Accademia di Belle Arti, 550 nuovi iscritti

L’Accademia di belle arti di Firenze ha aperto ufficialmente le attività didattiche 2022/2023 con un incontro al Teatro Niccolini riservato alle ragazze e ai ragazzi provenienti da tutto il mondo che hanno scelto il capoluogo toscano per formarsi nel campo delle arti.

Protagonisti della giornata i 550 nuovi iscritti selezionati su oltre mille domande di ammissione pervenute nonostante il numero programmato, introdotto quest’anno per la prima volta per far fronte alle esigenze di spazi dovute in parte anche ai lavori di restauro e consolidamento strutturale di una porzione dell’edificio storico in Via Ricasoli.

Sedici in tutto, si spiega in una nota, i corsi attivi fra primo e secondo livello, corrispondenti rispettivamente ai corsi di laurea triennale e magistrale. Fra i corsi di primo livello Pittura si conferma il corso più richiesto, seguito da Graphic Design (163 domande di ammissione per 40 posti disponibili), quindi Grafica d’arte, Design, Nuove tecnologie dell’arte, Scultura, Scenografia, Didattica per i musei e Decorazione.

Per quanto riguarda i corsi di secondo livello, invece, è il corso interdisciplinare in Nuovi linguaggi espressivi il più gettonato, seguito dal corso di Illustrazione, quindi da Metodologie della pittura, Curatela artistica, Didattica dell’arte, Progettazione plastica per la scenografia teatrale, Progettazione e allestimento degli spazi espositivi.

L’Accademia di Belle Arti, che negli ultimi cinque anni ha visto crescere il numero dei suoi iscritti fino a sfiorare quota duemila con un tasso di internazionalizzazione pari al 35%, quest’anno si appresta a consolidare il percorso di crescita intrapreso portando a compimento due progetti importanti: la costituzione del Politecnico delle Arti insieme a Conservatorio Cherubini e Isia Firenze e l’attivazione del suo primo Dottorato di ricerca.

Accanto alle attività didattiche in questa prima settimana di novembre riprenderanno anche le attività di produzione artistica: rassegne, mostre e iniziative aperte alla città.

Un libro racconta il potere delle immagini, il 9 ottobre alla “Città dei lettori”

Dalle opere d’arte alle fotografie, alle copertine dei libri e ai disegni: presentazione del saggio del disegnatore grafico Riccardo Falcinelli. L’appuntamento, avrà luogo venerdì 9 ottobre, ore 18.30, all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Un viaggio che parte dai musei e finisce nelle nostre librerie, ai nostri schermi da social network: il disegnatore grafico Riccardo Falcinelli spiega come funzionano le immagini, in “Figure”, il suo nuovo libro edito da Einaudi per la collana Stile Libero Extra.

Il saggio “Figure”, è un libro per chi vuole non solo capire le immagini, ma anche inventarne di nuove, con 500 immagini a colori illustra le botteghe di pittori, gli studi di fotografi e registi, da Raffaello a Stanley Kubrick.

La partecipazione all’evento è libera, con prenotazione obbligatoria,tramite questo link

“Forme del fango”, Accademia di Belle Arti: il fango del ‘66 diventa arte

Trasformare le conseguenze di un evento negativo in risorsa. Domani, in coincidenza con il 53esimo anniversario dell’alluvione che in Toscana colpì la città di Firenze e i Comuni lungo il fiume Arno, l’Accademia di Belle Arti presenta “Forme del fango”, iniziativa in collaborazione con l’artista Caterina Erica Shanta, con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze, Pav Padiglione arte vivente Torino e Dolomiti Contemporanee.

“Forme del fango” nasce dal desiderio di dare nuova vita a un materiale che da più di cinquant’anni ha casa in una parte delle cantine dell’Accademia: 77 metri cubi di terra, residuo di quel fango che nella notte tra il 3 e 4 novembre 1966 tinse di paura i luoghi consacrati all’arte, alla cultura e alla vita quotidiana della città. Un materiale che, rimosso, potrebbe rivelarsi una vera e propria risorsa per l’Accademia oltre che portare al recupero di spazi da destinare ad attività espositive.

forme del fango

Ed è questa stessa materia che, dopo essere stata sottoposta ad analisi chimiche per accertarne l’usabilità, sarà protagonista di un’iniziativa che nei mesi scorsi ha coinvolto una giovane artista emergente, Caterina Erica Shanta, e un gruppo di studenti del corso triennale di Design, coordinati dai docenti Alessandro Scilipoti e Fabrizio Lucchesi.

forme del fango

“Forme del fango” inaugurerà alle ore 17.30 in via Ricasoli 66 con una introduzione del Presidente dell’Accademia di Belle Arti, Carlo Sisi, e del Direttore, Claudio Rocca. Seguirà la presentazione della mostra La Tempesta, a cura dell’artista Caterina Erica Shanta, e della temporanea Oggetti di memoria, con opere realizzate a partire dal materiale residuo dell’alluvione del 1966.

