaco di Abetone Cutigliano (Pistoia), nei confronti del giornalista Cristiano Marcacci e del giornale Il Tirreno. “Non è accettabile che un rappresentante delle istituzioni si esprima in termini diffamatori perché non approva il contenuto di un servizio giornalistico, né tantomeno che rifiuti di dissociarsi dai successivi commenti di suoi ‘amici di facebook’ che sconfinano nella più triviale volgarità”, è il commento dell’Ordine dei giornalisti della Toscana.

Il primo cittadino non avrebbe digerito l’articolo di Marcacci riguardante l’intitolazione di una rotonda a Pisa alla memoria di Giuseppe Niccolai, tra i fondatori del Movimento sociale. Sulla sua pagina facebook il sindaco di Abetone Cutigliano, ex consigliere comunale a Pisa, ha accusato il cronista e il giornale di provare “a seminare odio per gonfiare il portafoglio del proprio datore di lavoro”, invitando a smettere “di comprare il Tirreno” e a “parlare con certi giornalisti”.
L’Odg Toscana sottolinea come “un comportamento di questo tipo denota un totale disprezzo per il dialogo democratico e per i principi sanciti dall’articolo 21 della Costituzione, proprio quando lo Stato, con la presenza del sottosegretario con delega all’editoria e del vicepresidente del Csm al convegno sulle minacce ai giornalisti, cerca di garantire la libertà di stampa”.
Anche l’Associazione stampa Toscana ha ritenuto gli insulti inaccettabili. L’Ast chiede che l’Anci Toscana si pronunci “di fronte ad un atteggiamento del tutto intollerabile. E’ opportuno che venga presa una posizione netta a tutela dell’informazione libera, fondamento basilare per uno stato democratico”

Regione e Anci Toscana chiedono mobilitazione nazionale per Kurdistan

Firenze, con una lettera, indirizzata ai colleghi del livello nazionale, cioè al presidente della Conferenza delle Ranciegioni, Stefano Bonaccini e a quello di Anci Nazionale, il sindaco di Bari Antonio Decaro, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e Matteo Biffoni presidente di Anci, chiedono che le Regioni e l’Anci organizzino una giornata nazionale di mobilitazione in favore del Kurdistan siriano.

“Siamo molto preoccupati – scrivono i due amministratori toscani – per le notizie che continuano a giungere dal nord della Siria. L’offensiva delle forze armate turche decisa unilateralmente dal presidente Erdogan contro le popolazioni del Kurdistan siriano sta provocando gravi ripercussioni sul piano umanitario sociale e politico ed infligge ai civili sofferenze peggiori di quelle già causate da un conflitto che dura da anni e vanifica i risultati raggiunti in particolare grazie al sacrificio dell’esercito popolare curdo nella lotta contro il terrorismo islamista. Mette anche in pericolo un’esperienza di convivenza laica e democratica, come quella del Rojava, fondata su un’idea di giuastizia sociale e di tutela dei diritti delle donne e dell’ambiente”.

Nella lettera si ricorda poi che il presidente Rossi ha incontrato pochi giorni fa il padre di Lorenzo Orsetti, il combattente italiano nell’esercito curdo, ucciso dall’Isis. In quell’occasione la Regione ha annunciato che invierà aiuti umanitari e sanitari nel Rojava, invitando nel contempo le istituzioni locali a mobilitarsi per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’operazione militare condotta dalla Turchia.

“In questi giorni – prosegue la lettera firmata da Rossi e Biffoni – tanti cittadini hanno partecipato a manifestazioni di solidarietà con il popolo curdo chiedendo alla comunità internazionale, all’Unione europea e ai suoi Stati membri di adoperarsi per la cessazione dell’offensiva. A questa partecipazione si sono uniti molti consigli comunali e regionali. Ciò dimostra come la questione curda e i valori di solidarietà ed uguaglianza che essa esprime hanno scosso la coscienza civile e e la sensibilità di tante persone nel nostro Paese”.

È per tutte queste ragioni che il presidente della Regione Toscana e quello di Anci Toscana chiedono che adesso si dia luogo ad una giornata di mobilitazione che abbia carattere nazionale.

Firenze: cibo e lavoro, un progetto internazionale per il popolo Saharawi

Venerdì 4 ottobre a Firenze si terrà “Cibo e lavoro, autoprodurre con dignità”, seminario di presentazione dei risultati di un importante progetto di cooperazione internazionale nei campi profughi Saharawi (Algeria): un intervento triennale di cooperazione internazionale, incentrato sulla sicurezza alimentare e cofinanziato dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo.

L’obiettivo strategico del progetto è quello di migliorare le produzioni locali di alimenti, in un contesto desertico e di esilio in cui vivono 175mila rifugiati saharawi  da oltre 40 anni, per renderli indipendenti dagli aiuti esterni per la propria alimentazione, anche grazie allo sviluppo dell’imprenditoria femminile.

Alla presenza di due illustri esponenti dei ministeri di Salute Pubblica e dello Sviluppo Economico della Repubblica Araba Sahrawi Democratica, insieme a  numerosi esperti che si sono occupati delle varie componenti del progetto, saranno illustrati gli importanti risultati raggiunti, frutto di una sinergia tra diversi attori che uniscono, con un obiettivo comune, il mondo del no profit, istituzioni pubbliche, Università e società civile.

Il progetto è realizzato dal Movimento Africa 70, in collaborazione con Anci Toscana, Nexus ER, Veterinari Senza Frontiere Italia, Associazione Salam, Università di Milano e Regione Emilia Romagna. L’appuntamento è all’Educatorio del Fuligno dalle 9.30; tra i partecipanti il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, che illustrerà l’attività degli enti locali toscani per il Sarahawi.

