Sab 20 Apr 2024

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Strage di piazza Dalmazia. Domani una giornata di eventi a Firenze

Flash mob, proiezioni, dibattiti e un corteo a Firenze per non dimenticare gli omicidi e i ferimenti a sfondo razzista e xenofobo commessi il 13 dicembre 2011 dall’estremista di destra e simpatizzante di CasaPound Gianluca Casseri.

Alle 12.30 del 13 dicembre 2011, piazza Dalmazia divenne teatro di una vera e propria strage di matrice razzista e xenofoba: Gianluca Casseri, un 50enne esponente dell’estrema destra italiana, uccise con una 357 Magnum due ambulanti senegalesi, Samb Modu e Diop Mor, ferendo alla schiena e alla gola Mustapha Dieng rimasto poi paralizzato e su una sedia a rotelle. Casseri scappò poi a bordo della sua Polo blu dirigendosi verso il centro, dove proseguì nella sua follia omicida sparando a Sougou Mor e Mbenghe Cheike, feriti gravemente, e a un terzo ragazzo che si salvò per miracolo. Immediata la caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine, che riuscirono a individuarlo e a immobilizzarlo nel parcheggio sotterraneo del Mercato Centrale di San Lorenzo intorno alle 15 quando si suicidò. Subito dopo l’accaduto si formarono manifestazioni spontanee di protesta da parte della comunità senegalese, che diventarono un corteo che, da piazza Dalmazia, giunse alla Fortezza da Basso e  si riversò nel centro di Firenze. Una delegazione si diresse invece verso la Prefettura, dove si tenne un incontro tra il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e l’allora sindaco Matteo Renzi.

Il 13 gennaio 2012, sul luogo della strage è stata eretta una lapide, ai tre cittadini senegalesi feriti è stata conferita la cittadinanza onoraria.Nel febbraio 2013 Firenze e la Toscana inviarono una delegazione nei villaggi di provenienza di Mdu e Mor, Mont Rolland e Darou, consegnando ai familiari 30 mila euro raccolti da Arci, fondazione Il Cuore si scioglie e Cgil, con i quali si scelse di costruire un consultorio e una scuola.

L’anno scorso in prefettura è stata consegnata la cittadinanza italiana per ‘meriti speciali’ a Ndeye Rokhaya Mbengue, vedova di Samb Modou. Nuovamente colpita da lutto con la perdita di Idy Diene, il 54enne ambulante senegalese ucciso il 5 marzo scorso sul ponte Vespucci dall’ex tipografo in pensione Roberto Pirrone a cui è contestato l’omicidio volontario aggravato da futili motivi. La vedova dei due senegalesi ha ricevuto un contributo straordinario di solidarietà da parte della regione Toscana per il mantenimento della figlia rimasta nel paese d’origine. Quest’anno verrà ricordato anche Idy Diene, e tutte le altre vittime di odio e intolleranza.

A sette anni dalla strage sono previsti anche quest’anno diversi eventi di commemorazione. In mattinata la cerimonia di commemorazione da parte dell’amministrazione comunale. Nel pomeriggio previste poi almeno due iniziative. Una organizzata da Rete degli Studenti Medi, Arci, Cgil e Anpi con ritrovo alle 16:30 in piazza Dalmazia. (16:30, flash mob e coro multietnico CONFUSION in piazza Dalmazia per ricordare Samb Modou e Diop Mor, uccisi dall’estremista di destra Gianluca Casseri il 13 dicembre 2011/ 17:30, presso SMS di Rifredi, via Vittorio Emanuele II 303, proiezione del documentario “PRIGIONERI SULL’ISOLA” di Valerio Cataldi. Ingresso libero. A seguire interverranno rappresentanti della comunità senegalese e di ospiti di centri Sprar e Cas. Saranno presentiper la Comunità Senegalese: Mor Sougou (uno dei feriti al mercato centrale) Rokhaya Kene Mbengue (vedova di Samb Modou e Idy Diene) Khaly Mbengue (componente associazione)

Alle 18 partirà invece, sempre dalla piazza un corteo indetto da Firenze Antifascista assieme ad altre 9 sigle.

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