“Esperimenti e Rivelazioni”: la natura pensata in modo circolare

Sabato 12 ottobre si terrà presso la Limonaia del Giardino Corsini “Esperimenti e Rivelazioni”: un convegno dedicato alla natura vista in un’ottica circolare.

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“Esperimenti e Rivelazioni” si tratta di un giorno di incontri circondati dal giardino rinascimentale e dallo spirito di Leonardo Da Vinci, uomo di scienza, botanico e artista. La biorobotica, la botanica, la composizione, il progetto del paesaggio sono i temi su cui vertirà la rassegna.

Il progetto del convegno è di Oliva Avogadro di Collobiano con la collaborazione di Sabina Corsini per la realizzazione; inoltre il convegno è promosso da Barbara Mazzolai, coordinatrice del Center for Micro-BioRobotics del IIT presso la Scuola Sant’Anna Superiore di Pisa, e Marcello Colocci, Professione Ordinario di Struttura della Materia presso l’Università degli Studi di Firenze.

Il programma, coordinato dal presidente dell’Accademia delle Belle Arti Firenze Carlo Sisi, prevede:

– 11,15: Apertura del convegno con Arturo Galansino;
– 11,30 – 12,15: Barbara Mazzolai ‘La Biorobotica e le Piante‘;
– 12,30 – 13,15: Sabrina Sabatini ‘La Scienza delle Radici‘;
– 13,30 – 14,30: coffee break;
– 14,30 – 15,15: Benedetto Camerana ‘Architettura Vegetale‘;
– 15,30 – 16,15: Umberto Pasti ‘Il Giardino per un Futuro‘.

L’iniziativa è aperta al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili.

“Percorsi cosimiani”, itinerari in Toscana alla scoperta de’ Medici

Ripartono da fine agosto i “Percorsi cosimiani” a Firenze e in Toscana. Dalle architetture tuttora presenti a Pisa, Arezzo, Siena e Livorno ai luoghi più intimi come Cerreto Guidi o La Verna: dalla fine di agosto ripartono i “Percorsi cosimiani”, un ciclo di itinerari gratuiti alla scoperta delle “testimonianze” del governo di Cosimo I de’ Medici organizzati dal Comune di Firenze e MUS.E, con il supporto di Unicoop Firenze in occasione del cinquecentenario della nascita di Cosimo e Caterina de’ Medici.

Con un’importante novità: il ciclo di appuntamenti non interesserà soltanto Firenze ma si estenderà ad altre parti della regione. Durante il suo percorso politico Cosimo I – straordinariamente acuto e carismatico, ma anche “principe tremendo e spaventevole”, come scrive l’ambasciatore veneto Vincenzo Fedeli – disegnò in forma indelebile un nuovo assetto architettonico e urbanistico della città di Firenze e dell’intera Toscana: eletto appena diciassettenne “capo e primario del governo della città di Firenze e suo dominio” si trovò a governare un ampio e fragile territorio che includeva vaste aree di campagna, piccoli borghi, grandi centri urbani: fra questi i vicariati di San Giovanni Valdarno, Certaldo e Scarperia; le enclaves della Lunigiana e della Garfagnana; le città di Arezzo, Pisa, Pistoia, Volterra, Cortona, a cui si aggiungerà dal 1555, dopo una guerra tanto breve quanto intensa, anche Siena.

L’itinerario dei “Percorsi in Firenze” prenderà il via dalla sua casa di famiglia, Palazzo Medici su via Larga, per ampliarsi al “quartiere mediceo” circostante, alle residenze di dignitari e consiglieri e proseguire con l’Accademia delle Arti del Disegno, la piazza e al palazzo ducale (poi divenuto il palazzo vecchio di piazza), le eleganti architetture delle magistrature e degli “uffizi”, palazzo Pitti, nuova e monumentale reggia medicea.

Fra gli emblemi di Cosimo I figurano due áncore con la scritta latina «duabus», a significare i due fondamenti del suo potere: l’alleanza con l’Impero e la fortificazione dello Stato di Toscana. Se l’alleanza con l’imperatore Carlo V marca le sorti del governo fiorentino e del giovane duca posto al suo vertice, le fortezze e i presidi costruiti per volere di Cosimo I in ogni angolo della regione si offrono come evidenti capisaldi della sua politica territoriale: i “Percorsi in Toscana” permetteranno di coglierne le evidenze più significative, da Pisa, Arezzo, Siena e Livorno a Cerreto Guidi e La Verna, testimoniando tanto la politica di riordino, controllo e difesa del Duca quanto la sua assidua frequentazione del territorio.

