Ven 29 Mar 2024

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Ristoratori Toscana, circa 500 in piazza Duomo

Firenze, c’erano circa 500 fra ristoratori, operatori turistici, commercianti ambulanti e non, hanno partecipato oggi alla manifestazione indetta dal gruppo Ristoratori Toscana, e aperta alle altre categorie del terziario, in piazza Duomo a Firenze.

“Da ora in poi accoglieremo all’interno della nostra associazione le diverse categorie del commercio – ha spiegato il presidente del gruppo Ristoratori, Pasquale Naccari – saremo più forti che mai: siamo già duemila tesserati, ma l’obiettivo è 10-15 mila tesserati e non ci fermiamo qua”.

Ristoratori Toscana ha presentato un manifesto di proposte: fra queste, proroga della Cassa integrazione, contributi a fondo perduto per le imprese, creazione di un ‘Fondo promozione destinazione Toscana’, zero tasse per l’anno 2020.

“Vogliamo smentire – ha aggiunto Naccari – la costituzione da parte nostra di una lista civica per la partecipazione alle elezioni regionali: non ci interessa, noi vogliamo soltanto essere un interlocutore per le istituzioni regionali”.

Il presidente del Consiglio regionale e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Eugenio Giani, ha fatto sapere che avrebbe incontrato una delegazione dei manifestanti, mentre la candidata del centrodestra, l’eurodeputata Susanna Ceccardi, è stata in piazza con i vertici toscani dei partiti del centrodestra, e ha firmato il manifesto.

In tarda mattinata anche Giani ha incontrato una delegazione dei manifestanti, e ha firmato il manifesto proposto da Ristoratori Toscana. In piazza con le categorie economiche, fra gli altri, anche Federico Gianassi, assessore al Commercio di Comune di Firenze.

Fra le associazioni che hanno aderito all’iniziativa, anche Property Managers Italia, che chiede di abbassare la tassa di soggiorno a un euro, e di sostenere il reddito delle imprese del settore degli affitti turistici, con una Cig fino a marzo 2021.

“Dopo la metà di agosto – osserva Nicola Pardini, (Property Managers) – ci saranno momenti bui e con un calo del fatturato drastico, anche dell’80%, non possiamo permetterci di riassumerli, ma vanno tutelati assolutamente. Non possiamo poi chiedere troppo ai proprietari degli immobili, spesso sono famiglie che hanno negli affitti l’unica fonte di reddito e pagano tasse altissime, come l’Imu, senza aver diritto alla cedolare secca”.

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