Toscana, nascite in forte calo: nel 2025 oltre il 7% in meno

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    Toscana, nascite in forte calo: nel 2025 oltre il 7% in meno
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    Le sale parto toscane sono sempre meno affollate. Dopo un 2024 relativamente stabile, il 2025 segna un ritorno alla tendenza nazionale della denatalità. Secondo i dati Istat relativi al primo semestre, da gennaio a giugno sono nati 9.383 bambini, contro i 10.108 dello stesso periodo dell’anno precedente: un calo superiore al 7%.

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    Il confronto con l’anno scorso è netto: tra il 2023 e il 2024 si era registrato un lieve aumento dell’1% nei primi sei mesi, e l’anno si era chiuso con una riduzione contenuta, appena dello 0,5%. Stavolta, invece, lo scenario appare decisamente più preoccupante. E, salvo sorprese, difficilmente i dati del secondo semestre invertiranno la tendenza: le nascite, a differenza dei decessi, non hanno forti oscillazioni stagionali.

    Il quadro demografico è aggravato dal rapporto tra nascite e decessi. Nei primi sei mesi del 2025, in Toscana sono morte 21.600 persone, più del doppio dei nati. Il saldo migratorio positivo (+10.600 persone) non basta a compensare la differenza: molti giovani lasciano la regione, mentre la popolazione residente continua ad invecchiare. Già oggi si vedono i primi effetti, con un calo degli iscritti in scuole e asili.

    Il tema della denatalità è condiviso da gran parte dei Paesi avanzati. Ma anche dove sono state adottate misure forti a sostegno delle famiglie, i risultati sono stati modesti. Lo ricorda il demografo Massimo Livi Bacci: “Germania, Ungheria e Russia hanno speso molto, ma hanno ottenuto poco. La testa delle persone non cambia a colpi di incentivi economici. È lo spirito dei tempi: due terzi della popolazione mondiale ha tassi di fertilità inferiori a due figli per donna”.

    La Toscana resta una delle regioni più anziane d’Italia. Dopo un 2024 in lieve ripresa – forse ancora influenzato dal periodo post-Covid – la natalità ha ripreso a scendere. Per Livi Bacci, l’unica strada concreta per attenuare gli squilibri demografici è l’immigrazione: “Servirebbe, ma il Paese non è attrezzato. Va governata bene, garantendo scuola, casa, lavoro. Eppure, paradossalmente, i decreti flussi attuali consentono più ingressi rispetto al passato”.