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Ven 6 Giu 2025
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ToscanaEconomiaPresentato a Firenze il Manifesto Internazionale per la nuova economia

Presentato a Firenze il Manifesto Internazionale per la nuova economia

Oggi e domani l’Università di Firenze ospita la seconda edizione della conferenza internazionale “Renaissance in Economics”, un evento promosso dal Festival Nazionale dell’Economia Civile che segna un passo decisivo verso una nuova economia: più equa, più sostenibile, più partecipata che recuperi il concetto fondamentale del Rinascimento mettendo la persona al centro. Il Manifesto nella sua versione italiana è stato firmato da oltre 350 economisti di oltre 50 atenei coinvolti nei percorsi di sensibilizzazione sull’economia sociale e civile.

Ad aprire i lavori questa mattina la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci e la vicesindaca di Palazzo Vecchio Paola Galgani.

Ospite d’eccezione Jeffrey Sachs, professore alla Columbia University, tra i primi firmatari del Manifesto che ha sottolineato l’enorme rischio dovuto al fatto che pochi potenti controllano le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale: “Fra le motivazioni che ci hanno portati a redigere questo Manifesto c’è la disuguaglianza di reddito, di ricchezza e di potere: sono disuguaglianze spaventose e pericolose. Le tecnologie d’avanguardia e l’AI potrebbero essere diffuse in tutto il mondo, invece sono nelle mani di pochissimi attori mondiali che hanno una potenza incredibile: poche persone che possono distruggere il mondo intero e porre fine alla civiltà. Questo è l’effetto drammatico di una disuguaglianza di potere che è ancora superiore a quella economica”.

Il Manifesto nasce in risposta alle diverse crisi attualmente in corso in un mondo che, secondo Sachs, “è multipolare ma non multilaterale”, segnato da squilibri economici e sociali, conflitti, devastazione ambientale. “Negli ultimi 200 anni abbiamo seguito la logica anglosassone che si traduce in un realismo brutale a livello internazionale: il darwinismo sociale è diventato l’ideologia dominante a livello globale con una conseguente crisi etica – ha detto il professore -. Questa ideologia è compatibile con il pensiero della Silicon Valley e con i produttori di armi, ma non va bene per il resto della società perché non è compatibile con la nostra sopravvivenza”.

Il diverso paradigma che è necessario attuare, è contenuto nei cinque punti strategici della versione internazionale Manifesto per la Nuova Economia: andare oltre l’homo oeconomicus per privilegiare l’arte delle relazioni; andare oltre l’impresa shareholder – only verso un modo di fare impresa che guardi all’impatto delle proprie azioni oltre che al mero profitto; andare oltre il PIL verso indicatori che misurino il benessere, la soddisfazione e la ricchezza di senso del vivere; andare oltre lo iato stato-cittadino verso una società inclusiva e solidale; andare oltre la separazione tra ricerca e impegno sociale per attuare una connessione tra formazione, impresa e azione civica.