Ven 29 Mar 2024

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Rossi: Reddito cittadinanza ‘solo italiani’ incostituzionale, Salvini e Di Maio sono complici

“Si esclude così oltre un milione e mezzo di stranieri poveri, comunitari e non, con permesso di soggiorno o residenti, che rappresentano un terzo dei cinque milioni di poveri in Italia”. Lo scrive sul suo profilo facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

“Salvini e Di Maio uniti da interessi e da valori. Una contrapposizione apparente e una complicità di fatto. In contrasto con la Costituzione. Di Maio ha detto che ‘il reddito di cittadinanza sarà solo per gli italiani’. Naturalmente Salvini è stato subito contento, perché per lui, si sa, ‘prima gli italiani’. Si esclude così oltre un milione e mezzo di stranieri poveri, comunitari e non, con permesso di soggiorno o residenti, che rappresentano un terzo dei cinque milioni di poveri in Italia”. Lo scrive sul suo profilo facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
Per il governatore si tratta di un “provvedimento incostituzionale perché discriminatorio e contrario alle direttive dell’Europa. Ma Salvini e Di Maio sono solo apparentemente contrapposti mentre in realtà parlano lo stesso lessico in contrasto con la Costituzione. Lo stesso discorso vale per il decreto anti immigranti che Salvini vuole portare in consiglio dei ministri lunedì prossimo. Anch’esso con forti dubbi di costituzionalità. Lo scambio tra Lega e M5stelle è così avvenuto e i conflitti si ricompongono”.
“A farne le spese sono i diritti umani e i valori costituzionali. Chi sperava che il M5stelle avrebbe rappresentato un argine contro le pulsioni neofascistiche e razzistiche della Lega di Salvini deve con realismo prendere atto che questo non accade. Non è più tempo di indugiare nell’attesa che ci sia una crisi di governo nell’illusione di aprire poi un dialogo con i 5stelle. La sinistra e tutti i democratici devono mobilitarsi – conclude Rossi -. Non è tempo di settarismo e neppure di autosufficienza. Contro i nazionalpopulisti la via maestra è unire i diversi, dai liberali ai socialisti fino alla sinistra radicale”.
“Credo che ci sia bisogno di presentare una risposta diversa sui temi dell’immigrazione – ha aggiunto il governatore, parlando a margine di un’iniziativa a Firenze – che garantisca davvero sicurezza, non le illusioni che ci propina il ministro della propaganda e della paura Salvini, e cioè che si rispediscono tutti a casa, poi dopo lui stesso deve dire ‘non ho fatto bene i conti’, o addirittura adesso si faccia questo decreto con dubbi di costituzionalità piuttosto forti”. Rossi sostiene che “la via giusta su un tema come questo sia quella che ci ha prospettato ad esempio una liberale come Emma Bonino, la quale dice che ci sono mezzo milione di immigrati che non sono in regola, gran parte di loro lavora: mettiamoli in regola attraverso il lavoro. Questo significa bonificare lavoro nero, bonificare manodopera che si presta per la criminalità, e addirittura significa anche avere risorse nelle casse dello Stato. Questa mi pare la via maestra. E poi presidiare il territorio: noi come Regione abbiamo fatto iniziative in questo senso. C’è bisogno di forze dell’ordine che stiano a presidiare il territorio, che diano sicurezza ai cittadini, superando questo sentimento di paura che riguarda in generale la società oggi”.

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