Ven 26 Apr 2024

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“Prato e Sesto contrari alla nuova pista, ma per Giani “ciò non creerà problemi alla realizzazione”

Toscana, continua il dibattito politico sulla nuova pista dell’aeroporto di Firenze.

Il PD di Prato continua ad opporsi alla nuova pista:”Carte alla mano, continuiamo ad esprimere contrarietà. Manteniamo quindi la posizione già espressa più volte e ci impegnano a sostenerla anche attraverso i nostri rappresentanti in Regione, a partire dalla consigliera Bugetti. Risulta difficile comprendere – sostiene il PD di Prato in una nota – come, a fronte di un’area aeroportuale più grande e di una frequenza dei voli sicuramente maggiore, possa esserci un miglioramento in ambito di bilancio ambientale complessivo per la Piana”.

Il Partito Democratico di Prato ha poi annunciato, sempre a proposito del progetto di potenziamento dell’aeroporto di Firenze con la costruzione delle nuova pista che, “per rafforzare ulteriormente la posizione dei democratici, oggi nei consigli comunali dei comuni di Poggio a Caiano e di Carmignano sarà portato al voto un ordine del giorno”. Quest’ultimo servirà “per sottolineare la contrarietà al progetto aeroporto e per ricordare l’importanza strategica dei collegamenti con l’aeroporto di Pisa e del suo potenziamento. Analogo impegno a coinvolgere anche gli altri consigli comunali della provincia”.

Anche nel comune di Sesto Fiorentino si torna a parlare della nuova pista.

È stato infatti approvato dal Consiglio comunale un ordine del giorno per ribadire la propria contrarietà alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze nell’ambito del dibattito pubblico avviato da Toscana Aeroporti. Il contributo, spiega una nota, sarà trasmesso al coordinatore del dibattito affinché lo assuma quale posizione ufficiale dell’Amministrazione.

Nell’atto, “per il quale hanno votato a favore tutte le forze della maggioranza (Partito Democratico, Per Sesto, Sinistra Italiana ed Ecolò), vengono evidenziate ancora una volta le criticità già presenti nel ‘vecchio’ progetto e non superate dalla nuova proposta: incompatibilità urbanistica e ambientale con il Parco agricolo della Piana, incompatibilità con le attività e le prospettive di sviluppo del Polo scientifico, incompatibilità infrastrutturale, incompatibilità con un modello di sviluppo sostenibile del territorio, oltretutto in mancanza di studi indipendenti e recenti che ne attestino le ricadute economiche”

“Abbiamo ribadito – sottolineano i capigruppo Giacomo Trallori (PD), Andrea Guarducci (PS), Irene Falchini (SI) e Stefano Martella (Ecolò)- ancora una volta una posizione chiara, un impegno che ci siamo presi con gli elettori un anno fa e che non intendiamo mettere in discussione.”

“La nuova proposta progettuale – concludono – non supera le tante criticità evidenziate nel precedente progetto, di cui ne ripropone la sostanza. Le novità introdotte non sono sufficienti a far diventare sostenibile un progetto che sostenibile non è e che ripropone un’idea sbagliata di sviluppo”.

Ma per il presidente della regione Toscana Eugenio Giani non ci sarebbero grossi problemi per trovare una soluzione.

“Sono quelle prese di posizione che abbiamo conosciuto in questi 30 anni sempre e comunque di dialettica positiva. Io sono convinto che poi in realtà l’incidenza di queste prese di posizione è relativa perché nel PD la posizione a livello regionale e provinciale di Firenze è molto ferma, e di conseguenza sono posizioni rispettabili che cercheremo di coordinare con gli altri interventi ma onestamente non creeranno problemi”.

Giani ha poi ricordato che sono in programma “anche la tramvia per Sesto Fiorentino, lo sviluppo sulla Perfetti Ricasoli, ma anche la penetrazione da Sesto Fiorentino verso il polo scientifico universitario con l’allungamento di via Neruda, gli interventi economici che la regione Toscana mette per il museo Richard Ginori di Sesto Fiorentino. Nel momento in cui il pacchetto è completo – ha concluso Giani – anche il PD di Sesto Fiorentino sarà contento di dare il suo sì a tutto il pacchetto dei lavori”.

2 Commenti

  1. Allora, pur con tutto il rispetto per per la dialettica democratica, dobbiamo essere ostaggio di qualche migliaio di persone? Che rappresenteranno appena qualche punto percentuale nel complesso degli abitanti di TUTTA la Piana? Un’ora di bus per la FIPILI spesso intasata per traffico/lavori/incidenti, o un’ora e mezzo di bus per Bologna ogni due ore, o un’ora in treno con scomodissimo cambio? Tutto questo vogliamo regalare alla nostra amatissima, nel mondo, città che non riteniamo degna di avere neppure un suo pur sempre modesto aeroporto? In un’epoca in cui si può fare, praticamente, di tutto (e non è un bene)?

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