Per coloro che vorranno proseguire in autonomia l’applicazione multimediale sui luoghi cosimiani a cura dell’Accademia delle Arti del Disegno, sviluppata da Centrica con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, è scaricabile su Android https://play.google.com/store/apps/details?id=it.centrica.ubilia
e iOS https://itunes.apple.com/it/app/ubilia/id805448028.

A cura di Ufficio UNESCO – Area di Coordinamento Amministrativa del Comune di Firenze e MUS.E
Grazie a Unicoop Firenze
Per chi: giovani e adulti.
Costi: gratuito.
La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni 055-276224 info@muse.comune.fi.it, www.musefirenze.it, www.500cosimocaterina.it
Percorsi in Firenze
Quando: 29 settembre – 27 ottobre – 24 novembre h 10 e h 11.30
Dove: centro storico (partenza da Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1)
Durata: 1h15’ per ciascuna visita

Percorsi in Toscana
Quando e dove
– 25 agosto: Arezzo h 10 e h 11.30 e La Verna h 15.30 e h 17
– 15 settembre: Siena h 10 e h 11.30
– 20 ottobre: Villa di Cerreto Guidi h 10 e h 11.30
– 17 novembre: Pisa h 10 e h 11.30 e Livorno h 14.30 e h 16
Durata: 1h15’ per ciascuna visita
Il primo appuntamento di ogni visita è riservato ai soci Unicoop Firenze. L’eventuale viaggio per raggiungere i luoghi di visita è a cura dei singoli partecipanti. Le visite prevedono tratti da percorrere a piedi. Per lo specifico punto di inizio di ogni visita: 055-2768224 info@muse.comune.fi.it

Rendiconto finanziario Regione Toscana, in miglioramento ma ancora negativo

Firenze, si è svolta oggi, nella sala Minerva dell’Accademia delle Belle arti, l’udienza di parificazione del rendiconto generale della Regione Toscana esercizio 2018, presieduta dal Presidente della Corte dei Conti Angelo Buscema.

II rendiconto del 2018 registra entrate e spese di competenza pari rispettivamente a 10.922 milioni ed a 10.598 milioni.

Secondo il rapporto, l’esercizio 2018 si chiude per la Regione Toscana con un risultato finanziario ancora negativo per un importo pari a -476,15 milioni seppure in miglioramento rispetto a quello del 2017 che si era attestato a -679,98.

Ugualmente in miglioramento il disavanzo sostanziale rispetto all’anno precedente. Tale aggregato, che considera anche le somme vincolate e accantonate per far fronte a crediti di dubbia esigibilità e a rischi potenziali, rimane tuttavia ancora elevato, attestandosi
a -2.268,94 milioni.

Secondo la relazione introduttiva della Presidente di Sezione della Corte dei Conti Cristina Zuccheretti: “Si tratta di un debito frutto della pesante eredita degli esercizi trascorsi, riconducibile ad impegni assunti per investimenti, anche nel settore sanitario, ed il cui riassorbimento, ipotizzando che il percorso intrapreso negli ultimi tempi prosegua allo stesso ritmo, richiederà ancora diversi anni”.

L’indebitamento regionale e stato mantenuto nei limiti previsti dalle attuali disposizioni normative ed e anch’esso molto consistente, essendo pari a 1.897,41 milioni, in leggero calo rispetto al2017 (1.948,22 milioni) La spesa sanitaria corrente rimane sostanzialmente stabile, passando da 6.739 milioni di euro del2017 a 6.797 milioni di euro del2018, con un incremento pari allo 0,86 per cento.

“Continuano a riscontrarsi, viceversa, criticita relative alla tardiva ripartizione ed erogazione del Fondo sanitario tra le aziende e gli altri enti del Servizio sanitario regionale che determinano un disallineamento tra il bilancio della Regione e quello dei singoli enti – ha continuato la Presidente – Rilevato, infine, un significativo aumento dell’indebitamento per effetto degli oneri sostenuti dalle aziende sanitarie e ospedaliere a seguito della contrazione dei mutui autorizzati dalla Regione in sostituzione dei contributi in conto capitale precedentemente assegnati”.

La Sezione ha poi aperto un focus sulle consulenze affidate dalle società partecipate riscontrando alcune criticità che si è riservata di verificare in un successivo esame. Con riguardo alla spesa di personale, in termini di impegni, l’onere complessivamente sostenuto nel 2018 ammonta, al net to del maggior onere derivante dal personale ex provinciale, a 123,48 milioni di euro, con una riduzione, rispetto al dato del 2017 del 3,8% e di oltre il 30 per cento rispetto al valore medio della spesa di personale del triennio 2011-2013.

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