I ristoranti interessati dallo sciopero dei lavoratori sono Mr Wu e Umi Sushi, due imprese gestiti dalla stessa famiglia, la quale possiede anche altri ristoranti a Prato, Firenze e in altre cittĂ . Sudd Cobas: ” Questa è l’ennesima dimostrazione che a piccole imprese spesso corrispondono grandi proprietari”
Nel giorno dello sciopero generale, i lavapiatti e gli aiuto cuoco hanno  manifestato pacificamente di fronte ai ristoranti dove sono impiegati, all’interno del centro commerciale piĂą importante della Piana. I lavoratori, secondo la denuncia del sindacato Sudd Cobas che sta seguendo la vertenza, “erano assunti con contratti a 4 ore, quando ne lavoravano in realtĂ 11 al giorno. A volte nei finesettimana arrivavano a lavorarne anche 13, venendo costretti a lavorare anche durante la pausa pomeridiana. MetĂ della retribuzione veniva loro corrisposta a nero, quindi senza che l’imprenditore ci pagasse tasse nĂ© contributi”.
“Il sistema di lavoro che finora vigeva a Mr Wu e Umi Sushi è lo stesso che affligge decine di migliaia di  impiegati nel settore  della ristorazione nella CittĂ Metropolitana Fiorentina. Uomini e donne, migranti e italiani, accomunati dallo stesso rapporto con un’industria vorace, che si nutre del loro sfruttamento per proliferare nel bel Paese” denuncia Sudd Cobas.
Che in un comunicato aggiunge “quella di oggi è l’inizio di una mobilitazione piĂą ampia che coinvolgerĂ alcuni dei lavoratori del settore che si sono rivolti al nostro sindacato per ottenere contratti regolari e condizioni di lavoro dignitose.Per troppo tempo ci hanno raccontato che nei ristoranti è normale essere pagati a nero, campare sulle mance, lavorare con contratti a chiamata, in un precariato senza fine e senza scopo. I lavoratori hanno deciso di non starci piĂą e sono pronti a dimostrare che un’altra normalità è possibile”.


