Dom 16 Giu 2024

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Prato; Tommaso Fattori: “Polveri sottili sistematicamente oltre la norma”

“A Prato e nei comuni limitrofi da anni si registrano sforamenti frequenti delle soglie di legge delle polveri sottili. Serve la massima trasparenza e un piรน sistematico accertamento scientifico della situazione”, lo afferma Tommaso Fattori, capogruppo di Sรฌ-Toscana a Sinistra.

“Serve l’impegno urgente degli enti locali per migliorare la qualitร  dell’aria, anche attraverso scelte infrastrutturali e di mobilitร  adeguate e non controproducenti come la terza corsia A11. Ne va della salute dei cittadini”. Dice Tommaso Fattori commentando la mozione presentata in Consiglio regionale in cui si chiede che Arpat pubblichi integralmente i dati e il report finale del monitoraggio svolto dalla stazione mobile Po-Autolab-Cafaggio fino a gennaio 2019, oltre all’apertura di un’interlocuzione con il Comune di Prato, i Comuni limitrofi ed Arpat per l’attivazione di una centralina mobile di rilevamento della qualitร  dell’aria che possa monitorare le frazioni piรน critiche della cittร  di Prato, a partire dal quartiere sud, con particolare riguardo all’area compresa fra via del Ferro e via Baciacavallo.

“Ci auguriamo – aggiunge Fattori- che le nostre richieste trovino un riscontro. Nessuno puรฒ piรน ignorare quanto รจ ormai scritto a chiare lettere persino nel nuovo Piano Sociale Sanitario Integrato Regionale e cioรจ che autorevoli revisioni sulle evidenze relative agli impatti sulla salute da inquinamento atmosferico hanno evidenziato rischi per la salute umana, compresi effetti di tipo oncogeno, per livelli di PM2,5 e PM10 inferiori a quelli degli standard attuali di qualitร  dell’aria, tanto che l’OMS ne ha raccomandati altri largamente inferiori”.

“Nel 2016 – prosegue il capogruppo di Sรฌ-Toscana a Sinistra – la IARC ha classificato l’inquinamento atmosferico esterno come ‘cancerogeno certo per l’uomo’ per il tumore al polmone. Il nuovo piano sanitario ne conclude che i livelli per il PM2,5 e il PM10 raccomandati dall’OMS debbano essere perseguiti ovunque, cioรจ sia nelle aree regionali che non presentano sforamenti sia in quelle che presentano sforamenti degli standard attualiโ€.

“Da tempo il comitato ‘In mezzo all’autostrada’ – ricorda Fattori – ha sollecitato l’affidamento di un incarico ad Arpat, da parte del Comune di Prato, per eseguire il monitoraggio mobile dell’inquinamento nelle diverse zone della cittร  e nei territori limitrofi della piana. Ma allo stato attuale risultano attive nellโ€™area pratese solamente due stazioni fisse”.

“Non ci sono stazioni mobili di ARPAT provinciali e l’attivitร  della stazione Cafaggio ha cessato la propria attivitร  di rilevamento il 16 gennaio 2019. Si tratta della zona a sud di Prato, le cui case si troveranno a ridosso dell’autostrada quando sarร  stata realizzata la terza corsia dell’A11. Autostrade per l’Italia ha respinto le osservazioni riguardanti le questioni ambientali, urbanistiche e di impatto acustico ed atmosferico dell’infrastruttura ma noi siamo purtroppo convinti che l’impatto sugli abitanti dell’area sarร  molto rilevante”.

“Le stazioni fisse di monitoraggio venivano precedentemente finanziate dalle amministrazioni provinciali, adesso il loro numero รจ drasticamente diminuito. Eppure, la mappa mondiale sull’inquinamento delle cittร  dell’Organizzazione Mondiale della Sanitร  ha evidenziato l’alta concentrazione di agenti inquinanti nella piana fra Firenze, Prato e Pistoia, con incidenze fra le piรน alte d’Europa. Pertanto รจ necessario incaricare Arpat di ย operare un rilevamento sistematico mobile della qualitร  dell’aria sul territorio, in particolare nelle frazioni con insediamenti abitati di maggior consistenza esposti ad attivitร  inquinanti di tipo industriale o legate al traffico”, conclude Fattori.

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