Raffica di assoluzioni nell’inchiesta sui concorsi truccati a Careggi e Meyer

    0
    Firenze tribunale, omicidio
    Logo Controradio
    www.controradio.it
    Raffica di assoluzioni nell'inchiesta sui concorsi truccati a Careggi e Meyer
    Loading
    /

    Concorsi truccati a Careggi e Meyer: “non luogo a procedere” per oltre la metà degli imputati. Un’inchiesta che ha creato non poche tensioni anche in Procura dove sono scattate accuse di favoritismi per un professore, poi scagionato dalle accuse. Prossima udienza il 18 novembre.

    E’ l’effetto lungo dell’abrogazione, nel 2024, del reato di abuso d’ufficio: saltano 12 capi d’imputazione nell’inchiesta sui presunti concorsi truccati che ha investito le aziende ospedaliere di Careggi e Mayer. E’ non luogo a procedere, così sentenzia il Tribunale di Firenze per gran parte degli imputati, nomi noti della sanità e del mondo accademico territoriali usciti ora dal perimetro giurisdizionale.

    Che rimane invece in auge per 8 professionisti con l’accusa di corruzione, oltre che per l’ex rettore Luigi Dei, l’ex prorettore Paolo Bechi, il prof. Marco Carini, primario dell’urologia oncologica, e l’ex dg del Meyer, Alberto Zanobini. Su di loro pende l’imputazione di associazione per delinquere, finalizzata proprio a quel reato dove rilevava soprattutto il favoritismo affaristico, lo stesso su cui ha puntato il dito il pm Tommaso Coletta fin dall’inizio: secondo il magistrato il Consiglio di dipartimento di chirurgia e medicina traslazionale di Careggi avrebbe bandito concorsi per vincitori predestinati.

    Nonostante lo sfrondamento, il fascicolo rimane dunque aperto sul tavolo della Procura, che sta facendo venire a galla un sistema di “gestione preordinata della res publica, in totale dispregio – si scrive – della normativa di settore e dei principi di meritocrazia e di perseguimento delle finalità istituzionali”.