Ven 29 Mar 2024

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RSA Comeana, scontro sindaci Asl

Così in una nota il sindaco di Carmignano (Prato) Edoardo Prestanti, che torna a chiedere un intervento urgente all’Azienda sanitaria locale. La ASL: “sorpresi, fatto tutto il necessario”

“La Asl deve trovare una soluzione immediata e trasferire subito i pazienti positivi al
Covid-19 in una struttura adeguata. Altrimenti a breve sarò costretto a prendere un provvedimento urgente, seppur doloroso, e emanare un’ordinanza di chiusura della Rsa di Comeana”. Così in una nota il sindaco di Carmignano (Prato) Edoardo Prestanti,
che torna a chiedere un intervento urgente all’Azienda sanitaria locale.
“L’evoluzione della situazione, alla luce della positività al tampone di 15 operatori, e quindi più della metà del personale, sta rendendo la situazione all’interno della Rsa di Comeana
sempre più ingestibile – aggiunge -. Chiediamo perciò il trasferimento immediato dei pazienti positivi, o che vengano trovate delle soluzioni, concordate con la Asl e la struttura
stessa, tali da garantire la sicurezza degli ospiti, del personale e della cittadinanza”.

“Per la Rsa di Comeana (Prato), “è stata adottata ogni misura adeguata, in accordo con le autorità locali e la Società della salute, compresa l’attivazione immediata della quarantena dell’intera struttura. E’ stato inoltre avviato un costante monitoraggio con il coordinatore dei medici di famiglia afferenti alla struttura, nonché un confronto quotidiano con la direzione della Rsa al fine di supportarla nella gestione delle proprie responsabilità”.

Così l’Asl Toscana centro in merito alla Rsa del Pratese, uno a delle prime strutture a registrare casi positivi al Coronavirus e cinque decessi, al centro di polemiche con i sindaci del territorio, in particolare il primo cittadino di Carmignano Edoardo Prestanti.
“Sorprende molto la presa di posizione di alcuni sindaci della zona, a partire da quello di Carmignano – sottolinea l’Asl in una nota -, stante il continuo coinvolgimento sui passi
assunti e sulle decisioni adottate. Si ribadisce che tutti gli  ospiti della struttura che presentino malattia sono presi in carico dal Sistema sanitario regionale, con avvio di adeguata terapia medica presso la Rsa. Solo per tali soggetti ammalati, è
previsto il trasferimento presso adeguata struttura sanitaria territoriale”. L’azienda osserva che “pur consapevoli della complessità del momento, è necessario che tutti svolgano appieno il proprio compito. La presa in carico è prevalentemente sanitaria se c’è malattia, altrimenti è prevalentemente sociale, quindi con il coinvolgimento attivo delle Amministrazioni comunali.

L’Azienda sanitaria attende che, al posto di affermazioni d’effetto, ma discutibili nell’aderenza alla verità, ci sia dedizione e spirito di sacrificio nel cercare
soluzioni che non possono essere soltanto attese”

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