Ven 3 Mag 2024

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Rdc, Giani: “Colmare il gap creato dal governo con i fondi europei”

Giani “scellerata scelta del Governo Meloni di abolire il reddito di cittadinanza”. Per sostenere i 26.000 cittadini toscani a cui è stato revocato il diritto al Rdc,  promette “di colmare questo gap creato dal governo utilizzando fondi europei per le situazioni di maggior fragilità e povertà”. E aggiunge: “Avrei agito con più progressività”

Gli effetti di quella che l’assessore regionale al sociale, Serena Spinelli, ha definito “la scellerata scelta del Governo Meloni” di abolire il reddito di cittadinanza non si sono fatti attendere; da subito, infatti, il centralini degli uffici di assistenza sociali toscani sono stati presi d’assalto dai 26.000 cittadini che, da un giorno all’altro, sono stati privati del diritto al Rdc.

Eugenio Giani, presidente della Toscana, relativamente all’allarme lanciato dal consiglio toscano dell’Ordine degli assistenti sociali sulle conseguenze della stretta del reddito di cittadinanza, ha affermato: “A me stamani è arrivata la lettera del comitato regionale degli assistenti sociali, che denuncia una problematica che è molto forte. Vi è una protesta che si sta esprimendo sempre di più negli uffici dell’Inps, negli uffici preposti e competenti, anche di persone che arrivano con tono particolarmente aggressivo. Condivido la proposta del comitato regionale nel far slittare un po’ i tempi perché gli uffici preposti possano reggere un’onda d’urto che è più che legittima”

Secondo Giani, “con gli uffici sguarniti nel mese di agosto, il carico di proteste che potranno arrivare, sarebbe una scelta di buon senso quella di slittare”.-

Chiedo al Governo, conclude il governatore, “di rivedere le proprie decisioni, i tempi e le modalità alla luce anche di tutto questo; di valutare almeno una gradualità nella revisione del reddito, oltre ad un potenziamento dei servizi territoriali, per accompagnare i cittadini che non beneficeranno più del reddito di cittadinanza in un reale inserimento nel mondo del lavoro”.

L’assessore regionale al sociale, Serena Spinelli, ha poi detto di raccogliere “con convinzione l’invito della terza commissione del Consiglio regionale ad attivarci per monitorare gli effetti della scellerata scelta del Governo Meloni di abolire il reddito di cittadinanza, soprattutto alla luce dell’inaccettabile modalità con cui le famiglie hanno saputo che non avrebbero ricevuto più il sostegno a reddito: un sms che giustamente ha gettato i beneficiari nel panico e li ha costretti a rivolgersi ai servizi sociali dei Comuni, travolti dalle richieste”.

Solo in Toscana sono stati 23.000 gli sms mandati,  e coloro che hanno dato l’addio al Reddito di cittadinanza sono stati quasi 26.000 persone.

Al contempo, l’Unc (Unione nazionale consumatori) ha lanciato l’allarme inflazione per la Toscana, la seconda più ‘cara’ d’Italia, prevedendo “un aumento annuo di 1.600 euro per i beni di prima necessità”.

Per ottemperare ai propri doveri nei confronti dei cittadini più in difficoltà, Giani, ospite al forum dell’ANSA sul Pnrr ha affermato: “Noi cercheremo di colmare questo gap creato dal governo utilizzando fondi europei per le situazioni di maggior fragilità e povertà. In Toscana abbiamo già messo in campo gli asili nido gratis per le famiglie con Isee sotto i 35mila euro. Poi ci sono politiche attive del lavoro che sono molto importanti per legare alla formazione il fatto di imparare un mestiere”.

C’è da lavorare molto, ha concluso, “sull’armonizzazione tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto sulla formazione specifica. Cercheremo di lavorare molto su questo fronte”.

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