Bonus acqua, al via campagna per far conoscere le agevolazioni

Al via la campagna di comunicazione volta a far conoscere le agevolazioni tariffarie nazionali e locali sul servizio idrico, promossa dal Tavolo sulla Qualità dei Servizi, composto da Regione Toscana, Anci Toscana e Associazioni dei Consumatori.

Il Tavolo sviluppa azioni e progetti per tutelare gli interessi dei cittadini sostenendo le istanze del consumo consapevole e sostenibile in materia di servizi idrici, trasporti e rifiuti, e dopo la positiva esperienza dello scorso anno ha deciso di ripetere anche per il 2019 la campagna di comunicazione sulle agevolazioni tariffarie nazionali e locali sul servizio idrico, destinate alle famiglie in condizioni di disagio economico e sociale.

Il Bonus sociale idrico nazionale o bonus acqua, misura prevista dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016 e attuata con provvedimenti dell’Autorità di regolazione per Energia reti e ambiente (ARERA), consente di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona per anno. Il tetto annuale ISEE per usufruirne è pari a 8.107,50 euro, limite che sale a 20.000 euro se si hanno più di 3 figli fiscalmente a carico.

Anche nel 2019 gli utenti in possesso dei requisiti richiesti potranno presentare distintamente domanda di Bonus Sociale Idrico Nazionale e di Bonus Sociale Idrico Integrativo, un’agevolazione migliorativa stabilita a livello locale che può comportare il riconoscimento di un beneficio economico aggiuntivo.

I requisiti di ammissione e la quantificazione del bonus integrativo sono decisi a livello locale e possono differire da quanto stabilito a livello nazionale. Le domande devono essere presentate secondo le procedure individuate dai gestori locali del Servizio Idrico Integrato e dai Comuni di appartenenza.

Sul sito internet www.progettoinfoconsumo.it, strumento di informazione online creato dalla Regione e dedicato alla conoscenza e all’educazione al consumo sostenibile e consapevole e all’attivazione delle forme di tutela e salvaguardia previste dalla legge, è stata realizzata una pagina dedicata al Bonus sociale idrico integrativo che contiene l’elenco dei Comuni toscani che hanno attivato il Bonus con tutte le informazioni utili per presentare la richiesta.

Cadaveri non identificati, firmato protocollo in prefettura

Avrà validità biennale il protocollo d’intesa siglato oggi in prefettura a Firenze. L’intesa in materia di cadaveri non identificati della Regione Toscana è stata rinnovata dopo l’attivazione in via sperimentale del maggio del 2016.

“Il protocollo – spiega la prefettura in un comunicato – costituisce un modello di circolarità delle informazioni in materia di anagrafe dei corpi/resti umani senza nome e di procedure per la raccolta dei dati post mortem ai fini identificativi”.
“Il rinnovo – precisa il comunicato – è stato concordato tra tutti i sottoscrittori, che hanno ribadito unanimemente la validità e l’efficacia del modello procedurale adottato nel corso del primo triennio di sperimentazione, che ha dato importanti risultati soprattutto in termini di coordinamento, partecipazione, efficacia del flusso comunicativo”.

E’ stato sottoscritto dal commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Giuliana Perrotta, dal prefetto di Firenze Laura Lega, dal presidente della Regione Toscana, dal procuratore generale della Corte di appello di Firenze, dal presidente dell’Anci Toscana e dal direttore generale dell’Aou di Careggi.

Operai forestali, Regione Toscana sostiene costi aggiuntivi

La Regione interverrà direttamente per sostenere i costi aggiuntivi del contratto che interessa oltre 400 operai forestali: complessivamente l’operazione sarà di 500mila euro che saranno liquidate in due tranche entro il 31 dicembre di quest’anno. Ad annunciarlo l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi nel corso di una conferenza stampa a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati.

Dopo aver contribuito a favorire il percorso per il rinnovo del contratto integrativo regionale tra sindacati e Anci (gli operai sono dipendenti di Unioni dei Comuni e Comuni), firmato nello scorso maggio, la Regione si impegnerà a sostenere per il 2019 gran parte dei costi aggiuntivi previsti: circa 1.220 euro a operaio (su un totale di 1.700 operai forestali).

“L’intervento regionale vuol evidenziare il valore che attribuiamo al nostro contingente di operai forestali, alla loro competenza e professionalità e al loro ruolo decisivo, non solo per la valorizzazione e riqualificazione del patrimonio forestale, ma anche per la lotta agli incendi boschivi e per la difesa del suolo. Con il contratto nazionale che manca da oltre sei anni il recente rinnovo dell’integrativo compenserà la perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni” secondo quanto spiegato dall’assessore Remaschi.

L’assessore regionale all’agricoltura si è detto “soddisfatto” per l’esito della trattativa, “gestita in maniera positiva da Anci, che ci rappresentava al tavolo, dai sindacati. C’è stato anche un grande senso di responsabilità da parte dell’Unione dei Comuni”. “Abbiamo fatto veramente un buon lavoro”, ha commentato il direttore di Anci Toscana Simone Gheri.

In Toscana, si ricorda, il patrimonio forestale occupa oltre il 50% della superficie regionale e il 10% è di proprietà della Regione Toscana: si tratta di oltre 100mila ettari.

Domenico Guarino ha intervistato Remaschi facendo il punto anche sulla situazione degli incendi in Toscana.

 

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