Il Comitato Empoli per la Pace ha organizzato per domenica 2 novembre un presidio nel centro di Empoli (Firenze) dopo l’uccisione, avvenuta nella notte tra il 28 e il 29 ottobre a Gaza, di nove familiari di una donna palestinese accolta da anni a Empoli con i figli nell’ambito del progetto Sai Empolese Valdelsa. Il Comitato ha anche inviato una nota di protesta ufficiale all’Ambasciata di Israele in Italia.
La donna è arrivata con uno dei primi voli umanitari a Empoli nel 2023 insieme a due figli che erano rimasti gravemente feriti in un bombardamento. Dal dicembre 2024 è stata raggiunta anche da altre due figlie e dal marito, psicoterapeuta e presidente di una associazione che si occupa di persone con disabilità che a causa delle operazioni di Israele ha più volte dovuto interrompere le attività a supporto di giovani con sindrome di down o autismo. “Esprimiamo profondo dolore e indignazione”, si legge in una nota del Comitato. Lei “è ormai parte della nostra comunità: la sentiamo come amica, vicina, concittadina. Oggi piange la perdita di nove persone care, cancellate in una sola notte”. Il presidio sarà “un momento di lutto, di solidarietà con le famiglie colpite e di richiesta di responsabilità internazionale per fermare questa escalation” con l’obiettivo di “porre all’attenzione di tutti la situazione in Palestina, anche adesso che si dovrebbe parlare di pace effettiva”, conclude il Comitato.


