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Lun 11 Ago 2025
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Regionali, il Movimento 5 stelle si spacca sul campo largo

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Regionali, il Movimento 5 stelle si spacca sul campo largo
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Regionali. Sette gruppi territoriali del Movimento 5 stelle, da Grosseto a Carrara a Livorno, dicono no alla ricandidatura di Eugenio Giani e all’alleanza con il Pd e Avs. Atteso per venerdì il vertice del centro sinistra sulla coalizione.

Dibattiti che si sarebbero dovuto svolgere mesi fa, molti mesi fa, trovano spazio a poche settimane dal voto. Il Partito democratico ha finalmente deciso di convocare una riunione di coalizione per venerdì. Mancheranno una settantina di giorni alle elezioni del 12 ottobre, con agosto in mezzo. A questo punto una parte del M5s, fin ora all’opposizione, dice un no netto e deciso al campo largo e giudica un tradimento il non aver rimesso in discussione Giani. Come a dire, di campo largo potevamo parlare con una discontinuità nella figura del Presidente. Si tratta di sette gruppi territoriali, da Grosseto a Carrara, mentre tre consiglieri comunali di Livorno minacciano di autosospendersi. Aventino in vista per molti esponenti del M5s che dovrebbero uscire un minuto dopo una eventuale ufficializzazione del sostegno a Giani e dell’alleanza con il Pd. Irene Galletti, la coordinatrice regionale, prova a rimettere tutti in riga, ricordando la disciplina di partito e il fatto che l’ultima parola spetterà a Giuseppe Conte. Venerdì – all’assemblea convocata dal Pd in viale Forlanini – si capirà di più e meglio. Nel frattempo il Partito democratico fa due conti e scopre che la linea Schlein (campo largo a tutti i costi) porterà alla perdita di posti. Tra Avs e liste civiche, dai cinque ai sette per la precisione. E la cosa genera malumori ed aumenta la competizione interna al partito-perno della coalizione. Una coalizione ancora tutta da costruire. Dibattiti che si sarebbero dovuto svolgere mesi fa, molti mesi fa, trovano spazio a poche settimane dal voto.