La Digos di Firenze sta esaminando numerose riprese video per identificare i responsabili dell’occupazione dell’aeroporto di Firenze e degli scontri con la polizia quando il corteo di sabato pomeriggio – che rivendicava la reindustrializzazione dell’ex fabbrica Gkn a Campi Bisenzio (Firenze) – ha deviato all’improvviso dal percorso preavvisato alla questura per andare a occupare l’aerostazione.
Secondo quanto emerge non c’erano solo lavoratori ex Gkn all’iniziativa autorizzata dalla questura. Tra le migliaia di manifestanti risulta anche la presenza di appartenenti alla galassia antagonista, proveniente da altre città della Toscana e di Italia, come dal Veneto. Gli investigatori della Digos decideranno sulle denunce al completamento delle identificazioni.
Tra i punti da dirimere, secondo quanto emerge, c’è da stabilire come e chi abbia deciso tra i manifestanti di cambiare tragitto all’improvviso e di fare irruzione nello scalo, dopo aver sfondato un cordone di polizia, con agenti in numero esiguo rispetto a quello dei soggetti nel corteo.
Fino a quel momento la manifestazione si era svolta in modo pacifico. Era partita dal polo universitario di Novoli che fu costruito al posto della fabbrica Fiat da cui poi è nata la Gkn (semiassi per le auto) trasferita nel nuovo stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze). Ma, arrivato nei pressi dell’aeroporto, pressoché l’intero corteo – così le ultime ricostruzioni al vaglio – si è riversato nella palazzina partenze e arrivi del ‘Vespucci’, anziché svoltare su viale Guidoni come previsto.