Arrivano le integrazioni alla proposta di legge regionale toscana sulle aree idonee alle rinnovabili, dopo le recenti sentenze del Tar del Lazio che obbligano il Governo a emanare un nuovo decreto per ridefinire criteri e indirizzi per la individuazione delle aree.
Le integrazioni, illustrate oggi alla stampa dal gruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana, sono state presentate oggi nella seduta congiunta delle commissioni sviluppo economico e rurale e territorio, ambiente, mobilitĂ e infrastrutture.
La proposta di legge toscana prevede una maggiore protezione delle aree agricole: solo per gli imprenditori agricoli professionali si prevede la possibilità di installare nelle aree pregiate (Doc, Docg, vino e Dop olio Evo, e classi 1 e 2) impianti di agrivoltaico purché non superiori ai 5 megawatt e che non occupino più del 20% della superficie produttiva nella loro disponibilità . I non agricoltori non potranno realizzare impianti nelle aree di pregio agricolo e anche nelle aree meno pregiate è prevista la presentazione di un programma di miglioramento agricolo; anche in questo caso le installazioni non potranno superare i cinque megawatt di potenza e il 20% di superficie disponibile.
Per quanto riguarda gli impianti eolici la proposta del PD della Toscana  mira a separare quelli di potenza non superiore a 1 Mw e da realizzare con pale più piccole, per i quali viene riconosciuta la fattispecie delle aree idonee assolute, dagli impianti di grande eolico che andranno sempre in procedura ordinaria e per i quali si introduce la categoria delle aree non idonee, soprattutto quelle di pregio agricolo. I Comuni potranno individuare nelle proprie proposte di rideterminazione le aree idonee, che manterranno tale qualifica anche al raggiungimento della quota energetica provinciale/metropolitana che farà automaticamente decadere le aree idonee, consentendo le installazioni di nuovi impianti solo nelle aree idonee assolute.